~ WGtJO 19l7•XV O ■ NIBDS CULTURA FRANCO-TEDESCA NEL DOPOGUERRA comune .i, tutte le torme: della reazione polnica ta nd loro attcgl{1am,:nto francamente pos1t1\"1 ta . "\,on fu forse Ippolito Tame, il ,econdo nume dell'Otto- <"tnto dopo ..\u.1,1;mtoComtc, a fare del n~p1:tlo della uad1.z1onc il fatto 1ociale per ccccllcn.za c a prodnmar<: 1'11np1>tcnza dcllc teorie ,n poh11ca? Fowdato sul culto Jt:lla proprietà e fcdek al1(.· tcndcnz,; e.lei maj.!'1{1ori pos1tn·1st1, quasi tutti unt1rivoluz1onari e ant1cuualitan, anche 11 radicalismo escog1t.t abili compromessi fra 1'1deolo1,!:iarivoluz1onana c i concem della politica classica. Pronto a sbandierare nellt conureghe mass<>mchc la divisa· Parigi, luglio. I :-; QUA:S:TO AI FRA:S:CESI, per ~;:a~;~u;~ea;t~:i:. r. ~~:s~ ~:~0~~ scorso dtl mttodo, cui la Francia del Fronte popolare, dopo avergli dedicato un fra~cobollo, si accinge, dicono, ad accordare gli onori del Pantheon decretatigli invano tl z ottobre 1793 dalla Francia della Rivoluzione, ,-ien presentato alle turbe come il capostipite antelucano di quella fatai prosapia che, attraverso Voltaire e Rousseau, doveva proiettare 1 globuli rossi dell'ideologia rivoluzionaria sm nei cer- ,·elli di :\farx. e di Lenin. L'arte della gcnt=alogia riserba d1 queste sorprese. \lettere sul conto di Cartesio i trascorsi della li I Internazionale procede da una stima per lo meno esagerata della legge di cau- ~alità. È fuor di dubbio che sostituendo un imperialìsmo matematico all'impcnali-.mo sillogistico dei primi profughi della scolastica, 11 filosofo dell'equazione correva una grossa alea. Chi lo ancbbc salvato dal perdersi nelle ebbrezze dd calcolo e dell'analisi algebrica? Come non finir schiavo del cosiddetto espn't d" giométrie? '-"on stava egli per ridurre il mondo a un congegno puramente meccanico, e la tentazione dd numero non avrebbe istenltto in lui il senso della vita? Il pericolo c'era, ed era grave. ;\la Cartesio, se non proprio il cartesianes1mo, \·enne sahato dal buon senso. E~li pose, prima d1 Pascal, l'l'sprit de finesu accanto all'esprit de géomérrù come Chirone a fianco di Ach1llc. Il bisogno di rompere I ceppi della logica formale degli scolastici e aw1cinars1 alla sostan;i:a delle cose fu in lui più forte dello stesso impetiahsmo matematico. La sua forma mentis era quella d1 un filosofo scientifico assai più che non quella di un filosofo concettualista. Se la sua fede nell'autonomia della ragione, nella realtà sopraemp1rica dello spirito e nell'eguaglianza morale degli uomini rappresenta la prima campana a stormo della rivolta contro il prir.cipio di autorità, una tendenza al compromesso, un isttnto politico, una moderazione nell'innovare, schiettamente francesi, lo trattennero dal cadere nell'ideolo- ~ia. Anzich~ infirmare la tradizione, preferì contraddirsi e venne meno alla logica pur d1 non patteggiare con lo scetticismo religioso e il non-conformismo politico. Dischiuse il varco al razionalismo e all'individualismo e poté esser considerato padre del libero pensiero: ma gli ,crupoli confessionali avendogli facilitata quella diV1sione dell'anima dal corpo, della rts cogitan.s dalla rts exuma, che doveva liberare scienza e filosofia dalle pastoie del Medioevo e proiettarle distinte nell'avvenire, insegnò agli scienziati a battere una strada diversa dai pensatori, separazione destinata a fecondare tre secoli dt ricerche sperimentali, e fondò la certezza scientifica introducendo nella matematica e nelle disciplii1e della natura quel prindpio di autorità che negava nel campo filosofico. Tradimento di Cartesio Chi tradì Cartesio furono - ma non è colpa sua - le idee di Cartesio. Dov'egli non aveva voluto giungere giunse, mercé loro, Voltaire: Rousseau percorse il resto della strada. Dall'astratta e matematica ideazione cartesiana sbocciò l'ideologi;1 politica degli Enciclopedisti, genesi che il padre del positivismo doveva convahdare riconoscendo i dogmi della filosofia rivoluzionaria derivare dal dogma del libero esame individuale. Senonché, la Francia non è meno cartesiana di quel che Cartesio sia francese, e il divorzio fra l'tsprit dt géométrit e l'tsprit de finesu non riesci a perpetuarvisi neppure grazie all'ideologia enciclopedistica che ne è scaturita. Passata la scalmana ri\'Oluzionaria, buon senso e modera;i:ione vi ripresero facilmente quei diritti che non avevano mai perduti presso l'autore del Discorso dtl mttodo. L'idealismo cartesiano puro emigrò, sulle orme dell'All/kltir1mg, in Germania, verso Leibniz, Kant, Fichte, Schelling, Stirner, Nietzsche; in Francia, dove il sensualismo di Hume e di Condtllac non si era affermato invano, l'aver fatto capo ai filosofemi di Rousseau e dell'Enciclopedia non doveva fornirgli alcuna soluzione definitiva e, cercando un punto di approdo, esso preferl prender terra in un positivismo individualista quanto umanitario, borghese quanto democratico, assoluto ma compreso del relativo, progressista ma conservatore, laico ma devoto del Grande Architetto. Questa comparsa del positivismo estrinseca, in certo qual modo, quello che il cartesiancsimo prometteva di più francese. riallacciando l'età contemporanea al Gran Secolo e facendo del decennio 19181928 un corollario della migliore tradizione nazionale. Siamo, mercé sua, più che mai con ambo I piedi sulla terra. La crisi romantica, che solle\'Ò la Germania come un lievito possente, in Francia si è esaunta in una scdula di ginnastica da camera. Il secolo XIX non produrrà quwi più un solo metafisico. Kant vi verrà interpretato e corretto, più che non seguito. Persuasi della ,·amtà d1 lottare con gh arcani della dù:g a,r sic/,, i filo!lofi più rappresentativi vi si np1egheranno sul fenomeno, abbandonando il noumt110 alla sua sorte; e fra .'(h stessi kantiani un llamel1n, rappresentante cospicuo, col Renouv1er, del neo-criucismo, proclamerà 'iUperhamente che non e/;!1ste inconoscibile assoluto, e che il fondo delle cose non cela nessun mistero :'\el filosofo d1 Koenig~berg, 1 Francesi non vedranno per molto tempo tH: non 1I cnt1co della ragion pura, l'agnostico integrale, il ~highottinatore di Dio , insomma una pn•- ~1Ud1;i:1alecontro la metafisica• pro\·a ne sia che, quando fa per cercar~, un precursore, Augusto Comte, nelo::atorc della metafisica e padre del positmsmo, sceglie proprio lui, giungendo a una condus1onc d1amctralmcnte opposta a quella dei postkantiani tt:deschi. 11 clima intellettuale della Francia dell'Ottocento, contro 11 quale il decenmo 1928-38 dovc\'a le\"are, con la sua falce e col suo martello. lo stendardo della n- \"olta, è dunque ancora quello della Francia del Seicento: siamo sempre al raz100..'\)ismo, e fin un deista, l'l lamclin, può sostcnen·1 che filosofare ,i,mifo:a clim1nar1.: la cosa ,n sé, ripudrnrc l)j.(OI 1ntwz1onc nllstenoi.a e ogm rau1onc trasccnd1.:ntc e pro..:cdcrc per , u, <li (;11m .. t.:tt1 precisi, chiari e definiti, non alrriment1 d1 come face\ a Carte!tio. La fiducia nella scienza procura\·a allo spinto d1 questo popolo un sentimento di !l.1cureua non inferiore a quello che gli .l\'C\'a \'also l:::i fiducia nella ra~ione Pessimismo rivoluzionario '.\Ientre la cartesiana cenezza di dar tondo a tutti I prnhlem1 dcll\1niYcr,o ~razi,: alla Yirtù so, rana del numero continua\·a a fare del-::li adepti prt'parando il regnn della macchrna, e un Bn,;mchùeg po!-.tula\·a che la conoscen;i:a della matematica sta alla ba"e della conoscenza dello "tpinto come a quella delle !.C1enu naturali, la nrtù non men() sovrana della ricerca spcr,mcntale e dell'osservazione obbtettl\·a aperse la strada a tutto un mond<~ dt conquis1c ulteriori. Dall'anali~1 al,R:ebnca pas- ~ammo all'analisi faica. ch1m1ca. b1olo~1ca, ps1cologica, storica, sociologica. Ippolito Taine predicò 11 metodo analitico. l,tiurò nella realtà fenomenica, impose il determinismo. Le sue idee sull'influsso dell'ambiente, della ra;i:za e del momento storico fecondarono di bel nuo\·o lo spmto nazionale spingendolo a slanciarsi con fiducia nell'oceano dei fatti. Dallo scien21smo umiano escirono a loro ,olta la psicologia del Durkheim, l'estetica sociologica del Lalo, la soc;ologia dei popoli del Le Bon: do,·izioso fascio di discipline umanistiche intese quali scienze esatte, destinato a produrre un'enorme letteratura e a dotare la Francia del tempo di un prestigio quasi ineguagliato. :Via era, anche questa, semenza cartesiana. La Francia dell 'Ottocento, e specie del secondo Ottocento, sfruttava un terreno spirituale preparatole dalla Francia di Luigi XIV. Il discorso dei suoi pensatori e dei suoi dotti fu quello di cui il Seicento aveva recitato il prologo. La continuità della tradizione non si smenti\'a, e da tale conunuità la stirpe traeva di bel nuovo il suo equilibrio e la sua forza. In ambedue le epoche il dominio della ragione si risolse, oltre tutto, in un lucido e maschio pessimismo. I I Seicento ebbe il pessimismo cristiano cl.i PortRoyal, l'Ottocento quello della scienza negatrice della libertà umana perché incredula dell'autonomia della vita psichica. U, Pascal denuncia l'immaginazione come maestra d'errore e di falsità, e dubita dell'uomo,• giudice d'ogni cosa e stupido verme dl'll,1 terrn, dl'po-.1tario del \"(.•ro e "<.:nllna d'mccrtczz,l e <11errore:, j.dona e rifiuto <.h:ll'uni\erso, chimera, mostro. cao-., prod1~m (Pnuit:s, \"fl). Qut, il R,bot chiama I m\'tafis1c1 pocu fallu1 e jZ'Ìud1ca 1,tli imnti ben altrimenti declSln che non la raJ,(1onc; il Flournov, detum1nista assoluto, afferma che do,:l' comm<.·1a la lthcrtà l,1 scienza fin1s(;e: d Binet ,edc nelle m.ilatt1e dell,1 per,on.thtJ la prova della mJncanza J1 unità dell'mdl\"lduo; 11 Le Dantcc professa che l'e\'oluz10111:Jelk s~cie è dummata dall'ered1cà, che: l'eJ:Ol- 'lmo è );1 ba,e di tutte: le soc1eca e che la metafisica e semplicemente un'arte: 11 Lt:vv-8ri.ihl proi.:lama i.:hc la morale t.: funzione dei precedenti ,torici, reh1,!:1os1. l'COnom1c1, ccc. d1 un popolo t· chc tt:-ntan• d1 costruirla logicamente t; un a,-.urdo. e Barre, s<.·oprc:che l'uomo non t· padrone: J1.:1 liou111 pn1,1c:11 J.:1a1..dn:- l.'."'>I ~11 "'"Il" <.ll"ttatl d,11 -.uoi murt1 e dalla ,ua terra Con nata la propria frde nella libt·m1 t: nel pro~rcs-.o, la R1,·olu;i:1onc France!->e 1..· approdata, insomma. non nknn della metafisica fr.,ncc,c cnincid1..·n.zan\elatrice - a una scuola di pess11n1smo. \la il pcs,1m1smo ottocentesco, come quello del Gran ~eCl►lo, n1ln va d1s~1umo dall'cncn.na t· dalla ,oltdnà. del carattcre e 1n...iemt· da una certa n,lontà di ben rare, d.1 un pa- 'icallano s1..·nipolo di non paset·r">I d1 illuswn1 C,,u~a eh scoramt .. tu pt·r J.!:h u111 • dirà ti Ba1m1lle, 11pc..-,1mi!uno è pt·r l.{11 altri un prim:1pio d'azu)!lt.' _.\quel modo cht: il Se1(;cnto a\-e\a oppo ..to l'lumnht hommt al cort1~iano del Rina..,çamento, l'Ottnct.>nto oppone l'uomo dcll'ord"· mora/ .-il hhatmo della R1\'oluzmnc. '\cll'un secolo come nell'altro ,pira 11n'auro1 di -.tOl(."l',muhorl.!hc,t· S1 torna 1.:01 p-1,.-n,1.·rn a Roma. m.1 alla Rnnu rt·puhh)u.ana 1),1- \'ld ri-.pondc a Pous,111. c Guizot nfa. Colbert, 111rnturalismo applica a sua J.!:U1$d la teori.l del natJralc d1 01aRin Pascal. Emilio .\ugier continua le lezioni d1 .~: ·. lière e ..\natole France ridà d1 p1glto alla frusta del duca d1 Saint-Simon. La stessa ,·olontà d1 concilia;i:ionc che a\-e\"a domrnata la Francia da ..\belardo a Cartesio torna a dominarla con l'Ottocento positivista. La chiarezza del giud1z10. lo studio dt rifuggire dalle opinioni estreme e dai partiti pre!l1, la capacità equilibratrice distinguono, a dispetto del Romanticismo, questo secolo come a,·evano fatto di quell'altro. Che dirà del positivismo, un L1ttré? Esso c1 rndirizza \"erso il la\"oro, la g1usrizia sociale e la pace internazionale mercé l'industria, l'estensione delle scienze e dl'i lumi, la cultura, le arti e il progressivo perfezionamento della morale L'ideale dell'honnltt homme è diventato, con poche aggiunte di circostanza, quello dei Thicrs, dei Gré\'y, dei Ferry. Reazione a sinistra La stessa dottrina radicale, che s1 suol prendere come l'erede genuina del volterianes1mo rivoluzionario, risale in realta, attraverso la filosofia pos1t1va che ne formò il clima nati\·o, alla tradizione cartesiana, cioè(esta nella grande lmea francese. Al suo nascere, è più conservatrice che sov\"ersiva, e non è mancato chi la accusasse d'essere addirittura reazionaria: • In Francia•, dice 11Parodi,• tl tratto COLLOQUIOCONVICTORBUOO Liberti, Egahtl, Frnlerniti , m pratica -~1adatta \"Olcnt1cri a farne un impiego relat1\"0 c condizionato, non altnment1 da Cartesio 11 quale proclamava l'egua~lian.za dc~li uomini ma la limitava alla ragione e dmamiuwa 11dol,!ma facendo~li tanto di cappello. Che dico, Cartc:sio? Fu una lc~~e rl\'oluz,onaria del 1;91 a ~tab1lire: I cittadini di uria stessa arte o mest1c:rc non potranno nominarsi presidente né ,;indaco, né tener registri, né prendere decisioni, nc: emanare regolamenti sui loro prc:tes1 1ntere1>s1comuni , e ancora: Se que~ti eittadim stipulano cnn\"cnzioni intese ad accordare solo a un dato prc:zzn 11concorso delle loro mduMne o dei loro la- \·on, le con\"enzion1 mcdc-.1m(.• !t,lranno com,idcrate mco ... t1tuzional1. attcntatorit.· alla lihut.i e alla D1<.·h1araz1ont·dei I )1nm dcll"L·orno, e f>l•r,1ò nulle . Quc:sta scornum<·..t del smdacahsmn \enne appro\ata dall'.\ ,semblca LcJ;!1!tlatna, l' Rnbespicrrt: non tro,ò nulla da obbicttarll:. Le preoccupazioni moderatrici dl·ll'od1crn;1 tre .\"ounlll' hanno dunque dei prcceden11 nella stc-.sa lc:j!1sla.zione j?Ìaco hma '-"cl 184}; Giulio Grévy prodamcr,1 d1 non volere una llt:pubblic.1. che f~ccia paura e l'id1ll10 tra prolc:tari e horghe-.i finisce nel sangu<.: delle giornate d1 g1ul{no. :'-"el 1891 fa cclcbra;i:ionc del 1° mag- .'-!IO s1 chiudt: li Fourm1cs con una s.1.h·c di fucileria e dit:c1 morti. \'en,o la fint: del secolo un prcsidcnlc della Hepubhlu:a, 1\ Faure, si limita ancou a promettere ,R:1usti;i:1asociale, concordia generale e •wiluppo continuo del bene~sere matcr1ak e morale , astra;i:1on1 che non compromeltono nulla e nessuno. Lo ~tesso sociali!.mo auspicato dai radu:ah \ cn t.' propri quando il rad1cah~mo c,;r,minc1,1 ad <.:-.1. ~tcrc quale partito, tu srno a lt:rt un ~oc1alismo rispettoso ddla propnl·tà quanto propac:atore del hcnt.•s<,cre. Che: ~iuni.:es!'.e al potere un \\'aldcck-Rous!icau, e il partito avrebbe ln\Ocato per bocca sua addirittura un nformismo consc:rvaton: 11 radicalismo autentico n.1olc il pro,l!resso soi.:ia\e e la lotta contro l'oscurantismo, ma a patto che non si toci.:h1 la borsa dei c11tadint e che Il denaro rimanga sacro. Xel momento più acuto della lott.l in• torno alle Congregazioni, Combcs chiedeva candidamente a1 propri aV\'ersari perché mai ce l'avessero seco, dato che non tocca\"a I patmnon1. Il fondo della Francia•, concluderà nel 1935 il Bain\"1llc. è dato da un attaccamento profondo a11a proprietà e dalla pratica tradizionale e qu~si 1stmt1va del risparmio . Pcl socialista .'.\-lillerand I srndacat1 operai e la Camera del La\•oro non debbono essere degli ist1tut1 di sov\'ert1mento sociale ma degli istituti di educazione della democrazia laboriosa . Clemenceau, capo, nel 1906, dì un g:o\·erno radicale fa arrestare 1 se~retari della Confederazione del Lavoro che ave\'ano b1md110 lo sciopero generale pcl 1° '.\laggio e reprime le manifesta;i:ion1 operaie con la forza. Nel 1910 Briand, altro socialista, stronca uno sciopero ferroviario mobilitando i ferrovieri. Il pennacchio Che più? :-.:ato, fra gli altri scopi, per non lasciar prescrivere il diritto della Francia sull'Alsaz1a-Lorena 1 il radicalismo, fedele alla tradi;i:ione giacobina, non rinunzierà mai a un certo panacl1t. Ardente conciliatore, ha una \•isione materialista ma condita d1 idealismo. Gli piacciono le diagnosi esatte, ma non gli dispiace la pedanteria e il dogmatismo. È uni\•ersalista, ma la sua fiducia nella scienza lo rende ,n pan tempo sufficiente, persuaso della propria superiorità e poco curioso dei meriti altrui, qumd1 incline allo scioVlnismo. Il suo amore dell'eguaglianza si esaurisce con poca spesa nella dottrina della Costituente secondo la parafrasi del Parodi: Tutti gli uomim nascere giuridicamente eguali significa che essi dispongono di una ragione eguale per tutti e di una certa attitudine a giudicare secondo il buon senso•. È laico e giura nel verbo del cittadino Camuset: La laicità non è solo una morale, un principio d'azion\:, ma una regola fondamentale dello stesso pensiero: la sc1en;i:a applicata al campo educativo , ma non sfug~e a un certo fanatismo proprio d1 tutte le sètte relig1ose. È umano e iollerante, ma pensa col La Rochefoucauld che la pietà è una passione la quale in un'anima ben fatta non serve a nulla •. È generoso, ma economo e predace. È virtuoso, ma crede nella relatività della morale. È amico della giust1l1a, ma pericolosamente abile m affari e 1n politica non meno che nelle lettere. A che farà capo 11 suo tnonfo, come il trionfo del raz1onali~mo cartesiano? A un apogeo pofitico ed economico. L'Ottocento positivista e radicale ripudia· la po~ litica romantica della R1voluz1one che aveva rndotto \lcrgennes, ministro della monarchia, e i legislatori del 1789 a fare :iella rinunzia alle conquiste una legge 'ondamentale dello Stato realizzando l'iJeale di '.\'lontesquicu: Se sapessi qual- ;osa che fosse utile alla mia patria ma dannoso all'Europa o al genere umano lo riterrei un delitto . Con Carlo X e con la Terza Repubblica s1 torna alla politica classica dell'espansione territonale, che da Lu1g1 XI al Re Sole a\"Cva cosutu1ta e arrotondata la Francio,, e si avranno m meno d1 un secolo la co"quista dell'All,teria, della Tunisia, di \ia<la.1,tai.car, del :'\tarocco, delfa Cocincina, mentre la Francia diventa ti banchiere c.lel mondo. La fedeltà nlla tradiz:1ont· awil ricevuto il :-110 premio. Le due \\r,al!lil• 'li "l(mn data la mano CO,CE'I TO PETTI:--:ATO FIii ~~luJi ~ ~: LA NUOVA BALILLA
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