vrebbero essere gli operai della catena di montaggio. E i sanbabilini, i pariolini del· Circeo, ricchi, viziati e violenti? Isabella: Esiste la violenza che si subisce e la violenza che si provoca. Una è quella della società contro di te a cui puoi reagire o non reagire, poi c'è quella attiva. Quella attiva è quella fascista. Muzak: E quando si subisce violenza e non si reagisce che cosa succede? Si introietta la violenza repressa o la si sublima, e allora si va al cinema a vedere le cosette sadiche. luigi: Oppure si ascolta quel cretino di Riccardo Cacciante che canta « Adesso mettiti su quella sedia che ti lego, bella senz'anima». Antonella: O quell'altro che non mi ricordo come si chiama, quello che si vanta in musica: « sì l'ho uccisa io con le mie mani e l'ho sotterrata perché l'amavo tanto». Muzak: Secondo voi gli uomini sono più violenti delle donne? Isabella: Sono più forti: io anche se volessi menare, non potrei. Chiunque può sbattermi in terra con due dita. Antonella: Non è che sei naturalmente più forte: è che ti hanno sempre detto che non hai niente da difendere, così non ti sei abituata a lottare. Se hai paura di qualcuno, c'è un fratello, un fidanzato, un marito che ti difendono. Muzak: E gli uomini non hanno paura? luigi: Ce l'abbiamo anche noi paura, ma la superiamo perché non possiamo non superarla. Ci perdiamo la faccia, se ammettiamo di avere paura. Muzak: Un uomo pauroso è come una donna brutta: uno che ha tradito il suo sesso. Un paria. Ma secondo voi è importante che anche le donne superino la paura? Luigi: Mica tutte le donne 31 hanno paura: Rosina ha menato un sacco di fascisti. Isabella: Alla manifestazione femminista per l'aborto del 6 dicembre, se a una delle ragazze del servizio d' ordine gli dicevi va a fare la calza, ti staccava un orecchio. Erano streghe. Antonella: Sì, però se la manifestazione fosse stata di edili invece che di donne, una provocazione come quella dei compagni che hanno spezzato il corteo sarebbe finita in prognosi riservata e non con una polemica sui giornali ... Muzak: Vuoi dire che anche quando hanno qualcosa da difendere le donne sono meno dure degli uomini? -O che fanno un uso meno indiscri1T1inatodella violenza? Isabella: E' che da sempre i bambini vanno alla guerra e le bambine preparano le ciambelle ai bambini che vanno alla guerra. Chi ha preparato ciambelle da sempre non si improvvisa combattente. Le donne vanno alle manifestazioni con gli zoccoli, e le catenine, coi tacchi a spillo e le gonne lunghe, coi jeans che ci scoppiano dentro. Se non riescono a respirare, come fanno a correre? Antonella: E' solo che per una donna la violenza è una fatica doppia. E' meno naturale. Allora ti devono anche aiutare: non sbatterti nel servizio d'ordine perché uno ha deciso che è giusto così, sceglierti in base alla lunghezza delle coscie, e poi mollarti lì, con la tua paura vecchia di secoli. Isabella: Nella mia scuola ci sono tutte le donne dei fascisti: loro dicono di non essere violente e fanno finta di non sapere che i loro maschietti sono tutti picchiatori. Però, l'altro giorno, nella cappella della scuola, quando si parlava dei ladri una ha detto che anche a chi ruba una mela dovrebbero tagliare le mani. Sono violentissime in realtà, anche se fanno le fragili, perché devono difendere i loro gioielli. E' lo stesso motivo per cui hanno avuto il coraggio di approvare l'assas- ➔
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