Omnibus - anno I - n. 3 - 17 aprile 1937

La diversità delle paghe e i privilegi, spesso larghissimi, degli altolocati dividono nuovamente la società che fu unita soltanto all'epoca delle grandi privazioni. I "COMPAONJ" DI CBIDNTO SUL FRONTONE DI UN'A FABBRICA. (DAL NOSTRO INVIATO) Rig&, &prile [ NOSTRA generazione ha una sufficiente pratica di rivoluzione, forse unjca nella storia, per poterne trarre almeno una legge : che nessuna rivoluzione al mondo ha mutato gl'ideali storici di una stirpe, e che anzi le rivoluzioni sono i reagenti cui si manifestano e si esaltano le tendenze più profonde d' un popolo. L'internazionafr,mo sovierico si risolve oggi a compiere la missione cui si credette .sem·Jre predestinato lo ~lavismo : ied er..1l.a Santa Alleanza e oggi la Demo-- crazia come strumento di predominio e di ingerenza negli affari d'Europa: cc.so tende a espandersi decisamente verso Oriente con lo stesso moto con cui il regno di ~oscovia as.50rbì il mondo giallo sino al Pacifico. Nel viaggio verso l'Occidente e il :Mediterraneo, la Russia fu fermata il \Ccolo ~orso a Sebastopoli, e fino alla Grande Guerra non ebbe più autorità nei fatti europei. Oggi in questo viaggio l'aiuta Ja Francia, scaduta come fattore originale nella vita europea, e istintivamente alleata del bolscevismo <'on cui crede oscuramente di allontanare i pericoli da cui si sente minacciata e di agire sui popoli vicini. f: la ,tC'i'-a tecnica di Mosca di fronte al mondo occidentale. Sulla Francia si fondano a Mosca molte speranze; è la nuova f"•'dina del giuoco dopo quella ~pagnuo1.1: lo aveva già predetto Lenin ,econdo cui la sola Russia sovietizzata non avrebbe potuto resistere a kmgo accanto a un'Europa borghese se non fo.sse stata seguita poi da altre nazioni. Stalin non professò mai questa tesi1 e m questo punto 1 oltre che su motivi di rivalità personale, si fondò il suo con1ra,to con Trotski. Tornando alla sua mentalità radicale di quando era redattore della Pravda, Stalin J>('nsòprima a rendere nazionale il bol~evi ..mo, fino a quando gli avvenimenti di Spagna gli ricordarono la lezione leninista. Sul principio fu alquanto tiepido; pa,,.arono tre mesi, prima che egli dichiara,o;e la sua solidarietà con Largo Caballero, mentre d' altra parte il Comintern lavorava per suo conto. Stalin aveva bi~o di non perdere le sue amicizie in Europa, di non incappare nuovamente in un risentimento europeo sul tipo di quello che detenninò la guerra di Crimea. Una collaborazione ~tretta con l'Inghilt~rra r la Francia gli avrebbe permesso di tenere a bada non roltanto questa eventualità, ma anche un nemico di cui ,i ,bandiera quotidianamente il pericolo in tutta l'Unione : la Germania. Stalin ragiona come uno zar; ma ha più fortuna degli zar nell'Europa divisa; la ma,11ae il Comintem seguono il piano leninista: alla fine le due azioni ~i identificano l'imperialismo rivoluzionario e l'imperi'ali,mo slavo hanno la mede,;ima condotta e il medesimo scopo, e in e,;~i rientra perfino l'azione di Trouki. La bol~cevizzazionc della Francia, dopo il colpo di Spagna, mettere?~ inevita• bilmente alle prese blocchi dt potenze oggi divj,e da un'ideolo~ia e domani in lotta per difendersi dall'infezione. Da ciò guerre nelle quali il pericolo che l'Unione sovietica teme, proclama e suffraga di processi, avrebbe da fare su altri fronti che su quello ru,so. La Russia, insomma, gioca sulla pelle della Francia. Alleata alle potenze democratiche, può manovrare liberamente in questi eventi; aspirante alla successio• ne ing-lese sull'Oceano Indiano, ha interessi precisi in un disordine europeo. Intanto esporta in Francia il prodotto più perfezionato della sua rivoluzione: il comunismo france~, sull'esempio di quello bolscevico, è patriottardo e militarista. Se seguirà ancora l'attualità sovietica, diverrà antisemita. LA RIVOLUZIONE TRADITA Quale che sia il destino della guerra o della pacé in Europa, Stalin cerca di scongiurare il pericolo esterno da cui la Russia ,i sente minacciata, e di cli• minare ogni pos~ibilità che ricordi lontanamente agli europei che la Ru~sia non ~ l'Europa. Nel caso estremo d'una guerra, Stalin sa che la Russia è un fronte troppo vasto e un territorio troppo profondo; per l'esperienza degli ultimi vent'anni e per l'esperienza leniniana, sa che l'unità del paese, pure composto di razze e lingue diverse, finisce a ricomporsi molecolarmente come il mercurio; che il pericolo reale l'Unione Sovietica lo porta in se stesso. A questo hanno provveduto i proces,i del gennaio di quest'anno, che hanno ribadito come un ria~unto generale i pericoli e,;terni e interni del• l'Unione a uso dell'opinione pubblica sovietica. Una pubblicazione a cura del Commissariato del Popolo per la Giustizia, ha diffuso in inglc~ tra gli amici del bolscevi,.mo i verbali dell'ultimo proce~so. Una lettura di queste 58o pagine rivela, a chi ha pratica della vita sovirtica, la ragione cui ha ubbidito quella rappresentazione straordinaria celebrata a Mosca e diffma per radio nell'atto ste"'"° della sua celebrazione. Gli accusati ,i confes,;avano davanti al microfono, con quella disinvoltura e sicurezza che stupì il mondo intero ignaro della tecnica della giustizia sovietica. Il processo ebbe per tema un brano della lettera di Stalin alla Proletàrskaia R,volùtsia e doveva darne una dimostra1lone convincente e capace di eccitare gli animi. La lettera diceva: e Il trotski,mo è l'avanguardia della controrivoluzione borghese la quale sta combattendo il comuni,mo, il governo dei Sovieti1 la costruzione wcialista nell'URSS». Su questo tema s'è svolta la requi,itoria del Procuratore generale dopo che gli accu~ati l'avevano suffragata di tutte le prove. Era necessario, nello stato pre,;ente dell'URSS, un avvenimento che rin,alda~,e gli ,;piriti dubito,i e face~\C balenare i pericoli esterni e interni alla mente del popolo. Era neces~ario impressionare I' e~tero, e foNe ~cindere o~ni sospetto di connivenza tra il Comintern e Ja Quarta Internazionale di Trot~ki. Noi ~appiamo in Europa e,<:;ere Trotski un marxista della più bell'acqua, e forse il solo marxista esistente nel mondo : chi abbia qualche duD• bio 1 legga la sua Difesa del Terrorismo diffusa in Francia e in Inghilterra con prefazioni speciali sulla situazione dei due paesi. ~ia in Russia egli appare un alleato della borghesia, un adepto del nazismo, e tale lo doveva de(crivere il processo del gennaio 1937. Non importa che Trotski fosse, subito dopo la morte di Lenin, il paladino dell'industrializzazione nm1a, la quale doveva formare una massa di operai preponderante sui contadini e cioè sulle forze comervatrici, piano che Stalin eseguì dopo che ~i fu disfatto del suo nemico; certo Trotski è reo di avere scritto che e lo stato presente dell'economia mondiale pennette di affermare che il capitati,mo ~•è avvicinato assai più alla rivoluzione proletaria di quanto l'Unione sovietica o;j sia accostata al socialismo >, e di aver parlato di « movimento emancipatore dell'Occidente> proprio nei confronti dell'economia 'iOvietica. Tra le masse russe, che ignorano ogni forma di vita occidentale, e la costituzione del lavoro nelle nazioni più progredite d 1Europa, queste parole suonano come un attentato, e non sono che una constatazione di fatto: sembrano un auspicio per l'imborghesimento della Russia ~ovietica e non sono altro che un rimprovero al tradimento del leninismo. A ogni modo i poteri sovietici premono sulle classi costituite e sui privilegi acqui,iti perché ~entano i pericoli cui vanno incontro se prestano orecchio alle voci che dicono la « rivo~ luzione tradita », se non stanno contenti allo stalinismo. Se e~si sapessero che molti ingenui in Europa si contentano dicendo che ormai la Russia torna a forme di vita normali, ne sarebbero sbalorditi. li bolscevismo 1 insomma, è ormai uno strumento per l'estero, da ~ervire ai fi. ni della politica imperiale sovietica. All'interno, una semplice rifonna ha fatto precipitare ogni apparenza che, per quanto penosa, era pure un carattere della vita sovietica, e tale apparve a me nel mio viaggio rwso del 1934. Spinti dallo ,;;contento popolare, dalla concorde indignazione di tutti gli os- ~ervatori del fenomeno sociale sovietico, e decisi dalle difficoltà dei mercati europei, i Sovieti deliberarono l'anno scor«> di rovesciare sul mercato interno i prodotti, fra cui il grano, che vendevano all'estero per procurarsi le valute, o quei prodotti lavorati che, per essere di un'industria primitiva o bambina, non trovavano sbocchi all'estero. Nello ,tes~ tempo erano abolite le tes~re di acquisto a prezzi convenzionali, che comportavano tanti più privilegi quanto pili la categoria dei cittadini era altolocata ; il mercato fu lasciato libero alle oscillazioni d~ prezzi ; le paghe rima$Cro quelle degli anni precedenti. Questo ,;emplice provvedimento di natura liberale è bastato per dare alla vita rus,;a quotidiana tutt'altro carattere; e siccome non esiste un 1-0loprovvedimento dell'economia borghe~ che non trascini con ~é tutta una ~cric di fenomeni della stev,a natura, ,'è veduta la Rus,ia divi~a in cla~si, tante quante ne può formare la disparità dei mezzi d'acquisto. Descriverò più ampiamente tale fenomeno; basta ch'io dica ora che l'operaio di modesta condizione (cioè la generalità degli operai), il quale poteva acqui~tare il suo pane, sia pure razionato, a prezzi convenzionati e in rapporto alla sua paga, ora ha sul mercato dieci qualità di pane, da un minimo di lire quattro a un massimo di lire dodici al chilo, cioè da un trentesimo a un decimo della sua paga. Così per tutte le altre merci. Si è stabilita la divisione tra chi può e chi non può 1 tra privilegiati e poveri, e tra i privilegiati i fortunati, e tra i più bassi gl'infimi. Insomma: le classi; e senza neppure la cura che i fortunati ebbero, fino al 1934, di nascondere la loro fortuna. Dietro a questo ~ mutato il costume, il vestire; s'è rotta l'uniformità della vita d'una volta: la nuova borghesia sovietiva trionfa, senza pensieri, nei suoi locali di lusso. NUOVO MILITARISMO Era naturale che un grande avvenimento, come il processo del gennaio, fosse necessario ad ammonire i fortunati ,ui pericoli d'un ritorno alla pra• tica leninista, che oggi si chiama in Russia controrivoluzione, e a ricordare agli scontenti il tema cui furono sempre sensibili: la difesa del proletario. Ed era fatale che i vecchi compagni di Lenin fossero messi in condizioni di non poter più aprire bocca, specialmente ora che l'esercito rosso, ripulito dal pericolo che rappresentarono in esso i figli dei contadini, fondato sulle nuove generazioni operaie 1 dà ogni affidamento, è istintivamente contrario a ogni forma sopravvissuta di leninismo; e alla nuova scuola stalinista sogna le gran~ di conquiste in Cina e in India. Ed è naturale che in una simile atmosfera il trotskismo rappresenti la controrivoluzione, il pericolo delle classi affenna1esi oggi al potere e di quelle che sperano affermarvisi. Tra i vecchi seguaci di Lenin, né Stalin vuole testimoni, né le nuove generazioni romantici. Si può prevedere che, tra non molto, di tutta la struttura marxista rimarrà soltanto il divieto ai privati di possedere terre e beni che richiedano il lavoro di braccia ,;alariate, essendo questo riserbato allo Stato; rimane cioè dcli•\ rivoluzione sovietica tanto da non permettere la formazione d'una classe di contadini, di quella classe che aiutò efficacemente la rivoluzione socrando di impadronirsi delle terre e che poi fu cacciata nei campi collettivi. Piccole concessioni di campicelli individuali e di allevamenti in• dividuali ai margini dei campi statali ~ono state fatte ai contadini da tre anni. Di fronte ,a questo la vecchia mezzadria italiana rappresenta un sistema avanzatissimo. Insomma, lo Stato sovie• tico si studia di trasformare la maggioranza della popolazione in popolo operaio, e l'agricoltore in operaio agricolo. Poi, la diversità delle paghe e i privile~i degli altolocati, che spesso sono larghissimi, e comprendono anche la fornitura di merci e di generi gratuiti, dividono nuovamente la società che fu unita soltanto all'epoca delle grandi privazioni. Un concetto evoluzionistico 1 sul tipo di quello che vige nelle società democratiche, s'è fatto strada in Russia. Partendo dalla rivoluzione marxista, ~i è arrivati a una riforma demo~ cratica. In tutte le società civili sono promes~e a chi ha buona volontà, talento, voglia di lavorare e tecnica di lavoro, le conquiste della scala sociale. Ora questo concetto pare ai russi, ignari di ogni fatto della vita occidentale, nuovissimo. inedito, e proprio soltanto del paese dei Sovieti. E con questo in più. Che essendo le classi, nuove al loro sorgere e delimitarsi, le separazioni fra di esse sono LE DIVISE MILITARI EIEI.CITANO ANCORAlTNP.UOINO: UN OPERAIO MOSCOVITA II YA RITR.utRB COK LA TUKlCA COSACCA. molto profonde 1 le gerarchie molto nette. Il trattamento della servitù in Ru"ia ~ uno spettacolo che solo a noi occidentali può fare impressione, e così la nessuna familiarità tra operai e tecnici e fra operai scelti e operai comuni. Le nuove classi dominanti sono schifiltose come accade sempre a chi è arrivato di fresco a comandare e comanda inumanamente facendo sentire una insolente superiorità. Da noi, la con• suetudine del lavoro, le lotte e le conquiste operaie, e tutto il sentimentalismo che è nato da una lunga letteratura sui motivi del lavoro, hanno riavvicinato il tecnico e il dipendente, il datore di lavoro e il lavoratore in un modo che la società staliniana sarebbe stu• pita di conoscere. 4E: naturale che una classe dirigente arrivata così al comando si sbarazzi di ogni veochio ricordo, e che, non essendovi una personalità come quella di Lenin, ciascuno dei suoi compagni si reputi degno erede e continuatore dell'opera di lui. Il processo politico è nella Russia sovietica uno spettacolo a edificazione del proletariato, e non si arriva alla rappresentazione se -iutte le parti non sono concertate aJla perfezione. Non ci sarebbe bisogno di una funzione così pubblica e solenne in cui gli accusati s'incolpano volontariamente, precedendo anche le stesse accuse dell'inquisitore, dichiarandosi responsabili anche di delitti che non conoscono, come ha fatto Radek nel gennaio. Ma Radek, dicono, era l'agente provocatore, l'uomo che doveva rappresentare una parte. Molte cose sfuggono nei misteri di questa giustizia. Ma la Ghepeù dispone del famoso furgone chiuso che esce dal portone dcila Lubianka davanti alla quale, e per tutto lo spazio della piazza, è proibito ai passanti di ,;ostare. Il fatto è che il processo polltico risponde allo scopo di seminare nel paese un'ondata di terrore e di dare l'allanne che i ne• miei dei Sovieti sono sempre svegli e all'erta. E a tale scopo si cercano i personaggi della rappresentazione. Come poi questi personaggi si adattano alla terribile parte, e per quali ragioni, e sotto quali promesse o minacce, lo sanno i cittadini sovietici. A ogni modo nessuna persona cosciente in Russia crede verità quello che si svolge nei grandi processi politici. L'ALTOPARLANTE NELLA CELLA Non c'è da nascondere che, malgra• do la stretta sorveglianza della polizia, entrino in Russia con passaporti falsi spie e agenti di partiti controrivoluzionari all'estero. Ma molti di questi, scoperti1 sono fucilati senza bisogno di pubblicità. E spesso la pubblicità su tali fatti è imprudente. Ma stupisce a ritrovare nei processi, come quello del gennaio, una così lunga preparazione di complotti e di atti terroristici di cui s'accusarono gli imputati, senza che la polizia sapesse nulla, La rete degli infonnatori è estesissima in Russia, e per scrupolo di coscienza i tre quarti deJla popolazione si trasformano in infonna• tori per ogni fatto che sembri sospetto. Vi sono giovani, e molti, i quali, o per essere figli della vecchia borghesia, e quindi sospetti di sentimenti tiepidi, o per aver ottenuto indulgenza per qualche colpa1 hanno firmato nelle mani della Ghe,pcù documenti che li obbligano a riferire tutto quanto sanno su persone di loro conoscenza. Tra questi, molte ragazze. Ed è noto che la polizia profitta dell'assenza dei cittadini, anche dei più notevoli, per entrare in casa loro con l'aiuto del comandante del fabbricato, servendosi di chiavi false, perquisire l'abitazione, fare rilievi fotografici di documenti, e tenersi al corrente dei più minuti particolari della casa. Il personale di servizio presente alla scena sa che cma rischia se parla. Questo lavoro è esercitato anche sugli stranieri. Chi dunque è chiamato ad attestare su persone con le quali ha rapporti 1 si trova davanti a inquisitori informati d'ogni minuzia, e riceve anche indicazioni preci1..e.Una volta vi fu, in una di queste perquisizioni, una questione su un orario delle ferrovie fornito d'una delle solite carte di comuni<'azione, che par- ,·e sulle prime un gran documento e indizio. Con questo stato d'animo occorre giudicare i processi, e il fondamento delle accuse che vi si fanno. In un'altra occasione, fu considerato come documento di propaganda controrivoluzionaria il libretto a stampa che il Governo italiano distribuì negli ambienti della Lega delle Nazioni per documentare le atrocità abissint. Come dice Campanella, la polizia sovietica non cercherebbe i delinquenti 1 ma vuol fare delinquenti. UPIRAZIOKl FEMMINILI: IL PIGIAMA (mOdello dl \ltl& C&U di mode motCOTit.a). NeWorganizzazione di cotesti processi e~celle la facoltà p~icologica dei rus• si. Un processo si concerta come una rappresentazione di teatro, e non si en• tra in scena se ognuno non conosce la sua parte. Per settimane e settimane gli inquisitori e i guardiani ricordano quali hanno da essere le dichiarazioni, ribadiscono nel più profondo della coscienza la dichiarazione dei delitti ; gli altoparlanti collocati nelle celle ripetono all'infinito le formule che l'accusato deve pronunciare. t un metodo più (Ìcuro d'ogni stupefacente: una voce continua, uguale, ostinata, s'imprime nella memoria, nella coscienza, nella volontà: l'atto di accusa, Nelle 58o pagine del processo del gennaio, chi lo legga attentamente non trova una zeppa, una papera, un'incertezza, una lacuna. Tutto fila come in un dramma di quelli di cui sono tanto ghiotti i russi. Volontà di perdersi, disgregazione della coscienia, stanchezza, abulia : quali sono le cause di questa gara alla morte? O è l'ultimo ~ervigio che un cittadino può rendere al -'i~O paese infamando,i pubblicamente a edificazione e monito dei cittadini? I russi stessi rispondono con un sorriso ~ stringendosi nelle spalle, CORRADO ALVARO

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