Muzak - anno III - n.13 - giugno 1976

Collane Regione Lombardia: Documenti della Cultura Popolare Documentazione realizzata dalla sezione cultura del mondo popolare • Regione Lombardia • Giunta Regionale - Cultura, informazione e partecipazione • Prodotta dall'Autunno Musicale di Como. I. Bergamo e il suo territorio • Vedette VPA 8222 RL • a cura di Roberto Leydi. 2. Brescia e il s110 territorio • Vedette VPA 8223 RL • a cura di Roberto Leydi. 3. I protagonisti: Le mondine di Villa Garibaldi • a cura di Bruno Pianta • Vedette VPA 8231 RL. 4. I protagonisti: La musica del Carnevale di Bagolino • Vedette VPA 8236 RL • a cura di Italo Sordi. 5. I protagonisti: I minatori della Valtrompia. La famiglia Bregoli, di Pezzane • Vedette VPA 8237 RL • a cura di Bruno Pianta. 6. I protagonisti: Ernesto Sala. Il • Piffero» di Cegni - Vedette VP A, 8269 DL • a cura di Bruno Pianta. Da qualche tempo la Regione Lombardia ha istituito un servizio dedicato alla ricerca, organizzazione e diffusione dell'espressività culturale di base nella regione. Questi sei dischi rappresentano i primi risultati di questo lavoro, insieme con tre libri (uno sul territorio di Brescia, uno su quello di Bergamo e uno di introduzione generale). Anche i dischi contengono note informative abbastanza esaurienti. Lo scopo di queste pubblicazioni non è, evidentemente, quello di intrattenimento, e quindi i dischi non brillano certo per varietà e godibilità superficiale. Contengono però molte cose bellissime e molto importanti: per esempio, tutta la tradizione strumentale dei balli di Bagolino, e alcuni repertori di canto tradizionale che hanno dato un grande contributo a tutto il movimento che in Italia si è occupato della ripresa e dell'uso della musica popolare - da quello dell'ex operaia di filanda Palma Facchett i (che ha trasmesso tutte le più importanti canzoni di filanda che conosciamo. da « Povere filandere » a « Mamma mia si son stufa ») a quello delle mondine di Villa Garibaldi, Andreina Fortunati. Clara Bencdusi. Ebe Dalmaschio. Ciascun disco documenta un momento importante della cultura popolare in Lombardia, e ne permette una comprensione in profondità piuttosto che una mera deliberazione; perciò l'intera serie è raccomandabile. li disco che a me è parso più significativo e nuovo è comunque quello dei Fratelli Bregoli, una straordinaria famiglia operaia che canta canzoni che descrivono l'emigrazione e la condizione dei minatori. E' senz'altro il disco meno • scontato» dell'intera serie. Un'altra cosa da dire è che su questo lavoro attorno alla regione lombarda e su Roberto Leydi che ne è l'anima, tore si è accesa una polemica che è arrivata anche a livelli di pessimo gusto, incentrata sull'accusa di collaborazionismo con la DC (che gestisce l'assessorato regionale alla cultura che produce questi dischi). La questione non va vista in termini moralistici o cospiratori, 'ma nei suoi contenuti e risultati politici. E' cioè possibile fare un lavoro politicamente e culturalmente utile sul mondo popolare, con il patrocinio della DC, magari di sinistra? Evidentemente, alcuni compro44 messi sono inevitabili. L'intera serie si basa sul concetto • di pluralismo culturale», per cui in Lombardia accanto alla Scala e al Picolo Teatro ci sono anche le mondine e le filandiere, e anche loro hanno diritto ad esistere. E' un grosso passo avanti sul piano della democrazia - ma c'è il rischio che sia fatto con una condizione sottintesa, e cioè le filandere e i minatori hanno diritto ad esistere finché non rompono le scatole e non si pongono come antagonisti alla Scala. Il limite di questa collana infatti sta nel suo concentrarsi sul mondo tradizionale, prevalentemente preindustriale o paleoindustriale della Lombardia. Perciò, il territorio di Bergamo comprende le mondine, ma non comprende la Dalmine; quello di B.rescia non comprende la OM. L'assenza della fabbrica, della classe operaia di oggi da questo « mondo popolare" è la vera discriminante. Ma d'altra parte la questione della fabbrica è la discriminante nuova che si pone a chiunque voglia occuparsi della culfura di classe. Non a caso, proprio sul territorio di Bergamo l'Istituto Ernesto De Martino ha svolto la sua ricerca dentro l'occupazione di una fabbrica, la Filati Lastex, e ne uscirà un disco prodotto insieme col consiglio di fabbrica. Se si vogliono fare i conti su come è oggi la Lombardia, e non su come era, questa è la direzione in cui muoversi. D'altra parte, non si può certo accusare di tradimento chi si occupa in modo corretto ed utile delle dimensioni più tradizionali del mondo popolare: già avere costretto le istituzioni regionali a prendere atto di questa realtà senza mistificarla e manipolarla è, a mio parere, un grosso successo politico. Sandro Portelli Diverso E' questa una collana curata dalla Cramps di Milano, che intende proporre le idee di artisti esterni ai circuiti commerciali e alle restrizioni di ordine teorico, tecnico e compositivo. li fatto comune a ogni proposta di artisti che incidono per la DIVerso è l'improvvisazione nel senso arcaico del termine. Un'improvvisazione caratteristica alla musica modale primitiva ed etnica, trasposta nelle coordinate spaziali e temporali. li fine di parte della musica contemporanea è porre l'ascoltatore di fronte a una scelta indipendente da fattori logici, un suono che tragga origine da una forma rituale e tribale, che evada dalla castrante distinzione fra tipi orientali e occidentali. La DIVerso ha dapprima pubblicato un album inciso dai fra. telli baschi Arze, eseguito su una coppia di strumenti primitivi chiamati txalaparta. Ne sono gli unici esecutori attualmente viventi, e hanno appreso l'arte dello strumento (composto da travi di legno maturati nei ruscelli e sospesi orizzontalmente con cinghie di cuoio) da una delle uniche due coppie che nel '65 ne continuavano la tradizione. li ritmo che si produce battendo la Talaparta con pestelli di legno è simile a quello prodotto dai cavalli a galoppo, ed era la più diretta espressione di un popolo di guerrieri e cacciatori come quello basco. Una coppia di esecutori suonava abitualmente durante la preparazione del sidro. Altri volumi pubblicati dalla DIVerso sono lmprovisation, dei chitarrista inglese Derek Bailey e Fluvine, del contrabbassista Fernando Grillo. Di questo ci riserviamo di parlarr più estesamente, in futuro.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==