Muzak - anno III - n.09 - gennaio 1976

Mario Schiano E' di origine napoletana, ma vive a Roma da 15 anni. Ho iniziato a suonare il sassofono nel 'Si. Le sue principali ispirazioni sono: l'umanità e la cultura napoletane. l'avanspettacolo, il free jazz, la musica popolare. il blues, il marxismo. l'ideologia degli sfruttati, i festival di massa, le canzoni intelligenti. Ha suonato praticamente con tutti i jazzisti delle nuove leve, portando avanti la sua poetica con coerenza fin dalle prime esperienze. E' stato a lungo osteggiato dalla critica ufficiale. Gode oggi di un maggiore riconoscimento grazie al ribaltamento dei rapporti quantitativi e qualitativi, avvenuto nel jazz italiano. Discografia: • If not estatic we refund » Cedi. • Jazz a confronto N. IO• Horo. «Sud• Tomorrow. « Perdas de fogu » Vista. « Partenza di Pulcinella per la luna » Vista. Giorgio Gaslini Ha svolto un lungo e capillare lavoro nel contesto musicale italiano. Già negli anni '60 ha portato felicemente a termine alcune esperienze di jazz d'avanguardia, grazie alle quali è stato il primo jazzista italiano ad avere dei riconoscimenti all'estero. oltre che tra i primi ad avvertire l'esigenza di rinnovamento e di innovazione. La sua estrazione accademica gli permette di usare i più diversi elementi musicali con molta elasticità. Le sue composizioni attingono indifferentemente al free jazz, alla dodecafonia, alla musica contemporanea, al blues ecc ... Tanto che tutta la sua carriera sembra convergere in quella che è stata la sua più recente teorizzazione: la « musica totale », il cui fattore unificante dovrebbe essere la coscienza politica, a cui frequentemente fanno riferimento le sue composizioni. E' l'unico in Italia ad aver portato avanti un programma di insegnamento jazz nel conservatorio: esperienza dalla quale sono usciti alcuni tra i più interessanti dei giovanissimi musicisti di oggi. Discografia essenziale: « Dall'Alba all'alba» - Emi. « uovi sentimenti » - Emi. « Colloquio con Malcom X» Pdu. • Fabbrica occupata » - Produttori Associati. Claudio Lo Cascio Lo Cascio ha cominciato a suonare il pianoforte nel '4 7. Nel '58, per la prima volta, si è accostato ai temi popolari, in particolar modo siciliani (è nato a Palermo). Ha portato avanti questa ricerca fino ad oggi. inserendosi cosl nel panorama delle nuove tendenze. 11 folklore, per Lo Cascio. è un modo di aderire con umiltà ed impegno alla realtà popolare. cogliendone in modo implicito gli aspetti di lotta. di speranza. di impegno. li jazz, in questo modo, evitando ogni atteggiamento etnocentrico e classista, può essere un modo di rielaborare e quindi di rivivere in prima persona i suggerimenti della cultura popolare. Perigeo E', forse. il gruppo italiano di jazz più noto. E' formato da Giovanni Tommaso (basso). Franco D'Andrea (tastiere), Bruno Biriaco (batt.), Claudio Fasoli (sax) e Tony Sidney (chit.). Si tratta di musicisti che suonano da molto tempo e che fino allo costituzione del gruppo (avvenuta nel 1972) si sono espressi in forme più o meno tradizionali. Poi, avvertendo una comune esigenza di rinnovamento, hanno scelto la strada di un jazz che si inserisse in quel filone che, in mancanza di una definizione migliore, viene comunemente chiamato « jazz-rock ». Hanno adottato, quindi, strumenti elettronici ed una conseguente visione musicale. Accusati per questo di opportunismo, quelli del Perigeo hanno, invece, stentato a trovare un adeguato riconoscimento snobbati da una critica conservatrice e da un pubblico giovanile ancora troppo vincolato a certi modelli stranieri. li riconoscimento è pienamente arrivato nel '74. quando il Perigeo ha inciso il suo terzo Lp « Genealogia •· E questo è coinciso con la piena maturità del gruppo che ha trovato una sua precisa e organica personalità. Da allora il Perigeo è sulla cresta dell'onda. Discografia: • Azimut » - Rea. • Abbiamo tutti un blues da piangere» - Rea. «Genealogia • - Rea. « La valle dei templi » - Rea. Enrico Rava li caso del trombettista Enrico Rava, rientra solo in parte nella situazione italiana. La sua attitudine culturale è più propriamente cosmopolita, e così anche la sua musica, le cui fonti vanno dal free-jazz al rock alla musica sud-americana. Tutte esperienze vissute in prima persona attraverso esperienze dirette. Rimane, comunque, al di là di ogni coordinata geografica. uno dei nostri musicisti più stimolanti e attuali. 18 Discografia essenziale: • Katcharpari » - Basf. • Pupa o crisalide » - Vista. • I azz a confronto . 14 » Horo. Gaetano Liguori Ad appena 25 anni Gaetano Liguori ha già la grinta e la maturità di un leader. Ha studiato pianoforte al conservatorio. utilizzando la preparazione «classica» come complessità strutturale da utilizzare nell'ambito della tecnica espressivo del jazz, scelto invece per affinità culturale e politica. I suoi modelli sono Schéinberg e Cecil Taylor, ponendo l'accento decisamente sul secondo, però. perlomeno in fase produttiva, preferendo quindi la libertà espressiva. l'immediatezza, il coinvolgimento; elementi che si fondono con gli aspetti politici del fatto musicale: il collegamento con la musica popolare in quanto antiborghese; la rabbia ideologica: l'impegno sociale. I titoli delle sue esecuzioni sono, in genere, un 'indicazione per i contenuti; un riferimento che aiuti a decodificare i significati dell'espressione musicale. Discografia: « Cile libero. Cile rosso » - Pdu. • I signori della guerra » - Pdu. Cadmo Cadmo è un gruppo formato da tre ragazzi sardi, Antonello Salis (tastiere), Riccardo Lai (basso elettrico) e Mario Paliano (batteria) approdati a Roma in cerca di uno sbocco professionale alle loro idee musicali. I « Cadmo », a tutt'oggi, costituiscono un caso unico nella situazione jazzistica italiana. Gli unici, cioè, ad essere richiesti per concerti, ad essere continuamente apprezzati dalla critica, ad aver partecipato alle maggiori manifestazioni jazzistiche italiane senza aver pubblicato un disco. La loro musica, come essi stessi sottolineano, non può e non vuole essere etichettata. Si può approssimativamente parlare di jazz-rock, ma senza l'effcttistica elettronica che generalmente caratterizza questo tipo di musica. Massimo Urbani Uscito dalla scuola gasliniana, di cui sembra aver perso I'impostazione, il giovanissimo sassofonista Massimo Urbani. deve essere considerato come un personaggio a se stante, soprattutto per il fatto di non essersi mai realizzato completamente nell'ambito di un gruppo. Già nel gruppo di Gaslini si era messo in luce come uno degli elementi più promettenti del nuovo jazz italiano. Da allora è passato per le esperienze più diverse, la più felice delle quali ci sembra quella con Enrico Rava, dello scorso anno. li suo stile si distingue per una torrenzialità a tratti lucida. a traiti delirante, sempre, comunque, profondamente vissuta. tuie da porlo sulla scia di quel jazz che, da Parker a Coltrone, ha cercato di arrivare allo libertà espressiva dalla via più difficile. quella della totale compromissione emotiva tra il musicista e la sua musica. Discografia: • Jazz a confronto n. 13 • - Horo. Vittorio! Giammarco Centazzo Tutti e tre questi giovani musicisti sono in diversi modi coinvolti nell'ambito delle nuove tendenze del jazz. così come sono state espresse nell'ambiente musicale romano. Li accomuna una dimensione essenzialmente di « ricerca ». di esplorazione di nuovi moduli che in Gianmarco e Centazzo diventa più propriamente sperimentale. Discografia: Centazzo: « Ictus• - Pdu. Centazzo - Giammarco: « Davanti e oltre la soglia » - Vista. Guido Mazzon Da autodidatta ha iniziato a suonare la tromba e ha percorso le più significative esperienze stilistiche derivanti dal jazz, fino ad approdare nel '69. Alla stessa concezione « free », Mazzon, in seguito. ha preferito la dimensione di « collage » di diversi elementi espressivi e sonori. per meglio sintonizzarsi con la dialettica della realtà. Discografia: « Gruppo contemporaneo» Pdu. Patrizia Scascitelli E' l'unica donna del panorama del nuovo jazz italiano. Uscita anche lei dal conservatorio gasliniano, la pian'ista Patrizia Scascitelli ha partecipato insieme ad altri musicisti ai concerti autogestiti in alcuni quartieri popolari romani. Si è interessata al folklore dapprima come ricerca musicale da elaborare in senso jazzistico, e poi come vero e proprio universo culturale • di classe •, da proporre in alternativa alla concezione ufficiale della musica borghese. Recentemente ha formato un quartetto con Ire musicisti afroamericani che vivono in Italia. Discografia: « Ballata » - Vista.

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