Muzak - anno III - n.11 - marzo 1976

Planet Waves A cura del collettivo per una nuova in/ormazionf. Anche questo numero di P.W. esce in veste provvisoria e limitata. Dal prossimo numero tre pagine più foto e notizie in numero maggiore. Il motivo della crisi è presto detto: i rapporti tra il nostro collettivo e Stampa Alternativa, fonte ricchissima di informazioni, si sono andati man mano deteriorando fino ad arrivare al «blocco delle notizie» totale e a tempo indeterminato. Ci vuole ancora una quindicina di giorni prima di tessere i fili ancora esili della controinformazione in Italia e arrivare ad avere un nostro circuito. La cosa è brutta, se non altro perché dimostra che se le notizie non si vanno a cercare con la lanterna non si riescono ad avere. E' un invito più che esplicito a uscire dalla passività e mandarci materiale. cronache, segnalazioni da tutta Italia. Serve a voi, serve al circuito alternativo, serve a dimostrare che il settarismo non paga. ATTENZIONE: Per avere la garanzia della pubblicazione, la posta va inviata (se si può per espresso) a Mauro Coppa, Via Pinelli 6, 15033 Casale Monferrato, Alessandria. Musica Quando è stata lanciata la proposta di organizzazione autogestita per la tournée degli Embryo è stata raccolta da 35 circoli o collettivi o compagni singoli. Di questi solo 14 sono riusciti a concretizzare i loro sforzi e ad essere in grado di fare il concerto. Per la prossima tournée (Missus Beastly Sparifankal dal I al 16 mag. gio) sono già 18 le prenotazioni, per evitare· disdette dell'ultimo momento e per dare a tutti la possibilità di autogestione riassumiamo in poche righe le cose basilari ma indispensabili. Lo spettacolo può essere organizzato in due modi: I) come circolo culturale legalmente riconosciuto. 2) come singolo compagno o circolo non legalmente riconosciuto. Nel primo caso è obbligatoria la vendita delle tessere sociali più il biglietto (per pagare meno la Siae si può fare tessera a 600 lire e biglietto a 200, dichiarare che la musica è jazz, che ci saranno interventi politici). La Siae sulle tessere infatti viene pagata a fine anno sociale e non sull'incasso dei singoli spettacoli, ma sull'attivo del circolo. Tre giorni prima l'avviso va portato in questura in carta bollata. Non si tratta di avere la autorizzazione, ma di una semplice comunicazione. Nel secondo caso è indispensabile l'autorizzazione della questura che in ogni caso deve essere data. Per evitare casini è meglio presentare la richiesta almeno 20 giorni prima, la Siae va interamente pagata sui biglietti (il discorso sul jazz e sugli interventi politici rimane valido), alla questura va portato anche il nullaosta rilasciato dalla Siae. In tutti e due i casi se lo spettacolo si fa in un cinema o teatro conviene sempre dare un acconto contro eventuali pressioni esterne. Qualora venisse ritirato il locale devono resti. tuire il doppio dell'acconto oltre eventuali spese già sostenute. Per gli spettacoli all'aperto la autorizzazione va richiesta all'assessore allo spettacolo se il terreno è di proprietà comunale. Sono solo poche informazioni, chi vuole può chiederne altre al nostro indirizzo. . . . ' Puntualizzazioni sulla « Joint record » autodefinitasi prima casa discografica ( !) autonoma e liberata (!); ha fatto uscire un disco del gruppo Cemento di Alex Schiavi, piccolo e meschinello manager milanese, ha organizzato il concerto dei Rainbou (gruppo dell'ex chitarrista dei Deep Purple!) a Torino è legata al Partito Radicale che come si sa in fatto di compromessi nel settore musica non è secondo a nessuno. Sul 3° numero del Bollettino Branko/Era Ora una controinchiesta sul tutto. . . . Per coloro a cui può interessare: E' nata a Brescia nel maggio 63 scorso, ma solo oggi è riuscita a darsi un'organizzazione (almeno per noi) di una certa validità, l'Autogestione complessi bresciani. I gruppi che ne fanno parte sono (per ora) IO: Camelot, Carnaby, Forma d'origine, Il fondo, Marchio, Off, Piazza Garibaldi 6, Targata Brescia, Vecchi discorsi di sempre e Vurdalak; i loro generi vanno dall'hard rock al rock-jazz al country al classico. Cosa siamo riusciti a fare: I) abbiamo radunato 2500 persone (il pubblico bresciano è pigro e impreparato; si muove solo quando lo imboccano con grossi nomi) a un concerto (gratuito, d'accordo, e infatti ci abbiamo rimesso 150.000 lire) organizzato da noi e a cui hanno partecipato solo i nostri gruppi; 2) abbiamo imposto agli organizzatori i nostri gruppi come spalla (e non ci gloriamo dei benefici economici, ma del fatto che il pubblico ha incominciato ad accorgersi della nostra associazione); 3) abbiamo fatto capire ai compagni che organizzano feste e soprnttutto ai compagni che organizzano manifestazioni concerto che, per il fatto che le n0stre idee politiche collimano con le loro, non è giusto che noi, che andiamo a suonare nei loro concerti, dobbiamo sempre rimetterci, o quanto meno dobbiamo sempre essere trattati come puro e semplice mezzo di richiamo; 4) abbiamo depurato (anche se non completamente) l'ambiente musicale bresciano da assurde rivalità e da altrettanto assurde manie di grandezza. Cosa vorremmo riuscire a fare: I) richiamare gente ai nostri concerti anche quando non sono gratuiti (i nostri prezzi sono alternativi, anche se non suicidi); 2) superare quella diffidenza che ancora qualcuno dei musicisti esterni alla nostra associa. zione nutre nei nostri riguardi (non è forse vero che uniti si vince?). 3) creare (e questa è la cosa più importante) collegamenti con tutte le associazioni simili alla nostra esistenti in Italia e, perché no?, anche all'estero. A questo proposito, ecco l'indirizzo del nostro segretario, che fornirà a tutti ulteriori delucidazioni: Ivano Rebustini, via Tosoni 20, 25100 Brescia • Telefono: (030) 307182. . . . Ringraziamo tutti i compagni italiani e stranieri che con la loro ampia solidarietà (decine e decine di telegrammi, messag. gi, ecc.) hanno contribuito a risolvere positivamente l'assurda vertenza giudiziaria contro Janna Carioli e Sebastiano Giuffrida. segue a pag. 66 Ringraziamo soprattutto i 170 operai della Fabbrica Montaguti che, in caso di proseguimento del processo, si sarebbe. ro auto-denunciati per la composizione della canzone sindacale « incriminata». Infatti il direttore della Fabbrica Montaguti (di proprietà della multinazionale Ampagas) signor S.P., ha ritirato la querela, nel corso della seconda udienza presso il Tribunale di Bologna, dopo avere constatato l'ampia solidarietà ai due « criminali » e dopo avere quindi capito la propria «gaffe». Così il giudice l'ha « condannato » a pagare tutte le spese processuali. Tanti fraterni saluti dai 12 compagni del CDL di Bologna. Editoria Sul numero 2 del Bollettino Branko Era/Ora (100 lire a Via Claudia 23, Roma) una lista con indirizzi e numeri di quasi tutte le radio libere, una lista di liutai, la terza edizione della mappa del circuito alternativo musica, articoli su Stampa Alternativa, sul convegno gruppi alternativi di inizio aprile, sulla cooperativa Orchestra, notizie di controinformazione. . . . Sul numero 2 del 1976 di Nuova Generazione (Rivista Ufficiale della Fgci) è uscito un articolo sulle polemiche in corso tra i gruppi sull'organizzazione dei concerti. La redazione sta in Via della Vite 13, 00187 Roma. • • • Il Collettivo dei compagni di Combinazioni di Roma sta curando una « storia critica della controcultura in Italia» dalle ori~ini ad oggi, chiedono contatti e collaborazione. Scrivere presso Stampa Alt. • • • Sempre Stampa Alternativa (Casella Postale 741, Roma) cura la distribuzione delle seguenti pubblicazioni sul « femminismo e sessualità » Fuori, giornale di liberazione sessuale, Casella Postale 147 Torino, ultimo numero inverno 76 I000 lire. La politica del corpo (Ed. Savelli 1500 lire) raccolta degli articoli del Fuori, 200 pagine. Arretrati a 300 lire di Effe. Le streghe siamo noi, a cura del "Collettivo controinformazione per le donne" di Napoli, 500 lire. Sputiamo su Hegel, La donna clitoridea e la donna vaginale, Superiore e' inferiore, Una ragazza timida, Autocoscienza, editi da Rivolta Femminile, P.za Baracca 8 Milano Sessualità procreazione mater-

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