questa e gli organi di Avanguardia operaia e del Pdup). Nel tempo libero da tanta serietà informativa, a parte Muzak (come si legge nella formulazione della domanda), compra Gong (incoerente scelta o paranoia da collezionista?). Nessun rotocalco, nessun giornale femminile. Se Rusconi comprasse Ciao 2001, farebbe un affare L'Editoria nera è largamente rappresentata con la solita coerenza antifascista nelle liste del peggior giornale: Il Borghese, il Settimanale, Il Candido, Gente. E fra i quotidiani: Il Secolo, il Giornale, il Tempo. Ma, quasi a incoraggiare il nostro sogno di ricavare dalle schede un identikit giovanile, la rivista più odiata non fa parte del gruppo Rusconi, non contiene corsivi di Nino Nutrizio e Montanelli, ma articoli di musica, lettere al direttore da minoranza silenziosa « under 23 » e uno psicologo che consiglia perennemente di mettere la testa a partito: è Ciao 2001, unico settimanale per nonadul ti (ci rifiutiamo di chiamarli giovani, termine che per molti motivi incomincia a esserci caro), concorrente di Muzak non tanto per i contenuti quanto per la tiratura (è l'unico che vende di più, fra i cosiddetti « giornali specializzati»). E' un dato importante, che traccia una discriminante, magari facile, ma solida, fra « noi » e « loro ». Rafforza il ·nostro senso d'appartenenza all'area della rivoluzione culturale più della preferenza data a Berlinguer, simbolo già quasi consunto e già quasi di governo. (Non per ghettizzare i giovani). Il diciottenne Fabio di Casalgrande che odia Berlinguer e il professore, ama Elsa Morante, odia l'Esorcista e la Premiata forneria marconi, Alain Delon, Ciao 2001 e il Secolo d'Italia, che detesta soprattutto la Legge Reale e afferma che il giorno più brutto del 1976 è quello in cui hanno ammazzato Alceste Campanile (12 giugno, tre giorni prima del suo giorno più bello) è, anche se la scheda è stata scelta a caso, il lettore tipo di Muzak. E in fondo anche il lettore ideale. La miglior legge è l'anarchia Erà una domanda tranello, un po' come quella della birra, ma più pericolosa. Sulla birra si metteva alla prova, in fondo, solo il senso dell'umorismo, l'autoironia. (Bisognava capire che s)::,attereil segretario del Pci Enrico Berllnguer a mollo nella Tuborg, come esprimere le proprie idee per preferenze annuali, è un gioco, più che un'inchiesta, anzi un'inchiesta-gioco). Chiedere qual è la legge più giusta espressa dagli organi giuridici di una società come la nostra, metteva alla prova (si fa per dire) il rigore teorico dei lettori. Moltissimi, con nostra sorpresa, non ci sono cascati e hanno risposto: « Nessuna legge», « Boh », « Non esiste» e altre variazioni scettiche. Sono stati la maggioranza (molti anche del clan dei fans di Berlinguer). Alcuni, dando prova di eccezionale predisposizione al leninismo, si sono persi in spiegazioni a margine: « l'apparato statale, in una società divisa in classi, eccetera eccetera ...». I più coscienziosi, quelli che per buona educazione, per pignoleria, per vincere un giradischi o per fiducia nel nostro discernimento redazionale ( « Anche la legge migliore è sempre e soltanto un male minore »), hanho voluto rispondere, dando il loro voto all'abbassamento della maggiore età a 18 anni e al diritto di divorziare. Non sono mancate neanche stranezze come « l'abolizione degli enti inutili », legge che, ci risulta, né nel 1975, né prima sia mai stata promulgata, anzi. Otto berlingueriani organici hanno citato la « regolamentazione del diritto di aborto », ma confrontati con il totale dei comunisti, son veramente pochi, e questo va a tutto onore del Contrappunti ai fatti n. 10 (« Dottore, ho peccato! ») che quella legge metteva, e non poco, in ridicolo. Sulle leggi peggiori l'imbarazzo è stato decisamente minore: ha vinto il titolo di proposta più liberticida dell'anno la legge Reale sull'ordine pubblico seguita a ruota dalla legge sulla droga. Poi l'aborto (bravi!), la riforma della Rai, il finanziamento ai partiti, i decreti delegati e gli « stipendi dei ministri ». Alcuni piccoli capitalisti hanno spezzato una lancia contro l'imposta valori aggiunti, meglio nota come I.V.A. e uno solo, ma veramente uno su diecimila,
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