Un uomo sta facendo vorticare sopra la sua testa un corpo femminile completamente nudo. Lo tiene solo per i peli del pube. Di colpo lascia la presa. La donna si schianta contro il muro. Il ferro dell'attaccapanni le entra nella nuca e le esce in mezzo agli occhi. Il rumore delle ossa che si frantumano, secco, e quello del ferro che le attraversa la testa, più sordo, come di uno strofinaccio bagnato, 5ettato a terra con violenza, sono più forti delle grida che hanno riempito la stanza fino ad allora. E le grida finalmente cessano. Tutto diventa buio. Le luci che si accendono illuminano uno schermo bianco, morto e una sala di proiezione piccola, dalle comode, larghe poltrone. Il dottor Parvenza, l'unico spettatore, preme un pulsante accanto a sè. Quasi simultaneamente si apre una porta e fa capolino un individuo ossequioso, timoroso... untuoso... non pericoloso ... forse goloso... un po' bavoso, molto rispettoso, in posizione di riposo. Accidioso? Mah... di sicuro saponoso. « Telefoni al laboratorio di sviluppo e stampa... voglio vedere il resto del materiale al più presto ». Ordina compassato, Parvenza. « Subito. C'è ... ci sarebbe ... c'era ... mi hanno detto ... » « Che cosa, Timidoso, che c'è? Non mi faccia perdere tempo » Ribatte Parvenza un po' meno compassato. « Un signore lo aspetta in ufficio ». Dice tutto d'un fiato il signor Timidoso, appena assunto, deglutendo a stento. In ufficio, al piano superiore, c'è un uomo, in effetti. Sta aspettando. In effetti, ha i mocassini un po' stretti. Affondato nella moquette fino ai garretti, guarda curioso intorno dipinti, sculture, quadretti: Marini, Giacometti, M9rlotti,.. più ne hai, più ne metti... « Ma li mortetti !! » Esclama a denti stretti, quell'uomo, dalla Massmedia Fregolee sangue Dietro la moda cinematografica della « truculen~a a tutti i costi » che da tutti gli schermi ci ossessiona, oltre alla solita avidità di profitti, c'è il disprezzo per la vita umana. Nella fantasia di Pietrangeli si gira un film con attori-vittime, in una specie di massacro-verità. In America latina è già realtà: hanno trucidato davanti alla cinepresa un gruppo di prostitute. giacca a due petti. Si apre la porta, il dottor Parvenza e il suo ospite sono l'uno nelle braccia dell'altro. Coetanei, circa trentacinque anni, non si vedono da tempo; oltre all'età hanno in comune un sacco di ricordi. Si chiamano per cognome, come a scuola. « E... la politica, la politica, Sessantotti? .. » « ... Eh ti ricordi ... no, sai, adesso col lavoro, e poi do-. po il Grande Tradimento dove fai politica ... » « Hai ragione... tutti revisionisti. .. i nostri ideali calpestati... bah. Io piuttosto nel mio piccolo ... in questo ufficietto col mio lavoro di produttore... ho...; no, diciamo più modestamente ... sto cercando di applicare una vecchia teoria; quella di far saltare il « Sistema », forzandone, esasperandone le contraddizioni ... » 18 « Scusa non capisco... che c'entra il tuo lavoro ». « Caro Sessantotti, c'entra. Il pubblico chiede sesso? E io tanto sesso gli do, fino a farglielo uscire dagli occhi. Vuole violenza? E io lo assecondo lo anttc1po, lo sorprendo con la violenza ... Si stuferanno, succederà qualcosa ... si ribelleranno ». « E a te intanto vanno bene gli affari; sì dico... in ftesa che si ribellino ». • « Non mi lamento, ma è... direi quasi secondario. lo sto operando perché cambino le cose e nel mio piccolo io possa fare dei film di qualità, e in generale si dica basta una buona volta, senza mediazioni di partiti, di sindacati, di gruppi... Timidamente si sente bussare alla porta. I due hanno smesso da tempo il loro abbraccio, si interrompono. Entra la signorina Graziella, giovane, elegante, efficiente bella. « Permesso dottore? Mi scusi, ma porto una buona novella; gli incassi del nostro ultimo film: « Le avventure del commenda Nerchiella, sei metri di cazzo e due di cappella »... Anche stavolta è uscita la ciambella! » « Col buco?» Sorride ammiccando Parvenza. « Col buco, col buco, dottore, due miliardi solo nelle capozona ... » « E Peluria come va? » Interviene Sessantotti. « Bene, bene » risponde la signorina « temevamo che fosse solo un film da prima visione, invece ha retto anche in profondità, in provincia». « Senti, Parvenza ... » Fa Sessantotti ricordandosi improvvisamente il motivo della sua visita « ... A proposito di film, hai letto il mio soggetto? » « Ah, già... dimenticavamo la cosa più importante ... per te. Ti parlo con franchezza, come ai vecchi tempi. E' una storia bella, ma bella davvero, credimi, scritta oltretutto benissimo, però ... ». «Però? ... ». Incalza Sessantotti. « ...Però non ho nessuna intenzione di tornare povero. La gente esce da un film come il tuo e si spara una revolverata sulle palle, per la tristezza. Peluria, Nerchiella. Il cittadino che si ribella, a cui stuprano la madre e la sorella; e la cognata? Pure quella, nonostante fosse una zitella. Per vendicarsi lui comincia a giocare a « scortichella », 'chiappa
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