OONDAlll!A IIORTENELLO80W!Ttll10 (Oll!ADEL NORD) Ti,n Ciun i nato nel 19o8 in Manciuria, P. fi1lio di contadini. l stato Joldato. Primo di tsseff soldo.to ha fatto vari m,sti,,i: il va1abondo1 il cam,,i,,,, l'aiutant, di un pu1ilisto • allr4 timili cos,. Cominci() ad • inttr11sarsi di l,ituatura m,ntr, ,ro ancora sotto I, armi. Si r,s, noto con un libro: e Villag1io d'a1osto >, nd qual, d,seriu, la lotta ddl, band, ir111olari contro tli invasori tiappon,si. ~ L NOSTRO amico Wu ci accompagnò a bordo del « Dairen Maru >, ma ci lasciò senza che avessimo avuto il tempo di salutarlo. Prima ancora che ci fossimo abituati all'odore della cabina, ecco che ci vediamo circondati. ~iia moglie ed io stavamo preparando i nostri letti, quando : e Dove andate? > mi domandò un piccolo uomo grasso. Dietro di lui stavano quattro uomini, dei quali due armati in divisa di poliziotti, e due in borghese. e A Tsintao >, ri.5pOiSi. Il mio cuore aveva ripreso a battere pilt in fretta, sebbene ci aspettassimo questa visita. Speravo soltanto che la perquisizione non sarebbe stata troppo severa. Una volta terminata, mi sarei ben preu0 trovato sopra il nostro amato suolo nativo, dall'altra parte del mare, dove ogni c~a sarebbe venuta in mio soccorso. Con le mani e con gli occhi esaminarono il mio corpo; e poi si buttarono sopra il mio bagaglio come cani. :\iia moglie, ancora con\'alescentc d:, una malattia, era pallida, e i suoi occhi anormalmente infossati erano pieni di ansietà. Stavamo lottando per la nostra vita in bocca a un mostro. e Da dove venite? > e Da ... > Io facevo di tutto per contenere l'im• pulso del nùo sangue. e Che cosa facevate laggilt? > « Lavoravo in un ufficio del quartier generale ... > Conoscevo un mio amico che lavora- ,·a in queJl'ufficio, e assunsi la sua professione. Perch~ in realtà negli ultimi tempi ero stato... insomma, diciamo, un mendicante disoccupato. e Ditemi il nome del vostro comandante, quello del suo ufficio, il suo nome di famiglia, il suo nome ufficiale, il suo nome privato e la sua età>. Il mio sangue fluiva più rapido, co• me se avesse voluto scoppiarmi fuori dalle vene. e Il suo nome di famiglia è... ; il nome privato ... ; ora egli... ha... circa cinquant'anni>. e Come? ,irca cinquant'anni? > I suoi occhi stretti si dilatarono e i muscoli rilasciati della sua faccia si tesero. Gli uomini dietro di luj spalancarono gli occhi. Io vidi che i due in divisa avevano messo le manj sulle impugnature delle pistole. I bastoni degli altri due oscillavano in su e in giù. Gli occhi di mia moglie erano diventati più vasti per l'angoscia. « Il 1 io comandante compi cinquant'anni l'anno scorso. Quest'anno ne avrà cinquantuno>, spiegai. « Bene, ma voi dimenticate perfino l'età del vostro comandante! E ora, perché andate a Tsintao? Chi è questa donna? > egli domandò. e t mia moglie. Andiamo a casa nostra>, spiegai. « Come, ma allora siete dello Sciantung? >. e No, sono cittadino del Manciukuo >, dissi con calma. « Ma, in tal caso, come mai avete ca· sa nello Sciantung?>. « Ci abita mio padre ... >. « Che cosa fa vostro padre?>. « t uomo d'affari >. e Quali affari? >. e Fa il cambiavalute>. e Il nome del negozio? >. e ..... >, e L'indirizzo? >. «Via .... >. e Perché andate a casa vostra? >. Pareva che incominciasse un'altra serie di domande. e Ci siamo sposati da poco e andiamo a casa per vedere i nostri parenti>. e Sposati recentemente?>. I suoi occhi andarono su e giù, dalla mia faccia a quella di mia moglie. Veramente non sapevo se avessimo l'aspetto di una coppia in viaggio di nozze. e Avete dato le dimissioni oppure avete chiesto un permesso per il viaggio?>. e Ho dato le dimissioni>. e Datemi il vostro biglietto da visita e il vostro certificato di dimissioni >. Egli stese la mano, Era una mano grassa e spe55a, nella quale si leggeva la crudeltà. e Non li ho>, risposi. Silenzio, silenzio nella cabina. Il rumore del mare che lambiva il fianco del bastimento mi giunse alle orecchie. Un raggio di sole della tarda primavera si stendeva sul pagliericcio davanti a me, e una brezza gentile entrava per l'oblò. « Non credevo che ciò fosse necessario. Non sono in uniforme e non ho bisogno di un tale documento per provare la mia identità>, risposi. « No ... voi non sembrate un onest'uo• mo>. Il piccolo uomo grasso mi squa- , drò dall'alto in basso e poi fissò i suoi occhi nei nùei : « Dai vostri occhi si capisce che non siete un onest'uomo ... Un onest'uomo non avrebbe occhi come i vostri ... Venite con me>, gridò. E cosi, ciò che l'aveva offeso erano i miei occhi! Jn quest'altro luogo, l'interrogatorio andò avanti ancora per un'ora. Finalmente l'ufficiale disse che avrebbe dovuto portarmi a terra e 11 interrogarmi di nuovo. Ricordo ora il sentimento di assoluta disperazione che mi assall. Se mi avesse portato a terra nella sede della polizia marittima, sarei stato sottoposto ad ogni specie di tortura ... sarei stato frustato, mi avrebbero mes:io per forza nelle narici del Kerount o dell'acqua e del pepe. Sarei stato allora un uomo finito. Si è sempre molto calmi nei momenti di massima disperazione. Talvolta si è anche più coraggiosi del solito. Tutto ad un tratto mi allontanai da quell'uomo con passo deciso. Ma prima che avessi raggiunto la porta, egli mi fermò:« No... di qui>. Andai nella direzione che mi indicava. Pcmavo che vole\se prendere anche mia moglie. Tanto meglio, pensavo, co• \Ì moriremo o saremo incarcerati in.sieme. Trovai mia moglie sola, i perquisitori l'avevano lasciata, e se ne stava af• facciata all'oblò a guardare il mare. Osservai come, dopo la malattia, fosse divenuta oltremodo gracile. Un dolore mi trafisse il cuore. e Portate qui la vostra roba ... voglio esaminarla>, ordinava intanto l'uomo. Io trasportai tutto quello che avevo portato con me: una valigia di cano• vaccio e un cesto di fibra di salice. Gli uomini con le pistole e coi bastoni in• tanto erano tornati. Il piccolo uomo grasso e tozzo esaminò ogni camicia, ogni paio di calze. Pareva un rigattiere o un usuraio. Non mancava che il mercanteggiamento. Esaminò anche un blocco di carta mettendo ogni foglio controluce. Era coscienzioso. Ogni cosa venne esaminata. Notò che mangiavo una mela e disse: « Ve la pa~ate bene, voi! >. Uscendo dalla cabina, si voltò ripe• tutamentc verso di me con uno sguardo che pareva dire : e Mi sembra che voi non siate un onest'uomo >. A questo punto si udì un rumore di argani. Capii che i marinai levavano l'ancora. Le onde sbattevano contro lo scafo, libere e vaghe; ma il mio cuore e il mio corpo erano contratti come se fossero stati inceppati. Mia moglie ed io ci guardavamo l'un l'altro in silenzio. Poi ci voltammo verso il mare, il mare inconquistabile, pensando a quell'altra sponda. Più tardi, nel cuor della notte, quando sul ponte non eravamo rimasti cht: noi due, la voce bassa, vibrante di mia moglie domandò: e Quand'è che la na• ve entrerà in porto?>. « Non prima delle dicci o delle dodici di domani>, risposi. La sua mano toccò leggermente la mia, mentre mi aggrappavo al parapetto del ponte. « Se... >. Ci voltammo insieme a guar• dare, ma non c'era nessuno sul ponte all'infuori di noi. « Se... vengono di nuovo, preferisco saltare in mare ... preferisco nutrire i pesci con il mio corpo ... >. 11 viso di mia moglie si fece ancor più pallido. e T~ ... non dcvi dfre questo ... >. E sentii che l'angoscia la stringeva di nuovo. Ci giunse il suono dei flutti tempestosi che senza tregua si agitavano intorno alla nave. Ora il vento si era fatto più forte. Tornammo alla cabina e mia moglie si addormentò. lo giacqui ascoltando il lamento del mare. Una vecchia donna, con un viso di ~,r,..... fumava l'oppio sul pagliericcio vicino al mio, indifferente a tutto. li secondo mattino, la verde montagna di T\intao spuntò all'orizzonte. Un po' di calore entrò nel mio cuore gelato. « Oh, il paese nostro! >, gridammo insieme come invasati. TIEN CIUN (Tradui. di Alberto Mora1;ia). N.D R. Questo racconto è una descrizione documentaria della severa sorveglianza cscr• citata dalla polizia giapponese sopra gli emigranti cinesi -che si recano dalla Cina al Manciukuo. IL GENERALE MANGIA.:CANE ti,r }'u. Tang ' (OflOICJUlO 1,r tutto 1l mo,ido, , ,puialmeNtt nei pani anglosasso,ri, pn il 1110 libro • My Coun1ry •nd my l'eople • (Il mio flMlt t il m1'0 ~=~lo/I ;:: ,i~:led:,,~c::i::: ~! ~~'"i: nato 1trl 1895. cosi il generale Ciang Zung Ciang, (•) 11 generale Mangia-cane, è stato ammazzato, almeno a stare ai giornali del mattino. Ne aono spiacente per lui; ne sono spiacente per sua ma• drc; ne sono spiacente per le sedici concubine che ha lasciato; e ne aono spia• ccntc per le sessantaquattro altre concubine che lo hanno lasciato prima che moriasc. Ora, siccome voglio specializzarmi in necrologi 1ugli stupefacenti generali di questa stu• pcfaccnte generazione, comincio con il generale Mangia-cane. E cosi il nostro '.\<langia-cane è mono I Qua.Jc evento[ E come pieno d1 mistico significato per mc, per la Cina e per tutti noi poveri diavoli che non calziamo stivali. Queste cose non avvengono tutti i giorni, e se avvcnil• sero sarebbe la fine dei guai della Cina, Se •'"'enisscro, potret1c vedere aboliti tutti e cinque i Yuan, stracciato il testamento del dottor Sun Yat Scn, rimandati a casa i cento membri del Comitato Centrale Esecutivo del Kuomintang, chiuse tutte le ,cuolc e le università della Cina; se avvenissero, non avrc• ue più a rompervi la testa aul Comunismo, il Fascismo, la Democrazia, il suffragio uni• versale e l'cmancipuionc delle donne; e noi, poveri diavoli, potremmo finalmente vivere in pace e in prosperità. E cosl ancora una delle pittoresche, lcggcn• darie figu(e della Cina medioevale è passata all'c1cmità. Tuttavia la morte del generale Mangia•canc ha per mc uno speciale significato perché egli era uno dei più pittoreschi, leggendari, medioevali e sfrontati governanti della Cina moderna. Era alto sci piedi, un gigante torreggiante, con un paio di occhiacci loschi e un paio di mani anormalmente m;i.ssiccc. Era positivo, energico, talvolta terribilmente efficiente: ostinato e dota:o di mediocre intelligenza. Era patriotta quanto glielo permettevano le 1ue facoltà mentali; cd era antioomuniata, il che lo riscattava dall'Cl!serc anti-Kuomintang. Tut1i ooloro che lo cri• ticano, debbono ammettere che non era con• trario al Kuomintang per convinzione, bensl per accidente. Non avrebbe voluto combattere il Kuomintang; era il Kuorr1inlang che voleva combattere lui e prendergli il suo tcr• ritorio; ora, poiché era un onest'uomo, prcferl lottare piuttoato che cedere. Bcvt\'a molto, cd era terribilmente ghiotto della carne di cane; e poteva bestemmiare quando e come volc,,a, senza rif!;uardo per i suoi ufficiali in(cdori e superiori. Non pre• tese mai di essere un gentiluomo, e non ostentò mai di mandare ben forbi1i tclcgram~ mi. Era spietatamente onesto, e la sua onestà ~ lo faceva amare da tutti quelli del suo seguito. Se una donna gli piaceva, lo diceva; cd era capace di ricevere i consoli stranieri, tenendo sulle ginocchia una ragazza rusH. Se faceva delle orgie, non cerca,•• di nasconderle agli occhi degli a miei e dei nemici. Se concupi\'a la moglie di un suo subordinato, glielo dice,•• apcnamentc; né poi scrh•cva un salmo di pentimento come fece il re David. E sempre giuocava a carie acoputc. Se si prendeva la moglie di un suo subordi11ato, nominava il marito capo della politia di Tsin11n. E sempre teneva d'ocehio la moralità dcli& gente. Proibl alle studentesse di cntnm: nei giardini pubblici di T1inan e le protesse dai satiri che si appostavano dictrn ogni angolo, pronti a divorarle. Ed era pio; e aveva un harem. Credeva nella poliandria non meno che nella poligamia; e apertamente permetteva alle sue concubine di prenderai degli amanti, scm• pre che al momento egli non le desiderasse. Rispettava Confucio. Ed era patriota. ~ risaputo che scoppiò dalla gioia, trovando una cimice in un letto giapponese di Bcppo; e che poi non si stancò mai di vantare la conseguente superiorità della civiltà cinese su quella giapponese. Era ohrcmodo affezionato al suo boia, cd era interamente devoto alla propria madre. Moltrc leggende circolano aulla spietata onestà di Mangia-cane, Amava assai le prostitute russe, e le auc prostitute amavano un cane barbone, ed egli, per mostrare che ama,,a le prostitute le quali amavano il can barbone, fece sfilare tutto il suo reggimento di fronte al can barbone. lin'ahra volta, nominò un tale magistrato in un certo distretto dello Sciantung; e il giorno dopo nommò un altro tale per la stessa carica; dimodoché fece n11sccrc una contro• venia. Ambedue i magistrati dichiaravano che erano stati nominati dal generale Mangia. cane. Finalmcn1c, di comune accordo, decisero di andare insieme dal generale a chiarire la questione. Quando Arrivarono era la sera, e il generale era a letto nel meno d1 un'orgia. • Entr11.1e•, d111e con il consueto candore. I due magistrati allora gh spiegarono d'essere 11a11nominati da lui alla medesima carica nel medesimo distretto. • E voi, feHi •, egli ri• 1posc, • non potete sbrigare tra voi questa faccenda, senza venire ad importunarmi? 1 Come gli eroi del gran romanzo cinese • Shui Hu •, e come lutti gli altri brigami cinesi, era un bra,•'uomo. Mai dimcntiea,·a un favore cd era sempre ostinatamente leale verso coloro che l 'avcvano aiutato. Le sue tasche erano sempre piene di denaro e quando la gente veniva a lui per soccorso, traeva fuori le banconote a manciate e le distnbui,·a ai questuanti. Prodi~ava biglietti da cento dollari come Rockcfcller distnbui1cc d1ccini. Stamane, quando sono entrato nell'ufficio, e ho mformato i m1c1 colleghi della i;trande notizia della sua morte, tutti s.ornsero; il che dimo,tra che tutti gli crnno am1c1. J,.a Cina~ ancora go,·emata da uomini come lui, i quali tutta\'Ìa non hanno la sua onestà, la sua generosità e la sua lealtà. Egli era un dominatore nato, quale è necessario alla Cina moderna; cd era il m1ghorc d1 tutti. LIN YU-TANG (Tradu11ont dt A \foraua) (•_) Il gencnlc Ci•ng Zung Ciu1~. per molo ■ n• n1potente caporione della Cma dd :-.:ord, fu as• saumato nel 1931 l'n «xtomumo strm■nko da, ri,ritra ■Ila ,111 b1M n1llt Bottli, dì Callaro IMK"■ndo col p■NM il niim,ro dtl/1 n,oi •ffondat,. IL GRANDE AVVENIMENTO EDITORIALE DEL GIORNO AMEDEO TOSTI STORIADELLA GUERRAMONDIALE VOLUME PRIMO: 1914-16 VOLUME DI PAG. 588, lN S- GRANDE IHLEGATO L.~ TUTTA TELA · L t2S L•opero consterà di due volumi riccamente illustrati da oltre 800 fotografie per lo più porte inedite e rare, e eor~ redati di 80 corte geografiche dei diversi settori e fronti di combattimento e di carte generali a più colori. L'Autore. noto cd apprezzoto studioso e scrittore di storia militare. uUicinle di Stato Maggiore dell' Eserc-ito it11.lìanop, ur mantenendo Jo. narrazione in una linea rigoroso.mente storico, non le ha dnto olcwu1 impronta di tecnici+ smo, cosi che posso essere letta e compreso da tutti. facendo un accorto uso della larghissima bibliogrofio dello guerra, che in tutti i Paesi ho invaso ,;li scaffali delle biblioteche, e ricorrendo. ove la bibliogmfio. cm insu!lic1ente, o.d indogi.ni pri,·ote presso Uffici storici militari, Enti civili di studi, personalità nel mondo politico e militare, J'Au• tore è riuscito od offrire ol pubblico itoliooo una prima vera narrazione storico, organica e completa dello. Grande Guerra. Quest'opero ha per scopo non ultimo di dare il giusto posto all'azione itolio.110m, ostrando, senza amplilicozioni e senza retorica, come essa sia ~::e s:b!ii~en;o!lr~~!~~1~~n~~i~~~~ribu~~g1~1lo s i[l!~~~ f~~fei.uti dol nostro La d?cumen_tozionefot~gmlica e grafica è. oltre che ricchissima, veramente r~:~~!~~ pcricl~:,~~r .~~~:g~n~t~~r~is~~d!~~~~~I d~~~"u\r;i~ 0 eh!~~toc~~ stituisce l'indubbio. testimonionz.a, scartondo <1uantoero fÌIÌ nolo e dando la pr:el~re~zo nl!'inedito. Mol~is,simidi ques!t d~cumentt provensono do arch1n d1 Po.es1 allora nem1c1, e sono qurnd1 una vero. ri,·eh, ..i.onr. A. MONDADORI - MILANO r-= --= CulturadOggi è la raccolta ideale per tutti coloro che desiderano I allargare i confini della propria mente NOVITÀ: Ai lontani posteri che studieranno ciò che noi chiamiamo l'evo moderno, foue nessuna cosa parrà più straordinaria del progrc110 della scienza. chimica. Bcmard Jaffc, professore di chi- ,.. ~ :illa Columbia Univcnity, descrive questa grande avventura dello spirito moderno narran• do la ,•ita e le ,coperte dei grandi pionieri della chimica in una serie di capitoli più meravigliosi di qualunque invenzione romanzesca, bcncM tutti siano condotti con quella acrupolo1a fedeltà ,i fatti che si richiede all'uomo di scicnu. Scritto in uno 11ile piano cd attraentissimo, è un libro che a mohi rivelerà un mondo nuovo. Pagin~ 34:1, :16 illwtraaioni. . . L. 20 BERNARD JAFFE d.tkiC.l~Ual•-1:J LA CONQUISTA DELLA MATERIA DAlL' ALCHIMIA AlLA RADIOATTIVITÀ ARTIFICIALE T1odulJOft• doli'~....,...__, odo..-o, lllt~CLùOOe • DOW d. Pto, STUA.NO rA.CHIHI ..l.,-•- ~ ' NeJ:a stor:a dell,1 Ch1m1oa e la pii.i grande avventurù dello spirito moderno L--•- +- --- j A, MONDADORI · MILANO Il maggior successo della collezione: PAUL DE KRUII' - I cacciatori dl microbi Tnduz. e note del prof. Filippo Uauclli dcli' Univenità di Camerino (3• edizione). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 20 Altri volumi pubblicati: \V1LLIAM DRACC - L'architettura delle cose Trad. dc.I Dott. lng. Carlo RoHi (;a• cdi.a-ione) .... L. 16 H. S. jF.NNINGS- Eredità blologlcn e natura umana Trad. e note del Prof. P. Enriqucsdclla R. U.di Padova, L. 18 c. E. BECHHOFER RommTS-La verltà sullo splrltlsmo Tradu_7.ione _eno~c ~cll'Ing. Oott. M. Ko;..ek del R. Istituto Superiore d1 Ch1m1ca lndustrialc di Bologna ...... L. 16 L. CuNDENINC • M. MUSELLA - La fuclna dello nostra vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .... L. 20 J. VoN UexKULL e G. KR1SZAT - l mondi invisibili Tr.aduzi?nc ~ella Dou. Paola Manfre<li, con un saggio sulla Ps1colog1a animale del Dott. Prof. Filippo Uauclli, L. 1, L IIARLAN TRUE STETSON - Terra e rudlo nel Cosmo _A_:__ Mo N ;;~;dai ig, ~"~•iiA~ .I
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