Poco dopo sei nel piazzale della caserma, circondato dall'attenzione dei soldati che hanno interrotto le loro occupazioni per andare a dare un'occhiata ai nuovi arrivati. Inizia la trafila che poi impareremo a conoscere bene; fureria - maggiorità • ufficio viaggi, sempre le stesse domande - chi sei, da dove vieni, cosa facevi nella vita civile, etc. - lunghe code, lunghe attese. Poi il ritiro del cubo: l'assegnazione del posto letto e, nel migliore dei casi, l'armadietto. Sei costretto a leggere e firmare una parte del regolamento e, guarda caso, la parte che riguarda la limitazione di tutte le libertà democratiche di cui godevi fuori. I giorni successivi ti riservano le prime adunate, i primi discorsi di « benvenuto » da parte del colonnello, le prime minacRiformati, rivoluzionari o rivedibili Sintetizzare, in poche parole, tutto ciò che è utile a chi deve fare il soldato, è impossibile. La lettura di alcuni libri, e soprattutto di giornalini di caserma (la visione del film • Marcia trionfale» invece non è affatto utile). Ecco comunque i consigli fondamentali per i « partenti » in tre diverse categoria; per chi la divisa proprio non se la vuole mettere; per chi si vuole garantire una buona « sopravvivenza »; per chi crede che, anche nelle F.A., occorre fare tutto ciò che è possibile per « cambiare questa società », per chi parte già deciso a lottare insomma. 1) MAMMA NON VUOLE, E PAPA' NEMMENO ... ce (niente politica, 01sc1pll· na, difesa dell'onore delle F.A.) le prime stupidaggini sui sani valori, patria, bandiera, fierezza di portare la divisa e essere al servizio della patria. Ti spogliano dei vestiti civili e ti vengono distribuite camicie, divise, scarpe sempre troppo grandi o troppo piccole, mai giuste. Si va intruppati dappertutto, a mangiare, in libera uscita, dovunque tranne - per fortuna - al cesso. Intruppati ci guidano dal ~rbiere che ormai abbiamo già imparato a chiamare ' Cochise '. Il taglio orribile ha lo scopo di toglierti anche nell'a~petto ogni individualità. Tutti uguali almeno nella parte delle teste che il basco lascia scoperte. Gli ufficiali ti cancellano continuamente, vogliono da te solo u-na ' obbedienza TENZIONE! bisogna fare per tempo la domanda e tutte le varie pratiche. (In questo senso ci dovrebbe essere tra poco persino una legge... Qualcuno la chiama « concorrenza sleale » al rapporto libero, ma così va lo stato). Ci sono poi motivi « regolari » per essere esentati, tipo essere orfani (di due, o un genitore), malattie, etc, ma anche qua ATTENZIONE! finiscono sempre per essere esonerati quelJi che non dovrebbero (ma « ammanicati ») e per fare il soldato molti che sono orfani, o malati (e parecchi di questi rischiano poi la pelle). Per sapere bene come fare le domande, a chi, etc, e per sapere tutto sul « serviizo civile » (che però è più lungo!) per gli «obiettori», c'è un libretto da leggere: «Contro il servizio militare» di Stampa Alternativa - Savello (lire 700). Tutto qua, con l'attuale legge. 2) IL BUON SOLDATO SCHWEICK ... Il metodo migliore per non partire è avere il papà (o la mamma) in parlamento, preferibilmente nella Dc o nel Psdi. In alternativa avere un papà ricco e/o potente (gli zii sono già meno sicuri). Ottime probabilità di non partire ci sono per chi è già sposato (quasi sicuro: in caso di un figlio), ma ATCome sopravvivere? Ci sono metodi, anche « legali » per farsi « avvicinare » a casa (motivi fa. miliari, di studio), pensarci anche qui per tempo, o l'avvicinamento ti arriva, insieme al congedo! Ci sono sistemi infallibili per avere licenze « straordinarie», o permessi: anzitutto esami di stato di ogni tipo (n1edia, elementare, maturità), per cui sono obbligatorie licenze di pronta, rispettosa e leale', cercheranno di insegnarti con le punizioni a dire sempre sì, ad essere una macchinetta agli ordini di tenenti, capitani, sergenti sergenti maggiori, colonnelli, marescialli con una, due o tre strisce, maggiori, aiutanti maggiori, sottotenenti, generali. etc. Ed ecco il gran giorno, un giorno tra i più attesi della vita militare, dopo il congedo: il giuramento! Atteso perché siamo ansiosi di gridare 'L'ho duro', e perché forse con questo stupido e ridicolo spettacolo teatrale durante il quale piangono solo gli ufficiali e qualche genitore particolarmente angosciato per la brutta fine del figlio, finisce l'epoca dell'addestramento formale. Quanta rabbia accumulata durante questo periodo, ma 7+8 giorni (totale 15, anche se cercano magari - arbitrariamen te - di dartene meno). Per gli esami di università NON è invece obbligatorio). Poi « licenze agricole» (d'estate), ma bisogna dimostrare di avere, in proprio, un pezzo di terra. Poi ci sono i « G.M.F. » (gravi motivi familiari) che possono essere di due tipi, veri o falsi. Per quelli veri conviene fare anche quante piccole soddisfazioni. Chi non si è tolto la soddisfazione di sbagliare apposta il passo, di battere in ritardo il piede sul riposo, di sbata.cchiare il fucile per bene al pie-arm, di rimanere sempre ultimo nelle marce. Chi n·on ha gioito nel vedere l'ufficiale rabbioso quando al posto di un unico colpo secco e marziale lo abbiamo costretto a sentire una sventagliata di colpi, l'uno dopo l'altro. Sono importanti momenti di rivalsa contro il sistema, ma anche contro certi ufficiali che si permettono di insultarti. Sono momenti importanti perché scopri che se sei solo tu a sbagliare il passo, l'ufficiale ti punisce; ma se è tutto un plotone che marcia fuori tempo, l'ufficiale la sua rabbia se la ingoia tutta intera. E allora capisci che insieme si può le corna, per quelli falsi ricordarsi che il « moribondo » deve essere parente di 1° grado (amici, fidanzate, zii lontanissimi non vanno); dieci giorni ( + viaggio, come sempre). In queste tre casi la licenza è obbligatoria. Obbligatorio « sarebbe » il permesso, o licenza breve » per i « concorsi di stato» (quindi, prima di partire, e durante naja comprare « Tutti i concorsi», e con 700 lire di carta bollata e la ricevuta, è tutto fatto), c'è qualche comando che fa finta di non saperlo, o cerca scuse; fare casino nei vari modi (scrivere ai giornali; fare volanini, etc.).
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