Muzak - anno III - n.09 - gennaio 1976

« L'unità politica delle nuove generazioni non deve es• sere intesa come accordo di vertice, ma come processo che affida al movimento la verifica delle diverse ipote• si. L'occupazione, la scuola, la qualitìt della vita non so• no capitoli della questione giovanile, sono problemi centrali, che fanno della si• tuazione dei giovani una grande questione nazionale. Queste parole di Gianni Ror• gna, clelto dal congresso nella nuova segreteria naziona• le della Fgci, mostrano la direzione verso la quale si sta indirizzando l'azione po• litica della organizzazione dei giovani comunisti italia• ni. Unità politica delle nuove generazioni: « Non si ri• solvc la crisi se non si risolve la questione giovanile» è stato detto. Per questo è necessaria l'unità di tutti i giovani, una unità qualifi. cata politicamente, che può e deve dare un grosso con• tributo al rinnovamento del paese. E' stato anche precisato che non si tratta di una sorta di « compromesso sto• rico giovanile»: diversa è la situazione della gioventù, e diverse sono le sue compo• nenti ideali e organizzate. La prima conseguenza di questa evoluzione in senso maggiormente unitario, è stato l'accordo sottoscritto all'inizio di dicembre con altre quattro organizzazioni giovanili della sinistra, la gioventù socialista, la gio• venlù aclista. il Pdup e vanguardia operaia: un ac• cordo per una costituente unitaria, e per una generaliz• zazione dei consigli dei delegati di classe. Dubbi e divergenze sulla sostanza di questa posizione sono stati espressi al congresso negli interventi delle forze politi• che invitate, perplesse sullo spessore, i contenuti e le fi• nalità di questa volontà unitaria. Anche le pole1T1ichesono sta• te pre enti al congresso. Ad Fgci Glifaròdafiglio Per un'unità politica delle forze giovanili al posto dei compromessi di vertice, si è schierato a Genova il XX congresso deJla federazione giovanile comunista. esempio sul rapporto col movimento giovanile democristiano, da anni epicentro di frequenti polemiche tra i giovani socialisti, antidemocristiani, e i giovani CO· munisti, favorevoli alla ricerca di intese unitarie, c'è stata l'assunzione di una diversa accentuazione da dare al problema ma non una tra• sforrnazione della linea Fgci, che si è chiaramente pro· nunciata a favore del compromesso storico, come stra• tegia generale che può risolvere i problemi del paese. Diversità sostanziale di proposte e di analisi politica nella sinistra che evidente• mente ostacolerà moltissimo la volontà unitaria di tutte le forze. 36 L'aspetto più interessante del congresso è stato la diffusissirna attenzione dedicata da molti interventi alla « crisi morale ed ideale » delle giovani generazioni. 11 problema dei giovani, è sta• to detto, è anche e soprattutto il problema dell'avve• nire. Problema oggi sempre più preoccupante. Aspetto non secondario, anzi deter• minante di una generale cri• si dei valori tradizionali. Per questo è decisiva « la lotta dei giovani comunisti per• ché si affermino valori nuo• vi ». E' dalla stessa crisi dei valori che emergono i fallimenti e la pericolosità dei meccanismi economici che hanno preteso di regolare la nostra società. • Molto polemicamente Luigi Manconi, responsabile della delegazione di Lotta Conti• nua al congresso, ha dichiaralo: « si è fatto un gran parlare di nuovi valori, di nuova qualità della vita. Mancando qualsiasi riferimento, soprattutto nelle con• elusioni di Berlinguer, ai contenuti egualitari e comunisti delle lotte operaie e popolari, rimane il lamento per la disgregazione delle virtù piccolo borghesi, affa. stellando indiscriminatamen• te droga, violenza e crimina• lità, il richiamo idealistico ad una « nuova moralità » priva di connotati e di so• stanza reale, che rischia cli essere troppo simile a quella vecchia ». Ma quelle di Manconi non sono state le uniche critiche e neppure le più dure: droga e aborto, nell'impostazione impressa dal Pci alle due battaglie, hanno coagulato il dissenso di Crucianelli del P,dup per il comunismo, di Pogliano del Partilo radicale, di Vii• letti segretario della Gioventù socialista.'Soprattutto sul• la questione dell'aborto. « 11 genericismo che è prevalso nella discussione di questi terni decisivi della condizione giovanile, è il nemico da battere. Occorre sviluppare la critica per estirpare le concezioni, la morale, i valori della borghesia presenti dentro ognu• no di noi » ci ha detto un delegato veneto. E un « estremista », invita• lo al congresso ha aggiunto: « Molti interventi si assomigliavano, senza mostrare chiaramente le differenzia• zioni, a velie con scarsa franchezza. L'universo linguistico stesso del congresso mi sfuggiva, forse per ingenuità od estraneità: non afferravo correttamente i termini del confronto, i contorni precisi delle diverse posizioni ». Marcello Sarno

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