esigenze di controinformazione e di smascheramento delle cazzate impartiteci giorno dopo giorno dalla RAI TV. Del resto quando sorge una radio veramente giusta e gestita dai compagni il potere interviene con le maniere forti e non esita a farle tacere. Saiuti a pugno chiuso Paolo e Umberto di Pistoia Tenero, violento e ... fosco Protesto per il titolo della mia precedente rubrica: « Teneri ma violenti». Era evidente che dovesse essere, eventualmente, « Violenti ma teneri». Evitate che questo sia: « Poveri ma belli ». Grazie. Fosco Dio/allevi • Sassari Elementare, Watson! La schizofrenia è sacrosanta, l'alcool è sacrosanto, come ciò non è follia, è sacrosanto. La follia è assenza di volontà; qualora la nostra carica energetica accumulata alla pressione della paranoia si riversa senza la possibilità di un controllo lucido si ha pazzia; la schizofrenia è irrazionalità liberata cori il diretto comando della volontà. Essa è scelta e necessaria. Ogni nostra azione artistica o poetica è guidata dalla schizofrenia, poiché, mentre viviamo in una società priva di stimoli artistici esterni, noi li creiamo liberandoli irrazionalmente, quindi arte oggi nasce dall'irrazionalità, ovvero dalla schizofrenia, ma poiché tale schizofrenia è direttamente controllata dalla volontà, il suo fine non è irrazionale (o schizofrenico), tuttaltro. Se così non fosse il fine sarebbe, o meglio non sarebbe, la follia. Quindi la schizofrenia è cultura e quindi la schizofrenia ha un valore ed esso è dato dal rapporto tra paranoia (l'energia potenziale) e la fantasia (il mezzo espressivo). Poiché la fantasia è una intrinseca proprietà dell'individuo-uomo, o più raramente della collettività umana, il risultato è che la schizofrenia o arte o cultura è direttamente proporzionale alla paranoia. Ma essendo, per ipotesi, la paranoia non altro che il risultato del plagio della borghesia sull'intelletto umano, o meglio sui mezzi espressivi. di tale intelletto (la fantasia), anche la cultura deriva dal plagio borghese. Quindi se oggi è accettabile la schizofrenia come mezzo culturale, e quindi eversivo, dobbiamo domandarci quale sarebbe la fine di tali valori qualora non esistesse più una società paranoico-borghese. D'altronde non esistendo più tale paranoia e invece permanendo inevitabilmente la schizofrenia, dobbiamo supporre che essa venga generata da un altro fattore, probabilmente anch'esso alienante (data per scontata l'esistenza della fantasia). Quindi o anche in una società non borghese esiste alienazione, o la schizofrenia non ha valore culturale ma solo eversivo {poiché per ora affermiamo che non può esistere una cultura alternativa che sia accettabile oggi e non più proponibili domani). Ammeno che non si voglia supporre che in una società socialista non esista schizofrenia: ma tale ipo• tesi è talmente lontana, incredibile irrazionale e inspiegabile che mi rifiuto di sostenerla. Andiamo quindi per ipotesi. Abbiamo già detto che diamo per scontata l'esistenza della fantasia, poiché la società può « nasconderla » ma non eliminarla; quindi se la schizofrenia esiste ancora, o esisterebbe alienazione, o essa deriverebbe da altri fattori, o da una molteplicità di fattori; oppure essa non esisterebbe. Ma se non esistesse, cosa che tra l'altro ho già detto impossibile a mio parere, questa non possiederebbe nemmeno oggi valore artistico. quindi la nostra non sarebbe controcultura ma solo rivoluzione. Perciò tale ipotesi è troppo remota da prendersi in seria considerazione. Oppure in una società socialista esisterebbe alienazione, o paranoia, ma ciò va contro alla definizione stessa di socialismo (se il socialismo provocasse alienazione esso sarebbe capitalismo), quindi anche questa possibilità è da scartarsi. Perciò la schizofrenia verrebbe causata da un insieme di fattori a noi per ora ignoti, ma talmente immaginabili da potersi considerare inesistenti, o perlomeno possibilì da verificarsi solo nel socialismo. Ma allora la schizofrenia borghese, causata dalla paranoia. e quella socialista causata da fattori a noi ancora sconosciuti, sono due diverse schizofrenie. Ma ciò è impossibile, perché la schizofrenia è una sola e unica, quindi poiché la schizofrenia è quella borghese per definizione, quella socialista non è schizofrenia, quindi essa è uno dei molteplici aspetti di un'unica causa, cioè la complessità dell'energia umana a livello intellettivo. La cultura varia col variare della situazione sociale, quindi la cultura non è un insieme di valori permanenti ma di valori che mutano con la società, il che va contro ad ogni logica filosofica; ma a noi co~a 7 ce ne frega? Oppure, infine, la cultura non deriva dalla schizofrenia, ma in tal caso quella che per noi è falsa cultura o pseudo-cultura borghese sarebbe in realtà l'unica vera cultura. Ma noi non ci crediamo. Altrimenti, o esistono più culture, o tutte queste sono palle. Morig An End Manuel Rossini L'applicazione della logica aristotelica alla geometria euclidea quand'abbia per oggetto il patrimonio semiologico della moderna psicanalisi, genera, per lo meno, paradossi. Si salva, il simpatico psicotico di La Spezia, svelando, nel sovraccarico di concetti e nel « tutte queste sono palle» del finale, la sua autoironia, o meglio, l'ironia sulla teoria. Ci resta un dubbio terribile: chi voleva prendere in giro? Napoli (centrale) milionaria L. R. Su Muzak di Febbraio (pag. 61) c'era scritto che « Napoli Centrale » per una tournèe per i Circoli Ottobre ha preso 350.000 lire a sera ( 18 date!) più le spese per l'albergo e vitto per 8 persone [...). ora vogliamo precisare che il nostro compenso era di 230.000 lire a sera più solo le spese per l'albergo e che dove gli spettacoli sono andati male (2 spettacoli in Sardegna e uno in Sicilia) non abbiamo preteso una lira. Napoli Centrale Dieci e lode in strage di stato Caro Muzak, sono un vostro lettore, anche se da poco tempo. Vorrei rispondere al fascista Luca P. a proposito di Valpreda da lui definito, un assassino rosso. La prima cosa che vorrei chiedergli è se si è mai chiesto il motivo per cui questo processo si rinvia sempre. Se ha seguito bene gli sviluppi della vicenda, e se sa dirmi che fine hanno fatto Casile e Aricò, due importanti testi, che fine ha fatto Cudillo, il tassista ·che ha deposto a futura memoria, che fine ha fatto Calabresi, che ormai sapeva troppo, e che fine •h-a fatto il fascista Gianni Nardi, che fermato dalla polizia viene poi rilasciato, successivamente, accusato dell'omicidio di Calabresi, viene ricercato e salta fuori che ormai è in sud America. Poi dovresti sapere che il 28-8-72 il giudice D'Ambrosio accusa i nazisti Freda e Ventura, ufficialmente, della strage di piazza Fontana e che questi sono in attesa di processo il quale se non eseguito entro il 75 verra•rno messi in libertà provvisoria, ed è quello che i fascisti stanno tentando di fare. -Considera tutto questo e dimmi se sei sicuro della colpevolezza di Valpreda. Un rivoluzionario. Dopo tanti interventi ideologici sul tema « sprangare o no il signor Luca Personemi », pubblichiamo volentieri /'essenziale contributo del lettore che si firma (modestia o superbia?) « un rivoluzionario». Talvolta i fatti sostituiscono degnamente le opinioni. Onde medie anzi mediocri L. R. Radio Montevecchia rifiuta la etichetta di emittente appartenente lll gruppo cattolico integralista Comunione Liberazione si definisce un'emittente demografica antifascista aperta alle esigenze della classe operaia del movimento popolare delle donne dei giovani e di tutte le classi sociali subalterne. Radio Montevecchia
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