Omnibus - anno I - n. 6 - 8 maggio 1937

ovve,•o LEBUGGIERATUITE 1'RIAME1'/TE supponiamo che in Cina si fabbrichmo le bu• gic di qualità superiore: forse perché abbiamo conosciuto una principc,,a cine,c, tanto tt:mpo fa: e non crediate che quc:,to ci J.ccada '>Pi'\<;O,no no, fu anzi avvenimento memorabile, quasi favolo!IO, r ve lo racconteremo un'altra volta. La principelì'l3. era gio\ane e bel b., e, per complicate vicende di ~larc,cialli cri• ,tiani oppure no, di battaglie vinte o perdute. era anche profuga, con un corteo di nurscs ro"a e dì bambinai~ gialle, che adoranti son·egliavano i principini fi~li, ,;olcnni,;,im1. Tuttavia, il decoro adatto ad un romanzo della ~ignora Buck non ,arcbbc bastato a rÌ• vc-~tir di tanta gloria la principe:.sa, se ella stcs"a non fosse stata, com'era, gran dama. e squi,;ita. ).{m.icalmentc, in una hall di albergo, ci raccontò i .. uoi gravi guai di denaro, e la mi<..Criapro~:,imn, ed i crucci. Parlando, giocava con le ,;,ue collane di perle sontuos.i,.~ime,e $Orprc-:e un nmtro sguardo stupito, che non la ,compo'>e. Gentilmente, nel suo in- ~le..e barocco e pre.zio:,o, my pearls are lirj, di,..,e e sorri~c. Sarebbe come a dire che eran perle fahe. ).(a lctteralmentt! si~nificava che cran bugie; il ::;uo sorri.w intanto, profondo, poteva ,;,ignificare che quc,t..1 pure era bugia, e perché ci mentiva? Ora è tornata in Cina, al suo palazzo millenario e americaniz1..ato: po::.,;,iamo in sua vece pre,;,cntarvi la signonna D:.chu Djiin. che non è1 come potre,tc crederlo, una cagnolina pcchinc:,c, m,t attrice, e di talento. Eccola qui ,fol. 1), davanti al suo specchio, mentre si studia, ::.te,o il primo strato di trucco, avvolta in una \"l'- !.mglia un poco 5porca, sdrmcitella: studia, e non ct:rca, come ogni attrite europea farebbe, una prop1ia "nitì, un proprio volto, ma solo una ma\Chrra, ma wlo un inganno. Rialza, con un dito, il .sopracciglio, e comincia a trovarsi, ed è contenta. Lega, intorno alle tempie, sulla fronte, un nastro duro e ine,;,orabile quanto una tortura (tot. !1), e le sue p.-ilpebrr ne sembrano atterrite, lei pure, che.. nello specchio a noi invi,.ibile si ~arda, e già non si ricon0<;cc: certo il suo cuore ,ta mutando, si fa esi~o, dolente: e sul tavolo, intanto, ¾>Il compar-.c trecce sicuramente fal,:;e, crine. erbe, criniera. )..,la subito diventan riccioli '/ot. 3), e con un bastoncello D-schu Djiin li incolla, bassi, sulla sua pelle, -.econdo misteri0<;i arabeschi; le danno un viso largo, ~emuale, co,;,ì accorciato che le labbra sporgono, il na-.ct~o ,i dilata, e par felice, grac:c:a,paga. Felice non è, se con tanta pena "i attorce al sommo del capo altri capelli fimi, ma li credere.:;te suoi, suo peso, suo fastidio quotidiano fot. 4); una ,;tanchezza di schiava torbida, quasi bc- ..,tiale, sta nelle sue braccia levate. Schiava? :\fa neanche per ,;ogno: ora è pronta (jot. 5), un turbante chiodato l'incorona, una ve,;tc lucC'ntc la cl,iu• de, e le c:ciarpe, 1 gioielli, i simboli. Chi è? Che vuol dire? Ermetica, chiu'-a, chi ci capi~c più niente? Per comporc;i, ci ha pennec:so di ,compt,rla; sappiamo come !!ii è co~truita, ma non "appiamo a che ~copo; se lo chiedei!i,;,imoa lei, ~orridl"rebbc, per riipC'lndcre: i miti i:ùl sono bugi1J. Bugie: mentre le bugie nece\,;,arir, utilitarie, son sempre compren,;,ibili C' qualche volta amabili, quelle suj)crAue, gratuite, «-rbano un'intatta potenza <li mi~tero, dandoci uno stupore che quasi è spavento. In fondo, n~chu Dji."·n avrebbe potuto ben1,.;., imo fa~i bionda, invece, o tra~formar,;,i in ,_m vegliardo, o in un giovane Re, o in un drago; in fondo, Ja no-.tra princìpes~a avrebbe potuto dir che le sue collane valcvan milioni, o centNimi, o ,;,angue, o truffe. Stavamo disannati, davanti a loro, ignari e non c'eran limiti a qur~te po,;,,;ibilità di menzogne: ma con un lus~ ~ estremo, con una prodigalità ,pJc:idic(js,ima, la principes,a e Dschu DjUn scelsero quelle che non servivano a nulla, e ne fecero perle, specchi. Xe fecero Bugie Gratuite. MARIO O ■ NIBUS

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