Nuova Repubblica - anno IV - n. 20 - 13 maggio 1956

(110) nuova repu~blica escludel·e del tu.tto l'importanza dell'esperie~z,a:. Che esso·, raJ)presenta anche. in alhi aspetti ddl'esflei-ièllzJ:!,'~poli_t.ica:. E. ppiché siamO ~oi 01:a, 'in questa sede,' à c19,;e~· delimi– ta·1:e' e a·écidere, .i,~ /).lfaflto uniti nel mov~m"entO politico qllà_li.._l(miti v<?gtillp.1,~· ._:dai:~.,_ all_'lmpo~·tfln~a delle' Csp~-. riellze che andiamo' compiendo, ha senso che qui il sign.i0è',i't0 di questa autoiiomia, eh~ n·on è, come _si ·~· chi"arito, "isOiazioni~rn_o, venga'' apprdèndit'o ·ex part~· UP,· co1ùe t stato ·chi~rito precedentemente ex parte movimen- - tù' sttidentesco. A !}ostro· avviso, còme 'gi1. da rnOl_ti comp'a~ni è sttito segn~lato, la ?on1ùne esperienza m UÌ? pllò"'ed __ ·è s[)es_s<ii'n grado· ·di_ 9ffri.re r,r'eziosi, ~ugg8ri– nie'n't~ ·e' $punti Per ,lo Ste.~sO lavoro nel 'movim~nto stu~ tèritesrio; perciò rion ci sembra ~é colltraddiioria al. prin-. ciPio _della 8ntonomi8, !lé' .d:altr'a p_aHe peÙcante di ttstrat.., t{~n:io. id~_ologfst_i99 :ia I nosti:~ pi-qpo~ta' ~llancTo la .Crmpl~- · ti•~itlo··acÌeguatarritnte' preoccupahdocl di d.ar ,~if::a 3lle. con– òi~{Orìi necessi:lrie 'Perèhé un cOstante 'contatt'o e 'dia._logo sìa'"mahtelluto f~a 'i CQinpagni' 1tnche' stii_ Problemi imì– versita.ri , anche se ctl 'tali' còntatti o dialoghi non Potranno uSèil·~·•·pei···.~~SsUll~ 'direttivè vìnCOlanti. A fa_le sCopo pro– poni'am'o · 1a· éostituzionè' di un i.hctn·ico nazionale per il mantenimento· dèf>ccii1tatti tra i c-cmpagni sui problemi· del' ·movimehtd 'S't:lldéntesco e· tale ,µroposta ci risèrviamo ' di sviluppare ìn seguito a dibattito. Ora, invece,· ·nel quadro di tali contatti, che auspichiamo iniziare fin ,da ora - e lo svolgimento di questè prospet– tive, -clovrebbè ·-a nostro modo di vedere èostituire la se– conda-parte di questo convegno-, superato ìl primo punto sull'atteggiamento di UP di fronte al movimento studen– tesco in generale, tenteremo di delineare quali siano gli attuali problemi· politici, tattici e strategici della politica uni-v.ersitaria e avanzeremo una nostra proposta sull'at– teggiamento che ai compagni sarà possibile prendere. In questa -.fase del convegno ,ci sembra particolarmente si– gnificativa la partecipazior'l6 d'i elementi simpatizzanti o pe1· altri versi a noi vicini: in -quanto -in tale sede un 101;0: stesso contribut_o,' a.Ua dìscu;;sione sarà pienamente giustificato;- esamineremo schematicamente le attuali cor• 1·enti..·operanti nel m,,ondo della politica universitaria. I ~ PRliWO LUOGO i cattolici. Tutta l'iinpostazione della · ;loro pOlitica univel'sifari'a è _dominata da un equivoco che la sna\ura completamerite. rrale e(ItÌivoco si articola in d~è aspetti esseniialmente cò~ne$si _: 'la' formula culturalisti– ca e il I'imite confessionale. Attràve'rsò la prima si propon'e co,1'18t"ema della rappresentanz&•' l'elaborazione di una rin. novàtà_ Pro.Posta culturale 8-I r:i,ondò accadel'nfoo tale da Permettere in seguito una'· riforma della totalità delle_ strutture politiche del paese i_vi_ comprese le univers.i.tarie. D{ tale 'impostazione nori è difficile scòrgere insieme Ja ing!3nuità. e la malizia. Ingeilu'Hà cori.sistenté"nell'attribuire ad Un .roOvimento ··nato 'e struttura.to come politico (vedi il pa;·adossale riferimento ·allà Rappres~nta-nza) coinpiti prop1·i' di Ùn mùvimento di cultùl'a per cui non ha certo senso il richiamo esclusivo all'arnbiente universitario o l'esige·n~a di~"i-aPPresentatività. Malizia d'altronde evidènte qminclO Si pe'nsi c·he tl\lé fomoseria. in sostanza teilde a far dimeri.tic8.re che· noh' eSiste problema cui turale che no'n 'si tr3'duca in terrl1ini politici, o a far credère che la. Urii'veJsità sia quel mOinento della vita pubblica in cui si·' elaborano le proposte culturali che poi le. fqrze. pol.itiche .reali>'jzeranno. Concezione aggravata ed ulte- 1·iormente avvilita dal preconcetto che i ~ermini di par– tenZa di questa avventura cultu1·ale siano già dati a" .p1·iori e a priori sia già data la unità settaria e confessio-' Jfale dei loro portavoce. Equivoci tutti questi che nelle sue recenti trasformazioni culturali l'Intesa ha ul– teriormente agg,·avato; consolidandoli da un cartello elettorale, giustificato da transeunti condizioni congiuntu– rali, a qualifiche di· un organismo con ambizioni di grande associazione a. carattere permanente e di ampliata oom- : petenza., Una più seria attenzione merita il disciolto CUDI. Esso costituì nel periodo della sua vita la· ga1·anzia di una viva presenza nel movimento studentesco dell'espe– rienza politica 1 pur cadendo _nel grave errore di non rico• noscere- il carattere particolare dell'esperienza politica universitaria. Per varie ragioni fu insieme serbatoio di qualificate disponibilità personali, ma insieme loro pri– gione negli astratti schemi di un politicismo, che per essere coerente· ad una linea di politica nazionale era del tutto estraneo· all'ambiente politico in cui si sviluppava. Non 1·ispettò né l'autonomia né il limite universitario, e proprio per ·questo fallì nella più seria ambizione, èruella di dive– nire· organismo di massa. Non lo divenne per la pàrados– salità di una volontà politica phe finiva con l'esigere un tale •Conformismo dagli studenti Che vi erano organizzati da. ·accettare una classe dirigente formatasi sostanzialmente al di- fuori della loro volontà, Lo scioglimento del OUDI av,,enne in modo assai equivoco ::senza che fossero dissipati tutti i dubb{ e· le ,accuse di. tatticismo, anche forse perché non del tutto infondate, cotne vecchie e nuove espe– rienze stanno a:-confertna.rE\ {vedi elezioni all'ORUR, liste non goliardiche a- Bologna e Napoli). Tuttavia questi sospetti, che obbligava.no a mantenere in predicato in molte associazioni goliardiche le domande di iscrizione degli studenti ex-OUDI, attraverso un certo periodo di qua 4 rantena che gli ex-QUDI di buono o cattivo grado, dentro o fuori le associazioni goliardiche, ·stanno finendo di scon-'· tare;- &ndavane,,,dissipandosi. Prima i socialisti, meno·· compromessi nella vecchia .politica del OUDI, ed ora i comunisti, ma.nifestano più ~hiare intenziòni e meno riserve mentali, , talohé sembra, ,venuto il momento di un loro qualificato, contributo .. •rispettoso delle'· autentiche dimen– sioni del mqvimen;tQ· studentesco.-:,, ,Non• vale Ja ,·pena di spendere•·· molte parole sulle destre, monarchici· e :neofascisti che ·non -1hanno fatto altro gioco all'università che· quello dei lor.9, partiti· e il cui più evidente conta-tto col mondo politico' ·universitario è consi.: stito nella denigrazione scandalistica dei suoi istituti. Ci resta da dire dei goliardi. E pa.rticolare importanza vuole· avere questa parte del discorso, perché, come i com.: 5 I CONVEGNO S1 1 UDEN'TÈSCO UP CRONAIA DEL DIBATTI I lavori sono stàd 'àperti da Tristano Codig11ola e presied·uti da GioVanni Merzagora. Gli interventi dei de,.legat-i si aprono con una .serie di brevi refa;.ion( sulle ,situazioni di sede e sull'atteggia– mento che i cotnpagni hanno finora assunto all'inte-i'no del niovimento studentesco. \ Dal panorama generale che ne risulta, si pitò rile– vare con comviacùnento l'ampia ripresa associativa che caratterizza questa fase della vita dell'UGI, e con anche maggiore compiacim.ento si vUò rileva·re come vrotagonisti di tale situazione di ripresa- democ·rat-ica siano molto spesso studenti di Unità vopolare. _Particolarmente inte– res.Y<mt-i, _ a questo. proposito, 1-isultano. le, situaziqni di 2'riesle, Sassari e Pisa. Il conh·ibuto dei nostri studenti è se?hpre qu,alifi,cato da una vreci.s<Jpresa di vosizione cont'io ·'OiJni'tentativo d-i equivocare sulla natura del mo– vimento student.esco e dell'UGI in particolare, distor– cendola verso fini estranei alla politica universitaria, o so~,toponend~la ad innatu1·ali egemonie, Hul merito delle 1·elàzioni interviene per p1·imo il co'mpo,gno Y ascòn, che aderisce in v·ieno alle tesi . dei relatori, confe·rmando in particola1·e conte il problem,a del– l' aÌttonomia, che sia Chiar-ùgi che Codignola avevano illustrato con particolare attenzfone in p·reparazione e in apertu1;a del dibattito, fosse stato sentito alla ,<Jtessama– niera dagli :1tudenti triestini. Alcune r·Ùlerve vengono · espres8è dal compagno Chel-i non tanto .ml primo punto all'ot·dine del aio'rno (proble1'na dell'auto~omia), quanto sul!a tesi dell'incon– diz-ionata adèsione all'UGI. Egli infatt-i, illustrando · 1a • p-asizione delf'Associa.zionè senese, rileva gli aspetti di deteriore qualUnqUismo propri in gran pm·te delle sedi deUe' associazioni [Joliardiche. Questi 1·ilievi sono rip1·esi e predsàti nella loro iniportanza 'negli interventi di Chia– rugi e Ciorli. Da questi ultimi si rileva co'me, èviden– lemente, l'adesione all'UGl non aia che una indicazione d-i mas.!ima, ed in genere non si richieda certo una adesione « incondizionata ». Evidentemente quello che conta è che tra i compagni nasca u.n dialogo capace di SU(J(Jerirecerte direttive co– m,uni; ·e solo su queste direttive comuni s·i potrei com– misurare il valore dell'adesione aU'UGI o ad un qua– lunque al:tro organismo studentesco. Q,uanto all'accusa di qualunquismo rivolta all'UGI, essa in pa'l'le, e partfoolarmente, in alcune sedi, sembra gi~tst.fficata, tuttavia- Cio'rli e Chforugi insi.stono nel rUe- pagni già Sa~~noi vogliamo finire proponendo loro µna presenza ed un'inizia.tiva nell'UGI. Fin dalle origini, in concorrenza ma1·ginalmente con il movimento cattolico, il movimento goliardico ha dato il tono a tutto il movimento studentesco. Per primo facendosi portatore delle esigenze più avanzate, maturandole e portandole a compimento attraverso quelle tappe il cui superamento oggi sta fatico– samente facendo uscire il movimento studentesco dalla sua preistoria. Autonomamente ·e per esperienza prop:-ia le associa– zioni golia1;diche hanno sperimentato le vidù e i difetti del mistico qualunquismo goliardico, irfiutanùone alla fine ogni aspetto evasivo ma valorizzandvne 1., necessità di attribuii·e il suo giusto valÒ1·e al rnomento associativo e al suo aspetto educativo; abbiamo spe1·imentato le virtù ed i difetti del politicismo esasperato che contribuì a Qar– glì ·coscienza del carnttere politico della battaglia stu– dentesca- ·'riuScendo invece a· respingerrie tutte le tenta• zioni gi<?\•anilistiche, corporativistiche ed ambiziosamente partitiche che vi si nascondevano. O G_GI LA QRISI, clamorosamente l'ivelatasi al recente cOniresSo d.l Modena, è la c1·isi dell'adolescenza del– l'intero rriovii:nento studenteSco, e dal modo di. ris~luzione di questa suS .crisi derivano le possibilità di salvare per il futuro tutto il movimento. · Ciò· non significa naturalmente che l'essenziale sia l'in– gressÒ nelle associaz;ioni goliardiche per la virtù_ tauma– turgica: di un cedo tesseramento: ma significa che non ,~i pohà essere una seria maturazione dell'e3perienza po• litica U!1iversitaria se nOn n'el solco de11e ,scoperte e nel superament9 degli enori del movimento goliard.ico. E çàsterà a convincersene ]a considerazione che tutto Ù giudizio c~e siamo andati formulando sul movimento stu– dentesco in generale e sulle sue forze non è che il risul– tato della lunga espel'ienza goliardica. Quale è l'attuaJe situazione di tale movimento? A Mo– dena sono ernerse delle profonde fratture che rispecchiano assai compiµtamente la crisi generale del mondo politico universifa,,io. Da ,una parte è giunto a posizioni paradossali ed estr.e– me que:ll'atteggiamento politicistico non rispettoso del li– mite universitario che abbiamo -visto costituire una delle linee di fuga di tutto il movimento studentesco. L'ha··espresso nel modo più caotico e nelle forme più assurde quella che, altrettanto paradossalmente, è finita con l'essere la corrente di maggioranza. La continuità ideale, il movimento giovanile, il rap. porto coi partitini, si sono tutti accavallati in un equi– voco inespli'cabile, Tanto è ciò vero che la presidenza che ne usciva, dal1e sue premesse ideali non rfosciva a tl'arre alcuna conse– guenza concreta politica e nei mesi che sono .trascorsi vare come spesso ver qualttnqt1ismo· si · gabelli qnello' che in realtà non è che « attenzione ai propt·i- interessi di studenti universita·ri », senza la qu(lle ~ion .si fa vo– htica di nessun gen.el 'e ed a nessun livello. La posizione dèi compagni di 'l'orino viene ·illustrata da F',ubini e da Gliozzi, che 1·ilevano con molta·: bbiet– tività e senso critico i vanWggi e gli svantaggi dell'3 ~iste autonome, di cui e.ss -ihanno fatto diretta e8perienza. Da parte d,i Gliozzi si insi.<Jte sul pericolo · della d·istinzfone dell'ambito universitario studentesco all'interno della poliiica nazionale. 'l'ale osservazione viene racco(ta da Bogi, Vegetti e Spazzali, da una varte 1·ilevando come la posizione di .. Glio.zzi · votrebbe violare i l-it►iiti. universitari della politica studentesca, d-i cui Spazzali insiste nel delinem·e il carattere empirico, e non as_trattaniente te01·ico e d·i 1>rincipio, e f auton·omia del m.ovfo~ento studentesco;· daU:altl'a converiJendo nella raccomandazione di mantenere quanto più po,1sibile « aperta :. la sensibilità del movimento studentesco ai 1·apporti l-ra prnble,mi del mondo accademico · e politicoi naz·ionale, d·i cu·i un im1>ortante aspetto veniva segnalato da Ohian1gi · nel nesso /acoltà-p·rofessione. Gliozzi in segiìito esprimeva il suo sostanziale ac- !". cordo con le tesi dell'autonomia e del limite universitario, la cui portnta e valid-ità veniva illitstrata dal conipagno Codignola, raccomandando di non dimentica·re che . o(tre al problema di una pol-i-tica studentesca universit.ària, esiste su tutto altro piano il pl'oblema del proselitisrno di UP tra gli student,i, il quale non doveva ritenasi .as– sorbito ddl p1'imo. Su tale giudi.zio i conser13-i .sono sfoti unanimi. Hi vota1Ja in conclu.sione una mozione che, approvata all'unanùnità, espritne la nece .,sità -<lej r-i.spetto da parte di tutte le forze politiche, ivi coni.– presa UP, dell'autonontia del mov·imento studentesco, e a,uspica che il movimento ll'ovi• - in ··se stesso le energie ver 'difendere questa sua autonom-ia. In conclusione dei lavo·ri, parlano i compagni Lo,rnvio e- Momles, membri della Giunta Esecutiva dell'UNURI, su pl'oblemi di indirizzo del movimento atud;ntesco. Se-~ guono altri brevi interventi, diretti <i vimtualizzare l' at– teggiamento tattico che g/,,i studenti d·i UP intendono (_M– .sumere nel inovimento studentesco. ll tema; per la br.e~ vità del tempo, non è molto app1·ofon.dito, ·ma dttgli inte1·venti risulta ulteriormente riconfermata la validità dell'impegno nell'UGI. dopo il suo irn;ediamento, si è mantenuta su un JiveJJo' cli 01·dinaria amministrnzione, assai squalificato, nella· at~ tesa di veni,· sostituita: nella scomoda posizione d~ Chi– oggi è in grado di dire qualcosa di più serio, Della minor8.nza, poi, bisogna distinguere due asf.)etti assai diversi. Quello enunciiato da UngMi e quello, ·che si rihova negli interventi di Chiarugi, Lunghi, Bogi,: ·ecé. I due gn1ppi, assai diversi per ispitazionè," 'si co1Jegavanò per il solo fatto di sostenere in è'Omune 1 ·còntro' la cosi<f-' detta maggioranza la tesi del limite- un-iverSit.ario, 1·isel'– vandosi l}Oi ciascuna di chi'a1·ire·,{é ·r6cipr0~he 1)osizieni nel pl'osieguo del dibattito. Sostanzialmente la teI~i cJj·,Ung:ui com;i~te in un· 0011:. cetto dell'università comè luog·o di formaziòne della clas8è politica del paese e perciò stesso come unico strnmenfo educativo per una completa esPe!'ienzil criti;a, è pe·r ~òn~ seguenza nell'attl'ibuzione agli o,.ganismi studenteschi -d~l– l'impegno a far v.alet·e tale esperienza C'vme propri!\.· d~J– l'università e a p,ropugnarne e difenderne gli ·aspetti; riel' mentre che l'UOI .. sarebbe l'organ_isrno. po1·tatore di u.n~ specifica ·giustificazione culturale (in specie quella lib~-. nle idealistica) di tale concezione dell'università. · La conente opposta J"espinge in limine una conce-: zione dell'università come quella acc~irnata, rilevando11e -ii sostanzia.le {:ìign_ificatoreazionari·,:, ·nel rispolverni-e. vecchie giustificazioni élitarie delle funzioni' della cultura e rel . non voler prendere ~tto della necessità di ricoprire .-tut~~ lo spazio dell'educazione scientifica ~ tecnica di ogni grado e setto"~· d~ .qu~l -significato politico che si vonebbe riser• vare. a.li ~mvennta. ..,.... Ne viene di conseguenza la necessità di considerare la differenza tra l'università e gli alt,·i ordini di scuole com,e essenzialmente esp1·essa dalla preparazione professionale <li particola,·e livello scientifico e specialistico che è fol'nita dall'istituto uniyersitario; giustifiQ.ando in tal modo una più sensibile atten;t,ione ai p!'oblemi di un'efficiente prepa- 1·azione. scientifico-professionale degli studenti. Tutto ciò naturalmente tenendo presente in primo pia– no la preoccupazione di far·e dell'università, come di ogni altra scuola, un momentff di educa,..,ione politica e non solo di 'preparazione tecnica di classi_ subol'dinate. Da quest'ultima concezione discendono anche agevo]. mente tutte le considerazi·vni che in questa relazione, in ordine ad ogni genere di problemi, siamo 'Venuti esponendo;, ed è appunto opernndo all'~nterno di questa conente che il gruppo giovanile di UP di Milano ha ùato il proprio contributo alla vita del movimento studentesco universi– tario. La nostra Proposta perciò, che rivolgiamo al con– vegno, è quella di inserirsi attivamente in questa co1T'8nte, per costituii-e la garaniia della sua serietà e della ·sua per– severanza nella dimensione in cui noi ci auguriamo ·che tutto ·il movimento studentesco si muova. ALBERTO CIORLI e SERGIO SPAZZALI

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