Sabato 22 novembre un plotone di carabinieri che difendono l'ambasciata dello Zaire, uccide Piero Bruno, studente, 18 anni, militante di Lotta Continua nella sezione della Garbatella, membro del collettivo politico studentesco dell' Armellini. E' l'undicesimo compagno che muore assassinato dalle giornate di aprile in cui s~- no morti Claudio Varalh, Giannino Zibecchi, Tonino Micciché, Giovanni Boschi. Pagherete caro, pagherete tutto. Il giorno che muore un compagno deve essere un giorno indimentica~ile. _Non si deve scendere m piazza contro la polizia, urlando con tutta la rabbia che abbiamo in corpo che la nostra _lott_a andrà avanti più forte d1prima. Non bast11. Non dobbiamo abituarci alla morte. Dopo la morte molto cambia. La nostra stessa lotta non è più quella di prima. Le nostre fila non sono formate più dagli stessi cordoni. Un vuoto resta. Il giorno della vittoria di questa lotta cosl necessaria, dura e tremenda, tanti saranno coloro che non risponderanno allo appello. Non importa se uccisi dalle pallottole o dalla stanchezza, dalle malattie o dalla tortura, dal rimolSO o dalla gioia. Gli eroi non muoiono muoiono gli uomini. E ~on loro muoiono le debolezze, la paura, l'insicurezza di tutti noi. Tutte quelle manifestazioni che la borghesia ha tradizionalmente ritenuto appartenere alla sfera della vita privata, anche i funerali di coloro che sono morti, devono essere parte di una alternativa civile e morale, sacra e profana, o!tre che politica: la bandiera rossa e il pianto, la rabbia e la commozione, la vendetta e i fiori, la volontà politica e la volontà ideale e sentimentale, a dimostrazione della possibilità di una rinnovata comunità di uomini che si uniscono per il trionfo della felicità. * Spazioaperto Da sinistra . risponduenosquillo Un accordo nazionale per un movimento unitario degli studenti, a partire dai delegati di classe è stato sottoscritto dalle federazioni giovanili comunista e socialista, dal partito di unità proletaria per il comunismo, da avanguardia operaia e da gioventù aclista: un appello in questo senso è stato lanciato dalle forze politiche promotrici insieme al movimento giovanile democristiano e a comunione e liberazione. * Il XX congresso della federazione giovanile comunista si terrà a Genova in questi giorni la battaglia per la riforma della scuola e per una maggiore e più qualificata 39 occupazione giovanile sarà al centro del dibattito della organizzazione giovanile del P.c.i. * Nella comm1ss1onepubblica istruzione della camera dei deputati sono in discussione le richieste avanzate dal movimento degli studenti professionali per una liberalizzazione degli accessi al quarto e al quinto anno per tutti gli studenti; il ministro Malfatti si oppone alla probabile approvazione in commissione di questo provvedimento. * Ci ha telefonato Enzo D'Arcangelo, responsabile della atletica « G. Castello», un gruppo di compagni di Roma che organizza centri di f ormazione fisica nei quartieri popolari di Roma. Parla Enzo D'Arcangelo: « Anche la scuola concorre alla diffusione della « ideologia sportiva », ideologia ormai dominante in una pratica apparentemente diversificante e che in realtà accomuna, creando cosl le spettacolari figure degli sportivi itl!· lici. Quel1i che si scommettono l'anima e la moglie, quegli apprendisti, garzoni, panettieri, aspiranti rimandati (4 materie) che si trasformano, organizzati dal barbiere del piano di sotto, in rumorosi brigatisti giallorossi, ardi ti bombardieri di castagnole, lanciati come un sol uomo contro il « nemico esterno ». Di chi la colpa? Anche della scuola naturalmente. Selezione sociale e di merito, luogo di residenza e addirittura scuole di serie A, serie B e C: tutto serve all'espropriazione del gesto sportivo dalle masse; e quindi al prevalere de! mito olimpico, con i suoi riti annessi e connessi: la vittoria, il primato, il record generalizzato, la prestazione esattamente misurabile; ma certamente non liberante. Lo sport spettacolare ha completamente emarginato la dimensione ludica, il gioco e la partecipazione, non solo corporea ma soprattutto associativa; sinonimo di rapporto con gli altri, con l'altro sesso e con il quartiere, l'ambiente, la natura. Il movimento degli studenti deve comprendere l'importanza del fatto sportivo come formidabile strumento di liberazione e di associazione, di partecipazione e quindi di democrazia organizzata. E' fatto politico assolutamente non secondario che 30 giovani si associno per conquistare il diritto al gioco, alla musica, ad una dimensione umana dei rapporti reciproci. Lo sforzo del potere è quello di dividere ed isolare gli operai come i giovani dentro il quartiere o dentro la fa. miglia: anche !'associazioni- +
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