Omnibus - anno I - n. 2 - 10 aprile 1937

VERDI I 0:\1'f. vero quel che dice b Bibbia che '.'\o,tro Signore Iddio ci f ccc a Sua immagin1.• e -.omiglianza, noi altrrttant0 iauiamo di lui immaginandocelo imilc. Diciamo la vnità i tutti quanti più o meno, ,enza \ok·rc "iamo pn esempio convinti ch'E~li abbia la ba: - ha. Lunga o corta. Oucntc o arricci:i ta non importa, ma glabro come u 1 lord, no, non riur,,circmmo a nnerarlo. Nel film The gran pasture; (Pa- ,coli wrdi) :Vhrc Connelly, autore d,,! lavoro tt,'atrale da cui il film è r..tat 1 tolto, e rcgi,ta egli ste~c;o imiem<' a William Kcighlcy, ha immaginato che i negri r,,j figurino lddio, e in5iemc ~1 !ui angeli e arcangeli, ..e.rafini e cherubini, fatti mllo "tc..~. o stampo africann e cioè neri e camur,i, non ,olo, ma ve- ~titi per di più con gli stc'i-.i abiti di oggi ch'e..,si portano nel quartiere po polare di Harlem. Comincia i! film. In una ,cuoia ~i ìnç,egna la Storia Sacra a una scolaresca di piccoli mori. I bambini ascoltano incantati, domandano, il maestro ri,pond(\ poi racconta. :"-l'C'llmc enti infantili le parole del mae...tro creano gi,ì la vi~ione e le immagini, ed ceco chr ,i spalancano le porte del Paradi..,o. In un piazzale tra ~li alberi ~i a2;girano g-li angeli negri, m càmiC'i lunghi fino ai piedi. uomini, donne e fanciulli. Hanno bianche ali di cartape~ta r bambagia, attacc:i.te alle spalle. Ll· donne portano strava,1~anti cappell:. gli uomini il cubino o la pag'.ic-tta. Un an~clo cameriere, a un tavolo, distribuisce corte!!Cmentc caffè e pa~tic::ini. Un altro offre sigari ai vecchi angeli. Su nuvolette soffici e bianche gli angiolini scarrozzano. ).(a si ode una marcia. °'uonano le trombe ed ecco il Signore lddio. Un bel signore ver:1mentc, \C°'tito di nero, con una gran foccia sorridentt', pacifica, affett~O'i:t, imomma quel che c;i dice evangelico. G!i :-ii offre un °'igaro ch'Egli ac-cctt.i rmgraz1ando. Si vede che ha co~c gravi da dire: è \'Cnuto alla deci>ione di rontcntare il "tU0angcli.-:o popolo. E~h offrirà loro un bello ~pettacolo: la crcationc del mondo. Ed ecco che a un semplice gesto il sole compare nel cielo. Poi crea la terra, un disco arroventato e fu:nante; poi le acque, gli alberi, i fiumi. In ultimo, l'uomo. Qui incominciano subito i guai seri, le- preoccupazioni. le amarezze, la sfi• ducia. Bic;ogna intanto dar moglie ad Ad~mo. Ecc.o i primi figli nati, già 11 figlio magg1orc ammazza il fratello. Di ritomo nella 'iUa ab!tazione il Signo1c- è di già c;gomento. Si confida con l'at ·a11gelo Gabriele, che cerca in- \'ano di con-.olarlo. Ha incontrato sullt' tcrr,1. una peccatrice che si ride di lui.- cant'.l, accompagnandosi con un,, rh·tarra, una canzone lasciva e '§i ab• hr.i,<:ia a un ~uo ganzo in giacca a qua~lri e Ra~lictta. Ma anc~e tutti gli altn uomm1 sono malvagi, sensuali, giocatori, c;odomiti1 violenti. Non c'è un filo di ,;peranza. Bi°'ogna correre ai ripari. In cac;a del Signore c'è dunque comiglio (oh, quella mcraviR'Jioc;a pircol~ -.tanza ch'è il Suo studio, con la "rrivania, la poltrQna e la grande fine- ,tra ,chC' s'affaccia sul creato: quand'egii entra, due angioles5e sn.nno a mettere in ordine; con lo straccio ~pol- \Crano i mobili; hanno il grembiule, e h.· loro ali ~ono ricoperte di 'itofTa perché non c;j ~porchino). \'engo:10 Abramo, Jc;acco e Giacobbe, con le lunghe barbe di crine. ::,· di,cute: vien fatto il nome di N{)(', l'unico uomo ancora puro in tanta umana di,;;c;oluzione. E il Signore parlt•n\ con Noè, lo informerà delle Sue dl·n~ioni gravi e irrevocabili. Co°'trui~ ,e-a un'arca, prenda una copia di o- ~ni animale1..viveri per quaranta giorni e non più. t una delle °'cene più belle dd film. Not in tuba, impermeabile e oc<:hiali, confronta \ulla nota l'ingres- ,o nell'arca dei viventi: è una fila inc~rrr.i:iabile ; cammelli e coc.:-odrilli. ,ehrc, giraffe, OJ:)i, volpi, galline. Fuori drll'arca !;'è raccolta gente che ride, (chiamazza e vilipende il povcrC'I :,.;~, Proprio davanti ai moi occhi, 1r:\ la folla, indifferente e comj>licc, un uomo uccide il rivale eh~ g i h.t f)C'rtato via la donna. Cadono frattanto le prime gocce di pioggia. In fretta s; sbarrano le porte dell'arc'.'l; è il diluvio, che durerà quaranta giorni. Poi vengono altri episodi. I nuovi uomini hanno ricominciato a peccare. ~fo,;;è è andato dal Signore a liberare gli Ebrei "chia\,i del Faraone .. In una ,prdc di baracca da firra, piena di ..tend~irdi e cartelloni. il gran R,,. ,iedc nel ,uo trono circondato da gurrri<"ri in cheppì, cuchi coloniali, berretti da ferrovirre ed elmi di ferro. ~io\è e il fratello Aronne ,ono amme ..\i alla prcc;enza del 'i0\.'Tano. I maghi dr! Faraont· t"ntano invano di lottare contro la pot'°n1a della bacchrna divina chr il Signore ha dato a :I.lo,<', il quale chiede IO APR/lf 1937-XV O ■ NIBUI PAGINA 6 OE L'attrice russa Tamara Desnl 1 fuggita dall'URSS per sposare J'attore Seton. la liberazione del popolo schiavo; e. al rifiuto del Re, i primogeniti cadono fulminati e tra es.si il figlio ste\c;o. E. uno dei moincnti piìi forti e commoventi del film. Il padre piange sul corpo del fi. glio morto. Egli dovrà acconsentire alla richiesta dell'inviato del Signo1c. Potremmo continuare a narrare gli altri cpi°'odi del film, ma preferiamo far punto. t, difficile poter da1e attraverso le parole quel semo di candore e di for1.a, di potenza e di gra7Ja che emana dalla vi~ionc del film. Gli attori straordinari che lo interpretano, naturalmente tutti negri, forse non li vedremo mai piì1, come non vedemmo ~li altri Ji Allrluja. Hanno quella scioltezza di modi, quella naturale e, potremmo dire, animale mi°'ura nelle C:)pressioni, eh\\ solo dei popoli pdmitivi e freschi o di altri antichissimi, come i cinesi e giapponcc;i, consumati da millenni di civiltà. Il film è diretto qua e là con una certa lentezza che rivela l'origine teatrale, ma l'efficacia di certe scene, come per esempio quella che avviene in un tabarin negro tra musiche di jau e frenetiche danzatrici, ha pochi confronti nella storia del cinema. La felice invenzione del Connclly - che gli ha procurato c;uccesso strepitoso nelle platee americane - è ~tatn trascritta in linguaggio cinematografico, conservando la stcs~a intens.ità popolare e religiosa che aveva nella commedia. A malgrado della cartape<ìta dei fondali preparati come quinte e degli stracci 1 o forse proprio con l'aiuto di essi, il film riesce dal principio alla fine una delicata e cristiana immaginazione che ha, in certo senso, gli stessi titoli di nobiltà e legitt.imità che avevano i nostri primitivi, quando dipingevano appunto, nelle cappelle delle chie,e, le sto~ rie del Vc::chio e Nuovo Testamento. MARIO PANNUNZIO GIDSTIZIA PER LA CINA a I USTI ZIA pcc la Cina >, que3to fu il grido patetico c.:hc uno scrittore cinec;c !andò dalle colonne di un giornale di Sciangai, alcuni me,i addietro, contro i denigratori del suo paese. Fra questi denigratori, in prima linea, egli metteva naturalmente i fabbricanti di film di Hollywood. Il romantici,.mo cinemato$'rafico dei banditi crncsi ha fatto più male alla Cina di quanto non ne abbia fatto all'America il romanticismo dei banditi di Chicago. Il Governo di Nanchino si è adoperato in tutti i modi per metterci un riparo; ha protestato, ha fatto protestare i \uoi rappresentanti all'estero, ha organizzato dimostrazio."li di ~tudcnti nazionalisti che, in pubblica piazza, hanno bruciato le pellicole calunnio~e. :\[a ci vuole altro che un rogo di cinque o sei mila metri di pellicola per fermare i produttori cli Hollywood :-,ulla via di un buon affare. E le pellicole °'ulle rivolte cinc,i, con ':;li attentati ai treni pieni di cocottes r di spie, con i generali galanti e scm..a pietà, con gli ufficialetti vestiti all'inglese e venduti al migliore offerente, erano un buoni'isimo affare. e Quando la smetterete di occupatvi della malavita americana?», fu chie(tO un giorno a un grande produttore di film. e: Quando i giornali smetteranno di occupar~cne, non prima,. E co°'ì fu. La ~tcs°'a risposta, su per giù, fu data allo 'lcrittore cinC'-Cche era andato a rhiederc gimtizia per la Cina nello \tud:o di un altro pezzo gros°'o di HoJ. lywood. • 1-ino a quando i giornali cccite• ranno J'j1, nagina2ione delle folle coi rc~oconti dtllc impre1,c dei vo-.tri generali, noi faremmo male a 110n ~fruttare questo stato d'animo del pubblico». e Se almeno voi metteste !n lu~~ il vero dramma della Cina: la vecchia società imperiale in j.,facelo, e i rampolli dei gra•1di ca\ati dathi alla macchia per illuder-.i di resi~tcre a tanta rovina! » « Quc\ta è poesia. E del rc~to di do• ve \·cngano e chi siano quc~ti napoleoni cli un giorno o di un mese, a noi non interessa: importante è quello che fanno. C'è oggi in Cina qu~:iloo~a di meglio di una rivolta cinese? > « Sì, c'è la Cina >. « Questa è una battuta che vi con- ,iglio di mettere nei libri di lettura per le vostre scuole; noi qui facciamo dei film». Gli uomini di affari non hanno peli sulla lingua e quindi si può perdonare al produttore americano la ~ua brutalità. Ma spesso anche dietro le battute per libri di lettura ~i nascondono delle verità. E che la Cina sia ancora tutta da scoprire per il cinematografo americano è una verità che non si può contestare. Un po' per quc~to t' un po' perché i generali ribelli del tipo di quelli dell'Amaro Tè del Gene• raie Ye11 e di Sha11ghai Express oramai non impres~onano più nemmeno le balie, certo si è che gli americani cominciano a guardare alla Cina con maggiore serietà e con più intelligente ~impatia. Come spiegare diversamente il serio rischio finanziario che ha corso una grande ditta per portare 1,ullo c;chcr• mo il popolare romanzo di Pearl Buck The good Earth (La buona terra)? S<_.(c;antamilioni di lire sono stati ,pe.,i per raccontare la storia profu• mat:. di virtù, di un rurale cine~c r della ~ua fedele compagna, in un film che dura quMi due ore e mcz;,:o con, 'iullo sfondo, non più il fla~cllo della gueira ci\'ile, ma quelli delle inondazioni e delle inva,ioni di cavallette, flagelli immani su una terra immane e co~ì poco mic;cricordio(a coi -.uoi figli ; quando non ci sono le inondazioni c'è la siccità; la b~1ona terra, gialla come il pane, si spacca e nei crepacci vanno a posarsi i petali dei pc!ichi in fiore. Fame e poesia, e quando viene la ri :- d1c1..za la poesia ,;e ne fugge: \\'ang comincia a trascurare la mite O-lan, e ,j po1t..1. i1 CditJ. un'altra moglie. :\!a poi scopre che la nuova venuta è ml punto di tradirlo col proprio figliuolo. La ~caccia e O-lan ritrova l'amort· del mo \\'ang. Ora essa può morire in pace. E a lei morente \Vang grida di~perato: e O-lan, O•la111 tu cri la buona tcrré' :,, li bello è che gli uni{'i cinesi non completamente a posto in quc\t0 film sono i cinesi autentici. Non avendo pratica della lingua. cc;si sono costretti a parlare l'inglc,c ,;cola.stico di Oxford, il che ha fatto I idcrc un po' gli americani che sono .,uscettibilic;~imi all'umori"mo degli accenti. I più cinesi di tutti \Ono \\'ang e O-lan 1 imper'iOnati dai du ... attori laureati di quest'anno dall'Accademia Americana delle Scienze e delle Arti del Cinema, Paul Muni e Lui\a Rainer, truccati a mcravi~lia. Anche il loro accento ha aiutato 1'11lu- ~ionc perché lui, ~luni, parla l'ingle~e contaminato di Hollywood, come può pronunciarlo un ceco'ilovacco, e lei, la Rainer, come può pronunciarlo un'au- "ttriaca : l'inglcM: di Sciangai, in fondo, è un'imalnta rusc;a del genere. A. D. Paul MunJ e Lulsa Ralner, prontl per girare una scena del fllm d'ambiente cinese La buona terra • diretto da Sidney Franklln per la \1.etro-GoJdwyn-Mayer. Greta Garbo com'è. G-RET.A in casa ALLO STUDIO di Culver Cit)' tutti quanti, dal portiere al vire pre~idente della ca,a, fin~o110 di ignorare dove C\,a abili, e .rnd1c i suoi pochi<sc;imìamici non tradi,cono il ~cgreto. Durante i periodi di lavoro, nelle quattro o cinque ~cttimane che 0t.:corrono per girare un film, Greta Garbo dimora entro il recinto dello studio, in un bungalou.• appartato. Quando. Greta Garbo iniziò ,\largherita Gautier, vi venne tra'lportata ancora febbricitante, e appena ella fo in grado di reggcn.i in piedi, il film venne :.ubito incominciato dalle ultime scene, per approfittare delle condìzioni fisiche dell'attrice, che ben c;j prCi,tavano per farla comparire -;ullo -.chcrmo consun• ta dal male. Ec;(a in realtà non aveva \offerto che qualche giorno di influenza. In quel periodo io avevo libero ingre~\O allo "ttudio, e mi studiavo di trovar il modo di penetrare nel bu11galcm·. ~{a la cameriera, l'infenniera, e l'autista della diva si moc;trarono i11co1ruttih!li. Il re~ista e il capo di produzionr \Oli avc,·ano la po,;,ibilità di entrare 11cl bungalow, oltre ad un m('- dico. Nulla da fare. Del rc~to che co!>-a avrei potuto apprendere? Nrl btmgalow Greta Garbo no:1 ahita che nei pc• riodi di lavoro, durante i quali essa pema soltanto a studiare il ~uo ruolo, oppure a ripo,arsi, mentre a mc premeva di sapere come e,;~a viva quando non fa l'attrice. Il caso mi aiutò. Un giorno notai che l'~uti'lta della diva ~i accingeva ad u- \C1re, dopo aver caricato sulla macchina un baule di vimini. Do,-e poteva recarsi? Pcmai di seguirlo. L'imegui• me!lto durò circa m:zz'ora a grande velocità, finahncnto l'auto della diva imbocrò una stradicciuola in salita, e varcò il cancello di legno di una moclc~ta c.11,ctta in °'tile coloniale che -.orgeva a metà collina, in meuo ad un giardino. Sotto di noi ,plcndeva l'Oceano e ,i d!'itinguevano i bagnanti ~ulla !ipiaggia d1 Santa Monica. Cento passi più in ~u c'era un'altra villetta: era chium, e da affinare. Tre giorni dopo ne prendevo poc;~c-.so. E prima che Creta Garbo terminasse di girare J\Jarghuita Gautur, io ero diventato un buon amico del suo giardiniert, per il quale ero un borghese di mezza età, Mrapa1:zato da, ~li affari, al quale i mcdi.:i avevano consigliato un lungo ,;oggiorno in California, e al quale non importava affatto di sapere chi realmente fosse la ma vicina di casa, dal nome così difficile, chf' non è quello famo\O di Garbo, né quello di Gmtaf..,on, ma quello della cameriera svcdc,c dell'attrice che figura affittuaria della villetta. Le \Cratc c;ono lun~hc ~ullr colline di Santa .\1onica, e i giardinieri in genere non s'intendono \olo di fiori e di pia~tr, ma anche di buo1w bottiglie di a;/usky. Sulla padrona non c'è da lamrntar,i, ma c'è ,rmpic qualche co:-,a da dire ~ul ronto di chi ci paga. Pc, e<.rmpio, \C fo"-'l' meno lunatica, si sa• prrblX' con n•rtena quali sar(·hlx-ro i fiori da piantare-. L'anno p,\\c;ato le violacciocche la mandavano m e,ta~i, ne coglieva delle bracciate, mentre quc!<it'anno non le può -.oppor' .re. Stramba! Certi giorni vien fuo,1 in giardino, con le ,;opracciglia incrociate e le labbra !itrette, non fa una parola, no11 ~uarda nulla. so~pira, ,grida tutt?, poi torna in ca!'a, ~i richiude in canwra, non mangia, e legge. Legge troppo. Ha l.t ca~a piena di libri. Sono quelli, o la mancanza di un uomo. Corni? tutti i semplici che \'ivono \'icino alla natura, anche il g-iardinierc annetteva una grande importanza a ceru fatti, parafra,ando il divino lppoc1ate: nubat illa et morbum effugct. Ma per c;anare l'umore bizzo~, Grew. Garbo avrebbe 'iOltanto bi,;ogno di una briciola d'amore? La le~gcnda creata intomo a lei le attrihui,cc \Oltanto un marito e un grande amore per un altro uo,110, ora ...:ompar~o. Senza tradirmi non po,so in-.i..,tere ~ull'argomento col giardinit>re, ma egli mi chiario;ce il -.uo punto di vista: i capricci. le fiammate paN:-ggere, non sono <1uc,ti che assc- ':itano la vita di una donna, ma la compagnia costante di un uomo ~olo. In- ~omma egli è un partigiano del matrimonio, ma forse non lo sarebbe più ,e avc..,,e cmcienza della doppia vita che è co'ilretta a condurre la ..,ua padrona, prii:;"ionicra di una gloria e di una illuc;ione, che per una donna deve cs"-<!n: tragica. Chi delle due amerebbe il suo uomo, l'attrice che lo \chenno rende tanto bella e affa,cinante, l'illu.:io111·. oppure la realtà, la donna che e,:-,.a f veramente, dal fi'iico \graziato? La villetta che e<.,;aabita ormai da qualche anno, è una abitazione d'.1,f. fitto. Neanche i mobili le apparten~ono. Una di'icrcta living room, uno ,tudiolo con un divano e molti libri, una camera da letto che sembra una stani.a d'albergo, una sala da pranzo. Nessuna fotografia sui mobili. E"tsadeve odiare certo la ,ua immagine. E. immen- ,;:.amcnte ricca, ma nulla qui lo rivela. Non ama i gioielli, non le vc-.ti e le pcllic.ce pre1.ime. In ca,;a indossa semp1e una sottana di lana scozzc~e, un golf, (Carpe gialle, col tacco baS'i0 1 da pa-,- seggio. Il suo guardaroba di lusso, quello di ~cena, è tutto negli armadi del bu11galow allo studio di Cuh-cr City. Si 'i;t .:he cc;saha orrore delle fe~tc e dei ricevimenti mondani. Quando non lavora; pas~a le sue giornate a leggere. t piuttosto pigra, non fa ne:)~uno !iport, tranne lunghe pa'>• 'ieggiate c;olitaric per le colline, o qualche cor\a sul panfilio ancorato giù al porto. Rarii.simamente accoglie qual• che amico, sempre nel pomeriggio. Uno è un vecchio medico !.vede~cche ha una piccola barba bianca, ed esso è il più a(~iduo. Una volta venivano sovente quac;sù anche due signori france,;i 1 maiito e moglie, ma ora sono tornati in Europa. Nello studiolo ci ,;ono le loro fotografie :Jacqucs Feydcr e sua moglie. lmi,to. E di sera non viene mai ne,;;. suno? Il giardiniere mi risponde che lui va !-emprc a letto presto, e che certo la sua padrona fa altrettanto. Fuma? Non fuma. t ghiotta? Piutto• sto, ma di poche co~ . .\1olto latte, pa. ne nero e burro, aringhe affumicate, '<?" moop!, t_10vadi pe!ice, pro\ciutto e birra. Mai vino. Sempre birra. In ca,a n~:n~c'è altro. !Vlalcdetta birra. Al giar• ~hmere. non piace. A mc piace invece mnna~1!1~re la d~vina interprete dei p1ì, romantici amon m('ntre fa colazione con aringhe affumicate, cetrioli ,;;alati e un bd bicrhicrc di ?irra chiaretta, come una ~ana mas~a1a svedese rhe non ha grilli per il capo. ALLEN ALIEN (CopyrigJit _by llollywo()(I .Vnu lnt , ftr l'ltal,a d1 • Onm11>Mu), ·•

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