Muzak - anno III - n.08 - dicembre 1975

tura in staccio, la falsità e la ipocrma prima ancora che morale propriamente culturale. Cosl non solo è fonte di divertita attenzione la scenografia accuratissima e maleodorante dell'aristocrazia romana degli anni '20, ma proprio i gesti, i modi, i luoghi comuni, un certo modo d'atteggiarsi, muoversi e recitare. Persino la scelta degli attori (quasi tutti da sempre incapaci di recitare senza 'caricare ' nel modo dei guitti tono e movenze) eleva qui l'atmosfera a affresco misero di un'epoca misera. L'intelligenza e l'interesse di questo film sono appunto nel d'annunzianesimo grottesco dell'insieme, in cui tutto è inutile, falso, marciscente e di pessimo gusto. G. P. Stri_ngi i denti eva1 Regia: Richard Brooks « Una corsa di cavalli dal punto di vista dei cavalli ,., « Il solito viaggio americano col pioniere buono, il pioniere cattivo e il pioniere cosl cosl ». « Una intensa metafora ugualitaria: la costruzione del comunismo come voglia di poter vivere senza voler vincere ». Le letture possibili dell'ultimo film di Brooks sono tante e tutte un po' vere e un po' volute, nella migliore tradizione del simpaDI che segno sei tico cinema americano critico ma ottimista, positivo ma pessimista, impegnato ma commerciale. Lo schema è western: un premio di 2 mila dollari per un lungo rally a cavallo disseminato di difficoltà. I partecipanti sono un « mucchio selvaggio» di « professionisti » che vogliono più o meno « la testa di Garcia »: film di genere, quindi, anzi di genere rivisitato. Il western democratico. Cenerentola Cartoni animati di Walt Disney L. R. Chi scrive è costretto a trascinare per cinema nipoti propri, figli degli amici, e bambini vari, allo scopo di poter assistere ai cartoni animati senza vergognarsi troppo. Il risultato è che i poveri bambini si annoiano a morte. Riesce in alcune città uno dei capolavori di Walt Disney, Cenerentola. Film naturalmente e giustamente kitsch, in cui la favola originaria è stravolta a uso dei bambini americani. E tuttavia nella produzione disneyana Cenerentola, meno terrificante di Bambi e meno volgare di Fantasia, ha alcune trovate divertenti e « apocrife » rare per la piattezza priva di gusto dell'animazione hollywoodiana (basti vedere come so53 no tratteggiate le figure dei topolini, in confronto al bamboleggiare degli animali negli altri film). G. P. Ilprigioniero dellaseconda strada Regia: M. Frank Ridere sulle proprie disgrazie è, in genere, operazione progressiva, ma qualche volta gli americani, per la troppa voglia di ridere o per le troppe disgrazie, passano il segno. E' il caso de Il prigioniero della seconda strada filmetto piuttosto divertente che ha per protagonisti grattacieli con l'ascensore bloccato, ditte che riducono l'organico licenziando in tronco impiegati cinquantenni, vicini di casa aggressivi, esaurimenti nervosi, psichiatri col tassametro come i taxi e mogli e fratelli inesauribilmente dolci, comprensivi e appiccicosi. I problemi della iperciviltà americana sono elencati sotto la voce « disagi », non analizzati e neanche pensati. Jack Lemmon fa lo scemo e con quella sua faccia da « quant'è buono questo hamburger » raggiunge effeni di indiscutibile comicità. La struttura è quella della commedia teatrale: ipertrofia dei dialoghi rispetto all'azione, pochi personaggi, cambio di scena riDivina creatura gido ( te li puot immaginare che cambiano i fondali mentre cala il sipario) e umorismo tutto giocato sulla battuta. Uscendo dal cinema se sei un tipo poco esigente puoi sempre dare una occhiata serena all'orologio e rallegrarti di aver passato due ore alla faccia dell'inquinamento atmosferico, del gap tecnologico e magari chissà anche della bomba atomica. Dichesegno sei? Regia: S. Corbucct L. R. Questo film offende l'uomo. Non come maschio, ma come umanità. Per questo offende lo spirito. Deve essere costato parecchi miliardi e ne sta incassando di più. Per questo offende anche la materia. Cosl l'intelligenza è umiliata, il cinema come strumento offeso, l'ironia morta e sepolta e la satira mandata a casa. Tutto ciò sostituito con attoroni che sembrano macchiette al quadrato, come Alberto Sordi che fa l'imitazione di Alberto Sordi mentre interpreta Alberto Sordi che recita la parte dell'americano a Roma. Avanspettacolo e vacuità, miliardi e tristezza, cosl va il mondo. G. P.

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