Omnibus - anno I - n. 12 - 19 giugno 1937

lL XOD! ESTIVA 1937 -f . ., •~. '·••.! ,:. '• ~~--~-. /,.' ,,..,...,,# ' . ' - I MODA ESTIVA 1900 - IDDAIITIVA ,~ A MODA FE:\IMINILE più di quella maschile rivela l'andamento e la novità dei tempi. Come se le donne non sapessero mentire. Il cosrume delle donne sta sempre a svelare modi di vivere e di guardare le cose di questo mondo. Se non fosse per altro, perché in fondo le donne vestendosi hanno sempre presente l'uomo. 11 variare, cosi, dei loro modi e dei loro abbigliamenti finisce per farci vedere quello che vogliono gli uomini più che le donne. Loro non vogliono nulla. Mezzo secolo fa, l'uomo voleva essere assalito dalla donna con discrezione, amava coprire di mistero le cose più semplici; insomma, l'uomo era quel romantico che tutti sanno. Anche nella letteratura e nell'arte di allora era evidente tutto questo; voler complicate ad ogni costo le cose più semplici. Poi tutto ~ mutato, e chissà perché. Forse nel mondo si procede a piccole finzioni; le quali si avvicendano, come ci sì avvede che si tratta di finzioni. La donna era un mistero, ed ella si vestiva quasi facendo di tutto per nascondere il suo corpo. Non che la gente non amasse la libertà e l'aria libera come oggi; ma cosi voleva il gusto: un mondo troppo semplice avrebbe senz'altro deluso. Le donne si coprivano di quegli abiti 1 che tutti sanno, e che oggi spesso fanno sorridere. Volevano complicarsi e ci riu1civano talvolta tanto bene, che si fa male oggi a sorriderne. Si sorriderà domani di come ci si veste oggi? ~ probabile; ma meriterebbe vedere in eh,. modo la fotografia di una fanciulla che sulla spiai;i:gia resta minimamente coperta potrà avere in sé i sep:ni d'un tempo lontano. Eppure, quei se~ni non mancheranno; saranno, oltre che, s'intende, nella patina del ritratto, negli atteggiamenti e insomma nell'aria intorno alla figura Ci si stupirà anchi allora vedendo donne abbiR:liate in quel modo. Se parranno troppo nude o troppo vestite questo non ha importanza; si vedrà che sono donne d1 un altro tempo, e che volevano piacere ai loro uomini seguendo un'altra strada. u u E... AMORF. cht in appnrmza non di/ftrisce gran tht da quttlo di altrf ttmp1: ci Juron tpod1t, ù1t·ut, come r/ Primo /mptro, la Fm di Suolo, t sopratil1tto ,I 1915, foltt di dicltiara- ::1omt d, strilli., Al giorno d'ogr(i •, si dun:a, ti lt 1:«chit nt trmuwan d'orrore, ft gr(l(·(mi ne ridtt·an di fiertz:.a, si st·entolat·ano t111tt/t not'ltà, che so, il 1:ampirismo, il dit_•or.:.10lt, dan::t, il 1.·i,10,le 1.·e,11abbrn:iatt, la ilbuul, le stravagan::e cht attrat·er,o , suoli non m11ttln mai, e rapidissimamente prtndono il gusto della centrtl fredda, della gala 1pnmacd1inta. Quanto siamo piiì. tranquilli, oramai! Sbaglieremo, ma ci par clu un buon gusto nllll!j(iore, una 1obn°etàplacalll ed amid1et.'Oll',slar10, appunto, il ugno d,f nostro • giorno d'o~gi •: t questa donna 1937, che pone una grazia wtf'llign,tt e serma ,itf viver sn11p/icemtnll', l'i piace. Grigia rion i, tuttavia, ni ml'diocrt: proni ne s,a qutl che per lt raga~::e 1ta/iant sig11ifiw l'amor, 19371 -c.·ogliamoparlar dtl matrù,w,rio P" procura. A,:ete amici,, eh, si sian ,posate cosi? }\fo/ si, e parecchit, e fra le 1t11i{l,oril,e p111chiare, le pi,ì nette, lt piii t•arit, una diplomata in cucina ed ,ma lar1rtata ,n chimica, una bonauio11a ed u11asnob. S011partite, stt1za />('ro/om, sm::a pompa, ~r raggiungtre i loro ,ttortti 111101e:Ì lontt1mS11mi, soldati, lavoratori, piomni di A. O.: ima conoue,;a il suo sposo per at·crlo c;r'stotre t·olte, pri,,,a della parttn::a, le oltrt ,io, rispondtvGno ad apptlli di sconosàuti, co,i fiducia, am uM fiducia, con,,,, abba11donor<isl grami,. da darci 111m,ediatamentt la t·trgogna delle nostri' st,sse euta.::ioni. S n par,iu, ed ora d1 faggilÌ scrit•on lettert contentt, piar,e, chitdmdo, in gn,erale, certi umi per il loro orto, o manuali di polliculwro: si direbbe che coglla11,per sq"ùito orgoglio. abolir, ogni ,d,o dr d1.ffi<oltà,d1 distn11:za, e della /ora t'ita dart 1tn'1m,nagine assolutamente 11J(11alnella vrlfl dtllt altre. Mtrat:igliosa modestia, rppt1re il 111otr1111onpieor proo,,.a t, in fo11do, 1111 misto di Jrde , di a11t:enwra, d, romant,eismo t di coragxio: la sposo sa di affrontar molti risrh,, e li affronta, rn di portar con si il calore dr ima t.·tra tata, t lo porta. Ed il p11ì btl/o ~ che qui non si tratta mai, u,nu aaaddl' p,r l'Amt'rica, o per l'A111traho, d1 donnt s<artarellt rht suglin:an quella r;ia ttoticamn,tt matrimonialt percl,i proprio non ne tro,:at.·(mo altre, ma d, raga:z::t cht strade ne trot·,r,hbt-ro ,ml/e: sono saggie, Impeccabili. Q11tllt nm.i d,e trasportan in Africa ,mglioia di spese ropprtse11tr111il011ostropaese con tanta soat·e disrniul. da rendt'rd fienSsim1: volti fenm t rnggia11ti! Attendo110il loro uomo comt la loro terra n111n·a, come In loro nuovissima t•ito, con il sorrùo sicuro di chì aspetti il sOrRtr del sole. E buona /or111na per loro, t per l'amore 1937. MARIO IN MONTAGNA (1890) IN MONTAGNA (1937)

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