Nuova Repubblica - anno I - n. 24 - 20 dicembre 1953

ste che alla Pignone, in realtà non è sentita dai dirigenti: quando lo– calmente le organizzazioni sinda– cali si combattono con le parole di sempre, con i metodi cono– sciuti, in omaggio alle circolari venute dal centro, l'unità sinda– cale si rivela quella che è; un tragico scherzo alle spalle dei la– voratori. A leggere i manifesti che sono apparsi in questi giorni sui muri di Piombino, in occasione delle elezioni della CIF della Ma– gona, risulta evidente ciò che ab– biamo affermato. Su questi manife– sti, mentre le varie organizzazio– ni sindacali si lanciano a vicenda accuse di tradimento, di corruzio– ne, di incompetenza, di responsa– bilità per· la tragica situazione cittadina, poche son le parole di solidarietà per gli affamati, molta demagogia e niente chiarezza di idee. Gli operai d1e lavorano son vinti dalla paura; e quelli che non lavorano? Come vivono? Co– sa fanno? Le strade son piene di improv– visati venditori ambulanti che non trovano compratori; l'altro gior– no hanno arrestato un ex operaio perché aveva venduto dei funghi che, per la sua inesperienza, ri– sultavano velenosi; non mollo tem– po fa tre capi di famiglia mori– rono straziati da un ordigno esplo– sivo con l'aiuto del quale si ri– promettevano di portare a casa un po' di pesce; altri capi di famiglia vengono spesso trovati a tendere «tagliole» nelle riserve di caccia dei nobili locali; chi era riuscito, in tanti anni di duro lavoro, a innalzare quattro muri, a comprar– si una motocidetta, a risparmiare un po' di denaro, oggi è costret– to a vendere o a dar fondo ai ri– sparmi per continuare a vivere. Se poi alla demagogia dei sin– dacati, alla tracotanza e ingordi– gia padronale, all'onorevole Togni, noto come piombinidrofobo, a tut– to ciò che ha contribuito ad affa– mare questa disgraziata città, ag– giungiamo l'inc~petenza e la de– magogia dell'amministrazione co– munale che, fra le altre cose, ha venduto il terreno di sua proprie– tà a privati cittadini (in amorevo– le connubio con i consiglieri di mi– noranza interessati) a un prezzo oscillante dalle 200 alle 1000 lire il metro' ed oggi non può costruire case per i numerosi senza tetto ( riferisco le precise ~arole dett: dal Sindaco al sottosmtto) perche questo terreno « dovrebbe essere riacquistato a lire 5000 al metro», crediamo che il quadro sia com- pleto. . . E il· Sindaco Mancm, corre a Roma a elemosinare un piatto di brodaglia.... . Una città affamata non chiede brodaiola ipocrisia! Ci risulta che sono stati stan– ziati alcuni miliardi per la costru– zione di una stazione marittima per l'isola d'Elba, altri soldi ~ono ~lati stanziati per la costruzione di case popolari (i tuguri e le ba– racche scoperte dall'onorevole Vi– gorelli sono anche qui), sono stati promessi cantieri-scuola e di rim– boschimento .... Il sindaco solleciti l'inizio di questi lavori e l'applicazione di queste· promesse. PIETRO 81\:\"CO~"J P.S. - Ecco i risultati delle elezioni, avutesi nel frattempo, per la Cl F della Magona a Piombino: 4 posti alla Cl L e alla UIL, I alla CGIL, I ,Ila OSNAL. NUOVA REPUBBLICA CONTROLLO DEMOGRAFICO e pianificazione dellafamiglia D AL 17 al 28 agosto si è tenuta in Stoccolma la IV Conferenza della !JJ1erm1tio11al Pla1111ed l'a– renthood l'edera1io11 (I.P.P.F.). Tale Federazione Internazionale si propone quali scopi fondamentali di rendere universalmente accetto, nell'interesse della società, il concetto di pianifica– zione della famiglia, di promuovere la fondazione e lo sviluppo di analoghe associazioni nazionali, di incora&Biare ricerche scientifiche nei campi biolo– gico, demografico, sociale, economico ed eugenico. li preambolo della Co– stituzione della Federazione redatta in occasione della recente IV Conferenza suona così: « Poiché è nostro convin• cimento che la causa della pace mon– diale sarà avvantaggiata dall'equili– brio tra i bisogni della popolazione e i mezzi attj a soddisfarli, noi crediamo che la pianificazione della famiglia sia un fondamentale diritto umano». Le giornate del Congresso il cui tema era « La popolazione e le risorse mondiali in relazione alla famiglia », vennero dedicate allo studio dei pro– blemi del controllo delle nascite, del– la subfertilità e della fecondazione ar– tificiale, dell'educazione sessuale e del– l'organizzazione delle cliniche e dei consultori prematrimoniali. 158 rap• presentanti di 22 Nazioni dell"Africa, dell'Europa, dell'Asia e del Nord Ame– rica partecipa,•ano alla Conferenza e il fatto che tra gli intervenuti figu– rassero alcuni membri del I' Eco110111ir a11d Sorial Co1111ril dell"O U sta a indicare l"importanza del problema di– battuto in relazione alla situazione economico-sociale mondiale. Nei nostri giornali queste notizie non compaiono, ma forse è opportuno rendere noto che l' Ero11omir a11dSori11/Co1111ril nella sua recente sessione estiva, nel tra• smettere all"Assemblea Generale un piano per un fondo speciale per lo sviluppo economico, sollecitò che una parte di tale fondo fosse impiegato al fine di promuovere il controllo de– mografico nelle aree depresse. Indub– biamente quanti raccomandano tale provvedimento si rendono conto che altre misure debbono essere prese per risolvere i più urgenti problemi delle comunità, ma d'altro canto essi hanno la piena consapevolezza che lo sforzo per l"incremento della produzione delle risorse alimentari non potrà che risul– tare \Ono se disgiunto da una delibe– rata azione per la limitazione della na– talità, soprattutto nelle aree depresse (ad esempio in India, in Cina e, se vogliamo considerare quanto ci riguar– da da vicino, nell'Italia meridionale). Richard Sterner, rappresentante del– la Svezia nel I' Eco110111ir a11d Sorial Co111uil, così concludeva il suo di– scorso inaugurale del Congresso: « li vostro lavoro, Signore e Signori, ha un profondo significato strategico per la pace del mondo, per lo sviluppo sociale mondiale e per la liberazione economica, sociale e culturale della donna e di tutta l'umanità». Va rilevato infatti come l"importan– za di altri fattori, in ispecie di quel– lo morale, non sia seconda all"impor– tanza del fattore meramente economico. li controllo demografico infatti, ove non si imponga quale urgente neces– sità, viene considerato in molti paesi un dovere sociale, un atto di civiltà. In tutte le società in cui la vita umana è tenuta in qualche conto, il concetto di regolazione della prole o « pianifi– cazione della famiglia » è un concetto da tempo acquisito: non si discute più sulla sua accettabilità o meno, esso esiste come dato di fatto. E si badi bene che « pianificazione » non si identifirn necessariamente con limi• tazione: la pianificazione della fami– glia è la mi,ura che consente la pro– creazione volontaria e consapevole OS· sia il giusto intervallo tra una mater• nità e l'altra: il « family spacing » come dicono gli anglosassoni. ei pae– si in cui tale idea è penetrata in pro– fondità esistono org,nizzazioni fem– minili appoggiate dalle autorità locali e una rete di cliniche e ambulatori specializzati che rendono possibile a tutte le donne di ogni classe sociale di « programmare » la maternità, OS· sia avere tutti, e solo, i figli deside– rati, al tempo desiderato. L~ pianifi– cazione della famiglia è dunque ad un tempo azione di carattere sociale e mezzo <li liberazione della donna e di elevazione della sua dignità. E valga il vero: la percentuale degli aborti procurati, statisticamente è ri• sultata in molti paesi essere inversa• mente proporzionale alla diffusione dei mezzi contracettivi e l.l dove le no• zioni concernenti il Birth Co111rol sono facilmente accessibili, l"infanticidio è un fatto assolutamente eccezionale. In coscienza possiamo noi dire altret– tanto? Recentemente un'ind1iesta con• dotta per conto dell'Istituto Doxa dal Prof. Luzzatto Fegiz circa il controllo delle concezioni così concludeva: « di PIOMBINO centro della città. In questi baracconi - oli re cinquanta f miglie· si . sono divi;olo spaziocon paretidi cartone mobiliguaslali dall'umidi@. Quiunafamiglia di sei persone dorme io un sololetto. noi Italiani è stato detto che se non abbiamo il divorzio abbiamo in com– penso l'adulterio consensuale. Sarebbe doloroso se si potesse sostenere che mentre si vieta la vendita di mezzi contracetttv1 (che non siano anche profilattici) tolleriamo l'aborto procu– rnto » 1 . E potrei a questo punto citare anche una lettera di un medico di Bari che si proponeva di incidere su nastro le suppliche delle donne che a lui si rivolgono quotidianamente per avere qualche informazione circa il modo di limitare la prole. Aggiungeva tale me– dico trattarsi di donne con 10, 12, 15 figli. Per ragioni economiche le figlie già sposate di queste donne ri– mangono in ca a e pertanto, conti• nuando esse a prolificare, si danno casi di famiglie che aumentano di 2, 3, 4 unità ogni anno. essuna meraviglia quindi che il Meridione contribuisca per il 75% all'aumento della popo– lazione nazionale. Consideriamo invece come alcuni paesi affrontino il problema e si ado– perino per risolverlo. Alla Conferenza di Stoccolma i delegati delle varie na– zioni hanno esposto i risultati recen• temente ivi raggiunti. Quanto maggior• mente avrebbe potuto colpire un osser– vatore di paese latino fu il tono in cui vennero mantenute tutte le comuni• cazioni e le discussioni del congresso: il tono, cioè, spassionato e oggettivo proprio di qualsiasi congresso scienti– fico. Scopo di tali comunicazioni era infatti quello di rendere noti i più recenti risultati raggiunti nelle ricer• che di laboratorio (ricerche molto avan– ,ate specie negli S.U.) e di esporre i dati statistici riguardanti l'efficacia dei vari metodi adottati nei vari paesi. Negli Stati Uniti un"infermiera (oggi Presidente della /11ter1111tio11al P/"1111ed Parenthood Pedtr111io11} che prestava la !,Ua assistenza negli « slums » di New York, sin dal 1912 iniziò il movi– mento della Pl,1111ied P"re11thood, bat– tendosi per il diritto da parte dei ge– nitori di pianificare la propria fami• glia. li movimento, dapprima osteg– giato, ottenne in seguito l'appoggio del– l"Accademia di Medicina e della Asso– ciazione Medica Americana, nonché di numerose confessioni religiose. li Ve– scovo Browley 0xnam, presidente del Pederal Council o/ Ch11rrh1, ebbe re– centemente a dichiarare: « quando noi rendiamo accessibile alle madri una se• ria informazione scientifica per lo sco· po altamente morale di apportare alle nostre famiglie bambini sani e felici, noi saggiamente usiamo dei mezzi scientifici per fini morali. Le comunità che non forniscono consigli prematri– moniali di educazione sessuale e mez• zi per distanziare le nascite dei figii tradiscono se stesse». Oggi in tutti gli Stati Uniti del Nord America, tranne che nel Mas– sachussets e nel Connecticut, il B.C. è legalmente nmmesso: inoltre in sette Stati il B.C. fa parte del servizio di Pubblica Sanità. Nel 60% delle Facoltà di Medicina esistono corsi di istruzione circa i metodi del B.C. In Inghilterra esistono I 30 consul– tori per il Famil) Pla,ming. Tali con– sultori sono appoggiati dalle Autorità Municipali e il loro personale agi– sce in collaborazione con i medici del Servizio Sanitario Nazionale. li p_!lbblico viene informato dell'e~isten- 3 za di tali consultori attraverso gior- nali...e la radio. In Olanda, che pur conta il 3l o/'o di cattolici, esiste dal 1881 una Lega Neomalthusiana, trasformatasi poi nel– l'attuale « ocietà Olandese per la ri– forma sessuale» che conta 82.000 membri. E per passare ai paesi dell"Oriente in cui la pressione demografica è gra– vissima, accennerò al Giappone in cui l"incremento annuo della popolazione ha raggiunto il milione di unità. Eb– bene in questo paese il Governo me– desimo ha istituito un corpo di 18.000 infermiere addette alla diffusione dei metodi contracettivi_. In India dove il problema è del pari gravissimo, la popolazione au• mentando di 4 milioni di unità all"an– no, il governo ha formulato un Pia– no Quinquennale di sviluppo (dal 1951 al 1956} che comprende eia un lato l'arresto dell'aumento della popolazio– ne dall"altro l"incremento della proctu– zi~ne delle risorse alimentari. li go– verno ha compreso che l'azione per il miglioramento del livello di vita della popolazione sarebbe frustrato dal continuo aumento della medesima, per· ciò ha stanziato un fondo di 487.500 sterline per il controllo demografico. Ma, ripeto, il controllo demografico non deve essere considerato unicamtn• te dal punto di vista economico, ma altresì dal punto di vista sociale qua– le meno di emancipazione della donna e della eliminazione di vere piaghe quali l'aborto, l'infanticidio, la mater– nità illegittima. In Js\'ezia ad esempio la popolazio– ne è rarefa;ta (7 milioni di abitanti), non esistono problemi derivanti dalla pressione demografica, il li,•ello di vita è fra i più alti del mondo, eppure proprio la Svezia è all"avanguardia in questo campo. Jn lsvezia, dove t;Ìn dal 1850 ebbe inizio la lotta per la emancipazione della donna, la propa– ganda per il B.C. ebbe inizio 70 anni fa. Da venti anni esiste una Lega per l'educazione sessuale che conta at– tualmente 100.000 membri e che fin dal principio ha insegnato la responsa– bilità della procreazione e della fami– glia. Le autorità governative favori– scono la diffusione del B.C. e la Chiesa di Stato ne accetta il principio in sen" al matrimonio. L'educazione sessuale viene impartita in tutte le scuole e i centri per l'assistenza alla maternità, esistenti in tutta la nazione, forniscono informazioni circa i metodi contracet• tivi. In tale paese il problema non consiste più nella limitazione della po– polazione, ma nel consentire a tutti di avere figli che siano desiderati 2 e di assicurare a tutti questi indistin• tamente il più alto livello di vita•. In tale p:tese in cui non esiste la re• torica della maternità da noi impe– rante tutti i bambini crescono in con• dizio~i da noi inimmaginabili, fisica• mente e psichicamente protetti, sussi• diati dallo Stato fino all"età di 16 anni. Ma noi - che secondo le recenti inchieste Vigorelli e Tremelloni con– tiamo 6 milioni di persone in stato di miseria e altrettante in stato di indigenza (le famiglie con oltre 5 componenti rappresentando il 50% di quelle a bassissimo tenore di vita}, più di un milione e duecentomila disoccu– pati e oltre 300.000 illegittimi negli orfanatrofi - noi ci rifiutiamo di af– frontare questo fondamentale problema. VITTORIA O1,1\'ETTI BERl,,l 1 Doll~ttino Doxa, Anno VII, N. 12•13, 15 luglio 1953. 2 / m~duimi consultori che forniscono consitli circa i mdodi cantroattir:i funto• 110 do antri di cura della sub•/ertilità. 3 J>er :m panorama eStwrienfr di lati. or• gomenti, C/r. Dino Origli:\: « Lo stato attuale dello limita:ione delle na-1cite Nd mo,cdo » in Difesa Sociale Anno X.-XX.11•· 1953; ,ol. II.

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