Muzak - anno III - n.08 - dicembre 1975

Droga Questapolemica sad'acido Liberalizziamo le droghe leggere compresi gli allucinogeni, dicono a Re nudo. Depenalizziamo le droghe leggere e lottiamo contro le ~roghe, dicono al Comitato nazionale antidroga. Intanto a Milano d'eroina si continua a mÒrire. « Godere operaio », hanno scritto sui muri della scuola due studenti simpatizzanti della sinistra underground, a Milano. « Sprangando Re Nudo », hanno aggiunto, a bomboletta rossa, due militanti del movimento studentesco che, indignati dall'audacia della parafrasi, avevano identificato gli autori con il mensile di Andrea Valcarenghi. Allo scontro fisico non si è arrivati, per fortuna, ma Milano è divisa. Da una parte c'è « Re nudo » con i partigiani della liberalizzazione completa delle droghe leggere, intese come marijuana, hashish e Lsd (l'allucinogeno che, per intero, si chiama acido lisergico). Dall'altra c'è Avanguardia operaia con « Fronte Popolare » (la rivista del movimento studentesco), per la depenalizzazione delle droghe leggere ( intese unicamente come hashish e marijuana), « perché è sbagliato mettere in galera chi fu. ma », per la lotta senza quartiere a tutte le droghe, leggere e pesanti, a favore, secondo Re Nudo, del ripristino di valori socialisti. « Bisogna opporsi », ha dichiarato Silverio Corvisieri, direttore de « Il quotidiano dei lavoratori » e dirigente di Avanguardia operaia, « a qualsiasi strumento di evasione, a tutto quello che induce a ripiegare su piani individuali, sia una sigaretta di marijuana, un litro di grappa o una superstizione religiosa ». Fumare non fa male e su questo ormai sono d'accordo tutti, ma, secondo Avanguardia operaia, quello dei fumatori è un ambiente ricettivo a tutti i tipi di droga: all'irrazionalismo, alla eroina, al disimpegno, al misticismo, a tutto quello che non è lotta per la liberazione dell'umanità, lotta di classe. « Non è un caso che chi fu. ma con continuità e ostinazione finisca prima o poi di assaggiare altre cose ». E poi che cos'è questa storia della nuova cultura, della comunicazione diversa e più intima: )4 « Se si va al bar in dieci e si bevono dieci litri di vino, ciascuno si ubriaca per conto suo ». Ciascuno è solo con la sua sbronza, col suo spinello, col suo buco. Quanto all'Lsd, « Fronte popolare» e Avanguardia operaia sono ancora più duri: « E' un'aberrazione ideologica la coscienza di sé non si acquisisce affatto attraverso stimolazioni più o meno chimiche ». La battaglia (liberalizzazione • depenalizzazione, pro-contro LSD) va al di là della droga: è la contrapposizione tra due visioni differenti del mondo, della militanza, della cultura « Bisogna imparare a usare la nostra droga cosl come bisogna imparare a usare il fu. cile », scrive su "Re Nudo" Romano Madera, ex dirigente politico, approdato alle spiagge dell'underground. li divertimento non è andare al cinema a vedere la « Corazzata Potemkin », ma è un momento della grande battaglia per mutare sé stessi che comprende attività politica e tempo libero senza divisioni, che può utilizzare Lsd, libri, cinema, amore, fumo, assemblee, concerti, giornali, radio, dischi e gelati. A « Re Nudo » del « Comitato Nazionale Antidroga » fondato da « Fronte popolare » e Avanguardia operaia con l'adesione di Franco Fortini, Natalia Aspesi, Corrado Stajano, intellettualiscrittori-giornalisti e Alberto Madeddu, medico e vice direttore dell'ospedale psichiatrico milanese, pensano ogni male. « E' il modo più subdolo per colpire la cultura giovanile, che è sl, erba e fumo, ma anche femminismo, lotte di liberazione sessuale, immaginazione al potere. A partire dalla droga vogliono colpire il movimento » ha dichiarato Andrea Valcarenghi, e per conquistare soldi e adepti alla sua battaglia ha organizzato tre concerti contro l'eroina: cantava Fabrizio De André (gratuitamente) e il Palalido ( capienza massima 10 mila persone) si è riempito fino all'orlo. Anche se Fabrizio De André con l'eroina c'entra poco e le annunciate testimonianze di giovani drogati non ci sono state, qualcuno ha telefonato che c'era una bomba e il locale è stato sgombrato dalla polizia .. Intanto la lotta infuria sui muri e sui fogli dei contendenti. Su una cosa sola si trovano d'accordo: sulla necessità di lottare· in tutti i modi contro gli spacciatori di eroina. A Milano il fenomeno droghe pesanti sta raggiungendo dimensioni americane: capita in certe ore e in certe zone di veder cadere un ragazzo per strada, di vederlo rimanere steso sul selciato, di non riuscire a farlo muovere, di sperdersi per un'ora nelle ipotesi più agghiacciante ( « se lo porto allo ospedale, domani sarà piantonato? ») di chiedersi, poi, alla fine, con che argomenti e con quale ideologia si può convincerlo a non ripetere l'esperienza della droga dura. Secondo Lotta continua, che non ha preso partito né per « Fronte popolare » né per « Re Nudo », se sempre piì1 numerosi sono i giovani che si bucano, la responsabilità è di tutti: « Il problema non è contrapporre militanza e distrazione, impegno ed evasione, ma fare in modo che di nuovo la politica, lo studio, la voglia di cambiare il mondo, sappiano dare un senso e una risposta a tutta la confusione e il senso di mancanza di tanti strati giovanili ». Lidia Ravera

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==