I:1011•Spooc. E,t.on, oomp1gn• di 110 11g•og.tor 11, ood1a mntrt faggin dal caroore dopo uor luciato 1oritto1 ' 1 Nou sa~ mal prua Yin" FINDEELGANGSTEH I OYS, GO WEST!• ripetevano tutti. i giornali alla fine della 1 guerra di secessione. • Boys, go Wt>st! • gridava tutta 1'A- ). merica. • Ragazzi, andate all'Ovest!• Abramo Lincoln aveva indicato la strada. E i freddi ya11kees del Maine e della Pennsylvania, i cavallereschi soldati del Sud accolsero il richiamo e andarono all'Ovest. Cori la Colta otto colpi nella fondina ricamata di perline, continuarono la loro guerra; i soldati smobilitati trovarono un bello e utile sfogo a fucilare i poveri indiani del Colorado e dell'Arizona. Qualche anno dopo si cambiò un'altra volta di bersaglio: prima erano stati i • sudisti• a fare le spese di tutto, poi furono i Sioux di Sitting Bull, adesso toccava ai pionieri delle miniere (j'oro in Alasca. Anche quel filone si esaurl presto; ma arrivò la guerra mondiale e il Senato di \.Vashington non perse l'occasione di far sfogare un po' i suoi cittadini. Al ritorno dall'avventura europea ci fu,qualche anno di ca1ma, poi il proibizionismo diede la nuova occasione per menare le mani. Cominciava il periodo aureo dei gangsters. Nei primi tempi le cose andavano abbastanza lisce: quando i fusti di whisky e di champagne erano sbarcati, non c'era più pericolo di niente. Il peggio ricadeva ~oltanto sui marinai incaricati del trasporto. Avevano buone paghe, però, e trovavano conveniente correre il rischio d'incappare in un guardacoste della U. S. A. Navy. Poi gli ,iffari divennero più complic.·ui. Gli importatori clandestini di alcool, i contrabbandieri, si moltiplicarono; le organizzazioni diventarono gigantesche e pericolose; la polizia federale cominciò ad interessarsi della cosa. Si videro anche le prime battaglie a revolverate e comparvero i parabt>l/u.m. Il banditismo organizzato era entrato nel mondo americano come le riclamts luminose, l'itecrt>am, la musica negra e gli hot-dogs, Il genio del male Dopo Al Capone, i personaggi più importanti erano Moran, che si faceva proteggere dal procuratore Doyle, Weiss e O'Danion. Non si occupavano soltanto di vendere il gin ai proprietari dei bar privati, i famosi sptaktasy; ma aprivano dei locali per loro conto: da11ci,rgs,mu.sic-halls e luoghi ancora più equivoci. Realizzavano ingenti guadagni; abitavano, anche le figure minori, sontuosi appartamenti; avevano domestici, guardie del corpo, aeroplani privati e un conto corrente alla Fìrst National Bank. Fu in questo periodo che andò a Chicago il famoso Walter O'I-lara. I giornali dell'epoca (t9:29) ci descrivono costui come un'incarnazione del genio del male. e Era un irlandese grosso e maligno come uno scimmione•, scrisse il Chicago Popular Ruord, dopo la sua morte, « pesava circa 90 chili cd era alto un metro e 9:2•· Fino a :25 anni aveva fatto il contadino nella campagna presso Madison nel Michigan; stavn alla fattoria di suo padre, un cottagl! colle pareti piene di rose rampicanti, e tutti i giorni dalle 5 alle 6 di sèra andava in una valletta dietro casa sua per allenarsi a sparare diritto colla sua rivoltella. Continuò per sei anni il suo metodico allenamento, poi, quando fu ben sicuro di essere un buon tiratore, partì per la città. La sera stessa del suo arrivo a Chicago uccise un tabaccaio della 2()6 Strada per procurarsi un po' di dollari. Svaligiò il suo negozio e andò a vantarsene al .-Little Paradi.se • di \Veiss. Diventò cosi gunman e quando, per l'arresto del capo, la banda di questi si sciolse egli prese le redini della bella società. Fu uc• ciso un anno dopo, il 14 febbraio 1929, nel «massacro di San Valentino~- Oltre ad O'Hara, ci furono, quella sera, cinque cadaveri crivellati di revolverate. Si trattava di una vendetta freddamente med.itatn e attuata con una velocità fulminea. La polizia non potè fer altro che rimuovere i corpi insanguinati degli uccisi dalla stanzetta dell'albergo in cui erano stati attirati e cercare di calmare l'opinione pubblica con qualche arresto a casaccio. Intanto erano sorti altri campioni. Della vecchia generazione restava in piedi solo Al Capone, che non pensava ad altro che ad arricchire e non voleva più macchiarsi le mani di sangue. Era la volta di Jack Diamond, di Oillinger e di • Baby Fau • Nelson, Nelson • Faccia da Bambino•. Anche i metodi di lavoro erano cambiati. Le ga11gs maggiori non si combattevano più fra di loro come una volta; si cominciava a parlare dell'abolizione del 41° emendamento, e i gangsters prendevano in tempo le loro misure per non essere troppo rovinati dall'introduzione legale degli alcoolici negli Stati Uniti. La polizia federale, dal canto suo, si d.ava da fare. Famose retate venivano compiute ogni notte nelle case da giuoco clandestine e negli sptaktasy: certe sere si arresrarono fino a duemila persone tutte in una volta. Il novanta per cento dei banditi, dopo appena un giorno di prigione, doveva essere rimesso in libertà; ma i capi, i boss, per una ragione o per l'altra, rimanevano dentro. La stampa faceva quello che poteva per sostenere la campagna di epurazione, nonostante le intimidazwni, il sabotaggio e tutti gli altri mezzi persuasivi che un ga11gsttr che sa il fatto suo può usare. A Washington si decise l'istituzione dei G. Mtn. Devono essere costoro più freddi e crudeli degli stessi banditi a cui dànno la caccia, si reclutano quasi sempre frà i giovani operai dotati d1 spinto d'avventura. Ad uno ad uno i grandi capi finirono male. Al Capone fu arrestato sotto l'accusa di evasione fiscale, il nuovo metodo che il governo americano aveva trovato per mettere le mani su quei ga11gsttrs che erano intoccabili sotto ogni altro aspetto. Anche Diamond, al suo ritorno da Pa• rigi, si trovb circondato dagli agenti; • Ba• by Face • Nelson, una sera che sedeva senza scorta nel suo« Yt>llowPt>arl •, ebbe tre revolverate nello stomaco da un misterioso individuo. Non si seppe mai se l'uccisore fosse un G. Mmi o un membro di una banda rivale. Poi fu la volta di Dillingcr che, come tutti sanno, fu ucciso dalle mitragliatrici dei 'poliziotti all'uscita di un cinematografo di quart'ordinc. L'ultimo suo colpo in grande stile fu l'assalto al furgone di una banca, consumato sulla strada di Rutherford fra Jersey City e Carlstadt. Furono uccisi tre poliziotti dalle sue mitragliatrici; ,l gui11 La camort. dal ndoN ", ullo oaroeri di Jack500..-illo 1 In cui al Interrogano I criminali (No-..1Pbcto) datore del camion, che probabilment< aveva tentato di fuggire, fu portato vit dai banditi e impiccato, la sera seguente, a un albero del Bronx. ~a era un silenzio che preparava nuovi misfatti. J banditi davano riorganizzandosi su nuove basi. Com1nc1ava 11 secondo periodo. 11 commercio delle bevande alcooliche fu abbandQnato senz'altro, come un articolo già abbastanza sfruttato. Cosi divennero inutili le grandi associazioni d1 centinaia di individui, le navi speciali, le lunghe colonne d1 camion corazzati che servivano al trasporto delle preziose bevande. Le gang1 più potenti erano rovinate economicamente, i capi morti o in prigione, le figure minon si erano allontanate dai grandi centri come Chicago e New York e operavano per loro conto in provincia. Il secondo periodo Dopo sci mesi di silenzio i gangsttrt fecero ancora parlare di loro, Tre o quattro tir.ltori scelti bastano, adesso, a formare una pericolosa associazione a delinquere. Per assaltare una banca, per eseguire un kid11appi11g non ne occorrono d1 più. Per fortuna la polizia è ormai organizzata con una scioltezza e una forza superiore a quella dei fuori legge e può combatterli con successo. Tutti sono contro i gangsters: giornali, autorità cittadine, esercito, manna. Roosevelt ha epurato l'amministrazione statale e giudiziaria da tutti i funzionari equivoci o sospetti. Di grandi bande ne sono rimaste solamente due: la Sheldon e la banda di Columbus. La prima scomparve nel '34 coll'eccidio di Dynamite J<H e di E. Harmening, la seconda diede parecchio filo da torcere alle autorità di polizia. Aveva la sua sede, almeno cosl si crede, nei pressi d1 Columbus, nell'Ohio. Operava su di un va• stissimo territorio: assall la Norfolk Bank di Memphis rubando ottantamila dollari; per 1I riscatto del figlio del banchiere George Il. Pasley di Cincinnati ne volle 200.000. Finalmente fu circondata in una villetta presso Topcka. Sp1ke Aiello, Frank e John Cantwcll rimasero uccisi; il capo, Adrian O'Donnel, fu ferito tanto gravemente che spirò nell'autoambulanza che lo portava all'ospedale. L'unico preso vivo, John Be\·on, fu impiccato dopo due mesi nella prigione di Cincmnati. Fu uno dei pochi ga,wstv che poté sopportare fino all'ultimo i macabri preparativi per l'esecuzione. Quando la botola gli si aprì sotto i piedi stava insultando il suo avvocato. La sua storia è breve: morl a trent'anni. Era nato a Coney Island da un guardiano notturno e da una ragazza di un tiro a segno. A vent'anni andò a lavorare come meccanico nella Carolina del Sud. Prese parte a un linci.nggio, fu riconosciuto e do\·ette fuggire dal territorio di quello Stato. A New York conobbe « Dyrn1mite J<H • e con lui operò il più audace colpo di tutta la sua movimentata vita. C'era una succursale di una grande banca in Mulbury Street, la strada principale di uno dei quartieri italiani. Joe e Bevon vi entrarono colle ri\•oltelle spianate: un autiSta disoccupato li aspettava all'uscita colla sua vecchia • Lmcoln 1•. Era quasi mezzogiorno e la banca era piena di gente. Nella sparatoria, furono ferite ire persone e il cassiere che aveva tent.ato di difendersi fu ucciso. La « Lincolr\ • del disoccupato fece miracoli per mettere in salvo 1 due e vi riusci. Dopo tre mesi di villeggiatura, Bevon si rifece vivo. Faceva parte di una banda che aveva il controllo almeno dei tre quinti della quantità di latte necessaria a New York. Prendevano dieci cmts ogni ventiquattro bottiglie, e sbarcavano bene il lunario. ln seguito taglìeggiò le lavanderie cinesi e fu il primo a instaurare il sistema dei giuochi di fortuna truccati nei bar e nei Luna-parks. Dopo la sua morte, per almeno due mesi, l'Ufficio della polizia di Cincinnati fu tempestato di lettere minatorie di Fanny Lagrangc, l'ultima amica di John. Quando finalmeete questa fu rintracciata diede a faticare agli agenti che la do\·evano arrestare. Le loro donne Sono strane figure, queste donne che legano la loro vita a un band1to. In generale non sono delinquenti nel vero senso della parola. Tutt'altro che belle, bionde e grassocce. Ma qual è l'aspetto dei loro compagni? Quasi tutti sono uomini robusti, tozzi, non più alti di un metro e settanta. Portano i capelli tagliati cortissimi, vestono con poca eleganza. I loro occhi sono azzurri, acquosi e senza calore. Conducono una vita misera. Si nutrono di latte, di torta di mele e d1 sugo di pomodoro. Vanno a mangiare in uno d1 quei bianchi e lindi rntau.rants dove il cliente gira con un vassoio e si serve da solo. Bevono l'acqua ghiacciata che esce dai rubinetti nichelati dei negozi di frittelle. Non sono ubriaconi né corrono dietro alle donne. Si svegliano soltanto quando sono in mezzo a una mischia. La rivoltella la portano sotto 1'11scclla sinistra con uno speciale sistema di strisce di tela. In due secondi sono in grado di estrarla e di sparare. Ma il poliziotto che hanno davanti è, novanta volte su cento, più rapido d1 loro. La loro fine è tragica come la loro vha. Rimangono per terra con il viso insanguinato e sfigurato dai colpi. Se sono presi vivi e s1 può provare contro di loro un'accusa di assassinio per rapina, vengono uccisi in una di quelle razionali celle della morte, in cui i testimoni assistono alla scarica elettrica finale dietro ad una lastra di vetro. Se lo Stato sotto la cui giu• risdizione sono condannati non è al cor~ rente cogli ultimi ritrovati per le esecuzioni scientifiche, devono mettere il collo in un cappio robusto e aspettare che, nella stanza dietro alle loro spalle, un pol,"ctma11 tagli la corda che fa scattare il meccanismo d'apertura della botola. Svengonb generalmente, giunti a quel momento, e i loro occhi freddi diventano occhi da pazzo. Fuori della prigione, intanto, i poliziotti in manic~c di camicia faticano a tenere indietro la folla dei curlOSI. MARCO CESARINI Il 14luglioprossimcoompiràunanno {&!{;totcta Guardate qui che fenomeno: un anno solo dl vita, e gi.à una muscolatura e.norme, una tiratura formldablle, lo sguardo di colui che non teme av·versari e u 8Spetta, fiducioso nel propri mezzi e nelle proprie capacità. Che uomol Che combattlmento! ... Già le turbe, del resto, cantano 1.'inno: Al al al, che gran bisettimanal ! ... BERTOLDO, bisettimanale umoristico, dovuto a penne e a matite che U .trande Tristan Bemard non potè a meno di definire: "Ma foi, je n'en connals pas de meUleurs ! ". ... Costa40 centesimi,esce Il martedle Il venerdl, tutti lo apprezzano, lo stimano, lo onorano DAVAANVTtIRilUN VERSIONE DI ENRI00 BURICH DI ARNOLD ZWEIG Volt1111r della Col11•z.io11e "Medusa"di pagi11e 564 Lire 15 È ìl terzo romanzo del ciclo "La grande guerra degli uomini bianchi" e riempie la lacuna tra Giovmu dom,a dtl 1914 e la notissima Quui;otte del se.rgmlt Griscba. L'azione, che si svolge dall'estate del 1916 alla primavera dell'anno successivo intorno alla drammatica vicenda del caporale Kroysing, vittima di un orribile sopruso, si concentra nelle esperienze del soldato ausiliario e scrittore Bertin, che è il protagonista del romanzo. Arnold Zweig affronta in questo libro i principali conflitti spirituali che la guerra aveva reso acuti in tutti i campi, da quello religioso a quello politico. li romanzo ha un altissimo valore documentario oltre che artistico. Gli altri due romanzi dello stesso ciclo, Giova,iedomza dd 1914 e la Q1ustio11, d,l strgmt, G-rischa, sono stati pubblicati nella "Medusa". Costano Lire 12 ciascuno. MONDA.DORI
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