Omnibus - anno I - n. 14 - 3 luglio 1937

Pa.rigi, luglio. APPENA entrati nel padiglione ,;ovietico dell'Esposizione di Parigi, la prima cosa che appare è un enorme affresco che copre una inticra parete circolare : una pittura non superiore a quelle dei manifr,;ti nei magazzini di moda : le stesse espressioni e gli stessi atteggiamenti, la stessa florida salute sui volti rosei e paffuti, la stessa aria di gente, alla fine, felice e contenta. Ma Zingone di Roma e Lafayette di Parigi vogliono far capire che i loro personaggi stanno tx-nc in questo mondo, solo perché venono abiti confezionati della ditta: invece i protagonisti venuti da Mosca a Parigi, intendono ammonire il francese medio addirittura suita bontà non di una stoffa o di un taglio, ma di una dottrina. Se poi il francese medio abbocca o no, è un altro conto. Una propaganda politica ha effetti meno facili d'una propaganda commerciale. Occorre in quella una intelli$cn1. a, e magari un gusto, che i russi non mostrano di possedere. Esaltano la vita comunista come se si tratt:1sse di un dentifricio. Il francese medio, cot'!'ledel resto accadrebbe per un italiano, per un in- ~lesc e insomma per tutti i borghesi dell'Europa occidentale, dà un'occhiata agli affreschi sovietici, for~ non considera nemmeno i loro fini e il loro carattere, e va avanti. Magari, se si ferma un momento davanti ai ritratti felici di quei bonari touariJc, lo a,;salc un dubbio: e Che sia proprio vero? >. In questo padiglione ho trovato soprattutto il vuoto. Un vuoto artificiosamente riempito di parole e di immagini. Non un popolo qui si esprime nelle sue manifestazioni più intelligenti, ma la groc.sohna propaganda politica di un ufficio anonimo. Parole, parole e parole: in bianco su fondo rosso, in rosso su fondo nero o hianco. Stalin e Stalin e ancora Stalin (Lenin appena si vede). Poi1 si vedono due automobili, sovieti("hc s'intende. Che cosa stiano a rap• µrcq•ntar<' nel padiglione dell'U.R.S.S. non si capisce. Pcrc),é non son già due man:hine utilitarie e neppure sportive, ma proprio hor~h<'c.i, con cu<scini di velluto, e bottoni prr chiamare l'autista, e port:tct'ncrc, <' \'.tSCtto per i fiori. Che co,.:1 -.iq:nificano? Non certo che in Ruc.c.i,1lutti \'anno in automobile. I visit:Huri si fermano a lun~o pcrple~i. Ecco una ,;ezione che \t'mbra seria : foto 1· piani di stabilimC'nti industriali <l'•>~11i genere. Stabilimenti -.ovictici; 111,l~on quelli progettati e co:,,truiti da tec·nici <:;tranicri, di p:1csi capit.ili-.ti. I padiglioni inclu~triali l'U::i,<ntoi n ::i.tupi- ~cono nessuno. Al pili ~0110 i11tt--n·:.c.;\1Hi al pari di tutti gli altri p:1dil('lioni industriali. Un e!'.tranco non coglie nulla che wcli i risultati di un cnonn<' <-for10 collettÌ\'O ,·cr,;o una \'ita che noi europei non comprendiamo. li vi,ilalOlf' comune guarda e passa annoiando:,i ; poi. dopo i padi~lioni industriali, cero ~li .,Itri dove si mettono in mostra i ri,ult.1ti della politica c.ovi<'tica. Xumr'ri e frasi : la retorica della statistica. C"è anche, un reparto di pittura. La pittura ruo;,;a (" grig-ia. ,.ciocramrnte IL PADIGLIONEDELL'OZIOROSSOALL'ESPOSIZIONEDI PARIGI moderna; oppure, quando vuole essere celebrativa, è oleografica 1 simile a quella del più basso Ottocento. Grande fortuna avrebbe avuto Stefano Ussi nella Russia sovietica. Un quadro raffigurante Stalin, vestito da generale, in mczw a una assemblea di generali, tutti seduti in poltrone dai braccioli dorati, sotto pesanti lampade d'oro, si impone all'attenzione dei visitatori. Qualcuno fa il nome del dittatore rosso, e la gente lo osserva con guardingo interesse. Tutti i francesi amano i capi, gli uomini che sono diventati qualcosa come Napoleone. Semmai Stalin li delude con i suoi baffi da gendarme. Non ha l'imponenza di Napoleone; non ha la severità di Clemenceau. Stalin è un uomo di quelli con cui un francese non resterebbe volt.,nticri solo. Soltanto, davanti al suo ritratto, il francese vede nella Russia qualche cosa di incomprensibile che lo sconcerta o addirittura lo spaventa. Nei riguardi della Russia, i francesi sono sempre ondeggianti : se la guardano con gli occhi socchiusi, sembra un'altra Francia, un po' più rozza un po' più selvaggia; ma se l'occhio' ardisce vedere le cose come stanno il francese inorridisce come davanti a un mistero. Ma c'è di più. Gli organizzatori hanno voluto raccogliere le testimonianze dei vi,itatori. O essi, sul scrio, e con un candore mostruoso, credono che francesi e italiani e inglesi, giunti nel padiglione sovietico, provino lo stupore che si ha davanti alle cose del tutto nuove; oppure raccolgono materiale da mostrar domani in Russia. Un album di attestati. Questi bolscevichi vo• g_lio':'oatterrire la_povera Europa, poi s1 riducono a chiederle un album di ~nsicr_i~i. Qualche francese abbocca ; s1 avvicina alle mezze colonne dove sono gli album1 con penna e calamaio. I francesi sono straordinari. Davanti agli affreschi dell'ingresso tirano via, davanti ad una pagina bianca, dove un qualsiasi Dupont o Dubois può sentirsi giudice e scrittore, si fermano. Da notarsi un fatto. Gli operai) quei visitatori che dall'abito mostrano di appartenere alle classi dove maggiore è la propaganda politi_ca dei SovietiJ guardano con certa diffidenza l'album azzurro di Stalin. Ma certi piccoli francesi, simili nei baffi, nell'abito nei m~i a quei ministri che ad ogni 'crisi ved! ~otografati intorno a Slum, ieri, e oggi mtorno a Chautemps, si fermano, si incoraggiano l'un l'altro, e prendono la penna. Il francese medio, qucno che e pcma >, di fronte all'offerta di quella pagina bianca, non resiste e cede. Mi sono avvicinato anch'io a quegli album, e ho trovato una specie di campionario dei luoghi comuni della stamp:1 comunista 1 a base di iperboli e di insulti, di punti esclamativi e di sgrammaticature. B d'una monotonia esasperante. {Tuttavi:1 se i 5<:,vieti,imitando gli albergatori, hanno trovato il modo di raccogliere solo giudizi di fa. vore, la CO"-'\ non è riuscita al cento per cento. Si nota infatti qua e là la botta di qualche refrattario, come quc! tizio che, sul bel registro, ha lasciato scritto di Stalin: e Gli manca solo un cappelletto da Napoleone >). Ma ecco uno vicino a me che si accin~e a "°rivere. C. un omone rosso e afcaldato, nc-rvoro e sbuffante, che '-i hutta sulla penna e la prrmc sull:1 rart,1, <sprìzz.andomacchioline d'im.:hio)otro, Srorgo f1;1c.i in franrf'"l « frt-:ci~li ,1c.- -...1s,;ini..» <o. trionfo dc-I coniuni,mo >... « St:i!in ,,,h,llur<' >, ccc. ccc. Sono rinqur ri~hc• 111 tutto, ma l'imprgno è ,t:11n grandt·. l'inito appC'na, il tipo ,i d;'1 una botta c.uJ cappello, gira un ·firni sgu,udo intorno, e \'ia. ALDO BIZZARRI NELLA CONTEA di Knit, un ispmore Jtradalt, in ~,ia d'innovazioni, /tct collocare o 1m bivio una targa mila quale tra uritto: • Qutlto 1mtin-o conduce a Ftruerscham; ma se ooi non JOpete /,ggtrt cht co1a m· è 1critto, /ortJte mtglio a stguirt lo t•ia matstra•. NEL NORD DELL'IRLANDA, in riva a unfiumt sì tr011DuM pittroconqutJto icritto: • Si OtlfJt:rlt cht quando qu,stn pittra è sommtno, non è prudnitt paunrt a g1wd1.J qut1lofiumt•. DIALOGO matrimoniale ingltu: • Signor Burton ... • • Dite, cuor mio•· • Vorrei andart a uatro, nmort•. • Rt1tatt con mt, bt/lt:::ta •· • Ptrchi non ooltte ch'io e1ca, ttsoro miof • • Ptrché duidero che ooi mi teniate compagnia, mia rl!'ginn •· • Voi no,r wltte, ongtlo mio1 • • Non lo pouo, 1ig,wra Burton •· • Perché, signor Burton1 • • Ptrchi bisogno prtparar1i, t mi annoio, moglit mia•. • E_bhmt, io vi dichinro cht andrò ugualmhllt, mor1to mio•. • St ooi vi andrttt, giuro cht non at,irttt il vtstito di mt:r2'a tJtatt •. • Un altro mt lo offrirà•. FINO AGLI ULTIMI ISTANTI dtlla Jua vita, C/tn1nictall mantenne 1n pitra tfJU:itn:za lt sut facoltà mtntali. Poc.l,i giorni pn"ma dtlla morte, tunrdosì aggravato, la ma abitazione ero mito di un continuo ~llt"grinoggio di ptrsonalità a,uiou di ,iotfr:tt. Fra i tonti, a Bar1/JQ11fu conctno il pn'viltgio di far t•isitn all'illuJtrt w/trmo. Ntlla /rtaa e ntll'tmo:riont di nrlrart., JUIJ',ucio, a Barthou caddero gli oc.chia/i. i\1iopinimo, il t·1J11ntort1i acco~t/Jal lttlo dtl moribo,ido, q110Jia tastoni, e chuu: • Comt 1tattT • E il .. tigrt • p,onto: • Comt t.·oi mi vtdttt •· FERDINANDO li di Borbont ttnroa in gran pregio i tuoi Ordir.i, e ntl conftr1'r/i badava ancht. a ctrtt appartnzt tJttrion·. Gli fu proposto di co,ittdt.re la Croc.t di S. Gennaro al 1\1archt.st Onofrio Caracàolo di Santvano, u,r nobile si"gnoret un brav'uomo cht avn·a la pauiont ~i cai;al/i, fJtr i quali 1ptndroa molto t pauat.•o buona parte dtl giorno in scuderia. Votiva dimuso, anzi, af/t.nnot.•ano i maligni cht la nett,;iza dtlla fJtrJona non /out la curo principale dt' lui. Propo1to la nomina al re, q,1t1li riconobbe che il marcheu aveva i titoli Ptr otttntrla, • ma safJtlt •, aggiun1t ridendo, • q1,ale 1artbbt la dl!'coraziont pi,} adotta pnlui1 L'Ordint dtl Bagno, ma 10 non l'ho t non pouo darglitlo •. IN UN PAESE DELLA GEORGIA, d(lf.:e sang11inosamnite tra Jtata rtprtua una solltvazio,it di •tovarisc•• il gentralt Rakilnoff, noto ptr la sua 1ottilt. prrfid,a, ripo1andos1'in una cosa di campagna, dutJt a trt ptx:trt donnt cht lo avtt1ano os.p,tato: • Che vi pioctrtbbt /art tt. vi /out dato d'l!'Ju-rt la niogllt. di Stalin 1 • • Compagno gtnnalt•, rispose la prima, mi piaurtbbt d'mtrare ntllt grazit di Stalin, il più che m,- font pombilt •· • Comf>lW110gmtrale•, /tct la ucondo. mi piactrtbbt dargli un 1ucctnort •· La tt.r2'a, in dispartt, tocroa. • E tu 1 • lt dntst Rakilnofl. • Compagno gtntralt, mi piactrl!'bbe rimantr vtdooa •· IL BENl~MINO dtllt vttchit Jadies: tcco rome ch,omat10 a Londra Ailè Stlauié. Spou ahf•(mdonau. ut.dovt. dignitou, ::,trll, 1morjw1, ,u,tw<1bnentl' roba dti pii} nltì Jtrati ,lt.Jl,, {,,u,t,) ù,i:tcst - sci11mano nHor110 al I.M>11d1i. Gù,da. (1.Jnpiccoli gridi di lflOla l!'IJt lu trasc,nano do 1m rictt:m,,nto al/"altro, t d<x,:tmquttgli i il ult>bre eroe d'una causa pnd14ta. È fnntOJtico t•ederlo dir tùn eortt ali, ri11nioni i11 suo onore. Sta uduto in un trono dorato e lt vtcchi, cht panano davanti a lui piegano il gi1UJCchitortmantt t po1ano un ma.:::to d1 fiori ,iel suo grtmbo. Vimt st'f"Vito lo 1/mmanu, Un'orcht11n·na nauo1ta batte un tremulo cnnto cht ricorda no1talgico il perduto impero. Poi una vtcchia nobJlt ngnora Ji fa avanti t fa un dùcor10 msicurando il prr1onagg10 che tutti i tt,ori bn"ta,mici sono con lui. Stlauii IOffide, un amaro SOl'TÙO cinico, t porge una mano color limont. che le vtcchie baciano inclrinondo1i. Proprio come facevano lt agili 1chiauttte, giù in Etiopia, nn gi,,,-ni d'oro. LARCIVESCOVO DI CANTERBURY doonido, pu la prima volta, affrontare un viaggio ptr mare, i,iterrogò, ansioso, 11capitano sui f>tricoli della trovt-rsata. • Non 1ono molti ni graui, gt.neralmnitt •, ri1/H)Jtil capitano. Ad ogni modo, quando Jtntitt dtt i mariMi bttttmmiano, mnitt paura, t.'Uol d;re cht llltto proc.ede btnt. St, im;«e, pr,gono, allora lo situ02'ione è disptrata •· Alcuni giorni dopo, JCoppia una violtnta burrasca. Atterrito, l' Arcivt1covo di Canttrbury• corre dal capitano. • Che fanno 1' marinai?• chitde ansìoso. • Bl!'stemmiono come turchi, non stntite1 • • Be1ttmmiano1 Oh, Dio sia lodato!• tu/amò il Ja,rto uomo riavmdo1i dalla paura. UN RICCO INDIANO cht. 1ta per pa11art un fiume i avvntito dn 11n urvo cht qualco10 1i dibattt ntll'acqua. • t un uomo?• grida J'india,io al urw che 1i tra avvicinato al naufrago. • Sì, un uomo•. • Di che nazionalità 1 • • t un ingltu •· • Bc,it, allora ltuciolo /art, J>trdii u anntga t'UO/ dirt cht gli convimt •· DURANTE UNA TEMPESTOSA uduta alla Camtra dti Comuni, Lord North, primo miniJtro 11tl 1754, 11t'ra addormtntato proprio ml'ntrt un oratort dtll'oppo1i::iont, trascinato dalla foga oratoria, mt10<at•acontro il • prnnitr • ,iienttmeno che la ptna dt mortt. Lord North non 1i uompou, t l'oratort, rvidtnttmtnlt contrnriato, prott1tò: Onortvoli colltghi, il colptc;olt donne, mtntrt l11tto il patJt ~a in rovina!• Dord North 1i JCOUtt con calma rùpou: • Amico, 1iett. bni crudele nl!'gandomi cid che 1i co11ctdt.ai dtlinqutnt1 co1111mJil: €On/orto di una notte di riposo prima d1 andare al patibolo •. UN GIORNO, pranzando a Dotcning Strtt,t, il Signor Burlu c,rcava di traJf ondtrt ,iel Signor Pitt lt JUt apprtnsioni 1ul caratttrt aggrtuivo dei princip1i t dtllo spirito di propaganda dtlla Rivol11::iont franuse. Il Signor P,tt non vedeva 1/ pnicolo, e, con 10110 famrliart, diut: • L'lngltilttrra t la wa Costituziontd11rtra,ino fino al giorno dtl G1ud1::io •. • Si-, rùpou il Sil{nor Burkt.. •i'1a io ttmo il giorno 1n cui non ci rorà pi,) il giudizio•· IL COLONNELLO BIRCLE, ml!'mbrodtlla Camva dti Com1mi ntl 1675, at.·n•a pro11to il Jarcasmo ctmtro chiimqul!' lo p1m:.:tcchiaut. Sir Edoardo Stymo11, 11t.lcor10 d'un'am'mato discustiont, crtdtttt di ,uni/iart il colonntllo B1rcle /aundo chiort all,uioni. al wo mitico mtstitrt di vttt11rino. li colonnl!'JIO11011 si J€ompou, t co11t'OC.tsprtzzantt rùpo1I!': • Quanto t'Oi ditt, s,:f,Jnort,i t.•no. i\1a t•oi potete ntnit.rci fortunato di non m,•tr mal fatto il t.·ttt11ri110o,ltrimtnti lo sartJtt ancoro o,:gi •· C'ARLO I diue chi!' i Parlammt1 10,io comt i gatti; eui d,cmtono 1n·11i€oll'andart dtl tempo. QUANDO d'Annrm::io nndò prr la prima volta da Sarah Bl!'rnhardt, s·arrtJtd a pochi paui da l,i, td ndnrtW ,,, l!'Jtmi: • Bello, moimfica, d'a11nrm:::iona! Dopc di elle 1oggiunu: Buon(,Jiorno, S1!{norn •. C'osi racconta C'oolus. Qt'A\"DO la moglie dtl Sultano di Selm,gor t;ls1tbrtu11u,n,mt l'ln~/11/terra a111nne al 111or,to,imparò dul!' 10/t parolt d',nglt>st: · be carcful •: stati!. atUnto. E og,:i t•ol~a c_h, 111dt•ali!'dicn:a all'a11tù1a, prima di rolnt 111 mauhrna. Hl/a I!' ,J sultano hmmo d,chia,ato cht ucondo loro Il!'_ral(azu l1.Jnd111usiono ro1I /)(1/lidt per la amtinua f'G,,ra di!'/ traffico rmP<tuo10. OCEANIA CoNn GRANDE NEPTUNIA ROM A MEDITERRANEO- LEVANTE· MAR NERO -ADRIATICO 14 LUGLIO 11 AGOSTO Preui minimi: I• Cl. t. 4410 · Cl. Tur. L 2700 - 3• Cl. L 1920 GRECIA · SICILIA · AFRICA SETTENTRIONALE 2 AGOSTO 17 AGOSTO Preni minimi: CIHse Unic• L 1550 FERRAGOSTO IN CROCIERA AGOSTO 16 AGOST.O Preui minimi: I• Ciane L l 400 • Claue Tumtic• L 700 CROCIERA IN LEVANTE 28 AGOSTO 9 SETTEMBRE Preui minimi: Ctaue Unica L 1350 F.GITTO • PALESTINA GRECIA 2 SETTEMBRE 15 SETTEMBRE Preu.i minimi: I• Cl. L. 2'90 · Cl. Tur. L 1500 · 3• Cl. L 1110 "I T I L I Jr S O C I ET A' O I I AV I GA l I ONE INrORMAZIONI E PROGRAMMI PRESSOGU UrrlCI SOCIALI E LE AGENZIE VIAGGI A ROMA: VIA DEL TRITONE, 75 • TELEFONI 408.5.4. 41A29 SANREMO STAGIONE D'ESTATE 1937-XV 'r"EATRO ARTEVARIA VITA ALI/ARIA APER'l'A S P O R T Alla Villa Comunale Esposizione dei bozzetti "Premi Sau Hcmo" di Pittura e Scultura cou 100.000 lire di premi Al Casino Municipale Grandi spettacoli di Prosa: Compagnie: Gaudusio, Cari i. i dc Filippo. Cimara, l\1aguani • Commedia dell"Arte - Fremina. Dc Sica, Ris8onc, l\lclnati Tutti i giorni: Balletti - Straordinari numeri del Varietà Internazionale Orchestre Originali - Tè danzanLi Alla suggestiva e fresca "PEl{COLA FIORITA" si danza tutte le sere • Gala · Doni alle sianore Ristorante di Gran Classe .'hars Spiaggia · Bagni di mare - Piscine Olimpioniche • Colf . Tennis 17-22 luglio: Grandi Gar(' Inter• nuzioouli di Tiro ul Piccione 25 luglio: 1° CIRCUITO AUTOMOBILISTICO DI SAN REMO CON LA PARTECIPAZIONE DEGLI ASSI DEL VOLANTE UlJJl'Zl01,1 Ff:l<ROVIAJtlE 0€1"' 500 0 Pf:1' TAGGIA, COJ.,l.,,EGA'J'A CON J.llVl-;A 'fRAMI !ARIA A SAN UEMO Prr infom1nioni rivolgen1i alla S.A.l.T.11.San llemu • oppure a Milano via Luce Beltrami 2. tf'l. 17. \02

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