Muzak - anno III - n.09 - gennaio 1976

to del danaro. Tropic Appetits non mi piace quanto Escalator proprio perché con quello abbiamo avuto tanti problemi economici. Abbiamo dovuto lavorare con un badget molto basso. E' un disco macchiato di povertà. Per Escalator continuavo a chiedere prestiti, uno appresso ali 'altro . .Adesso non avrò più certi problemi. Ho imparato come fare un disco. Ho imparato ad usare il media a modo mio. Non uso un capitale di partenza, e invece che danaro do ai musicisti una percentuale sulle vendite. Un po' di soldi arrivano sempre, perché produco musica che rimane, e la mia musica resta perché è suonata da musicisti che hanno qualcosa da dire e sanno dirla. E' semplice ». Perché Carla passa ultimamente tutto questo tempo in Inghilterra? E quali progetti ha per l'Europa? « Ho finito di seguire la produzione di 13¾ mio e di Michael Mantler e di Hapless Child & Gorey Stories di Michael Mantler. Non sapete com'è difficile essere donna e produttore. I tecnici non sembrano per niente convinti quando per esempio dici "avanti ragazzi, alziamo il livello del basso". Eventualmente fanno quello che dici, ma senza convinzione. Comunque io so quello che voglio e mi accerto che il prodotto venga fuori proprio come l'ho pensato. I due dischi usciranno a gennaio e a febbraio vorrei cominciare un tour in Europa. I musicisti che vorrei usare ti daranno un'idea, di quello che io considero un musicista jazz riguardo al discorso che fa. cevamo prima. Vorrei Mike Howlitt e Didier Malerbe dei Gong rispettivamente al basso e al sax. Loro due per esempio sono una delle sezioni ritmiche jazz migliori per quello che mi riguarda. Poi voglio che Robert Wyatt canti tutto il mio materiale... lo e Mick Taylor ascoltavamo sempre Rock Botton mentre eravamo in giro con Jack Bruce e ho scoperto che Wyatt è uno dei più grossi vocalist. C'è tanta gente che non conosco ho ancora tanto da imparare, Per esempio questo cos'è?, si chiede Carla Bley e indica il punto dove la musica si propaga dal diffusore di un giradischi nell'altra stanza. E' You Just Keep Me Hangin' On delle Supremes. E' un bel pezzo, mi è sempre piaciuto e nemmeno so come si chiama. Voglio studiare un po' la musica popolare perché rende la gente felice. Del resto io sono un'assimilatrice, non un'innovatrice. Assimilo tutte le influenze e poi esse vengono fuori irriconoscibili. Charlie Mingus è una mia grossa influenza. Almeno così sento. Poi mi piacciono Phil Glass, i Gong, Terry Riley, I ack Bruce, Gato Barbieri, Even Parker, e Derek Bailey, gente parecchio differente». Dice che vorrà passare per Roma col suo tour: « lo, credo di essere stata a Roma dieci anni fa ... ed ero già bella grande! Non mi sono mai sentita a mio agio in quella città perché non esiste in realtà un ambiente musicale. I preti e le monache sembrano le persone più a proprio agio a Roma perché si trovano nel centro della cristianità, dove accadde la "loro cosa", come io sto a mio agio a Woodstock tra i musicisti. li colore delle case di Roma... Sarebbe bello poter comprare quei colori e riportarseli a casa ma è impossibile; il più del lavoro è fatto dal tempo e dal sole». « Dici che sarà possibile suonare davanti a trentamila persone? » Poi le vengono in mente i concerti lager e la sorte di Lou Reed contestato al Palasport e commenta laconica: « In tal caso un posticino piccolo e accogliente sarà perfetto ». Danilo Moroni 26 Carla Bley

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