questo fatto dell'omosessualità, negli incontri, nei convegni femministi, non si riesce più a parlare d'altro. E questo è sbagliato, perché nel mentre la borghesia, con l'aiuto del PCI, fa leggi sull'aborto che sono contro le donne. Insomma, mentre si parla di sessualità, le donne continuano a morire. Una pratica rivoluzionarla Maria - E' vero, mentre si parla di sessualità si continua a morire. Ma d'aborto, non di sessualità. Nel senso che un tipo di lavoro politico con le donne, non necessariamente esclude questa pratica tra donne. Se mai, approfondire le tematiche della sessualità delle donne, potrebbe arricchire il discorso sull'aborto, sui contraccettivi. Cecilia - Non si può pensare che questa sia una pratica politica, perché non è proponibile alle altre donne, le donne delle borgate, le operaie, che hanno il problema dell'aborto, che hanno il problema dei figli. Loro hanno bisogno di consultori di contraccetivi. Anche di capirne di più della loro sessualità, certo, ma nel senso non di rifiutare l'uomo, ma di trovare con lui un modo di fare l'amore che vada bene a tutti e due. Le femministe, non tutte, che vanno in giro a dire « basta con la penetrazione », « amiamoci tra noi », oppure « più devianze, meno gravidanze ", mi sembra facciano una operazione scorretta, perché questo della sessualità delle donne non è un problema facile da trattare. Se una donna sta bene con un uomo, non si può andarle a dire che sbaglia. Maria - Da quello che dici si ha l'impressione che, in fondo tu ritenga le donne che hanno una pratica omosessuale, delle « strane », « anormali ». La cosa importante che il Movimento sta capendo in questi anni, è proprio che lo stare male nel rapporto sessuale con un uomo, non è sintomo di malattia, di essere diverse, è proprio giusto, in fondo. Voglio dire, non possiamo pensare di fare una critica radicale a questo sistema sociale parlando solo di consultori e di asili, di mense e di contraccettivi, e lasciando accuratamente fuori la sessualità. Facendo così noi rischiamo di fare una operazione che piace molto agli uomini, proprio perché non li esclude. Rischiamo di fare un sindacato delle donne, che si occupa di rivendicare i bisogni delle donne. Dobbiamo fare di più. Proporre un modello alternativo, un sistema di valori diverso, all'interno del quale c'è anche che iniziamo a rifiutare di avere una sessualità solo con gli uomini. Cecilia - lo non voglio affermare che questa di queste donne sia una deviazione, né che sono problemi loro e che se li devono vedere loro. Però non posso 14 imporre a tutte noi, che questi problemi non li abbiamo, il loro problema come generale. Insomma se finora il mondo è andato avanti con rapporti tra uomini e donne, non credo che sia compito del Movimento femminista capovolgere totalmente la cosa. Francesca - Il problema però non è che « loro » sono in un modo, e cioè non gli va bene il rapporto con l'uomo, e «noi» siamo in un altro modo, e cioè ci va bene. Credo che in una certa misura non vada bene a nessuna donna, almeno così sembra parlando con le donne. lo non le sento mai dire « ma come sto bene». Il fatto è che non riesco a vedere un'alternativa. Sto male, ma continuo a starci, perché anche se per certe cose va male, è sempre stare con un uomo, e mi sento più sicura. Però è importante dire che stare tra donne è rivoluzionario. E' la cosa che disturba di più, più del divorzio, più dell'aborto. Li fa sentire spiazzati, e allora diventano violenti, come è successo alla manifestazione del 6 dicembre. Io non ho creduto alle motivazioni che portavano ( « nel proletariato non c'è divisione, donne e uomini per la rivoluzione»): credo invece che a loro non gliene importasse nulla né del proletariato né della rivoluzione. Gli rodeva il culo che le donne stessero fra di loro, e che stessero bene, anche in un modo diverso. Io fin qui accetto il discorso, cioè lo sento anche io. Ma quando si parla di metterci dentro anche il sesso, allora comincio a non capirci più nulla. La sessualità - Il corpo Maria - Infatti, su questo punto della sessualità, non ci capiamo quasi nulla. Io stessa che difendo l'omosessualità, poi, quando mi trovo di fronte ad una donna, mi viene il panico. Ho sempre l'impressione che il corpo di una donna non mi dica molto. E' che siamo abituate a rapportarci a una cosa che, più o meno, conosciamo. Con un uomo, si sa cosa fare. Si sa dove toccarlo. Se penso di accarezzare una donna, l'immagine che mi viene in testa sono i gesti che fa un uomo quando accarezza me. Non riesco mai ad uscire da questo. Mi sento che dovrei creare un modo di stare con una donna, non ripetere cose che già conosco. Ma credo che questa sia anche una bella scusa per non innamorarmi mai / ino in fondo di una donna. Dico fino in fondo, perché, a livelli diversi, regolarmente mi innamoro. Di donne che siano più importanti di me, che io possa stimare, da cui possa essere affascinata. Mi sembra che se una donna « vale meno di me» allora non valga la pena amarla. Sono tutte donne che mi danno delle cose che assomigliano a quelle che mi prendo dagli uomini. Sicurezza, importanza
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