29 ria: che sono poi i termini stessi con cui Comunione e Liberazione va al recupero della cultura contadina. I gruppi di intervento o di « animazione » che restaurano le feste (questo avviene con particolare intensità in Campania) si preoccupano di ricostruire il guscio tradizionale, lo« stare insieme», il « divertirsi » - e non si rendorio conto dei profondi nodi psicologici che stanno dentro questa modo di stare insieme, delle componenti rituali che nascondono significati del tutto diversi da quelli dei benintenzionati animatori.· Questo si trasferisce, naturalmen.te, nelle feste « militanti ». Si parla di stare insieme, di gestire, di riunire politico e privato, e magari in certe feste succede pure. Ma succede, appunto, nel tempo della festa, che è un tempo particolare. Se i pastori sardi hanno bisogno di organizzare nove giorni l'anno in cui mangiare la carne senza sentirsi in colpa, i militanti della sinistra hanno bisogno di organizzare tre giorni a Licola per fumare, fare l'amore e stare insieme e avere la sensazione di contare. Evidentemente, come i pastori sardi non toccano la carne nel corse del tempo « norma1e », così i compagni delle feste sanno bene, dentro di loro, che alla festa contano e gestiscono, ma nel tempo normale non contano e non gestiscono niente, neanche dentro le organizzazioni che organizzano le feste. Licola o il Festival dell'Unità sono dunque un « tempo diverso», che rischia di essere ·altrettanto alienante quanto le tradizionali feste contadine, ma meno identificanti di queste perché è coperto con l'ideologia espressa del gioco e del divertimento, senza riconoscimento delle tensioni che rendono possibile il bisogno della festa. Si veda l'uso della musica popolare in queste feste. Scatenarsi per la tarantella ➔
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