Contrappunatiifatti Dottore, hopeccato Più di mezzo milione di firme contro le norme fasciste sull'aborto sono state raccolte e convalidate. A primavera dovrebbe svolgersi il referendum Pur di evitare la consultazione popolare il parlamento sta approvando di corsa una legge che toglie alle donne il diritto di decidere da sole, sottoponendole al giudizio di un medico. Quando si tratta di abrogare la volontà delle masse, il parlamento si dimostra di una solerzia rara. Tanta solerzia l'avevamo vista solo quando si trattava di insabbiare scandali petroliferi. E noi siamo contenti, sinceramente, di questa prova di forza della democrazia, che resiste alle anti-democratiche e non pluralistiche (nonché arcaiche e obsolete) norme del ricorso al referendum popolare. Adesso, mi diceva una mia amica, potrò abortire. Naturalmente se potrò dimostrare di avere seicento figli da mantenere, un marito alcolizzato cronico, duecentododici anni, l'Rh incasinato, due figli con il labbro leporino, quarantadue aborti spontanei aUe spalle. E con tutto ciò il mio aborto dovrà essere autorizzato da un si9 gnore (medico e privilegiato, maschio e dunque non fecondo, privilegiato e dunque reazionario, non fecondo e dunque difensore della specie). Il quale signore, sotto il cui camice batte un cuore (di maschio), potrà opporsi, permettere, concedere, disquisire, fregarsene. Ciò è, in effetti, molto bello e giusto: è un modo intelligente di far trionfare la giustizia eterna e ideale sull'egoismo del piacere, lo spirito sulla carne, la carità cristiana sul corpo altrui: meglio del!'eucarestia. Ma non solo: perché chi ne esce rafforzata e intatta è la democrazia pluralista (ma che razza di termini usano questi signori? ) , il parlamento sulle masse (che vogliono questi cialtroni?), unire uomini divisi fino a ieri, non braccianti e studenti, ma signori uomini (o donne che si dovrebbero vergognare) in ibridi senza precedenti: comunisti con galantuomini democristiani, socialisti con i fantasmi liberali e gli americani a Roma del PSDI. Ah! La reversibilità delle alleanze! Il superamento delle formule e il privilegiamento dei programmi! Ma è anche un trionfo della professione medica. Per la prima volta nella storia (o in consonanza con la platonica utopia dello stato retto dai filosofi) ai medici è dato lo stesso potere dei confessori. Ma che dico! Più molto più potere. Essi decideranno delle condizioni economiche, psicologiche, delle convinzioni morali, delle questioni mediche, di quelle storiche, contingenti, e di quelle filosofiche assolute. Siamo alla metafisica. Sottoposta a un processo da parte di un signore in camice bianco, vi poniamo un quiz: chi sarà assolto? La donna ricca e potente, o la povera donna qualunque? Non è una questione di femminismo, non solo di femminismo, è una questione di classe. Giaime Pintor
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