Omnibus - anno I - n. 1 - 3 aprile 1937

.3 APRltE 1937-XV O ■ NIBOI PAGINA 8 IO È UN'AlTRACOSA • ERCHE il pubblico ama Char• lot? Il pubblico ride, si commuove, a plaude, e non ~a per• ché. E: di{fi.:ile che glielo p0!-"iamo dire noi. Ma ciascuno può riferire gue-llo che ha provato. Dunque, ~ono ,tato a vedere Tempi moderni. In princ!pio, tutto l'episodio drllr macchine mi è piaciuto molto : ~pecialmcnte la pania. Mi wno divertito : ho riso, ho ammirato l'intelligenza, la finezza. l'eleganza di Charlic Chaplin. Ma non ho provato nessuna \Orpresa. Avt•vo letto, avevo udito delle famo!-e trovate: i bulloni, la lavorazione a catena, la macchina per mangiare, l'onniveggente capitalina, ecc. ecc. E, con l'aiuto delle fotografie, m1 ero immaginato il film. A un certo momento appan.·c sullo ~hcrmo una figura di cui nr~uno mi aveva parlato, o fone mc ne avevano parlato, ma io non l'avevo potuta immaginare. A volte si dicr : una donna di cui ci ~i innamora dà l'impressione di averla ~mprc vista e con~ciuta. Ed è vero. Ma è più vero che la prima voi• ta c·he vediamo la donna che ameremo è proprio una ,coperta, una rivelazione, un dono improvvi~ drl ciclo. Su uno sfondo di velieri e rimorchiatori, quasi in un soffio del vento ocra• nico e nell'odore '3lma,tro del porto, mi apparve Paulette Goddard un coltello in bocca, 'l'rrato fra il riso dei denti; i capelli ,carmigliati; e tagliava le banane e le lanciava alla ra~azzaglia. Accusai immediatamente il colpo. t:na stretta al cuore. come una ferita di quel suo coltrHo. E poi, durantr il film, tutto il tempo rhe lei era sullo schermo, provavo quella frlicità trepida, quell'indicibile con• fmione di beatitudine e ~ITerenza, di ~ddi,fazione e d~iderio, che ~li innamorati provano quando ,i trovano in pre~nza della perwna amata. E mi commuoveva la nuova fantasia di Charlot: che si finge, que•aa volta, non più amantr infelice: ma fortunato. La monella ama lui più di quanto lui ami lei. Lo a,pcna, fcdcli,,ima, all'uscir di pri~ione. E. felice soltanto a vederlo. E come gli butta le braccia al collo! E,scre amati così da una donna co,ì ! Infantile, innocente, .-.elva~gia, proterva, ,catenata, e tuttavia, e \Opra ogni altra cosa, piena di quell'actrba grazia che è foNe la vrtta delle bellezze. La monella di Charlot ha la vestina ,tracciata, i piedi nudi, e .-.i può dire che danzi dal principio alla fine del film. Anche Charlot danza ,tmpre. E i tempi moderni, i tempi di tutti i tempi. la vita a1;>parequal è: un -.èguito di allucinaziom, un' insul.-.a e iMpiegabil<" rntcna di vicende, impieghi lavori viag- ~i guai mi'Crie di,grazie, un cretino immane ingrana,~io, macchine stabili. menti invenzioni organizzazioni progresso: tutto un incubo, un guazzabuglio, un'idiozia: e in mezzo una sola luce: la ~raUa di una donna, l'amore. Aver creduto cos1 fortemente a questo amore-, aver immaginato così chiaramente la grazia e la pure1.za di questa monella: ecco perché Charlot è un'altra cosa. Diverso; superiore a tutti gli altri attori e direttori e ideatori di film. Quando la monella e lui, ~ul ciglio della strada, si dirono parole d'amore, ci sentimmo a un tratto gli occhi pieni di lagrime, e in cuore la vergogna di e-,(ere c~l lontani da quella purezza . il ri.morw di averla perduta per colpa dei nostri peccati. PAPAOENO l.'anore Charle\ Lnu~hton nel nuovo fllm "L'arte e .i11 amori di Rembrandt" (Produzione I.ondon Film - J:scluc;h·ltà \fanderrJlm) IlBIARUIN~ cli A.llah I UANDO "i Ja,c-ia mane. libera Ji ru,\i di e~primerc in qualche modo il loro mi,tici~mo, chi li ferma più? Richard Bolc,lawska, nativo ru,so, ~i deve e~r \entito proprio a suo agio, con un sog-~ctto come e Il giardino di Allah >. Di fronte al tema della conversione, al peccato di un religiO\O e della \ucce~iva rcdrnzione, egli non ha tentato di prendere le scorciatoie per evitare I~ difficoltà. Anzi ; ci (j è buttato addirit• tura a capofitto. La trama narra di una specie di moderno Sant'Antonio, che cede alle tentazioni del diavolo, impersonato qui da ~iarlene Dietrich La cosa a noi non stupi,ce affatto, abituati a ben altre debokzzc. Ma per Boles• la"',ki, la co~a sembra altamente dram• matica. L'eroe è un frate trappista, internato in un convento del!' Africa. Butta la tonaca alle ortiche, la~iando e~tcrrcfatti i !>uoimonaci colleghi. pi• glia il treno, ed eccolo in un cabaut arabo, con gli occhi torbidi inchiodati sopra i magnifici fianchi d'una ball<"ri• na chc,qu,Hi fiutando il dramma,,i ,noda e ,i contorce davanti a lui. Si pen• sa per un momento ch'egli rc!-Ì"-leràalle grazie molli e la'-Civcdella danzatri• ce. Ma in fatto di mollezza pcrvena e lac.civa, Marlenc Dietrich non si la• -.eia battere da ncc:~uno. Il nostro fra. ti~llo in giacchetta 1i innamorerà dun• que di ~farlenc. ~on e' è nrmmeno bic;ogno pt"r que5t0 ch'egli veda le sue meraviglio'i<' gambe: ~embra infatti che l'immagina,.ione febbrile del fraticello 5ia attratta proprio dal mi,tcro delle lun~hc ve!l.ti dt:lla donna. I due ,i sposano e la luna di miele ,i wolR"C: nel dt-.('rto, in una curi0\3. tenda ap• poggiata ,ulla groppa dei cammrlli. Abbiamo dimenticato di dire che il film è a colori. Bolc,law,ki non ,1è contentato di farci vednc i !{rigi dellr "-'\hbie e l'azzurro del cit'lo. Egli ha voluto che tutti coloro chr ancora oggi ammirano I<"cartoline ìllu,tratc, n:'Sta~,;;ero ~oddi,fatti. Ed ecco tramonti infocati, cieli mattutini di un azzurro ..::hf' fa male agli occhi, ,etr bianche, velluti ro~~ie vrrdi. In qur,t'orgia non c'è da meravigliar-.i che il no-.tro fratr ,fratato si pnda. Finrhé una bottigli, di liquore lo ,alva e lo ttnde alla sua vocazionr. Si ,a come i frati trappi..,ti ~iano ~en,. ~ inANEW YORK, in uno di quei minu~oli locali da miliardari che al tempo della proibizione na,condevano delle piccole botole ~otto il parqutt, Milly ~f1gnone, diventata Milly Monti, è stata scoperta da, magnati di Hollywood, I clienti del Rainbow Room sono per lo più grandi uomini d'affari o turisti di alta classe. Durante i loro viaggi ahi• tuali in Europa, alcuni di essi avevano notato una piccola smorfi~a con le labbra dipinte come quelle della Craw• ford e con delle cadenze nella vou come quelle di Lucienne Boycr. L'avevano -.cntita a Roma, a Parigi, a Londra e man mano clh- i succe~,i la rendevano più ardita, il trucco diventava più indipendente dai grandi modelli di Hollywood e la voce sempre più per.-onalr. E,,i cominciarono a parlarne al proprietario dell'argenteo e Arcobaleno >, e costui si de-:-iseun bel giorno a Cani venire dei dischi della piccola stclla.•Egli li a,coltò come i commcr• cianti di vino ne assaggiano un dito prima di ordinare- la partita. :'\on di~..c nulla, ma dopo i di~chi arrivarono le fotografie, le tre o quattro fotografi'." fondamentali che si mandano ~empre agli impre'3ri di varietà - di faccia. di profilo, di tre quarti. e con lt gambe 'Coperte, - dopo di che, con un telegramma che la raggiume a Parie-i, Milly era impegnata per l'« Arcobaleno>. Fece colpo. Cantò una canzone italiana, un paio di canzoni francr,i, e, con l'accento '-bagliato, una canzone in- ~l("..e il cui ,;;ignificato andò in gran parte perduto per gli !ipettatori. Ma es- ,i ri'<'ro, si divertirono e quando la Milly si buttò al patetico, tutti quei teneri cuori di milionari si commo,,ero con lei. AJla fine, un ,ubbi,;;,;od'applau,i. Quel che ad ogni modo i giornali non di~1icronel resoconto e che ,i !ooCppe ~I• tanto qualche giorno dopo è che nella '-ala, confo,;;j tra la folla elegante, c'erano anche alcuni agenti di grandi pro-- duttori di Hollywood : quello di Sam Goldwyn, naturalmente, e qu("llo di Emanucl Cohen. La co'i.a del re,to non era una novità, perché Goldwyn, Cohen e gli altri tre o quattro pezzi gro~,is,imi del Cinematografo, mandaMorie.ne Dietrich, com 'è du,trc. Vicino a Roma e.-..,.jfabbricano, per e\Cmpio, una cioccolata ,pecialt- : in Africa - vediamo nrl film •- r,,i fabbricano liquori. Il fraticello, per una di quelle strane combinazioni che fanno pt·n,are alla provvidenza, tro\'a una di quelle bottiglie fabbrica« da, trap• pi1iti. 8:\\terà que,ta vista J)"r fargli capire la gravità di ciò che ha fatto. t il momento oiù tragico del film. Vt•dìamo gli occhi di Charles Boycr, il fraticrllo, ba'{nati di lacrime e nello nes- ,;o tempo, co~ finora mai vi,ta, la sua fronte imperlata di 'iUdorc. Dopo, la pecorella ~marrita tornerà all'ovil<". La moglir lo accompagnrrà in carror!!tlla e al momrnto drll'addio, quando è ormai troppo tardi ptr convertire di nuovo al drmonio il povero frate, lei sentirà le prime nau,e-e della ~ravidani.a. Che dire di qur,to film? L;.\ trama, abbiamo vhto, è una povera cosa ; la rrgìa di Bolc~lawski, tutta di maniera. Ma ,i ,a che quando ~iarlenr Dietrich è protagonista, drlla povertà drl 50g- ~etto o dei difetti drlla regì;.t il pubblico non ,i accorgr. Se :Marlrnl" Dietrich 'lia o no una grande attrkr, milioni di ~pettatori nr di'iiCutono, e non cercheremo noi di ri'iOl\'ere la qut",tione. Ci -.t.·mhra c;ohanto che il prc,tiRio di certi attori vada al di là dtllc loro vir• tù interpretative. E'i~i valgono per quel che 'iOno, figure- comple,..c t· indecifr.1bili, che wmbrano imptN>nare e rendere sincere lr a,pirazioni più confu..,., MARIO PA~~U1'.izIO MJLLY MONTI BMutdul •lnQIAQ•lar of Conun.nt.J I.in• •••• No,,, mù.lnq ber Amer1c6D debut In tha, wltA RAY NOBLE ond hla on:he1lr• New varlo.tiona of the dance by ENRICAond HOV!UO ••• v.ntr1loquism by EDG.U 8.ERGEH , , • MOQlc by DR. SYDNEYROSS , , • Rhumb& rhythma by NANORODRIGOend h!• band. Re•er,otloru Clrd• fl.J41)0 ROCKHlll(A Clt.lf(A IIOOF MU1y al • Ralnbow Room • (annuncio del • New Yorker •) no ,cmpre i loro uomini ai debuttj nuovaiorche,i, ed a qUt-lli più impor• tanti vanno pcr,onalmentc. Ed è sol• tanto da un pettegolezzo di un pette• golo settimanale di Los Angeles che ~i è ,aputo .::omc \Ono andate le CO'ie. All'uscita l'agente di Gold")·n e quel• !o di Coh~n dunque ~: ~ambiarono le 11npre-."100I,u Mili), e Xon c'è male >, di<-~ l'Jgenre di Gold\-.ryn. e Ti pare? > chic'iC, con una ,;;morfia 11iprl·zzantc 1 l'agrnte di Cohrn. « Io dico '0ltanto che è piaciuta >, di~,e l'agente d1 Goldwyn. e Sul varietà 1 forse.. Ma davanti al• l'obiettivo, zero». E CO')Ì dict.•ndo, l'agcntr di Cohen si allontanò. L'altro era ~tanco, aveva sonno, e preferì credere alle parole del collrga, il quale dopo pochi minuti co- ~ì telegrafava al principale: e La raga1u va e la prrndo. Se avete qualche co...a in contrario, telegrafatr >. :Ma il telc:gramma non arrivò, ~1illy fu ine;agj;tiata e quando Cohen \'Ìde la ra~azza non potè che congratulaf'(i col suo uomo di fiducia. E o:à una nuova stella ~i ,ta confc• z1onando a llollyv.-ood. e Rt·d~Haired ltalian Beauty >, dicono già i ~iornali della co,ta, che -.attbbe prc--'-<lppoco: e Ro,'-0-chiomata beltà italia• na >. )1a quC!lta traduzione è troppo S<,lcnne e Milly, quando la vedremo in una particina di 3"''-aggio nella Raga!- ia di Scot/and Yard e in una bella prima parte accanto a \\'arttn \\'illiam nrll'Uomo in frac ·:Vi ricordate del film muto con Adolphc ~.frnjou '), ,;;a. rà ..lncora più pkcola e aggraziata di c:omr tutù cc la ricordiamo. :'.':on la rirono,cere:tte più. Nel \'illino di Xorth Ro,, Moore pre,\Q Hollywood, dov'e<.- )..l abita, la ,ignorina ~1illy Mi~none divrnta ogni giorno di più Mi~" Milly Monti. Lontani 'IOno i giorni in cui capt.·~giava il tt'nt.'ttO dan~uttr e cantante di cui facnano partt, oltre a lei, ,ua -.arella ~liti e 1iuo fratt•llo Totò. F.. tra un film e l'altro dei cìnemato• grafi rionali -l'.h<'Millv è divt.·ntata una ,tclla moderna. Co~ì che. quando - altro '<'gno dri trmpi -- ~N.' la voga d(·i e gialli > mu<.icali, o dl'I)(" e rivi,te gi;.1.lle>, come ,i ( hiamarono, drgli <.pettacoli Za-Bum, l' impre,ario ~fattoli non poteva pcn~are che a IC"i. E ~filly, con in mente Marlene e la 8o".',·er 1 pa~,("l(giava in lun~o e in largo pc-r il palco,cC'nico, cantando con \'Ol gargarizzata. mrntrc allr ,ue spalle lucc.:icavano le pi,to\(' dei Diamond e dei G('nna,;, o appariva barcollando. per il u·hid.y e P<'r 11 rirnor..-,o,un fi~uro ron la ma~ina impolverata dalla cipria della \'ittima. ~1illy (~rana\'a ancora di più i ,uoi grandi occhi lucC"nti e, con un 'IOrrì'iOstcrrolipato e pit.•no di tcrrorr. attaccava il ritornello dC'lla canzone-. mentre il ,ipario cala\'a tra un ,ub• bi'-'O di battimani. Storia reccnti,sima poi è quella dei ,uoi film italiani: Tempo ma1simo, Amo u JOla, A1usica in piaz_z.a, ecc. Ma qut·llo che noi ricorderemo 'l~mpre-della 11illy ant<•Hollywood ,ono !, ,uc can1:oni. \1illy ha cantato di tutto· -.o,piri di pa,torclle r v1•f";,j di malavita, nm,tal~irhc eanzoni di oltremare r rauche can• tilrnc dei ba..,...ifondi. 1-ia quando un J.":"iomole chie,i quali fo.-.,rro i \'Cr,i più btlli da lei f.anuti, e"'"a mi ttcitò com• movcndo.-i qua,i fino allr la~rime la prima ,trofa di una can7one di Italo Tanghi: Stila mia contrada c't una i. uchia strada .•• ~Hi piact chr resti così come quando ti dwi di rl. Soltanto qualche giorno ra, Mino ~laccari mi ha dNtO che i vc~i della canzone ~no suoi e Italo Tanghi t lui. A. D,

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