Muzak - anno III - n.08 - dicembre 1975

estremamente più ricco di quello che poteva essere registrato, diffuso, comunicato dalla informazione scritta; presuppone una disponibilità degli strumenti (l'elettronica) ad essere spiegati alla necessità del movimento. Realizzare questo progetto significa trasformare il modo della comunicazione-informazione, maanche la forma stessa del linguaggio specifico partendo da una situazione e dalle caratteristiche stesse del linguaggio: ovvero dalla sua capacità di funzionare come feed-back moltiplicato, oltre che come moltiplicazione politicoagitatoria del messaggio. « Se diciamo che a parlare è direttamente la classe operaia, non vogliamo intendere una forma di spontaneismo da proletkult, per cui è la figura sociologica operaia che parla, ma intendiamo che il suo punto di vista agisce trasformando la forma della comunicazione, oltre il suo contenuto » ( cit. da A/ traverso, soldi; con gli studenti davanti alla scuola; con la gente davanti ai cinema; con le madri a una scuola materna; con i soldati in libera uscita; con i tramvieri al capolinea; con i giovani alle feste, ai concerti, alle partite; con gli ammalati; con la gente nei quartieri sui trasporti, lo smog, il verde, la edilizia, i rumori, ecc. ecc. E poi musica, sport, salmonellosi, economia, spettacoli ... ..Spettacolo: recensioni, comprensibili, degli spettacoli che i proletari hanno la possibilità di vedere; discussione aperta con gli ascoltatori e confronto, al microfono, con gente dello spettacolo; che cosa sono, per chi sono le produzioni di avanguardia; recupero dei testi dialettali (non solo lombardi); riascolto critico delle cosiddette « trasmissioni per le masse» ... settembre '7 5 ) . Ed è proprio su questa teorizzazione che si fonda l'ipotesi di Radio Alice, l'emittente di Bologna di cui si parla da più di un anno. Ancora non si sa nulla sulla sua realizzazione, certo un progetto che è consapevole che l'unica sua forza è la forza stessa del movimento, un'ipotesi che non è assolutamente una scarpa comoda. Volere riprodursi attraverso un'emittente, fondare un uso collettivo del mezzo tecnico, non volere rinunciare a nulla della coscienza acquisita in anni di lotte e di pensiero operaio, porta a un conflitto immediato non solo con il potere più arretrato e repressivo, ma anche con i partiti della sinistra che, nel caso specifico di Bologna e dell'Emilia:, rappresentano ormai l'istituzione e la conservazione del potere, la negazione della creatività e della fantasia. Al movimento, dunque, stanno spuntando le antenne. ...Salute: Prendiamo ad esempio l'epidemia di salmonellosi: cos'è successo davvero, che ne dicono i proletari meridionali, come si poteva evitare; e ancora: ci sono anche qui le infezioni intestinali, chi ha da segnalare casi, esperienze? Sono malattie dei poveri, perché? Recupero delle esperienze di medicina alternativa, medicina di fabbrica, quale medicina; i cibi; le adulterazioni; i bambini e gli spazi di gioco; l'igiene mentale; i manicomi, dialoghi con i malati di mente ... ...Economia: innanzittutto costante spiegazione degli avvenimenti economici, ribaltando, in modo molto chiaro e semplice, le teorie della propaganda borghese (basti pensare che cosa si poteva dire sull'austerità, o si può dire sulla disoccupazione, o sulla crisi del vino) . InchieA chi sta comoda la scarpa? Il sistema è molto più ricco di antenne. Senza contare mammai Rai la percentuale sulle cento radio italiane è così approssimativamente da indicare: 30 per cento genericamente di sinistra (e a questo genericamente è meglio non dare un significato troppo positivo), 70 per cento di destra, comunque dichiaratamente votato al qualunquismo più conservatore. Una percentuale a dir poco scoraggiante. Via via si va configurando un oligopolio sull'informazione radiofonica che rispecchia fedelmente l'attuale divisione del potere sui prati della comunicazione. « E' noto che l'Espresso ha già discusso in consiglio d'amministrazione il progetto esecutivo di 5 stazioni radio, che Rusconi ha messo l'occhio su Radio Milano International ( sarebbe solo una base di lancio, ndr) che la Firet, proprietaria di tutti i poiti radio del Nord Italia ste. Un corso di economia riferito a temi di attualità, ecc... ...Sport: risultati delle gare di interesse nazionale; risultati e servizi sulle competizioni locali (citate solo dalla stampa specializzata) e sugli sport minori. Commento critico dell'ideologia del pallone. A questi cenni, a carattere esemplificativo, si aggiungano tutta una serie di temi e iniziative possibili: dalla consulenza legale ( le indicazioni utili ai proletari, date dagli avvocati e magistrati democratici), alla guida dei prezzi, dall'agricoltura ai servizi sulle scuole, dalla letteratura a una scuola popolare (come lezioni di lingue con ascoltatori che vengono al microfono) , fino a servizi dall'estero su realtà sconosciute ai proletari, e servizi costanti di controinformazione. 12 per le emittenti di Montecarlo e dalla Svizzera, è pronta a lanciare Radio Piemonte da una posizione e con una potenza che potrebbe coprire tutta la pianuda padana » ( cit. da Prica comunicazione, ottobre '75). Gli orchi, con i loro stivali dalle sette leghe, guatano la pianura per poi divorare la succulenta preda. Qualcuno, però, già si avanza. Due scarpe destre per camminare storto « Secondo noi lo spazio che oggi può essere gestito con un mezzo come la radio è uno spazio di apertura, con anche i suoi spazi di consumo, di divertimento, di musica. Io credo che sia molto più utile fare una radio così, per cui c'è una lenta trasformazione del mezzo, piuttosto che fare un tipo di radio che rischia di chiudersi immediatamente tutta una serie di vie, una fetta di pubblico che può ancora essere recuperata su certi discorsi, su certi livelli di controinformazione (sic) » ( da un'intervista a Grazia Coccia di Radio Milano Centrale). Qualcuno ha mal digerito Althusser? Non si dilunghiamo su problemi di maschere e di ideologia come falsa coscienza. Vogliamo dire che R.M.C. è piena di compagni che li lavorano? Vogliamo dire che R.M.C. è una bella radio? Ma sì, diciamolo; è un piacere sintonizzarsi su questa emittente: linda, moderna, graziosa e democratica. Si parla dell'occupazione delle case; di aborto, dalla viva voce di Adele Faccio; il parlato non supera mai i 20 minuti, la musica è, finalmente, piacevole e stimolante. Cosa si può volere di più? un buon deodorante è un buon deodorante. Tick è una modesta genesi e tock una debole apocalisse, e tick-tock non è poi un grande intreccio. Una radio « sarà sempre più parte integrante dell'economia libidinale del sistema quanto più sarà concepita e realiz-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==