Muzak - anno III - n.13 - giugno 1976

Porno/erotismo Il guardone ha Quattr'occhi Sandokaz, Sorchella, Naga, lacula e Angelo Quattrocchi credono che sia rivoluzionario, divertente, nazionalpopolare lo squallido sesso da graffiti di vespasiano dei pornofumetti. Noi preferiamo l'erotismo. L'operaio extraparlamentare Montatore, iperdotato, umilia il padrone Ercole Piselli esibendosi in frequenti e mirabolanti scopate. Il proletario in divisa Tromba, essendo un dritto, mentre i fessi stanno in caserma si diverte con allegre prostitute tutte seni e chiappe (« Tromba tromba ragazzone, mi accontento di un ventone » dice lo slogan di copertina) Cappucetto rosso, che sotto il cappucetto è ignuda, scopa la nonna, il lupo e il cacciatore, unendo così alle indubbie gioie dell'eterosessualità, anche quelle più reffinate della gerontofilia è della zoofilia. Non manca il dottor Mandrillone, bruttino e magretto, che colleziona disavventure nel tentativo di battere un suo collega d'ufficio nella nobile gara a chi si porta a letto più svedesi mentre la moglie è in vacanza. Seguono Zora sbarcato sull'isola della Malesia per incontrare Sandokaz, Biancaneve che offre al Duca un pelo simbolico dal suo pube dicendogli che può « intingere» tutte le volte che vuole, Naga che al servizio del ministro della difesa francese si fa più volte sodomizzare da un Pupazzone formato Tarzan ovviamente virilissimo e Bonnie, pupa bionda, che con le mani nelle mutandine urla « Presto dammi una spazzolata come si deve ». Si assomigliano tutte: capelli lunghi, bocche enormi, seni alti tondi come palle, natiche esorbitanti, cosce chilometriche. In genere possiedono altre femmine identiche, lesbiche o schiave, o schiave lesbiche, spesso frustano altre donne o schiavi (uomini mai), fanno le graziose con maschi dal baffo sottile nero (simbolo di virilità) che emettono in genere suoni tipo Slurp slurp nell'appressarsi al loro corpo nudissimo e fasciatissimo in impossibili brandelli di vestito. Parlano in un gergo piuttosto uniforme dove nomi ma soprattutto sinonimi di organi sessuali si mescolano al normale fumettologico tipo « Avanzando nell'intricata giungla i nostri eroi » e ad interiezioni che vanno da « Merdosaccio! » a « Briosciona »! Chi li legge, in genere, ne trae un senso di vaga frustrazione, violenta noia, ma soprattutto antipatia per il sesso, descritto sempre come fonte di ellecite soddisfazioni, magari frequentissime ma non per questo meno triviali e colpevoli, legate a personalità maniacali o a occasioni truffaldine (la moglie in vacanza, l'infermiera, la segretaria da sorprendere, la maestrina di cui approfittare), a violenze, alla faticosa battaglia per essere il più maschio (le cui tappe corrispondono alle varie penetrazioni) oppure, nel caso della protagonista femminile, alla casistica delle perversioni appetitose alla cui testa si situa, trionfalmente, il lesbismo. « J acula vi ficcherà una per una nella palle le spine del -'I 1. 3 4 S- 6 1 3 ~ 10 ..,,., 12 13Ll 14 15" ,f6 1:;-1r ..,, 2o 21 'l'l ?3 2,4 'lS '26 Zf 23 2.C, 3o 3-1 3Z 33 3'1 ;s- ;6 39- 33 3'J C,o lf1424Z<.,~ 44 '1f 46 41 4f 4'1 S-o ,1 S-2 S..3 ' ~~ ,; 8 ~, 6 o 61 6 2 6 3 5"4 ?5° -S-6 , , 6 t 6, -:,o r1 12 r 3 ~~ ;~;: ?-11-K 1'3 80 21 f2 t!3 $4 s, 86 Bt 8K 81 ,o ,-1 'Jl ,3 "34 ,r ~t '3?- ~, 19 .e, ce.4o1 {-( \~-~2)-) • ( ' 1 I Jfl/J ~~ ~~ .t°ftd \_ ~ L vJod115K1 Una tavola satiro-erotica di Wollnsky piacere! », strillano le copertine, e ragazzini infelici, so.ttoproletari, proletari totalmente idiotizzati, qualunquisti di tutte le classi e di tutte le età, comprano per noia, per ignoranza e per disperazione. Che cosa ci sia di rivoluzionario, di audace, di divertente o anche solo di eccitante in questa sequela di parolacce inflazionate, di cazzi disegnati tutti uguali e tutti grossi, di pupette surreali che si masturbano con la punta delle lunghe unghiette laccate, lo sa soltanto Angelo Quattrocchi, indefinibile personaggio della ormai vecchissima « Controcultura», in un settore che puzzava già fin dall'inizio, quello dell'under a tutti i costi, ideologicamente più confuso del naziomaoismo, sempre alla ricerca del contrario dell'intelligenza. Su Re Nudo di Marzo, ancora una volta, l'abilità del Nostro nella strategia dilla ambiguità si rivolge al contestato terreno della p )rnografia, e classifica ~enza l'ombra di un dubbiu, le varie Sorchelle, Draculine succhiapalle e Zare e Bonnie, addirittura nella tradizione nazionalpopolare: « Basta leggere Gramsci » tuona Quattrocchi dalle colonne di Riprendiamoci l'erotismo, « per capire che fotoromanzi e fumetti sono la nostra vera ktteratura ». E la motivazione sarebbe che « li leggono tutti senza distinzioni di ç1asse (ricchi e poveri), di età (giovani e vecchi), di cultura (colti e ignoranti) ». A parte la mancanza di nessi logici (se tutto quello che vende è letteratura ...), quello dei lettori di fumetti pornografici è un filo nero che corre fra giovani vecchi ricchi e poveri, eruditi (i « colti » sono un'altra cosa e preghiamo Quattrocchi di non disturbarli, per evitare rivolte o altre reazioni da parte della categoria) e ignoranti, passando per la loro stupidità reazionaria.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==