Muzak - anno III - n.08 - dicembre 1975

so sono abituate a « dimenticarli », a non pensarci, altre invece li condizionano direttamente o indirettamente ai bisogni e ai desideri del loro ragazzo, il quale diviene appunto per loro il mezzo esclusivo per raggiungere il piacere. Facile dovrebbe essere a questo punto comprendere la dipendenza dall'uomo che caratterizza il loro rapporto, la dipendenza dagli uomini in generale e l'atteggiamento di passività, che gli è proprio, nei confronti di ciò che capita, ciò che accade, nei confronti della società. Ovviamente tutto questo non succede soltanto per la mancata masturbazione, ma intervengono anche fattori certamente più noti. M. Ma fa in qualche modo male masturbarsi? B. Non è assolutamente vero che fa male alla pelle, che fa venire i brufoli, che danneggia gli organi genitali etc. In realtà la masturbazione fa bene. In alcuni paesi stranieri, dove il bigottismo e l'idiozia non sono istituzionalizzati come da noi, durante il corso di educazione sessuale è capitato che la maestra abbia iniziato a masturbarsi dinanzi alla scolaresca femminile, altre maestre più pudiche hanno preferito insegnare la tecnica della masturbazione (ed altre) attraverso un filmato che la illustrava con dovizie di particolari. Spesso la masturbazione è un buon regolatore della tensione individuale e nel caso delle ragazze poi potrebbe forse alleviare i dolori mestruali. Nelle cliniche sessuali più famose nel inondo, Masters e Johnson iniziano spesso la terapia della donna affetta da frigidità primaria insegnandole appunto a masturbarsi, a conoscersi e a toccarsi senza timori o sensi di colpa. M. Occorre sapersi difendere preventivamente, anche dalle conseguenze di una masturbazione eccessivamente frequente? Quale è la normalità, il giusto limite? B. Potremmo rispondere che tutti i ragazzi e tutte le ragazze si possono masturbare ogni volta che ne provano desiderio, l'lmportante però è far sì che non diventi una attività compulsiva, che non diventi una specie di droga usata per non pensare, per non capire, per non percepire la realtà e gli altri. M. Che rapporto c'è fra la stimolazione della clitoride e la cosiddetta « invidia del pene?» B. Nei primi anni dell'infanzia la bambina si accorge che la natura ha dotato esteriormente il maschietto di qualcosa che lei non ha: il ... Il primo oggetto d'amore è di sesso femminile, sia per Il bambino che per la bambina pene. O meglio di qualcosa che lei ha solo molto più piccolo, proprio perché ella lo paragona spesso alla sua clitoride la cui autostimolazione le provoca piacevoli sensazioni. Consegue a tale situazione uno stato di conflitto e di segreto agonismo con il maschietto generato « dall'invidia » per quell'attributo. Presto o tardi la bambina si rende conto della precarietà delle sue speranze (che la clitoride diventi come il pene) e sembra raggiungere il compromesso di accettare la sua « differenza » come tale. In realtà rimuove dalla sua coscienza il desiderio di avere un pene quando ne comprende l'impossibilità, e preferisce spesso non toccarsi più volontariamente (per provocarsi del piacere) piuttosto che rendere presente ogni volta a se stessa la sua frustazione. Altre bambine, altre ragazze non superano così questo problema, o non lo superano mai. Considerano quella differenza non qualitativamente ma quantitativamente e quindi come una inferiorità. Non accettandola pertanto, non smettono o non rallentano l' lfutostimolazio, ne volontaria della clitoride; oltre a questo ed in relazione a questo permane dunque l'atteggiamento di antagonismo e di conflitto con la figura maschile fino ed oltre l'età adulta. In tale conflitto spesso assumono l'autoritarismo degli uomini e competono con loro in ciò che fanno, ciò che possiedono e ciò che desiderano. In questo contesto è quindi possibile che gli atteggiamenti sessuali della donna slittino anche su scelte oggettuali di tipo omosessuali ( non assolute). Fra l'altro dal resoconto dei questionari (vedi Muzak 7) rileviamo che (circa il 100 per cento) la quasi totalità delle ragazze che si sono sempre masturbate dichiarano di avere avuto anche rapporto omosessuali. e

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==