J APRILE 1931-XV O ■ NIBUI PAGINA 1 VENT'ANNI DOPO La nuova generazione sovietica rifiuta gli ideali rivoluzionari dei vecchi,. e tende a restaurare i costumi tradizionali. (DAL NOSTRO INVIATO) Riga, a.prile. D ALLA vicina Ru,,ia giun.~on.o, ogni giorno. notizie cont1ad1ttoric, •;,ul contra,10 fra Stalin e Voro,;cilov, ma non è la sucn:,,ionc al potere che u interc,,a. Occorre anzitutto ,tabilirc i termini della lotta che tr.,- vaglia la da,,c intellettuale \0vietica. Quc,ta lotta ha un !lignificato più profondo che in ogni altro pat.''\C, per la ragione thc la cla.--scintdlcttualc fu in Rus\ia ,;emprc un'entità importante, diede al paclìc il ~ntimento di ~é e della sua civiltà, ne detcnninò alcuni orientamenti e ad es,;a la rivoluzione 'iOvictica ha affidato il compito di prepa1·atricc e annunziatrice. Xon -.i può fare una ,toria della Ru(,,;ia senza tenerne conto 1 oltre a tutto perché, nella fonnazionc delle utopie e dei temi di quc-lla \'ita, la partecipazione intellettuale è rivelatrire di veri e propri ,tati d'animo dominanti. E sul filo di quc- ,;ta ,;j po,...ono ritrovare chiari,.,imi i motivi della lotta odierna. DUE GENERAZIONI IN CONTRASTO La reazione era cominciata in Rm- ,ia con fatti di pbro rilievo: l'imtaura:,jonc d'uno ~tile neocla,,ico nell'arrhitl'ttura pubblica, reclamata da tutto il proletariato, e poiché architettu1 a ru,~a pubblica non csbte ,e non quella tradotta da architC'tti italiani nei dur ultimi ~ecoli, il ncocla-.,ici .. mo rw,.,o è lo stC''>SObarocco italiano che fece fiorirt· in quei climi la colonna. Uno dei primi e~emplari di que~ta rc-a?.ionc è il Palazzo dc~l' ln~cgncri !luila via Mokova 1 nel centro di ~losca. Non vi ,ono adoperati manni che ,i adoperarono poi in altri monumenti, ma colonne e ~tatue parecchir. L'idea <',,Jl'impiego dei manni fu di Jofàn, un architetto che aveva .,tudiaro a Roma con Bra\ini, il q\.iale eia riu~cito a far approvare un progetto per l'erige• Jo Palazzo dei Sovicti. di ..,tilc itali.mo 19111 chr ha in Roma gli a...cendenti nel Vittoriano e nel Palazzo di Giu-.tizia . .lofàn ebbe per primo, nella ,toria delf'architettura mo,;,covita. la po1;.sibilità di adoperare ì marmi e la eietra come -.i fa tutt'ora in Italia. Dall'anno pa'>,;ato il marmo e la pietra !<i0norntrati nell'architettura della capitale. La scuola di Jofàn, che an- :Java sulla corrl'ntr favorc\"ole dell'opinione proletaria, ha avuto ragione della te;1dcnza \er,o l'architettura funuonale. I lavorato1i ttiudicano quella più grandio ..a. e più atta a esprimere la vita pubblica. La rivoluzione, anzi la restaurazione, bi,ognava celebrarla nella pietra. Anche la tomba di Lenin, ~i~ di legno come un' i,ba, s'è rivC'itita di marmi neri e di porfido. :"\·on ,,:uc-bbc "intomatico tutto (·iò -.e non u,;cì,,c- dalla pubbliça di,;cu,;,\iont·, e "e alla fine non !">cÌcla ..sc in tali argomenti il virus politico. Poiché qui tutto è politica. La polemica mll'architettura dilagò e divenne polemica letteraria tra formali\ti e contenuti~ti, divenne --~·it·ntifica e inve'itÌ gl'htituti. le università, le accademie. Si 'iCntì in bre\'e che dietro alle- parti in lotta ~i raggruppavano i giovani della nuova generazione e i vecchi artisti, i veech1 \Cien?.iati, i vecchi ri\'oluzionari già e- ~uli, già fuggiti alla rivoluzione del :903, barricadieri nel 1917, e poi formanti la cla'i\C dirigente, annidati qua- \i t.utti nel palazzo razionale dell'altra riva della Moskova, un immem,o edifizio tra i primi di Mosca bol ..cevka. detto Palazw del Governo, e dove nri tempi più mi,eri della rivolm:ione aveva fun1ionato ogni annr<;,;o che fa dell't•dificio qua<:,i una rittà: teatri, cinema. rinoranti. Si <;coprì infine che dietro a un gruppo si poteva na,;condere il trot,;kiim10, non tanto come ideale politico, ma come mentalità e modo d'es,ere. A uno scienziato arrestato in que<,t1 giorni io avevo domandato rhe co,;a pen"a"sr la nuova filo-.ofia bol..,cevica. drlla psic:rnali,i c- di frrud. f:g:Ii mi ri,po-.e; « Non può pen..,arne nulla prrché la p,ic-analfr.i è filo"°fia preferita da L<·one Trohki ». Mi nupi-.ce ora d1e e-on tanta prudrn:r;t lo ,ci<•nziato ,ia finito ugualmente in rarrc-n·. ~fa que,tf• '-U<' parole• ,ono '-t'{l1ificativr a d<·terminarr lo q,ltO d'animo dominant<-·nella Ru-.-.ia di qut \t'anno. I due• partiti in lotta su argomrnti t omt: qur ..ti. chr "arc-hbao innocui in n,l!ni altro paC''-("e che invc-c(' agi,cono come drnun7ie ,. rivrla7ioni di tendrn- :rc· co-.iddctte rontrorivolu7ionarir, '-i po~11.onodividen· in due· età umane, in due c.la-.~ie gt·nt-ra7ioni: i vecchi, la \'Cc~lua ~uardia rivoluzionaria; e i giovani nati durante la rivoluzione o ap~ pena adole-.centi in quel tempo. la generazione dominante ne-Ila nuova Rus- "ia dei Sovieti. La differenza tra costoro è a ritro,;,o delle età; i giovani ~no comervatori, t~adi1.ionali,ti, con dei ,cmplici ideali dt a"5e~tamento. J vecchi ,;,ono rivoluzion~ri in art~· come in politica, r modem1 come -.1na moderni ,1.;1ll, anni fa. E,;si avrvano sognato una nuova Ru5'iia e avevano ,offerto per c,~.a oltre che fatto inenarrabilmcn1e \Offrire. 11 loro. ideale- è .(,trettamente politiro, m contmuo movimento e wiluppo, in modo che nessuna classe riesca a fis- ~r,i "ul trrreno della pratica politica e del CO.'ttume. Per evitare alla Rm\ia un nuovo :-ipiegamento \U vecchie forme di vita non c'era che la formula dc-Ila rivoluzione pennanente di Trot- .!iki. Di co,tui non fanno il nome lo han~o in orrore come è di moda; Probab1lmc-nte non hanno con esso veri rapporti, ma di fatto i loro idrali .!i0no trot-.ki,ti, fermi alla prima formula della rivolu1ione lenini ..ta, impo~-.ibile da n~antencrc· in qualunque paese che abbia una vitalità, e poi in Rm,,;ia dove la ,tanchrzui è grandt·. 1! chiaro negli i.tC''>\Ìproces,;i che i rapporti drgli a~cu1;ati con Trot,;,ki, anche ,e confr~,att, non 1.onomai e..,i~1iti. Un testimone dell'ultimo proce'i'lO eh•· prende il nome da Ràdek, mi racconta un particolan· molto ,intomatico. Piatakòv, che non era mai u~cito dalla Rmsia negli ultimi anni, dichiarò di CS\('rc 'itato in lwezia e di aver avuto un colloquio con Trohki. li procura tore generale invitò l'accu,ato a dare alcuni particolari del loro incontro. Piatakòv dichiarò di C'-i.ervi,i recato in aeroplano, fatto chr il governo wcde,<· ~mentì formalmente. « Piatakòv », di,;\C il Procuratore Genrrale, «dateci qualche ra~!,({uagliosull'ambiente dove avvennr l'incontro:t. Di..:ono che Piatakòv levasse il vi,o con un'e.'ipressione alquanto buffa e \tupita, e come ,e rimprovera ..~e al g-iudi.ce di pretender troppo dalla sua fanta ..1. a. rispo'ie: « L'incontro avvenne in un corridoio al buio :t. Piatakòv, Come Ràdek, ebbe dieci anni di la\'or; ionati Era stata di questa cla--~e,onnai nota attravcr,o i processi JTIO<iCO\'itlia, riforma della vita sovietica, ddl'cduca• zionr, dt.'lla vita ,c-s-,uale, della reli~ione; C!ì"<\ aveva co-.tituito una Lega fra le tante. chr pro,perano in Ru!<i\1a,dipendenti ora dal Governo, ora dal Partito, ora dal Comintern. Dall'anno pa<"- ~ato, la Lega dei Vecchi Comuni ..ti è ,;tata ,ciolta. Bi,ogna tcnc-rc bene a mente quC.' .ta divi,;ione tra due gencrazi~ni ~e vogliamo orientarci negli ultimi avvenim('nti ,ovictici e nelle notizie \p<'s,;oconfu._c dei giornali. POLEMICHE La nuova generazione sovietica rifiutava. dunque ogni partito dei vecchi, i quah -.ono proprio invecchiati rispctt() alla rt•altà del loro pae\C e ai suoi ideali. L'<•ducazionc materialista data ai giovani, per cui ogni problema s'impostava sulla riu,;cita economica della URSS, allrvava grnerazioni nuove rivqltc unicamente all'idrale del bcnc-ssere economico e pratico, co,;a di cui alla fine v'era un bi.. ogno estremo, e la sola che tcn$a in pirdi l'cdifi'lio ~o- \'ietico. Le edizioni dei più famosi c:mtori della realtà \Ovietica rimanevano nei magaz-1:ini della Libreria di Stato, mentre le opere di Pu!<ickin,che escono a celebrare il_ Centenario del grande padn.•, 1,j c.. amiscono a centinaia di migliaia. Oltre a tutto, Pu--ckin anche come- pcr,onaggio risponde ai nuovi ideali dt:lla .~iovcntù ,;ovict!ca, che è inconsapevolmrnte rivolta alla ricostruzione della pc•r-;onalità umana e dell'animo individuale. Le pol("miche letterarie e artistiche ri,;chiarono 'di travolgere parecchi uomini. Il pittore Ddnèka, accu,;ato di ri.,cntirc l'influ.,,;o degli lmpres,;ioni,;ti occidentali, ,;i salvò promettendo di emendaNi ; ma non lo potè fare mai abbastanza, poiché gl'ideali imperanti nei primi anni della rivoluzione erano idc-ali da oleografia cht" per caiw non riuscirono a piacere neppure alla vrc~ rhia generazione la quale, n("i suoi lunghi pellegrinaggi d'e\ilio, aveva as~istito a ben altrr- forme d'arte. Lo scrittore Alei. i.o Tolstoi, accu\ato anche lui di r,tNi!">mo, dovett<' recitare per Ì<;("ritto un mc-a culpa dando ragione alle accmc ,wmiche. Le conf<''-'iioni pubhlichr ,' 1ncrociavano; altn i.crittori della '>fX>n<loappo-.ta d1c·h1aravano dal canto loro di e-,;,ere dei veri a~ini per quanto riguardava la cultura tradizionale e la forma. I giornali furono pieni di confc-.sioni e ritrattazioni, dall'uno e dall'altro campo. In qur~ta polemica furono ritrovati certi valori tradizionali 1 come Cecov, Pusckin, Tol1;toi; dovettero t·,;sere ritirate dalla circola?.ione le opere di Prou\t che pare fosse lo scrittore preferito dei nuovi lettori bol~evichi. Non è un collettivhta. Un metodo mato dagli ,;crittori boli.ccvichi costretti a fare del confe'",;ionalismo Jnche in arte fu piutto~to ingenuo: c-"sirappre~entavano di wlito un nemico del bohcevi,mo che lentamente si converte ed è colpito dalla rivelazione, o rimpatria dall'estero per ritrovare il ,;uo paese, ciò che dava troppo buon partito per descrivere uno "tato d'animo ostile prima che ravveduto. Yuri Olescia pa<t,;òi suoi guai per que~to, e con lui molti altri. Un giorno S1alin dice agli snittori: « Vorrei una letteratura che fo,;,sesulle onne di Shakespeare». Da allora sono cominciate le rappre- ~entazioni di tragedie e drammi storici ~mi palcoscenici di Mo~ca. Stalin è coi tradizionali,ti. Non soltanto in que ..to campo si profila come l'uomo della Re ..taurazione ru,;.sa. I giornali \i riempirono di nuovo di confes..,ioni, ritrat- ~azioni, pentimenti. Quelli bi,;trattati 1ed sono riapparsi tra gl'inchini di tutta Mo\Ca. TROTSXI SCONTENTO La polc-mica che ai nostri giorni prende manifestamente il nome di antitrotskista covava dunque da più di un anno in ogni manifestazione della vita 'iovietica; da un anno era divenuta acerrima e, come accade spesso in Rus- "ia, per effetto di tanto teorizzare e per i pochi rapporti di questo pae,;e col mondo, la parola trotski!<imoha a"sunto tutto un altro significato da quello che ha in Europa, essendo Trotski divenuto in Russia sinonimo di reazionario. Vedremo poi come sia accaduto. La vecchia generazione, che oggi può contare appena cinquant'anni, fatta esclusione dei residui delle cla'i~i spodeSTAI.Ilf, ZAR Cill.PAONUOLO state, e che contava da diciotto a trent'anni nel 1917, assistette alla lotta tra Stalin e Trotski, lotta implicita in ogni manife\tazione della vita bolscevica 1 già quando era vivo Lenin: aveva veduto Trot ..ki trionfante, Trot1;ki vincitore della guerra civile contro i Bianrhi, Trotski riordinatore dell'esercito rosso, ri1;anatorc della crisi dei trasporti, e poi oratore, e poi sollecitatore dei favori di Lenin come chi a,petti una pingue eredità. Lenin non si fidava della sua troppa ambizione, ma aveva bisogno di lui come realizzatore. La famr e la mi~cria che tra il 1918 e il 1922 'ti scatenarono come un flagello e che oggi ha nei libri scolastici il nome di Periodo della Fame, di cui ei.istono ancora orribili fotografie nel Museo della Rivoluzione, con montagne di cadaveri, bambini rachitici, folle affamate, non dovettero r,;,err l'ultima ragione della rovina fi..,icadi Lenin, av,.illato negli ultimi anni dagli annunci spaventevoli delle cifre dei morti per inanizione: nella sola Ucraina le vittime erano quattrocentomila. Il problema russo divenne per molti anni un problema di pane 1 e sul p+oe misurate da Mosca tutte le civiltà. Non ,;j sa che co"a avrebbe fatto Trot-.ki sr veramente fo!'>-.is.eucceduto a Lenin, ,;eguitando nella pratica del lenin!,mo di cui egli a buon diritto si ritiene l'erede; e del resto la sua continua lamentazione sull'eN•nza del lcnini,;mo, la teoria che egli fa di continuo mentre il suo povero paese ha hisogno di una buona pratica e di vita, sembra piuttosto un cavillo da concilio ortodo(,~; chissà, dico, :se Trotski al potere avrebbe S("guitato il compito della rivoluzione mondiale anziché l'industrializ.1..azione del paesc. I n,;omma, quello che, pur tra privazioni immani, Stalin ha tentato, riuscendovi in qualche modo, e ..,crvcndosi di que\tO per propaganda all'estero, chissà che non sembra~-.c troppo pro~aico e borghe,;,e al troppo C'iatto Trotski. Stalin è tornato indietro, come vcdrrmo, sui postulati marxisti ; magari a rischio di tra\'is.are la teoria leninhta, o di tradirla del tutto. .Non è tornato alla Nep, cioè al commercio privato cui Lenin e Trot.~ki ricor;ero nel 1922 quando videro un paese che moriva di inanizione a furia di belle trorie; ma lo ha ra~cntato e lo ra!<ienta. La libertà di commercio ai contadini 1 ai quali in margine dc-i campi collettivi è stato conce,;,!ìOun campicello individuale e un allevamento limitato di lx•~tic, ha fatto molto di pili per il rifornimento del pae'ie che tutti 1 programmi ambiziosi dei kolkòs e dei sovkòs. E naturalmente questo stato di co~e, chr \i accompagna a svariati fenomeni nuovi che varrà la pena di tracciare, doveva deludere i vecchi rivoluzionari, la guardia di Lenin, e il loro scontento doveva avere un !-Olonome; trot,;kismo. L'immagine di Trotski, co-.ì frequente nei ricordi iconografici dal 191 7 alla mort,· di Lenin, è curiosamente tagliaANCHE L'ARTE SEGUE LA REAZIONE E RITORNA AI.LA OPIJLENZA DELLE VECCHIE FORMB (Qu&dro dl Delnèll:&, pittore l&un&t.o dell' U. R. B. B.) ta, raschiata, ra,ata dovunque ~i tw, i in Ru'i'iia; ma ancora in un quadro di:! Musco della Rivo}uzione, troppo grande e imbarazzante, che rappn.:-scnta Lenin ,eduto tra i woi collaboratori. 1,j scorge- Leone Trotski seduto accanto al padre della rivolu,ionc come il discepolo prediletto. E quello un po-.to cui Trot-.ki tiene a,;,ai. Egli lo rivendica a ogni pagina delle sue polemiche sulla succe~"ionc alla dittatura 1 con un'ostinazione biblica da diritto alla primogenitura. E tuttavia la figura di Trotski domina ancora la fantasia di molti uomini dcll'U,:ione, specie tra coloro che lo conobbero, e tra chi, scontento dello stato pre~cnte, accetterebbe l'avvento e le vendrtte di Trotski, e quindi nuovi r,~~Ì;i ~;t:~d~~tii~:a~ol~~~~~;'~~~ I' Anticri•no, ostinato nei suoi principi i al punto che recentemente ha ,cntto Largo Caballero e Cachin, e l'Humanitl, e tutto il comuni~mo francese e ,pa.~nolo, ess~re appena pallide ombre e difensori della borghc,;ia in confronto al vero ideale rivoluzionario, e di cui non ,;.j conoscono bene i rapporti non oso dire con Stalin, ma con la Terza Internazionale, i.e non altro perché la rna quarta Internazionale giova ineluttabilmente alla Terza 1 Trot~ki, dunque, gode ancora in Russia d'un prestigio indi,eu.,so. Accanto alla figura di Stalin, che non ha nulla di brillante e di grandio~o, oratore di poco rilievo c di un'oratoria che ricorda la sua eduCa7i~n<·in ~cminario, eloquenza di tipo espiatorio, propiziatorio, evocatorio, confc,,ionale, i vecchi ricordano l'uomo delle piazze piene, il grande, a quanto dicono 1 oratore Trot,;ki. CRISI DI NOIA Alcuni di questi vecchi uomini rimpiangono in fondo l'c~ilio e la vita di quando erano banditi dalla loro patria. Uno di co..toro ebbe a dim1i; « Oh, un mezzo litro bianco a Roma ! Oh, tro- \·arsi in un'o-:.teria italiana! ». Costui è ,compa~ recentemente da Mo\ca 1 (: la sua M:-gretaria ri,ponde molto vagamente, non ha notizie di lui. Uno dietro l'altro la re\taurazione divora i vecchi uomini. Quc~ti li ricono,;co quasi fi- ,;icamente, al vestire, al parlare. Un poco dd vecchio romantici--mo nMo è in loro, e quel modo di fare tra !ìCCttico e vissuto acquistato nei lunghi (,oggiorni fuori della patria. Sono spiritosi, pieni di umorc 1 e in tutto per,;one gradevoli. Ricordano gli anni della rivoluzione come un'epoca gr:mde : la loro gioventù. A meno che non ,;i tratti di fihre eccezionali, e questi non lo \Ono, tanto la loro \tessa tendenza al tempo del knini,;mo è incerta, e~i'ite negli uomini un limite fi,;iologico oltre il quale è difficile ad e\-.i accettare gli anni e le gencraz.ioni nuove, specie in un tempo di immemi ri,·olgimenti come quelli attuali . ..,pecie in Ru~.. fa dove ogni continuità tra una generazione e l'altra è stata abolita con la ,opprc,;,;,ione fi,;ica e la ,;compar-a di intere generazioni, dove '-0110 pochis~imi gli uomil\i d1c 'iuperano i cinquant'anni. Si vengono ad appurare in que-.tt ,~iomi cose sorprendenti. Un furwjonario altis'iimo, con cui io a\'cvo scamhiato poche e non molto cordiali parolr, uomo di grande energia, di grande ingegno e in un pmto di fiduda, è pa,;,;ato nelle liste della Silwria. C'è qualcCKa che precipita come il destino d'un frutto maturo. Trot,ki~mo è una parola generica per designare uomini che 1 giovani al tempo della rivoluzione lenini'ita 1 si trovano oggi in un mondo quale e"si non avevano sognato né preparato. t una crisi di delusione e di noia, quasi che « non per questo la rivoluzione ,;ia !ltata pagata con la vita di venti milioni d'uomini, quante ne indicano le cifre ufficiali. Non rimaneva che perirc 1 e molti sono periti, altri periranno. LA METROPOLITANA MISTICA La ferrovia metropolitana è uno dei monumenti che la Russia d'oggi ha elevato a ~ stessa. Era stata cominciata tome nel tempo antico si iniziava la costruzione d'una chiesa. Un operaio che l:wora~<.e alla metropolitana era considerato un e._,erc d'eccezione; vi lavoravano anche alcune ragazze, per dimostrare l' uguaglianza fra i sessi; tntti i grandi comunisti, come li chiamano, burocrati, intellettuali 1 avevano destinata una giornata in cui scendevano a lavorare nelle gallerie. L'irnpre,;a t·ra progettata come un fatto interamente nuovo nella storia del mondo. I TU\'-inon guardano tanto pel sottile, e n<•llaloro ignoranza dei fatti dcll'Occidcntc, credono di essere i soli ad avere ,;trologata l'idea d1una ferrovia sotterranea. Questa metropolitana è ~tato il trionfo d'uno stile che in Europa conmciamo bene : nella stazione eh~ porta il nome di K.iròv, la Kiròvska1a1 un occhio italiano ricono\Ce i famo\i buchi, le bocche dei dolii che si trovano sulla Tomba del Fornaio a Porta .\{aggiore in Roma, che sono un tema di Scuola d'architettura e che l'architettura moderna romana ha ficcato un po' dappertutto. Eccoli trasmigrati a Mosca. l marmi pili preziosi della Ru,;~ia coprono le pareti della ferrovia !iOtterrnnea. E~rn è divenuta un tempio della nuova Ru1;sia1 il lusso del proletariato. La. re\taurazione stalinista dà al proletanato le colonne e gli archi poiché il proletariato non vuol e1;,;ere'da meno, pe1 ora almeno nei monumenti della vita pubblici, degli antichi 1;.i- ~nori. U~o di questi giorni, dopo che sera n·phcato per circa un anno 1 un melodramma sanguinoso intitolato « Ca~erina d1 R:u\sia » è 5comparso dai teatn alla cheuchella. Pare che Stalin ne abbia avuto notizia e ne abbia decretata l'abolizione: era un'offesa alla storia patria. e un nuovo mito: la « storia patria ». La storia patria è trattata meglio in un nuovo dramma : < Lo Zar Fiodor lvancic •• che rievoca con una certa prete,;a di obiettività il regno del succes,ore di Ivan il Terribile! lo zar che si fece governare da Boris Godunov, uno zar inetto comt dice la storia, ma che riportò l'ordine e. la pros~crità nel travagliato regno d1 Moscov1a. A un certo punto di questo dramma suonano le campane, che erano un debole del debole :zar. Dopo vent~anni che,. sia pure su un palco- ~ccntco1 non ~1 sente una campana in tutta la Ru~,ia, questo è un fatto che prende a tradimento gli spettatori. Non e un tranello della Ghepeù : ci si può commuovere u_n poco. Ma è meglio, per ora, non dimostrarlo. Ed è meglio non cr~dere troppo neppure alla restaurazione bolscevica. Tutti ricordano che, quando la Nep ebbe n~olto <.ol commercio P.riva!o I?- cd,;i del 1922, i commeroantt pnvat1 furono arrestati 1;~gliati,. spediti in Siberia. Un po' di « nvolu11onc permanente> sonnecchia anchr m·I cuore di Stalin. CORRADO ALVARO
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