Nuova Repubblica - anno IV - n. 7 - 12 febbraio 1956

(97) 1111ova repubblica L ucr O.ELLA RIBALTA cAsc·o– D'ORo di LUDOVICO ZORZI S ONO NOTE le. vicende ch.. e hanno rital'dato l'.arrivo del film« Casco d'oro» di Jacques Becker, giunto solo ora sui nostri schenni per merito di un coraggioso distri– butore di provincia. ·Escluso da Cannes e trionfante al festival di Locarno del 1952, il film non era stato valutato jn Francia nella sua reale importanza. In Italia, fino· a Ca-sque d'or, Becker non aveva trovato da parte della cri– tica i giusti apprezzamenti. Il notevole Grisbi, solo in appa- · J'en;,;a ricalcato sulla. falsariga del « giallo », era parso una opera minore, e come. tale segnalato alJa Mostra di Vene– zia del 1954 per l'ottima interpretazione di Jean Cabin. '.Anche Goupi mains rouges, Antoine et 4-ntoinette, Rendez– vous de juillet (in italiano « I.e sedicenni:.} non avevano :,accolto consensi. Solo Edoardo e Carolina (con Dnniél Célin e A·nne .Vemon} aveva ottenuto presso i pubblici delle maggiori città un certo successo, -l'innovatosi in parte con Grisbi. Ora la presentazione di Oasque d'or, il pi.:1 rile– vante film di Becker, ci consente di giudicare l'importanza di questo regista nell'irn1bito della produzione francese ·odiern:t 1l Con Oa.,que d'or, Becker setnbra ripropone alla nostra attenzione· i terni a.mari e suggestivi del cinema francese «populiste» di ant0guerra. Ma avvertendo che tali temi, dopo le eccellenti prove fomite in quel periodo da Duvi– vior, da Renoir e da Cn.rné, rischiavano di apparire esau– riti e compromessi, in una parola privi o qut1.si di signifi– cato, ha, moltO opportunamente, t·innovato eatmos[era della sua storia, ambientandola. nella Parigi fin du siècle. -L'inte– resse di questo espediente ha tina profonda giustifìcazfone culturale: la letteratura «populiste» (cioè non popola.re , ma ispirata al popolo) aveva finito por identificarsi, agli occhi del pubblico cinematog1·afico, con i .film ·pessi~stiCi di Gabin degli anni ti·a il '30 e il '40 (ai quali, si è acuta• monte osservato, deve aggiungersi la pl'opaganda del go• vo1·no filo-nazista di Vichy, che si era sforzata. di attri• buire la sconfitta, oltreché agli aperitivi e al malthusia– nfamo, agli effetti «deprimenti» di quei film). Ma la sua nascita risaliva. a un'epoca più remota, legata alle estreme espressioni della narrativa realistica, che prende le mosse _da Zola e dai Goncom·t e si conclude- coi romanzi di Charles-Louis Philìppe e di Ma.l'gue1·ite Audoux, apparsi intorno ai pi-irni anni del secolo: che sono poi gli anni culinina.nti della belle époque, verso i cui valori senti– mentali o spettacolari la riscoperta operat~ da un buon 11urnero di re"gisti am_erica11i e francesi ha contribuito a suscitare nel _pubblico una forte corrente di favore e di simpatia. Vestendo i suoi personaggi in còstume- e raccon– tando la sua storia con lo spirito di una. 1·ievocazione, Decke1· non è duuque ~eppur venuto .meno al gusto oggi dif[uso (e i.ncora.ggiabilo, mediante esempi fedeli) per Ja .,-ccherche du; tcmp;s°pel'du. ( Dis. di Gag) CONFERENZE SULL'ARTE ASTRATTA ~ ; tnteressante, ma "ha dimenticate il problema delle "relazioni umane" n fusi con grande gusto· e abilitlt, e cçn tal.e immediatezza di rappresentazione da togliere alle reminiscenze letterarie o figurative ogni carattere estetizzante. Oasque d'or risulta un film asciutto e incisivo, quasi perfettamente 1·isolto, sia sul piano dell'intoliigenza Co1·male, della scienza e ·sa– pienza compositi va., sia dat punto di vista del 1·llmo e della pt·ogressione narrativa. Tranne pochi difetti {più cho altro delle concessioni psicologiche al gusto del pub– blico, come il posticcio finale, che riprende il motivo del ballo all'apcrtoJ sottolineando l'impossibil.ità di quella lu– minosa eVasione), tutto il resto è di un'a qualità eccezio– nale nel cin ~: dalla stupenda scena iniziale della gita sul fiume __!_ un René Clair più còlto e sottile, che ha visto il magistrale frarmnento · di Ìtenoir Une vartiè de · campagne (193G-37} - alfe scene d'amore, pervase da una commossa sensualità {e naturalmente deturpate dalla no– stra censura}, allo sposalizio nella Chiesa di Joinville, dove la tensione sentimentale è superata dall'atmosfera, che pare ricostruita ·nei più minuziosi particolari sull'aria un po' stinta e polve1·osa delle p1·ime fotografie, fino alla s~quenza. finale, in cui si vede Casco d'oro salire l'interrninabile scala a ·chiocciola di una equivoca ca.sa e-ssi pen 1 sa vada a un incontro d'amore venale, mentre invece si prepara ad assistere, da una finestra che dà sul çortile della. prigione, alla decapitazione dell'amante. EPPURE, al disotto di questa impeccabile correttezza, • che basternbbe da sola a fare di Oasque d'or una I NTORNO a « Casco d'oro ~ - soprannome della giovane esemplare pagina di cinema, si avverte l'operare di una e splendida amante di un bellimbusto, appartenente a. indefinibile impressione. di riservaF che linùta e al tempo una ba"nda di criminali parigini - e intorno al falegname stesso cirCoscr-ive la pienezza del" nostro consenso. C'è, Manda, che per Passione e desiderio di lei diventa due nell'intero film, quasi un ecces.c;o di perfezione, che affiora volte assassino e finisce sulla ghigliottina, Becker ha co- chiaro qua e là. con un sospetto di congegno, di determi• .struito un « tempo », di htoghi, figure e paesaggi, straordi• 1iismo calcolato. e· meccanico. Accanto all'ignobile violenza nariamonte evocativo. I bistrò, i balli popolari, le barche dei bassifondi, alla çloppiezza e alla perversità degli imprilsi domenicali sulla ?\f~rne, i rustici amori.a Joinvillé, la soli- criminali, c'è posto, sì, per sentimenti onesti e since1·i, darietà. e la violenza degli apaches, g_li arredi delle case come l'amicizla tra Manda e Raymond e come l'impossi- e delle botteghe, gli squaJlidi commissariati cli pol_izia, gli bile amore tra i due protagonisti, che assume a tratti la · abbigliamenti dei personnggi, sfruttati con intenti ora. iro• tenerezza idillica o malinconica della passione pura; ma nici ora patetici, sono a.ltrettanti effetti desunti dalla nar• tutto è come visto e filtt·ato attraverso un sottile velo di 1·ativa e soprattutto da.Ila pittura, per la quale soccol'- freddezza, di violenza intellettuale, che impedisce un 1 intfo1a 1·ono ad ogni istante i nomi dei gra_ndi pittori del tempo: adesione alla. l'ealtà delle· vicende e dei ·sentimenti rappre• Renoir, Degàs, :Ma.net, Pissarro, Toulouse-Lautrec, Rous• sentati. Forse questa ~ensa.ziorn~ di· distacco, di predispo- seau le Douanier. Ispirandosi, con molta 1ibert1\, a un sizione ordinata e improbabile dipende da un non chiaro 1 ·en.le fatto di cl'Onaca - le gesta della banda Bonnot - atteggianwnto del regista di fronte· alla sua materia. Una· il regista ha messo a partito perfino·le illustrazioni popolal'i riprova sta J1el fatto che mentre la rnaggioranza dei ~ri- e i disegni ispirati dal clamoroso « affaire » agli incisivi tici e dogli spettatori ha visto nel film un'opera di fondo caricaturisti del «· Pctit Joornal lllustr"é ». Ha infuso nella estremamente serio e drammatico, a noi è sembrato ·di recitazio'ne degli atto11i (dei quali vorremmo almeno ricor• cogliere in questa .vicendo. un'eco di ballata ilnro-tragica, dare -l'intensa duttilità espressiva dì Serge Reggiani, la. sul tono della Beggar's Overa di John Gay o della Dre~gro• malinconica é-oquetterie ·sensuale di Simone Signoret, ·e la schenoper.di Bertolt Brecht: anche Casque d'or è un ballo sorvegliatissinia• mism1Q. '•di Olà.ude Dauphin nella parte di ladri, di prOstitute e di assassini, ironico fino _alla cru• del .capobanda Leca} ut1'cnergia, un'asciuttezza nervosa e deltù. e amaro fil1o alla satira. 'Tuttavia la satira non esce ;vibrante,. che- costitùisce, ·secondo 'alcuni, il tono fonda•- dai iirniti di un raffinato grottesco (la colletta tra i membri mentale del ,film,.· e -·1·ap--presenta la sCOperta fatta da della banda a favore· della nonna del carneriere da loro Becker ·al •di· ·.sotto dell'immagine -pochadistica e sostan. stessi assassinato; il comporti;imento t1;ppena ·c;ricato e fii• zialmente decadente della società' francese del tempo, vo1o· dei g_~ndarmi e dei. poliziotti; l'aspetto di m~nichiiù - o.(fel'ta dalla- .·maggidr ~parte delle~ ricostruz.ion-i cinemato• _pittoreschi ed C:sérµplificativi di alcuni affilia.ti alla tnala- ha accompagnato Casco d'oro, durante la scena della fuga dal fo rgone carcerario}. Tutto ciò è operante nel sottofondo intenzionale del film, ad onta della sua rigorosa e levigata unità stilistica, è insomma una questione di tono più che di sostanza, e forse rjvela un atteggiamento intimamente un po' con. fuso di Becker nei confronti del suo film: in una intervista concessa a due redattori dei « Cahiers du cjnéma » egll, 1-i– facendone la _stÒria·, ha esposto propositi e -considerazioni alquanto divei:se dal film. come ora lo vediamo, e sotta– mente cootrnddittorie. In altri terrnini, neppure Casque d'or sembra sfoggire alla comune parabola del cosiddetto rea– lismo cinematografico francese, .che mette capo a conclu– sioni inevitabilmente intellcttnalistiche, oppure sfocia, negli esiti di un naturalisTno sa.dico e ripugnante, tipo Le aalair• de la peur di Clouzot (1953'). Gli ostacoli a questa impre-. cisa formulazione artistica.,. a questa non cempleta riso– luzione poetica sono di ordine vario e non sempre ·perspi– cuo, ma uno almeno vorre·mmo individuare, per quanto con• cerne questo e gli altri film di Becker, nel di~interesse versò l'analisi del tessUto sociale entro cui si svolge le vicenda. I cr·iminali di ·oas(J'Ue d!or sono fissati al loro tempo dalle bombette,. dalle giacche strimin:1.ite, _ dai coltelli a serra– manico, così come quelli di Grisbi lo Nano dalle giacche sportive, dai nUtra e dalle automobili, ma gli uni potreb• bero agi1mènto prendere il posto degli altì·i. Mancano le 1·agioni, i presupposti etici ed economici della loro cri– minalità, manca la società che li condiziona e li esprime. In questa difezione il nostro cinema del dopoguerra, al– meno nei suoi esempi migliori, è. andato assai più pro._ fondo e lontano; e anche un film di onesto livello artigia• nato conio Proc·esso alla ci.ttà di Luigi Z3:mpa, con.tempo• raneo (1952) e per vari nspe~ti simile a dasque d'or, pur restandone nettamente differenziato sul piano stilisticQ, appariva assai più· impegnato sul terreno del realismo so• ciale e animato da u·n non trascurabile significato polemico. NEI QUADERNI DI NUOVA. REPUBBLICA. E' USCITO: ANTONINO RAMIREZ OTTO ANNI DI AUTONOMIA SICILIANA _gro.fichefinora tentate. vita, ~cc.}, •o.ppure ·si. risoJve, n~lla maggior pai:fe,de.i casi, -OiV .~ •• : 'T..,l~t~\t.9uestielementi appaiono intJ'ecciati, equilibra.ti e,.h- _iff~-tl1~1,i<lri..dJkJ~j\ltl9,.~$t~irf,,,(~èY..&u '!'" àrJrR?c,'iJri.~11(,che: l lf'J-' '~-, J,!ì(:. ' l,I>_("}"}'.°;•~'•.,,!.

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