La Nuova Europa - anno III - n.3 - 20 gennaio 1946

BICENTENARIO DI PESTALOZZI Infatti Interpretiamo Il Pestalozzt con la nostra mente già educata dalla filo• sofla k::mttana e posL·kantlana, cons:1· pcvoli c!oè d1 quel sistema dl catego– rie, senza del quale lo sptr1tua1tsmo 1ntul.z1ontstlco e rnpsod1co è privo dl ogni art!colnz~one e di ognl sollda 1>re– sa sulla vita dello spirito, e resta (11 uno stato fluido e amorfo: nello stato R !CORRE In quest'anno, In questo mese, H .secondo centenario della nn.ooitn dJ Enrtco Pestnlozzi, il çnnde pensntore svizzero. El' difficile 11cost.n1lro auello che, con desJ11ul.Zion.e generica, si può cWnmare la filosofia do! Pestalozzl, per ti ratto che essa è fuori della tradizlonale lm• postazione del problem i, cd ancb e del trodlzlonatc ttnguagzj.o mosoft.co. I suol motivi plù profondi s ono pel' l a niaz· glor partC-l'apsodjci: esploslon! di sen• Umcnto o lntuil1on1 poetiche, priYe di un adeguato svlhtppo logie<>.Il cbo rappresenta per gli stol'llcl un grande ostncolo a un'armonica vls!one d'lnsle– m.e della dottrtn:1, con1e ha gi.à rappre– sentato p~r n Pe:::.""taloid stesso un Un• Xt!~~rl~u~~~~fu;~~ ~~ ;ri: atUvJu'I, che può paa.fioare l'uomo con ,è stesso e col mondo. C'è un p:iradosso, l!hc nalb. vita di Jul colpisce l'osservator e: co me mal quest'uomo, che ha l,si> res.so le es1gen• &e pedago gich e del crit lcl smo kantla· no assat 1) 1.il p roront1amente dello st1?S· so Ka11t o cl ha dato la più arandio– ,ca vlslo11e dcll'eàllca2ione ideo.UsUcae roniantka, non soltanto è fallito, mal· &rado 1X1rtiColari-successl, nel SUOI. ill· cessanti sforzi di riformatore GCo!asU• CO. ma è d.Wlto Si)CSSO a risultaU. d\a· metralmente opposti a.I su~ proponi· ancnu. oJOè a jnst.auraro un'educazio– ne fonuallstlca, ripugnante col suo sentimento della 9l)Ontancttà di ceni formnlione 61)ltttuale' \ J)OSSeSSO dei rnorncnt{ tleUo sviluppo. delle t>Ul"C effusioni liriche e dct va• Genlale nelle sue Intuizioni rapsodiche ghegf(Lamcnu sentJ1ncnt.1.U. . e ne~suot presentlmenu Jurnlnosl. non Questa relnterprct::tzlo,11e del: Pestaloz· appena però sf 'Volgevaalla pratlca e~ zl è comlnclata dl buon ora col A.chte, sa mancava delle necessarie arttCOla• che, durante 11suo soggiorno svizzero, :doni e non rlusclva a rar presa suf• s'lnteressò vivamente alle esperienze flcJcntc so1>ra un terreno sufficiente· pedagogtchl?de) riformatore, trovandole mente es1>lornto. :~~~:~\O~o~n:i~':li P;; Certo, non mancava nl P~st.alozzl J)(lr tutto 11 s<?COlo XIX. e continua an– l'ansta <len•csplorntore; gli mancarono cor;i net nostro secoI<f nella doppia però l mezzi ~ le noz!onl topografiche forma, dt un approtond:incnto delle bn· del terreno. Cosl, egU si è torturato s1 tcorettche della dotlrlna e dl rtnno• tutta la Vita per fot\dare una, dottrlnn vnll csper1mentl prattcl, sorretti da clcgH elemenU essenztnll dcll educnzJO" unn pltl salda dtdaltlcn. ne: un problema che, se egli avesse po- S! pub dlre, sotlo il secondo aspetto, tuto acqulsbre unn plà chiara cosc:en· che le plù modcl'ne scuote curooec ed za delln proprb ispir.Jz!one schietb: americane rivelano, pur nella loro no· mente kantlann. avr~be potuto assu· vità,. dovuta nlk esperlenza di altri t1· mere n slgnlficnto, intimamente armo· ccrcaton una costante tsplrazlone pe– nico con le sue premesse !dealistlche stnlozzlaÙa. E, sotto Il primo aspetto, di una dottrina delle e.itcgorle. cioè gt studll pe,clagogtclsull"opera del gran· delle_formc e alllvità fondamentali del· dc rlformntore. mai intermcssJ nel ~ lo sp1r:ltn. su cui solt:into J>ub fondarsi colo scorso, hanno avuto una nuova un processo ~ucaUvo: e che inv~ce dl· Rorltura nel nostco, per opera del Dc· V.ene oer lui un:i ricerca e un enun• leknt. del Malchc, dello Sganzlnl. che dazione di nstrnttl schemi classificato1·1l cl hanno dato pregevoli monografie (' (numero. forma e nome), i quali cl biografie, spiegano fncllrnente c9me ne?ll'lnscgnn· Jn !talla, sl collega J')Drticolannentc mento impart~to nelle sue scuole fìnt• al Pcstalo1.zl l'attlv~tà sctcnttfka. e dl· scano spesso col dominare l1 virtuosi· datt1ca di uno del nostri pill grandi smo mawmatlco, 11 rormalismo e il vcr· educatori. Giuseppe Lombnrdo Radice, balìsmo. che, non soltanto ha messo In praUcn Ma que6ta constofazlone serve ~nche la esperlew.a del suo predecessore. ma :1. splegarct 1>erchè oul se-nttamo :1 ne ha anche Illustrato degnamente l'f> Pest.'llozz.1 assat ))iù Vicino a noi che pera :n una serie di Quaden'lf pe,laloz– non lo sentissero I r.ontem1>orancl, e zJatti, publ1l1cat1nl?l 1927, ln occasloru? slamo in gr.ido d':nta?ndcrc pià vera• del primo centenario de11a morte. cemcnte le sue esigenze educath~c. Noi GUJDO DE JtUGGIERO La novità da! suo punto di vista e– ducativo constste E:S8eJ>ZlaJmentenella sua Snt\lS~onc. opposta non solo al do– ~nantc lll1untnismo. m3 In !)arte •n· I,,,,========================== che al nauu-altsmo rom::mtJco ili Rous· scau, della vlta spJritu.alt.>como sv:I• Juppo dall'intcn10 di att1vltà autono· LA S' JGNOR A ANNA ::'atti 1 ~~~~'b1ce~~l~ ~1~,ljg"':\'j =l ~~~ Cl~~r~:1~:rtgao n~ J!';: fesperlenza vtv.:i dell'ed~èamlo, e dt IN questa mia superstite soUUJ<Iinc, f;g~post•so· ~~~. ~;rc~\1ft~tl~~e1!~ · PCn• sovrappo&#done autoritarb della fo~IJ:d:;~la~c~~~raf~~~o~ N:: racfie se-nno di j»J. Nemmeno sut ne> mentalità del maestro a quella dello na. sua :mmngine è scampata 31 Oagel· stri carl not getteremmo il belletto e acolaro; di QU1 l'ele\.-azlone della nlis· lo della dcvastar,,Jot1e• Plffi.So ai ritrn.tti l'orpello. Non ne oo.nno bisogno: per :~:~~v: 1 ;1a~Jr:~ia:!~~ che ho ,recluti, che ho avutJ fr.i mano, chè il giudizio storico sarebtJe monco rivela neni sua capacità dl ecclissarsi di Lei.::Qu ello che prC6SO u t,ennine e fallace, se all'una storta, la storta e nel faro affidamento sulle forze, della Sua , 1.ta E!la, ctonò ea I é caro esterna dcllt? testimonianze scritte, spontanee dell'alunno, contlnu.amcntc come un ntpot~_•,.lattro •. ~~ antic~, e ~r~5A;~~:,an~~• !itrv~~ ~~e::: :a~~ 0 ~tc per meno dell':imor~ e del• :::;~~to~tf mt~ft~~~~;~f; ~ 1:ml~~: m:1 k stesse rornmlazloni, e conser– Quc-su n\OU v4,che C \'1.natcl. son dlven• mugrnt? eh~. nella ~sn. d'~II~, f.!On~· tnndosl dlaktt!cam.ente con tissa, l'al· tatJ f~n\Him· issi.mi (almeno ncll'cn,JD· lò ~ tcmpn) g~ ;mm uwuu di ~rafa: ~~~rlf~ ~o;;~~~c::,1 a~t~;~ ciazlonel So n glà larganumte dlf!usi o l altra_ eh~. :ti quarto piano d un al· cd insieme, dai nostri Morti e da no;. neU'opc1·n pestalozzi::ma e vl trovano bcrgm .. --cio, •r:i, Parigi, 13 notte. del JO Potremo not medCSlml condannar delle esJ)ressioni ..dl g1·aade dll<"acla. glj!,lgno,vegliò la spoglia csm.:i,me del ?a contLngente azione Politica, cd an· come I~ seguenti· « La fede deve es· m:o Babbo. zi cl giov.erà di r,p,cnsare ad eventi ~te ;::gta;i n~°n)l~aed~~~c ~lti~f~ co~ 1 ~~~ ~~~- ~oi:;~~~r{', 1 ~~i:~~~ (rascorsi, a pos;lbill _o certi errori _no- eoncettl 1nton10 all'oggetto suoj u (Nn• brn, segno del Suo gusto , foraminfl· Stri. ,e. dei nosu:, ,e uuvarar noiisolo Giero d · ~ ~.. colUvat ·ol pensa. mente squlsito ùocumento della su, nd cv1t:u-ll nell a, vrn1re, sl a. trarne e non ;~nc.. l'~Ì>~renùimegtoc di.?l pens1a~ grnzia espc11a •di signora dell:i casa. l~1mcper isplc~re ~ cause ultim~ de~· to o delle Jeggl del pensar~: l'runor1, raccolti dalla figlia amororo, rn:i pro- la ,tr~~Ua ll~l:an.i. 1>er Jnten<1~1e !~ deve sorgere dall'amare e non dall" babllmcnte travolti 11c!la rov:na cli un necessità stor:.c? della, nostra sconflt no1.!0!7i Intorno a 1 ofo ~h'ò Jei;no d'a: ngosto_ di glll.'rra. , , • }~rJu~~¾ac 1~ 1 •11~~ 0 d 1 st~~1; 0 :;"'t~=g~ more, cosl pu-re .a cap.1dtà ctl azione Null.i. )4a, se chiudo gU_occhi, L.1 :imol'e c'Uhimlnc•rà: ,.· aiuterà a com· deve n.iscere dal rare stesso e non <la \·eòo, a;ncora. 'i'utto vl\•e, th Lel,_nclln prenc1~re n IaL; 'C 01~ 1 ,;endc:re altrui dl.sfo_rsl intorno al tare,. . , 1~1"mona e ~cl cuore: ..S;::nza pena e c:he 1•Wl:istoifa 11011 st.:t senza l'iiltra: . Sa. ora da qut.>Ste ionp.ulazion, pas: 1 amm:u;co, senzn mn.~rc1~. ~1mn1arJ- che !'nmorc, appunto, e la nostra te- mamo alJa 1>rassJeducativa deJ P-:sta co p1-o,;o soltanto pct q~.antJ tlovran- dC"ltii O memoria. Il bcnu che· la StQ"no- 1o:wi o.pcrcorrIJ~O la serie_ lle 0 l&espc- no faticosamente ricercai e tlO!}ta?li f1!1 ra Anna cl volle e ci fC'Ce, cJ~ fruttò 1iment1 ~last1<:I t>estalozz.ianl, dalla carte Pol~•cr~. !ra dO:CWlJ~nu ~ archi· nello anime oltre la soglia dcf Suo so– scuola c.U Neul!of a Quella di Stans. d\ vio, tra libn e gi.ornah e l'lcord1 e l~t- polcro, divennero arma polltlc:i, stru· Burgdorf, dl Yverdon. noi cl convin· tere; fare lo spoglio, una ~rnita, clua· mento d1 loUa pcguo simbolo e pro· dnmo, sl, fadbncnt.e. che aolo una fe- rlrc, 1icostru1r eta, di fuo-ri. Senza rlu- mes.~ 1 di ~iizion~. ' dc cho sc::i~urlva_ ~ u11a tale novità f' SC1rvl. .. Noi siamo qui, h"\lpcrstiU al nostri . ~nten~tà d1 intu.:,.101~c cducatlvr1 pote- . Deli.n('ata un'lmm~ne di.a.rana, e- migliorJ, e QUaSi a noi stessi, per at· va cic?r!? sct.!}Pr~,~lal nuovo :e ror:z" sterua, si meruvJg~eranno <li noi. A<:: tendere a CJUestocompito: per mec;Ya• di qudl ln!aticalt.1c missiona1!0, \la cuseran:no motteggiatori la nostra re- re tra le du ~ storie per sc'(>G'llere Il via che ~ logoravano 1n ognl 1cnla· veren:m dl contnminars.1 <l'J:<1olat~la,nodo del <..-onlrasto rirnào p~r Jn-rcra· ~ivo f~lHto, ma d~blam<> a~cbc 1·lec> nè sapranno compren<lcrn le ragiom o re dlakttlcamente le due' gulse dh·cr– noscc11l_ ch,? 1n ogm ..srorzo d, rcaU1.za· Je guis~ del nostro cuore. Li aiutcre- se, e ,·c~Laurar l'tm-ità <!d interezza del zlono slnc,1ma ~ssai scarsa.rncntc e mo noi. Detteremo insieme la storda processo storico e del processo mora· ~~J,~g,uauim 1 entc 1 1 nuovo sphito Cf.lu• unQuiict~~U~à <~te%~~ u ~ ~to se le, ?-·ba~cndone c.:~nc:ret..amentel~lcùi· Vi r,mo senza dubbio delle attenu::mU la t: nuova> storia scritta su le tc::.'tl· ~ln:.!~rtr Qu..1, soltanto. è arra sicura 1n questa sproJ>Orz:lo m!:dcflclcn;e 1>ra· moot~zc raccolte, sulle, ~tcss~ pagine e L, veri li, lOttjours, u-0 bleese QUe .tkhc nel tem~ramcnto,pslcolox.co del Sue, d1 sul ca.rLeggiio eh Ella quotldla- )>OUr gu(!air•. Onde il Vero (che è ve– J>csta.lozz.l. oshUtà_ de11 amb iente, che namente sca.mblb con Turati, non sla ro litorico e verità morale ud Wl tcm· spesso riusciva a mterrompcrc brusca· per esser fatale al nostro culto. non po) saprà guarire ambedue smussare mente le esperienze, appena quando es- incidn, nel gtud.lzlo d'altrui, suipmm.a• angroloeltà unliut~l. E se è' certo ser– fO co.m.lnclavano a dare qualche erutto gine_ cbc cli Lei scrbrinmo nc,Jl anlma. Viri? n Vero lndagnr I'ol)era concreta· .(tale però non è 11caso d'Yverdon, ùo- Io n~o che no. mente immediata e p<>liUca della stcs• ve <l'l'Sperimento &! compl fino aHn L'epistolario comincerl a l..18Cl!'e sa S1,'110rnAnna, nou lo è però meno, fine), lncomvrenslonc o falsUlcaz:1000 quest'anno, èc11to da Alessandro Schia· e lo è forSt? più resuscdtarna l'imma.· 4lcl metodo da parte dei collaboratori, ,1, che fu a Lei devotissimo o che alla gtne .(luroolntn éci unica, rh·ivernc n una società agitata e nsslllatn da p1·eoc· bl.Bognn diffiolle raccomnndano copio- fascino relL&'oso,riudirne la voce sen· cup.izlonl pill. immlncnt!: si rteoi·dl ln• sa dottrina di cose soclallste e severa ta timbro e 1a aplr~tua'lc presenza Al• fatti che I tentaUVI si compirono nella probità di studioso. E Scltla\'I anzi ba lol'a, 3 Jlcbe i pa111colari ologl'aficC an• Svizzera durante gli sconvol.glmcnU gtà stampato, non senea l'inquieUtud1· che i. nost.rl rlcordj 1 n nostro stesso ~~~~~~o:e~~i~~~~e~~~~ (~e<lfo i:::;o:!to;~~tsu~~~~~ ~ ~r~ù ag i:~~!: 10su:e1fu:O. n~;:: Poleonfca. Matteotti, sul d.Jvcrso nueggtamento e dico. Ascenderanno alla dignità di stru· Ma, ammesso tutto questo, v•~ una giudizjo Suo e di Tu-rati <ll.nanzl al· mento C$Je~lale per gli st.orlcl polchè ragione plO. profonda dell'insuccesso e l'evento politico, olle conseguenze da semente creativa dl storia- Perchè la pli'J intrinseca alla mentalltà stessa del trarne, all'azione da lntrnprcndcre to- aoorta <tclla S1gi1.ora Anna - che a Petrultozzl. La. sua ronceztone era in sto, per non essere sopraffatti. moltl uomini grossl pare termini quc-1 fondo un kantismo. sorto qu::ist indi· Ne vent'il motivo dl condanJut per 29 dcccmbrc del '25, quando Ella spi· pendentemcntc da Kant e prlvo dl una g li uoouni di parte nostra, per i. n~ rò (e due giorni dopo La portammo dottrina delle ·categorie; una :lntu:.zto- $ t.li mc1gglOri ~ compagni, accetteremo ul cam-posanto; e fu, credo, la nostra ne dello solrJ.to senza le fomte e i nessi con equaullnc rassegnazione 11 ver- ultima « nKtn.Hestazlonc 1: l'ultilma. voi• deUa vlta sph1tuale, una dottr:na dello dettò: noo vorremo cot'tO contrapporvi ta ohe Bi videro gente, bandiere. coro- 11vih1pp0 senzn un !ogtco e metodico, Ntvillos-e ~ht:,1!ficazlonl, o ?isentttc. 11<-', ,i testknoniar del persistere d'una parte già tiaccala e vinta), - la sto– na della Sic,"Dora .Anna torse tncomln· cla, e per certo continua, di là da que:· la data ed oltre il Suo tùmulo; i.nfor· ma e coincide con la storia mo1·:.1le con l'essere e il dover essere, ~!i italiani migilori. N~ il rttmo ùell'ugual vlvct·e c!Yllt: potrà restaurami per U n06tro p,a.esc fin quando 11011 s1 acceda n Qucst'ai;· cettazione pur della storia lpofNit:a, rtn quando non s1 avverta l'iranterrDl· to fluire della linfa segreta. ~gretc.1• m< 'ntc fccondah;o e e cat.àrtlca: quasi un'i ntcrpreta:tJ.one, un adattamento. no n co nlormistlco forse ma JY.'l' nulla ~rcticO e Jrrellgtoso, del dogma catto: llco della Comunione del Sami. Ella ,1ssc, faeendosl arma e SC'Udo della brcvia urna del Su o cen ere, QUan· do glJ apparentemente vt.vl non c1-an,, se non assonnau o morti. Ella vr.glii> cd operò, como il Cristo net GetJ;L"IDa· nJ, erto Cr.tnunezzo ai Dtscepou addor• mentntl, e non Jgn.aro che avanti il prOSSC.mo canto del gallo anche l'ietro l'avrebbe rinnegato tre volt..... Ella suggcrl la lita e comandò alla IJa.tta· gUu, quando li oonlbnttere pareva imi: Ule. quando nnchc I mtgUoti temc,.·n· uo dJ SOggiacere :tlla sugtestkmc su.i· Biv.n dt•Ua l.lortc. Un b."\m.blno cul la tlipartlta de!!a ~gnoi·a Ann.a primamcute- 1·lvc~ che csJstuno, che simultaneamente ~~stono, la vita e la mortE>,che in.fonu:1• no cntt".J.mbedel pari la sostanza Jcl· l'<!sscre, sblgott}. <Jt: quel gjornJ, a seu· tir alcuno dt!' suol ptù carl p.1vent.ar1? che flillppo voleue segu;rLa. :!fa pili forse QlWl banlbHlO ebbe a sbigotti1·1! l)OCOdi poi, a sentlr dn Flllpp1> med,•· simo 1,-mcnHtoe oonlUt.nto flUCI timo• re. con J'an:;mnento veruntorio .c~t••s,· po' 110: In rcg>me dl oppressione ra· sdsta (l;ià l'aveva detto, F1Jl,ppo, :1r•1 dlJ;C1>rso vcr MalteotU, ed aneli~ 1u scrlSSt?, quell'Inverno del '26, snll.1. Cn· ~ca, a conforto d'un coolpaguo \1lti· ma della sua stessa sciagura), • il chr VM'e è di "i vere», e Anna vuolC" di,~ io -viva•· li: "-isse, interprete del fa.i(•j– :,;moad un mondo Ignaro, veggente an– nun:matore &.•Ila ,·c1·ità: et: f11i,;dsmo i• la g'UCIT.tll, Il bimbo sbigottito <lei '25, 1·.1p't!:1· me.nte maturatosi per lo stesso amm..i· nlmento in.agnau1mo di Turatl;-pen.~ht• fattosi a un tratto consapevole nn-u soltanto della reat.tà del VlVCC'oi! e del morire, ma del ®ver e di vtvere n:1• turabn,.:-nte S1 ritrovnv3, nel '3.:l, frn gl'tnnunlell\·ol1 cw. mentre scp.[)C'UI· ,-.:mo Turau al Père-Lnchats~. rt1rn:, della Signora Anna. divcnha reUgioso a!taf\'>, lribU"!I.J tclcale cli Cl"CÒOcti<'o· potW.co, te::."'tt..> simboUco di gluramcnto. Nè vole,·J ùi r poco, a confutazlon~ d•!I timlJ), che ieri rurono Ignari o 1.timen· tlOOI cd oggi am.ercbbcro di attt?ggiar· si n ,: poUU,•i • e Ilsuperato1·i ». che nel giudizio sull'opportu-n\tà. e la. pc.>rh.."'Olo· f:lltà, dunque :sut signllicato, <U om~l pcUegrlnaggto al Monumentale. <·on· corda~s...•ro gli antiCasclsLi e Ja Quc:stu· ra: che noi lleponcssimo fiori ,mll•1 tomba t.Jella Signora Anna, e i 1JOh· zl9tti Il(.) !I st.rapOOSSCl'O, ag:ltan<lo!i IÌl'' rmncnte come preda curp1ta nl n~m1.· co, qu:1si una bandiera :;travv~ta ,ml campo, in un du.cllo h1cgu:.ah.\ bl.'m,ì. ma l'icnr.a quarLlc1·e. J~lla guitla\'a ancora, lottava ancu!'.1: dlrimcva l:1 l'Onlrover.iia. « Vmtc1·,: ,I dolore per i I dovere»: parol~ di Enr,· co Gonzales, quell'ultbno giorn,1 1.k+ l'anno di S\'t'ntura. quel giorno che L1 portammo al cimitero. Ma paro)c Sue: quindi, parole ili vc1itù. Parolr, <1uiu– -;II, non cimcnticate; parole ol.>br.•J1lf': su ogn\ fronte. Con una tommla ch'E!la ancbbe a• m.ita, sul feretro fii Tl.)oratlmJo Padrè esortava alru.nità inflessibile Jell'antl· fascismo nell'azione: prometteva c.-h-; i superstiti non avrebbC'ro com~~tnto tregua o ril>OSO fin quando non fo:-;se· ro il 1·lt.orno u l'al)Ote<>sl « E le Tuè cen1irl si con!ondern:rmo con le ceneri •lcll':\.nna hcncclètta e con quelle det Tuoi mas,;;;01.i nell'aiuola del Manu· mentale che ~infiora per la "l"'ua1nCJ1 .. te,. n testamento medesimo di ·rurali conse gnava agli esecutori li Compito Jl cur.ir la traslazione del cenere pr~ l'urna della Signora Anna, Quando la patrla tornasse libera. Ancor.i una ,•oi· ta (oh, inlmitabile 1taUano mcneghloo dl FillllP<> TttratJ, rasSt..'Sl).titoanelM! a pOSl\UDO esllto), :lJlCOJ'aWl3 \'oHa ;1 se po' 110- Qur .sto st esso indugio a sclog-li1?1·r. .il voto qua.si m& pare Wl segno di auto· coscienza, un principio di autocrilic-J: una salut,n·c seml--co1lfcsslonc di ·wr· gogn:i. Se tal consopc,vole:tza della pn~ prla 1ndcgnità è .strumento al pel'(ezJtr namento di s~. all'ardore di adeguarsi a Lei, è sprone ad op rare secon.do il Suo cuort•, continua lti vita, Ja storia ver-.i e C'reativa della Signora Anna. Ma. siffatto pen:lurnr del « tnir~lo •. della re1:gtoso. presenza e l.lcll.l spiro· tualc cffi('acla tl'un Norto, megl!o si. definisce, n1x:.hc ùinan?J alla fragi\Wt '\.nmmn Jclh cara Signora noi::tru. i>11 tl'ffllinl reverenti di santità. JOO Ella f\l 90nta. PW.RO Tltf.:\ll<ìf,;

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