Muzak - anno III - n.10 - febbraio 1976

prende certo cinema poliziesco, imprimendo però appunto il suo stile particolarissimo e la splendida fotografia a cui ci ha già abituati. Un film senza alcuna pretesa (nonostante il vago anti-razzismo del protagonista e la fotografia un po', e volontariamente, sbiadita dell'America sulla soglia della seconda guerra mondiale), ma un prodotto degnissimo da vedersi con piacere, un bel film d'azione con incredibili attori. Alfuoco, alfuoco G.P. E brava la censura. In poco più di una settimana ha toccato un invidiabile record. Ha mandato al rogo Ultimo tango, ha condannato per oscenità Salò di Pasolini, ha sequestrato nell'ordine Kitty Tippe/1, Mondo di notte oggi, Tarzoon, Borde/- la e presa la corsa probabilmente non si fermerà più. Ora certamente i signori che sequestrano saranno democristiani o giù di lì: e non si rendono conto che se continuano cosl verranno messi tutti agli arresti per offesa al comun senso del pudore, che sarebbe quella cosa che viene offesa continuativamente da questi signori, per l'appunto, che prendono i soldi dai servizi segreti americani e poi lo smentiscono senza nemmeno - che so? - mettersi a ridere. Noi, personalmente, troviamo che mentre il pudore è cosa che ormai tutti hanno perso, bisognerebbe invece stabilire altri reati e allora proponiamo di sequestrare il Padrone e l'operaio (offesa al comun senso del buon gusto), Quel movimento che mi piace tanto (offesa al comun senso dell'in• telligena, Roma drogata (offesa al comun senso cinemato• grafico), Il fratello più furbo di Sherlock Holmes (offesa al comun senso dell'umorismo), Il giustiziere (offesa al comun senso antifascista), L'infermiera (vilipendio del sesso) e di d~- nunciare infine l'accoppiata Mel Brooks e Gene Wilder per associazione a delinquere. G.P. Pasolini-Salò Sodomae camorra « Nelle 120 giornate di Sodoma c'è di tutto: sodomia, mani al culo, masturbazioni, ogni sorta di toccamenti, merda in cucchiai d'argento, fino ai parti• colari pignoli di tortura (gli cavano gli occhi, gli strappano la lingua, gli bruciano il sesso, etc.) ». « Dunque è pornografico e offende il comun senso del pudore •. « Neanche per sogno. Non esile un comun senso del pudore: per gli alpini (che hanno chiesto e ottenuto il sequestro del film) il senso del pudore passa sul ponte di Perati ». « ... per noi esso è offeso da Renato Pozzetto (offende la realtà, la stravolge, la confeziona e Ja vende sottobanco)». « Che Pasolini non sia un idiota è un fatto o un'interpretazione chiusa codificata e offerta al pubblico». « Ma non ci interessa forse tanto stabilire se coincidono le visioni del mondo (la sua e la nostra), c'interessa stabilire che questo film ha una sua autonomia: è lo specchio di una classe arrogante e potente che decade inesorabilmente, con i suoi vizi, la sua a-moralità, la· sua prepotenza». « E questa è quella che si chiama un'interpretazione di sinistra, tipo "colora di rosso il tuo Pasolini ": invece, evitando le forzature, il quadro che ne risulta è tutt'altro. 1 potenti che infieriscono sulle loro vittime amandole in quanto le possiedono e possedendole senza amore, non sono la borghesia nel suo punto di massima decadenza, ma gli uomini•· « Gli uomini. !n. quanto maschi o gli uomini m quanto genere umano? • « Genere umano è un termine troppo indifferenziato, maschi è riduttivo: si tratta di una condanna generale del rapporto uomo-donna come rapporto di sadomasochismo, fino in fondo vittima-torturatore. Non nel senso superficiale della Liliana Cavani di Portiere di noi/e, ma in quello un po' metafisico (o forse metastorico), comunque profondo e indiscutibile, quasi adialettico, della proposta del sesso come ferimento dell'amo.re e della negazione del'. l'amore come offerta o negazione di pietà, del rapporto sessuale come rapporto fino in fondo impari, fondato sulla diseg~aglianz~ e sull'oppressio,1e, sull aggressione e sull'acquiescenza. sul terrore». « Dici una cosa giusta. Ma se non è semplicemente lo specchio di una situazione, SP. non 49 ha un valore diciamo cosl " rea. listico ", se non è - come mi sembra evidente - un film storico sul fascismo (il fascismo di Salò è qui solo una metafora sul potere, su ogni potere) a che serve andarlo a vedere: cioè in fondo questo film rischia di essere la riproposizione particolareggiata e orrenda (perché è orrenda ...) di una tesi scontata e banale». « Una visione del mondo così sistematizzata complessiva e argomentata non può essere liquidata con un « non vado a vederlo »: non può neanche essere consumato in modo acritico, ma con gli occhiali della nostra visione del mondo è necessario vederlo e confrontasi con la condanna pesante che sottintende ,. . « Si, come facevano Marx e Engels con Balzac: è un reazionario ma la sua fotografia della borghesia e dei suoi storici difetti ci serve a interpretare il mondo e a cambiarlo ,. . « Ma non è solo un ritratto e neppure un affresco (cioè un ritratto enfatizzato), Pasolini stesso ha inserito alcuni punti di rottura, degli schemi che, se non aprono le porte alla speranza, almeno creano delle brecce nella disperazione, rendendo il sistema più contraddittorio». « Alludi alla pianista che si suicida (l'arte al servizio del potere?), al ragazzo che, scoperto nel letto della negra, prima di essere ucciso saluta a pugno chiuso (allo d'amore contro la morte, presagio di rivoluzione?), e ai due ragazzini che chiudono il film, ballando goffamente parlando della loro fi. danzata (la possioilità dell'innocenza, di fuggire nel quotidiano nonostante gli 0,rori?)?» « Si, perché qualsiasi momento di riscatto 111eno ambiguo sarebbe finito nel solito falso trionfalistico tipo "arrivano i nostri ". Veramente reazionario sarebbe stato chiudere le 120 giornate con i partigiani e le bandiere rosse che vendicano gli innocenti! » « Certo: questo film, in ogni sua parte, per disgustosa che sia, non potrebbe essere modificato senza stravolgerne, assieme al messaggio totalizzante, anche la progressività che è propria nel catastrofismo, un catastrofismo logico e non apocalittico (cioè, una volta di più, non metafisico ...) ». « A parlare di Pasolini si corre sempre il rischio di questa schizofrenia: • è un porco ma è un grand'uomo', 'è un grand'uomo nonostante sia un porco•. • è un piccolo porco che fa il grand'uomo• ... « Già i borghesi la negatività o non la capiscono o non la sopportano: noi invece la capiamo e la sopportiamo, ma abbiamo il diritto e la volontà di non essere d'accordo •· L.R. & G.P.

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