piccola. La sfilza di luoghi comuni e banalità messe in bocca alla « guardia forestal » della canzone sul golpe di Borghese è politicamente molto più utile che una sfilza di invettive (che comunque in Pietrangeli non è che manchino). Infatti la descrizione del linguaggio del nemico di classe ci svela un aspetto della sua psicologia, del suo modo di pensare; mentre le invettive di cui sono sovraccariche tante canzoni « rivoluzionarie » servono solo a scaricare la coscienza dell'autore e degli ascoltatori. Un altro esempio, che a me fa molto effetto: la canzone dello stracchino. Qui Pietrangeli comincia, con un autentico colpo di genio, con «Avendo ... ». Ora, a scuola ci hanno insegnato che è colpa grave cominciare i periodi con il gerundio; ma è una delle caratteristiche distintive dello stile burocratico. E allora, io che ho lavorato dodici anni in una specie di ministero non ho che da sentire quel terribile gerundio per riconoscere nel patetico protagonista della canzone, mutamente innamorato per venti anni delle mutande rosa della commessa della drogheria, un fratello dei miei tanti colleghi d'ufficio che hanno passato vent'anni e più a scrivere lettere d'ufficio col loro bravo gerundio in testa. Io questa cosa l'ho detta a Pietrangeli, e lui naturalmente mi ha detto che non ci aveva pensato. Il fatto è che la poesia funziona così; uno non è che si fabbrica un personaggio pezzo per pezzo, a tavolino, decidendone l'aspetto fisico e il linguaggio a priori. Uno ha un immagine in testa, e quando la va a scrivere essa stessa partorisce il suo linguaggio e si' trasforma in personaggio compiuto. E quando di questi personaggi se ne crea una sfilza, tutti fratelli e parenti tra loro, si crea, un autentico mondo fantastico che è più vero di quello reale perché sintetizza le esperienze concrete con la verità della poesia, e ci spiega tante cose vere a cui non potremmo arrivare con le sole scienze esatte. Una caratteristica della poesia sta nel fatto che adopera figure linguistiche basate sulla pluralità di significati possibili, che a loro volta quindi generano invenzioni e creatività in chi legge o ascolta. Nelle canzoni di Pietrangeli questo funziona a pieno. Per esempio, lui dice « si va, si va, si va/fingendo sicurezza/spiegando verità piegate in tasca ». Queste sono le verità precostituite, pronte per l'uso, basta aggiungere acqua; le verità tanto ovvie e consunte da essere diventate profondamente false. Ma a me sembra che si possa leggere l'immagine anche in un altro modo, come un'indicazione indiretta del lavoro che fa Pietrangeli, che è quello di chiarire (spiegare) delle verità che abbiamo riposto in qualche cassetto na- . scosto, in qualche tasca interna della nostra memoria, e che fatichiamo a tirare fuori e ad affrontare, prigionieri come siamo - anche da rivoluzionari - del linguaggio dei padroni, della sua mancanza di significato, delle sue ovvietà. Sandro Portelli 38 Internazionalismo ... efuPremiata « Volete il Mir o la Pfm? ,. ha chiesto il presentatore dal palco. Il pubblico ha scelto la musica: colpa del Mir, colpa del presentatore, colpa dei ragazzi che stavano in platea? L'organizzazione di Azione Comunista Libanese è stata fischiata. L'Erp e i Montoneros argentini hanno preferito rinunciare all'intervento. Luciana Castellina, Paolo Brogi e Silverio Corvisieri sono intervenuti a portare il contributo politico del gruppo, nel prevalente disinteresse. Renzo Rossellini, preposto alla gestione del palco ha chiesto al microfono: «·volete il Mir cileno o la Premiata Forneria Marconi?» Benevolmente accolti dal pubblico, unica eccezione. il soldato che rappresenta· va il coordinamento delle caserme romane e il compagno Nemer dell'Olp, l'organizzazione per la liberazione della Palestina. Si tratta del concerto organizzato 1'8 gennaio dal circolo « La Comune » come una manifestazione in appoggio alla resistenza palestinese, abbinata ad un « concerto » della Pfm, « La grande maggioranza dei compagni che ieri fi. schiavano li ,:onosciamo, li Diffamazionaemezzo Stampa(alternativa) Lotta Continua ha bruciato i volantini, il Pdup « ha caricato » chi li distribuiva. Il Quotidiano dei lavoratori ha gridato alla delazione. Il volantino che Stampa Alternativa ha distribuito in occasione dei concerti di gennaio ha suscitato reazioni molto aggressive. « I padroni della musica distrutti dalle lotte dei compagni tornano fuori con l'aiuto degli sciacalli rossi ». Sotto accusa ci sono i « gruppi » che hanno organizzato il concerto con la Pfm e còn i Van der Graaf. « Il linguaggio tardo-freak non serve a nulla, - dice un compagno del servizio d'ordine - e neanche i disegnini con ...Pino Rauti alla chitarra annunciato dai compagni. Sono d'accordo con molte cose scritte sul volantino, ma quando l'ho letto ho picchiato. Lo spazio nella sinistra per discutere c'è e si è vistQ, ma non in uel modo ».
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