no aver temprato questo nuovo eroe che la morte non può toccare, tanto, anche se muore, Nuvolari rinasce come il ramarro. Ancora il testo poetico è reso vivo dal buon senso contadino degli stessi ammiratori del pioniere. Testo e musica sono dosati e riescono pienamente nel loro intento. Questa lunga suite ci sposta fisicamente dalla nostra poltrona e ci trasporta in una corsa sfrenata in cui il motore a scoppio è mimato con semplicità ed efficacia da una corda bassa di chitarra acustica che rulla. Il mito è spiegato con chiarezza e sintesi e alla fine del secondo brano siamo convinti. Forse vedremo presto un film su NuvoMille miglia (prima e seconda) Partivano di notte Arrivavano di sera Lungo mille chilometri DI una fantastica carrera Quando facevano ritorno Il cielo scendeva basso Colpiva la terra al cuore come un sasso. Poi il sole si spaccava Contro Il ferro dei gasometri E dall'alto lasciava Una riga rossa di sangue Sulla strada per chilometri Mentre sul prato italiano C'era la morte secca che falciava il grano. Mille miglia di un anno ormai lontano Il giorno dà le sue prime boccate Quando sulle strade verdi e In piano Urlano le grosse cilindrate. Ultime partenze al mattino Quando l'alba non è ancora sfumata Zaffate di gomme e di polvere Tutta l'Italia è risvegliata A Bologna Arcangeli è primo A Roma Nuvolari prevale A Terni dove c'è il rifornimento Passa Varzi e Nuvola è secondo La polvere alza un lenzuolo dentro II vento E copre questo scontro furibondo Su Radicofani sembrano sette Per le stanze d'un castello antico Trecento curve che la morte strina E gomme roventi e puzzo di benzina Al secondo passaggio per Bologna L'Alfa di Varzi è ancora prima lari e probabilmente saranno stati Dalla e Roversi ad ispirarlo. Dal mito alla fantapolitica il lato II ha inizio con Ingorgo. La melodia spaziosa, la voce allontanata dall'eco che salta un'ottava, mentre l'organo soffia alcuni accordi maestosi su una allucinante fila d'automobili sull'autostrada per Parigi che richiama l'angoscia, per esempio, di Week End di Goodard. Ancora piccoli flash, caratterizzazioni precise dei protagonisti, senso di calore infuocato mentre un sintetizzatore « sbuffa » e il ritmo si fa improvvisamente serrato: « Passa un giorno e arriva la sera / passa la sera e il giorno fa Ma l'Insegue spietato Nuvolari Che chiede strada con i lari Ora Nuvola è dentro il suo trionfo Mentre Varzi fantastico è secondo Arcangeli e Campari ritirati Tutti campioni famosi per il mondo. Partivano di notte Arrivavano di sera Dopo mille chilometri Di questa fantastica carrera E nessuno poteva dire Se le macchine correvano Per ritornare o scomparire. Partono a notte fonda Coi fari accesi sull'onda Dei pioppi In Lombardia E li strappano via. Sbruffi di polvere Zaffata d'olio Puzzo di benzina Per le strade d'un Italia contadina.- una corsa epica fu Sul cuore verde di Gesù Sul suo costato sporco d'amore La mille miglia del quarantasette Corsa spaccacuore E dura come non mal Vera crocefissione, esecuzione d'orchestra Un'awentura di pioggia e di paura Antico massacro Antica festa Maceria di case una vera tempesta. 28 ritorno ... ». Ecco che ancora l'automobile è filo conduttore stavolta di una risoluzione filosofica e già molti abbandonano l'automobile e si spargono per le foreste a cercare cibo mentre i cavalli corrono sui prati. Soffia il sintetizzatore con maggiore energia mentre Roversi e Dalla portano a compimento il mosaico sul1'auto. Parallelamente al brano precedente anche qui la partenza è lenta, con la voce piena d'eco. Uno stacco di sintetizzatore anche qui marca uno scatto d'energia nella musica corrisposto dal senso del testo: sappiamo tutto del motore del duemila, ma come funzionerà il cuore del ragazzo del dueNuvola, Nuvolari Nuvola, Nuvolari Sei una nuvola nera Dentro a un ciel sereno Sfascio di primavera A cielo aperto Quando sbatti il martello sulla sorte Ma se cerchi la morte La tua morte non verrà Mantovano volante! Vetro di cuore Sulla sua 1100 Se ne frega anche della vita che corre per la vittoria Sbattevano gli alberi Mentre la corsa passava L'Italia aveva il cuore divorato Quando I campioni per I rettifili Erano un baleno e si vedevano appena. Nuvola. Nuvolari Sei una nuvola bianca Dentro un sereno cielo Sfascio di primavera A cielo aperto Quando sbatti il cucchiaio della sorte Ma se cerchi la morte La tua morte non verrà. La vettura era aperta Come un delfino arpionato Poche lamiere, il volante e le gomme Passano a Bologna Come passa Il vento In grande silenzio la gente il respiro tiene Nuvolari e Carena Arrivano secondi a Brescia con due minuti di distacco Primo è Biondettl sporco come un cane mila questo nessuno lo sa. Due Ragazzi chiude l'album. Due ragazi che parlano di loro stessi, del loro rapporto mentre l'automobile tende ad uscire di scena. Il tema centrale è il loro futuro. L'elemento fondamentale ridiventa umano mentre l'automobile è l'abitacolo dentro cui stanno seduti e uno sfascia carrozze è la scenografia di questo incontro. La canzone, sottolineata dagli accordi di un eminent, segna il passaggio disinvolto all'intimo, all'umano di tutti i giorni in cui l'automobile è importante solo in quanto i due giovani la scelgono come posto per fare l'amore. Danilo Moroni Per le strade padane Sfrecciano a viso aperto Era un mare coperto Con le erbe lunghe e amare Le macerie della guerra L'Italia: occhi divorati In guerra Un urlo di motori Da strappare la gente dalle case Voci, luci. colori. ..
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