smo può essere una forma corretta di lotta. Recuperare la dimensione del corpo umano nella sua unità di coscienza e sentimenti; conquistare la fiducia e la sicurezza nelle proprie capacità e possibilità fisiche e spirituali: questi possono essere nuovi importanti compiti del movimento. La borghesia è riuscita a conquistare anche le masse giovanili ad una concezione idealista della bellezza, assolutamente estranea alla lotta per il recupero della salute, dell'integrità fisica e morale. Affermando come bellezza i valori della moda, del cosmetico e della dieta, dell'adeguazione dura e sofferta ad un modello, la borghesia ritiene che la bellezza si possa comperare. Ma la bellezza si conquista. E' bello chi è cosciente, chi ha rapporti sessuali liberati. Lo sport è come la danza, è muoversi insieme collettivamente. E' una attività creativa non finalizzata ad una prestazione. Il mio augurio di Natale: che cento fiori fioriscano, che in mille scuole si formino i collettivi politici sportivi. Noi del circolo « G. Castello - piazza Dante 2 te!. 730910 saremo a disposizione di tutti. * lettera di Luca Piccini, liceale di Scandicci, Firenze La scuola va cambiata ma come? Sinceramente non credo che sostituire la .letteratura italiana o la storia o qualsiasi altra materia con il Cile, il Medio Oriente ed il Portogallo sia molto producente. Questi argomenti che ci toccano più di ogni altra cosa, non possono essere affrontati senza una minima preparazione culturale già acquisita. Come si può parlare di capitalismo, senza sapere nulla della rivoluzione industriale del 700? Marx aveva una grande conoscenza della storia e della filosofia, senza la quale non avrebbe potuto essere quello che fu. La conoscenza di tutto ciò che è accaduto prima di noi è dunque indispensabile per riuscire a comprendere in fondo tutti i fatti di oggi. Il congresso di Vienna 40 è estremamente noioso, ma è qui che entra in gioco la bravura e la preparazione di un professore: qualsiasi argomento può essere fonte di discussione e quindi politicamente valido, purché impostato in un certo modo. Comunque certe stupidate vanno tolte di mezzo il più presto possibile. Il voto per es., che ormai non fa più paura a nessuno (grazie ancora alla collaborazione dei professori); la divisione della mattinata in ore, l'obbligo di frequenza, fino ai nuovi già cadenti decreti delegati. Qualcuno dice che gli studenti adesso sono più responsabili, altri me compreso dicono che il qualunquismo ha ucciso ogni idea e che la combattività di un tempo ha lasciato il posto alla noia. Tra nove mesi tutto questo per me sarà finito, dall'anno prossimo università e quindi altri sconosciuti problemi. Una cosa triste: per 5 anni ho lottato, aspettato e sperato per la riforma (quale riforma?) ... da una lettera di Cesare, liceale di Cosenza « ... L'unico valore attuale della scuola è quello di incontrarci e di stare insieme, null'altro. Ma il sottoscritto si trova in una scuola come il liceo classico di Cosenza che quaggiù, è proprio il caso di dirlo, viene considerata una scuola modello. E lo stesso risultato delle elezioni dei decreti delegati, vittoria dei diccini, ne è la conseguenza. Per cui per stare bene devi avere la tua divisa di conquistatore, devi frequentare gente bene e conoscere chi organizza feste. I professori sono tutti cazzoni, sempre sonnolenti e reazionari. E quest'anno debbo fare Purgatorio, Ariosto, Macchiavelli, logaritmi ecc. ecc. Vi chiedo un minuto di raccoglimento ad memoriam. Questa scuola avrebbe bisogno di un po' di immaginazione, di fantasia. Che tristezza. Mi vado persino ad innamorare di una pioniera della croce rossa ... ». a cura di Marcello Sarno
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