Pop star MortounDylan, se nefaunaltro Stanno inventando un nuovo Dylan: è un ragazzaccio che canta immagini esagerate. L'America ha bisogno di altri miti. In America lo scaltro manager che lo segue si è già assicurato . la copertina del Time e del Newsweek per non parlare delle riviste-5pecializzate che riportiJno attentamente qualsiasi cosa esca· dalla bocca di questo nuovo « profeta »: Bruce Springsteen è un po' l'esempio classico di artista valido e onesto che accede all'olimpo delle star attraverso una operazione pubblicitaria fatta senza badare a spese (si parla di due miliardi di lire) anche a scapito della sua onestà professionale. Quando a Londra abbiamo provato ad andare a vedere il suo concerto abbiamo capito al volo cosa stava accadendo: l'ultimo biglietto era stato venduto da tre mesi. Considerando che l'ultima volta che avevamo visitato l'Inghilterra, circa tre mesi prima, il suo nome non era intracciabile nemmeno nelle colonne più striminzite di Melody Maker o Musical Express è stato facile indovinare che la sua casa discografica aveva deciso che i tempi erano ormai maturi per far scattare l'operazione tipica « ecco il nuovo Bob Dylan » (« ecco i nuovi Beatles » quando si tratta di un gruppo). Springsteen opera in un paese dove il pop ha da tempo perso la forza dinamica che ne caratterizzò le prime espressioni. Gruppi come i Jefferson Airplane, i Grateful Dead, personagi come Mick Jagger, B_çibDylan sono ormài divgfitati « marche » di musica incisa affermate e stabili, un po' come la firma Andy Warhol nel campo della pittura e della grafica o Robert Crumb (quello di Fritz il Gatto) per i fumetti. Il pubblico vuole un personaggio che si possa toccare allungando là mano ancora per un po' prima che si involi a sua volta nella dimensione del Supereroe e Bruce sembra perfetto. E' tempo di nostalgia e mentre Dylan ripercorre i suoi passi accanto a Joan Baez e Allen Ginsberg si trova un rocker nuovo di zecca e in più disperato e dissoluto come uno della « belle epoque ». Bruce ha ventisei anni, è nato nel New Jersey dove racconta di aver avuto un'infanzia difficile (« non c'era molto danaro in casa, mio padre beveva e a volte me le dava di brutto»), e ha cominciato a far musica con la stessa risoluzione, per cui Dylan si creò intorno un'aria di mistero per esorcizzare le origini piccolo borghesi. Dopo i primi due album che molti ritengono migliori dell'ultimo, Greetings From Ashbury Park e .The Wild, The Innocent And The E-Street Shuffle, ecco « Born To Run » (nato per correre) e quello che era stato fino a poco prima per la stampa nient'altro che « un altro Bob Dylan » diventa imme~ diatamente la cosa nuova.' « Per anni sono stato Dylan, e scavavo per uscire da li sotto, giusto? All'improvviso divento una persona differente, il Futuro! E ora cerco di uscire di lì perché tutto quello che ho sempre fatto è stato scrivere le mie canzoni e suonarle col mio gruppo». ·L'atteggiamento modesto non impedirà ormai allo spettatore medio di crearsi una nuova divinità e già si sentono slogan raccapriccianti tipo « Springsteen è l'ultima speranza di questo mondo in rovina.». Devono •essere gli ultimi guizzi di un sistema (produrre celebrità) morente perché questa volta ~ l'ope3i ra stessa dell'artista a non avallare alcun tentativo di mitizzazione. Dalla musica e dalle parole che escono dai solchi del disco si concretizza un ottimo autore, dotato di parecchio entusiasmo e una buona dimestichezza con i versi, e un gruppo che è tra i migliori della scena musicale americana attuale ma non si coglie alcun messaggio che prometta di risolvere la mia esistenza o la vostra. Questo ridimensionamento è necessario: è finito il fascino misterioso del divo, probabilmente scomparso per sempre dopo l'ultima fiammata bowiana, e il tentativo di mitizzare e quindi cristalizzare un nuovo interprete può dimostrarsi pericoloso. La cosa veramente nuova in Springsteen, a detta di tutti i suoi ammiratori, sono i testi, in cui, come in « Born To Run », si è trasportati in una dimensione di disperazione urbana vissuta con il romanticismo di un giovane bruciato « voglio morire con te fuori per strada stanotte / in un bacio eterno ». La città è Jungleland, la terra dove « gli affamati e i braccati esplodono in band di rock'n'roll / che si affrontano in strada( ...) ». • Effettivamente una certa potenza espressiva è racchiusa nel modo in cui i testi sono accoppiati alle melodie anche quando la magniloquenza di certe aperture fa venire alla mente il cattivo gusto di alcune canzoni di Bowie (altro che Dylan). Ma il confronto, il paragone è voluto soprattutto da chi desidera creare associazioni di idee tra i grandi miti già esistenti e la nuova stella nascente allo scopo di introdurre quest'ultima nella schiera dei primi. In realtà si può guardare a Springsteen come ad un personaggio originale e convenire che la sua musica è una delle cose più nuove, in un panorama pieno di cose vecchie, che vengano prodotte in questo momento, mai in ogni caso « la più nuova ». Qualcuno si è preso la briga di analizzare criticamente i versi di Bruce e pare che esista tutta una tradizione di poeti del New Jersey pronta a mandare a farsi benedire tutta la pretesa sconvolgente novità dello stile del giovane autore. Danilo Moroni
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