Muzak - anno III - n.11 - marzo 1976

una cattiva unità ». Gli elementi decisivi della polemica riguardano la collocazione politica e quindi gli obiettivi stessi e le strutture organizzate del « nuovo » movimento. « Abbiamo rifiutato di firmare per le cose che nelle piattaforme mancano e per le cose che invece ci sono ad esempio il sostegno che gli studenti dovrebbero portare ad una piattaforma che persino gli operai reputano ripugnante e lo dimostrano » dichiara Mauro Rostagno della direzione di Lotta continua secondo cui nella piattaforma delle altre forze politiche mancano gli obiettivi di una scuola media superiore realmente unica, contro l'attacco alla scolarizzazione di massa e contro la selezione. « E neppure viene respinta la controriforma della scuoia del resto approvata anche dal Pci, che è il tentativo cli riportare l'ordine nelnella scuola ». Attraverso questa piattaforma secondo Lotta continua passa il tentativo di portare il movimento degli studenti sotto l'egida del revisionismo. Ferruccio Cappelli responsabile degli studenti della Fgci, a suo modo conferma le parole di Rostagno. « La rottura con Le è avvenuta sulla base dei contenuti », il principale dei quali è quello del rapporto col movimento sindacale verso il quale Le si pone in aperta contrapposizione. A partire da questa differenziazione di fondo la polemica si è allargata sino ad investire la struttura e la funzione stessa dei consigli. Secondo la Fgci e le altre forze della piattaforma unitaria, ai consigli dovrebbero partecipare gli studenti di tutte le componenti politiche, equesta partecipazione viene garantita anche attraverso opportuni meccanismi elettorali. Nel momento che sono stati siglati gli accordi la organizzazione dei giovani comunisti ha insistito affinché gli studenti avessero la possibilità di esprimere 2 preferenze ciascuno, su 3 delegati da eleggere per ogni classe. « In questo modo - secondo Ferruccio Cappelli - si permette anche alle minoranze di potersi esprimere ». Lotta continua invece ha visto nel 2x3 un tenta tivo di « agganciare » le componenti moderate e clericali, inserendo quindi un meccanismo di « divisione elettorale » degli studenti, e imponendo un regolamento elettorale che secondo Le non era emerso precedentemente in nessuna scuola. Comunque sia i più recenti sviluppi della discussione all'interno delle forze studentesche di sinistra hanno approfondito le divergenze. « Nei consigli ci sono studenti di Le che sono estranei al processo unitario o vi partecipano saltuariamente, oppure studenti di Comunione e liberazione oppure studenti moderati; quindi non si può parlare dei consigli come se fossero la struttura unitaria di base del movimento degli studenti » precisa Cappeli. E' in base a questa impostazione che per la Fgci si sono create le premesse per arrivare alla costruzione di una associazione nazionale degli studenti, basata sulla adesione volontaria a cui dovrebbero aderire tutti quegli studenti che ne condividono le impostazioni politiche. Su questo obiettivo i giovani comunisti sono decisi a stringere subito con le altre forze disponibili a continuare su questa .prospettiva la costruzione del movimento unitario degli studenti. L'associazione dovrà rappresentare il momento della direzione politica autonoma rispetto ai consigli cui invece viene delegato l'aspetto interno alla scuola e quindi sostanzialmente la funzione di strumento di collegamento tra forze politiche e studenti. Su questa prospettiva le cinque forze del « certello » come sono state definite polemicamente stanno ancora discutendo e non sembra quindi che si andrà immediatamente alla costituzione ufficiale della associazione. Il Pdup ad esempio, pur essendo sostanzialmente d'accordo sul ruolo molto rilevante che viene attribuito alle forme politiche in questa ipotesi di associazione nazionale, degli studenti ritiene che i tempi non siano •ancora maturi. « Si rischierebbe di costruire una « prevaricazione sul movimento » in assenza di strutture realmente unitarie e solide all'interno delle scuole, per questo pur riguardando con interesse a questa proposta sono ancora restii a seguire la Fgci su questo terreno. « li movimento degli studenti? I protagonisti sono diversi, gli obiettivi anche ... la lotta forse è la stessa » così ormai rispondono gli scettici. Marcello Sarno Interviste .,, ID ... C'I Unosciopero : faprimavera ; Primavera è marciare su 92 provveditorati alla Pubblica Istruzione in 92 città d'Italia. Lo dice Lotta continua: la manifestazione partirà dai gioriialetti. « Da secoli i padroni usano la primavera per organizzare feste, una parentesi forzatamente felice nel grigiore dello sfruttamento q40tidiano ». Nella redazione di Lotta continua, in via Dandolo a Trastevere, di fronte all'orrendo palazzaccio del ministero della pubblica istruzione, in una stanzetta al primo piano sopra il cortile dove passeggiano i due feroci « mastini napoletani » del servizio d'ordine, Mauro Rostagno leader del movimento studentesco di Trento nel 67-68 e oggi responsabile della commissione scuola della sua organizzazione parla dell'imminente lotta-festa di primavera. Nelle prime giornate di sole le scuole si svuotano e tutti gli studenti corrono nei prati a festeggiare il ritorno del bel tempo e l'avviarsi a conclusione dell'anno scolastico; a partire da questo Lotta continua propone al movimento degli studenti di bloccare tutte le scuole di Italia nella settimana che precede il 21 marzo. « Non vogliamo sovrapporci a nessuno - precisa Rostagno - vogliamo soltanto raccogliere una esigenza di felicità e di lotta, invitando tutti gli studenti a festeggiare perché è primavera, la stagione che ci piace di più ». « Calendario » di lotta: il 19 e il 21 le scuole resteranno chiuse e quindi verranno indetti concentramenti nei giardini pubblici di tutte le città. « Lunedì, quando si ... g 3 il :i !!.. iii'

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