I t4 APRILE't9JJ-XV O ■ NIBUS PAGINA 4 ,e, re~pinte le merci imperfette dell'industria ru~a dai paesi di est>Ortazione, chiusi alcuni !ibocchi dell'Occidente, arrivati sul mercato sovietico gli acquisti in natura dei russi in Giappone in cambio dei diritti di ferrovia, e infine spinti i poteri puQblici dalle proteste unanimi di tutti quelli che visitavano l'Unione e che erano d'accordo almeno nelle constatazioni delle privazioni assurde cui era sottoposto un pae,e naturalmente ricco e prospero, per colpa di un'economia inumana, i Sovieti hanno reso più facile il mercato dei prodotti e delle derrate rovesciando al• l'interno i manufatti e i frutti dei campi collettivi. Non troppi né varii nt: pregevoli prodotti lavorati, ma infine sufficienti ai bisogni della popolazione~ specie ai bisogni elementari di chi ha denaro da spendere. STIPENDI, PAGHE E SALARI L'U.R,.S.S. -VENT'A.NNI DOPO Questa riforma dei mercati ha avuto la virtù di far coagulare in clas!)i diver~issime e lontanissime quell' aggruppamento in cui, come vidi nel 1934, non si distinguevano che a mala pena le diverse categorie, quelle stesse che avevano 1entato prima una vi1a in comune con una cassa comune, in una stanza comune, con pasti comuni e con donne comuni i poi già separate dalla fonnula « a ciascuno secondo i ~uoi bisogni », oggi divise da un'altra formula marxista ri1occata da Stalin: e a ciascuno secondo il suo lavoro, il suo rendimento e la sua capacità>. Questo, che è vero dappertutto in teo• ria. neppure in Russia è vero in pratica. :Mentre le due prime categorie hanno un trattamento che non si può calcolare, la terza categoria costituisce con gli stakanovisti una classe di liberi professionisti con i suoi onorari e la -.ua clientela; le altre quattro ~no le categorie dei salariati di cui si può tracciare un quadro approssimativo secondo i salari. IPRIVILIIIATI Operai stakanovisti, uno per JOoo, rubli da I ooo a 2000 mensili; operai iscritti al partito, dieci per 100, rubli da 300 a 500; operai privilegiati, il 20 per cento, da 250 a 300 rubli mensili; massa degli operai a Mosca, 2~ rubli mensili; massa degli operai in provincia, 150 rubli mensili; contadini, da 100 a 150 rubli memili. [DAL NOSTRO INVIATO] S Riga, aprile. I può dividere la nuova società sovietica in sette grandi categorìc, distinte dalla posizione e dalle paghe, tenendo conto che le due prime categorie hanno, oltre a grandi stipendi, privilegi tra cui il diritto a ottenere gratuitamente generi, merci, alloggi, case di cura e di soggiorno, viaggi, vestiario. 1. Grandi Ufficiali della Ghepeù, Gra.ndi Comunisti - 2. Ufficiali dell'c- ,crcito rosso - 3. Professionisti, medici, avvocati, giornalisti, artisti, attori, in- ~cgneri - 4. Operai comunisti iscritti al Partito, che formano il dieci per cento della mas~a operaia. li Partito non è aperto a tutti. L'iscrizione al Partito dà diritto ad alcuni privilegi materiali (alloggi, case di cura) e impone doveri di difc~a e di propaganda. Si può essere più facilmente sospettati e proce.-,~ati- 5. Operai privilegiati dei campi collettivi e delle aziende agricole statali (kolkò;; e sovkò;;) - 6. La massa degli operai _ 7. La massa dei contadini. Alla te~a categoria bisogna aggiungere gli o)>erai stakdnovi~ti, lavoratori a cottimo o col sistema Taylor. Prendono tale nome dal minatore Stakànov il quale, nel bacino carbonifero del Don, iniziò il sistema di lavoro Taylor, un tempo tanto deprecato dal ,ovieti.,mo e divenuto oggi l'ideale e il mezzo di ogni operaio che voglia migliorare la propria condizione. INFANZIA INDUSTRIALE Occorre però tenere a mente che l'operaio <,ovietico scelto, e lo stesso stakanovista, non raggiunge, quanto a qualità di lavoro, tempo, mole, neppur di lontano l'operaio specializzato oc- < ,dentale. Corrisponde pressappoco a c1uello che da noi si chiama operaio qualificato. L'anno scorso una squadrd di minatori della Francia settentrionale, invitata in Russia, offrì ai minatori d<:I Bacino del Don una giornata di lavoro, dando il cambio a una squadra ,o\'ictica. La squadra f ranccse compì 111 una giorna1a il lavoro che alla squadra rus:<>arichiedeva nonnalmente tre giorni. Del resto gli operai sovietici hanno ,<·opcrto da poco la distribuzione raziorule del lavoro. Quando s'accorsero di poter dividersi in diverse squadre, una per cavare, l'altra per spezzare, l'altra per caricare e un'allra per trasportare, parve ad es~i di avere scoperto un grande e nuovo 1ema della costruzione SO· cialista. Nei primi tempi dell'indu~trializza7ione, in qualche plaga remota, a1!UZ7ando l'ingegno, qualcuno ~coprì uno strumento meraviglios.o che aiu1ava i lavori pesanti con molto minore di,pcndio d'uomini, e questo strumento era la gru. Tutto ciò fa parte dell'infanzia dcli' industrialismo bolscevico. Tuuavia la qualì1à dell'operaio ~odctico, in dieci .inni di pratica, non è mi- ~liorata troppo; a parte un carattcrt: che è proprio di ogni folla rus.sa. indu,o l'c--.crcito: che è di entusia~mar~1. la\·orarc con accanimen10 1 fare lu,u;hi ,for7j di sette giorni con orari lunghi,- ,imi, e poi discutere ptr altri .sette giorni, lodar-;i, fare conferenze. d1,con1, dimo!trazioni, telegrammi di nvi\·a; c'è in e<,s.ouna mancam:a di preci~ionc che pare un carattere <,torico di q_uc_ll~ci- \"iltà, 'iC neppure i metodi sov1ct1c1so• no rimc1u a pt>rfczionare. Un battitore di lamierf', italiano t, bi~gna dirlo, uno dei migliori delle nostre officine d'aviazione, che lavorò per qualche anno in un'officina di Mosca, assegnando il compito ai suoi compagni, calcolava sempre pei russi quattro volte tanto il tempo che OC· correva a lui stesso in una data opera. Ma siccome i russi protestavano che si esigeva troppo da loro, il nostro operaio dovette mostrare un saggio delle sue qualità davanti a un pubblico di spettatori che lo avevano cimentato, e terminò in meno di tre ore quello che aveva assegnato per dodici. La gara e la scommessa non furono fatte q-nza la solita rivalità e i soliti discorsi in cui si afferma solitamente che l'operaio russo è il più grande operaio del mondo. I NUOVI ARISTOCRATICI Nelle sette ca1egorie non ho mentovato gli eroi. In Russia, tra le onorificenze d'u.so, una comporta il titolo .-ti Eroe. Gli eroi si presentano col biglietto da visita su cui è scritto « eroe » (gherot), e declinano il loro nome preceduto da questa parola. Vi sono gli eroi delle spedizioni artiche come gli eroi della metropolitana di Mosca, o gli eroi di un'opera pubblica riuscita con un certo rischio. Una commedia che si rappresenta con successo nei teatri dell'Unione si intitola Aristocratij; e gli aristocratici sono i ladri rigenerati che hanno lavorato all'apertura del canale tra Baltico e Mar Bianco, una grande opera utile alla ~1arina sovietica pcl passaggio dai mari d'Europa a quelli dell'A· ,ia nei tempi del gelo. E~i,te ancora in Rm~ia un certo culto del ladro consi• derato come ribelle sociale, ultimo residuo del romantici~mo bolscevico, quando si narravano ai bambini le imprese ladre~che dei capi del comuni-.mo, Stalin e Litvinov, per e~mpio, che svaligiarono qualche banca e qualche vagone o ufficio po,;talc per soccorrere- L1zione dei loro compagni. I bambini divennero ragaz;,i, e qualcuno mise in pra1ica l'imcgnamento uccidendo qualche pover'uomo per strappargli i demi d'oro o per rubargli l'orologio; e questo fu uno dei delitti tipici della criminalità minorile nella nuova Russia. Ma tra gli aristocratij del mar Bianco ci dovrebbero essere le alcune migliaia d'intellettuali deportati ai lavori forzati, e che sui primi tempi di quella grandio(a opera, non avendo 'itrurnenti adatti, ruppero la terra ge• lata a colpi di ba~tone e di pale di legno, pre,sappoco come i rus,;i dello zar andarono ali' a,;"alto della forte27a di Przemy,;I armati di bastoni a,;pC'ltando che cadesse b prima fila armata di fucili per avere un'am1a. Dopo l'a~q,s. <,Ìnio di Kirov nell'autunno del 1934, ventimila cittadini di Lcning-rado, quasi tutti profcS!,ionisti, furono invitati a preparar,i a la,;ciare la città co11le loro fami~lic, tempo ventiquattr'ore. E si calcolano a diecine di migliaia i deportati da i\lo,c.:a e da altre città dcll't.:nionr in seguito al processo dello '>Cor,o~ennaio, tutti intellettuali !)◊~petti di trobki,;mo. Un'altra mandata !i.i disegna per il nuovo proces-.o contro Bukarin e Rikov, \«:echi compagni di Lenin r dirigenti ciel partito operaio. che ~i erano rifugiati inutilmente 11cgli 1iltir:1i anni, come già Zinov1e\·, nel g1ornali-.mo e- nrlla compila,ione dei libri di te-sto a u,o dt.•111.."r.uote. Furono quc-lle \Chiere. eht.· .wdarono a ingros ..arc- le file degli altri wrnturati, \"ittimc delle periodi• < hf' ondate di tt>rrore che ,i ,ono abbattute da vcnt'annl sugli intellettuali e i tecnici in Russia ; furono loro, per la verità, a concepire, disegnare, eseguire il grande taglio, seminando la terra boreale di migliaia di vittime. Oggi i ladri rigenerati portano le ap• parcnze della generosità sociale sovietica. La tubercolosi ha terminato la strage delle fatiche e dei patimenti, la tubercolosi tinge di ro~so le stesse nevi delle strade di ~osca. }a.fa questa è una civiltà che non dà storia agli wentl, rati. Ci vuol altro per dare agli infelici almeno il premio della loro sciagura. In cotesti campi di deportati la propaganda bolscevica si manifesta nella ,ua forma più acuta, e tutta la vecchia mentali'tà della rivoluzione alla su.\ prima violenza ricaccia indietro di anni la pratica della vita comune. Arcangelo, sul mar Bianco, è la capitale <lì tali sventure. Città di poveri pcf'!)eguitati, ha preso l'aspetto dì una città di dannati. ~el museo antireligioso (i sfoga un'estrema di,pcrazione degli uomini e di Dio, e le immagini che negli altri musei dell'Unione sono tra darviniste e bcstemmiatorie, qui divengono pornografiche. Ho 1raccia10 la graduatoria delle cla<:- ,;j che compongono la società sovietica dando lo schema della nuova vita au1lc- è definito dagli stessi cittadini dell'Unione. Terminato l'acquisto di macchinari per l'industrializzazione del pac. Ed ceco un quadro dei generi di consumo d: prima neces~ità comidcrati in chili e in rubli; ognuno può farsi uno specchio delle spese quotidiane in rapporto ai salari, sentire come tutto pe(a sui ~alari più bas,i, e ~cnza contare l'abitazione, o il letto in una stanza comune, che grava per un sesto !iul salario. Carne, da 7 a 8 rubli il chg.; pane bianco, 6; pane grigio, da 3 a , , 70; pane nero, da 2,50 a 1,25; burro, d:.l 15 a 22 ; zucchero 1 da 3 a 7 ; caffè, 42 , tè, 50; riso, 6,50; sapone greggio, 1,50; formaggio, da 14 a 22; olio, il litro, 23 ru')li; vodka, il litro, 16 rubli. E per il vestiario: scarpe, pe~irnc, 150 rubli il paio; mediocri, -i50; decenti, 300. Vestito, rubli 700; cappello, rubli 00. Tra le voci elencate più sopra, ~i noterà che ne c-,ìste una nuova per l'eco• nomia sovietica. il cappello. Era ~empn:- stato uno dcgl'ideali del russo, il cappello, e al tempo del mio primo viaggio era soltanto un attributo degli <,tranieri. Ora le clas..~ipiù elevate ne portano uno, che per quanto di mode- ,ta qualità e di prezzo alti~~imo, è unl dc-tic conqui~te dell'industria ru,(a. Tutti i manufatti in genere ~no ancora rozzi e ~figurerebbero ~u ogni altro merIJ " Piccolo Padre·· che non si fucJla. • In atto: ~uardaroba prolNario in un alber~0 di Mosca. cato, e <;()no ancora carissimi, gravati di tutta l'inesperienza e il dhordine dell'orf{anizzazione sovietica nel lavoro, quello stesso disordine che i pro• cessi periodici qualificano sabotaggio. Di tutti i manufatti i negozi hanno una fomitura molto limitata e di poche qualità; ubbidisccno al criterio di smerciare un disegno e un colore fino all'esaurimento, e non importa se voi ~iete andati a cercare altro; il negoziante statale darà una stoffa del disegno e del colore che più gli farà comodo. E ancora oggi, con cinquanta paia di calze da donna, uno straniero potrebbe procurarsi in Russia di che vivere per sei mesi, ammesso che riesca a farle passare alla frontiera. Ancora oggi molte persone della vecchia borghesia rimaste nell'Unione vivono mesi interi scambiando e commerciando i pacchi inviati loro dall'Europa e che si compongono generalmente d'un taglio d'abito, un paio di scarpe, calze, e cioè le merci che l'industria sovietica non , iesce a fabbricare ancora decenteme"l• te e che fanno gola ai nuovi borehesi comunisti. NUOVO ASPETTO DI MOSCA Oggi una città russa non è più come tre anni fa, quand'> l'impossibilità di acquistare oggetti di vestiario dava una certa uniformità alla folla; oggi la pos.sibilità di ciascuno e il suo livello sociale si dimostrano già all'apparenza, specialmente a Mosca dove le classi dirigenti privilegiate sono più numerose. Si sono aperti locali privilegiati per chi può spendere, e sono tornati i11 voga certi stabilimenti russi d'una volta, gli uffici che non s'incaricano d'altro che di fornire su commissione telefonica le merci ordi,late, e di qualunque genere. Con queste occasioni, più facili a consumare la ricchezza, i furti e gli ammanchi si sono moltiplicati, e le mal. versazioni nelle pubbliche amministrazioni non sono cessate per la maggiore facilità di guadagno. Appena la vitd è divenuta più facile ai privilegiati, si sono moltiplicati i negozi di generi alimentari, i caffè e le trattorie; un grande alhergo presso il Kremlino, capace di duemila persone, accoglie i viaggiatori autorevoli che \engono nella capitale a sbrigare le loro pratiche. La ma,- (a che nel 1934, anno 111 cui si cornin• ciava a star meglio in confronto alle carestie degli anni precedenti, avev;.;. inva~a uniformemente l'intera Capitale, al punto che il centro di Mosca agli occhi di un europeo sembrava un sob• borgo operaio, oggi è ricacciata fa. talmente alla periferia, se non altro dal fatto che il centro ~ tornato ad essere quello che fu nella .Mosca imperiale ; con molto minor lus~o, certo, ma non con minor (emo di privilegio e di quartic1e eletto. Arrivano talvoita in questi luoghi O· perai dalle più lontane orovincie, dove la vita è piu difficile, peggio retribuito il lavoro, in cerca di fortuna. Nella Mosca nevo~a appaiono talvolta laceri, quasi nudi, coi loro visi d'Asia remota, pellegrini della costruzione socialist..1, -.i avvicinano ai grandi alberghi, ai grandi alberghi scaldati, per chiedere un poco di riparo al gelo, mentre cercano di rintracciare il compagno autorevole da cui sperano lavoro, e si accorgono che, come nei film sovietici contro la borghe~ia europea, anche a Mo,ca esbtono i guardaportoni chl' s:araventano chi è malve~tito fuori della porta, e senza le buone maniere dei film americani. L'idea che i russi hanno dell'Europa è troppo medioevale perché un cittadino ~ovil'ti~o non trovi naturale que'>hl nuovo a-.!)etto della società bolscevica. Immaginano di avere scoperto per primi la com ivenza umana sulla ba~e di una t;"Crarchia; quello che essi imma- ~inano del mondo di qua, si può argome11tare dal fatto che nella nascita di queste nuove cla("i i rus-.i intravedo• no non un ritorno alle fonne di~trutte col pi,', ~rande ~acrificio di vite umaneche 11v,·cri la storia. né nell'azione del1:t Ghcpcù un regime polizirsco divenuto regime di terrore. ma in quello l'c\'olu;,ione della società attraverso gli uomini preparati e capaci a tenere il dominio, in questa la difesa della rivoluzione contro le canaglie contro•rivoluzionarie. E sta in questo l'ottimi- ,.mo dell'operaio ~victi..:.o, del cittadino povero e piombato nel fondo dei bi~gni più cocenti, da quando, e con più forza che in ogni altro paese dell'Occidente, quc~tc nuove classi si sono di,poste verticalmente su di lui. Egli ,p<>r.l di arrivare domani un gradino più in su: domani, la grande parola del rm,;o. Xci 19341 malgrado gli stenti, le pri• vazioni, e la vita più dura che oggi, un fatto imprc-~sionava ogni os<scrvatore -.traniero: a eccezione delle folle mise• rande che (i potevano incontrare sul Volga e in Ucraina, il russo aveva una rcrta tranquillità che divcnta\-a bonomia. Dipendendo tutti da un medesimo tt.·nore di \'ita, abitanti imiemr molti in una '>tanza, tutti nutriti alla stessa men,, o con le ,te<,<,etessere, insomma n<'ll'annullamc-nto totale della per<.enalità, ma ~enza pen<:icri perché senza ca,:l, ,cnza famiglia, ~cnza responsabilità, avevano l'a\pctto che -.i nota nelle comunit,\ dei frati in convento. Ed era questo uno dei pezzi forti della propaganda sovietica: noi occidentali pallidi e macri dalle preoccupazioni quotidiane-, dall'opera di conqui,tarci il doma111, dal vive-re, insomma 1 dal bisogno thr aguna l'ingegno e a'ssottiglia il vi- ~o. O~gi ~i ritrovano anch'c~.,i a quc<,to 1mp<'gno dell'uomo. Dopo vent'anni. la grande vacanza di,;ordinat.1 della rÌ\'O· lu11onc è finita. CORRADO ALVARO 193'? CENTE ARIO LEOPARDIANO Dal 20 aprile è ,n. oendita la prima dù,peu1w delle OPERE or GIACOMO LEOPARDI A cura di G. DE R013ERTIS Il primo dei Ire oolum1 delle OJJere ,li Gù1como teopnrdi , che uscirt1111io nel/'a,ino del Centenario, per cura di (,·w. ,"IE/1pe De Uoberlis. conterrà i Canti. le Operl'ftc morali. una .A pJH"rHliee alle Opt·retic, ti \lt1.rtirio dc' anti Padri, i \·olgnrizzamenti, i Pcnsi(•ri. i P.1ralipomc11i <lella Batraco111iomachiu. Ecco fi11alme,ite tutto il Leopardi gruucle in un f.olo volume. in oeMe eleµanle, in edizione perfetta. E /"accom• µ11!,?nn una Prcftlzione d, pro~ pol'zioni ollsle. di ben 1'0 pn- ;.!iue, dove il senso dellll vita ( delln poesia di Giacomo Leopnrd1 è dato e studialo in ww ferma pt1Cl1la e mlensn. e di.t uno che conosce il suo poef,l c-0111(; pochi oti/1.i m Italia. S<'- ~ui,·tuwo µoi subito il secondo ,olume. c.he l'Ompre11derà lutti :!li :,critli in verso o in fJl'O~a. é1 pllrfire dnlln traduzione de;tli ldillj di \lo.\co. e il terzo volume. <.lie comvrenderà 11,w ricchissima sceltll dello Zibalclc..,11(.' e de/fEpistolario. Chiuderà il ter/.O vo/ui,1e uu Indice di ben 100 pnµi11e, m <iue colonne. in corpo 6; un indice dtlle ("(>11cordn1ize e del µen1-iero /eo1wrdiano. Tuili i Jemi ui u,rawto toccali. di lutti i Inni .sarà falla la slorin. i rllP· porli Ira le opere ~randi e le 01urc mUlori indicali co11 mi1111lù,.~1mn u.11ali.,i. O1-{mrno r,i 11otrà cercare µa.scolo di curio- ,ità. chillrimenlo a (mili dubbi. ff(;ÌflHnenlo a fante idee; e in f>r<o1rcnni e iu cifre lrooeriì. fo lrn\<.rrzione quanlo mai lim• 1Jlda Hl o,senziale d'un· opera P d'una oita delle vi,ì prnndi dw si cono.~cano. /..'indice avrà il preciso rimando alla 11api11a e nl volume di no.,tra ediL.io11e. e ~crr,ir,ì solo tdln nostra edi1ioue. l·.sce a disven-se !(etlimnnali di 6.J pnpine /"una. Oµui dispensa cosla L. 150. Abbonamento alle ./6 dispense circa dell'opera completa (tre 60 volumi) ......... L. \Ila 1uima di.,p~n.H, f' unita un't'ltganlt M· l>t'rtina pn la ra<'«!ha in \ ol. dt'II<' di,pen~ • ALTRE .\"OVJTA: I CASTIGLIONE E DELLA CASA I\ ru,11 d1 (,_ l'u·uol1111). C'onurnr ,I• C'or• 1,i:1a110• e 11 , (,11la1N,. ,lrl qualC' ~i dii "" tr~•n 111,u·111r t'rll1N, e non •111irJal11; k lhmr • del Odia C'a•a; Il" • lhmr . f" lt' , I ('ltt'rC' dd C'11,1111:l1onrl.noltrC' ah,c t11•1·ntt<' , Jrurrl" d1·1 du, Jrand, ,tat,aru, 111e,rn1a11 111 dur •AJ1,:1 1ntrodu111>i m•• i:••lrn\i l n ,n!un1t• ,1, 9'-0 llllljl'lllt', <'l>A l'i 1Uu,ua,1t,n1 ~.:~1-~o::~,,~~,~'t,: ~:~ahi m pf"II.- 1 4{) • F. DOSTOIEVSKI: Un'nvvenlurn scabrosa lr,· r.u·,onl, drl ~r1111dr ~('r1ttor" ru,~o. ,I l""n" 1k1 11u11J. d, ,1 111010 al n,lum<'. I rt· mu111tn11. trf' t'olou Id ro~,o. ,I i::n1no. 11 11,•10). lr(' 111Hoh mon1l1 d11" ~, fi-.<'rl'ln011 l"'' "'lll)lf(' nrll .. 1111'111/HIII 111'1l(·tlorr ~.:~:•~ 1 \: 11 ;o~:;:r.· roh·i:,.10 ,n mor1 9 • SPAGNA IN FIAMME .!1 C'ar1n Ho,rlli t-,i:"rc. a•,rnm1rnt1 .-d ~;,:~:~,li~1.;~l~~f 11 ,~,c~l~ll~l~ 11 1 1 1:1~:~: I. 4 • RIZZOLI E C. - EDITORI \IIL\'\O - Pl\l/,\ ('\HLO FHIH. 6
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