60000 persone hanno visitato « Il Suono », la prima mostra di alta fedeltà e di videoregistrazione, dal 1 al 5 Novembre, al Palazzo dei Congressi. Detto cosl, sembrerebbe che tutto sia stato facile. Invece tutto è stato molto complicato. Il pubblico non ha avuto la mostra che meritava, perché la sua esistenza è stata ostacolata fino all'ultimo momento. Si sapeva che una rassegna di materiale alta fedeltà a Roma avrebbe incontrato il favore del pubbli~o e quando gli organizzatori della mostra ci vennero a trovare ad Aprile, ebbero immediatamente l'appoggio incondizionato di Muzak e delle altre riviste del gruppo « Suono » ( Suono Stereo hi-fi e Stereoplay); le stesse riviste avevano già appoggiato nel passato tutte le iniziative simili come il Salone della Musica, l'High Fidelity, l'HI-FI USA, tutte iniziative nate e cresciute a Milano. Tanto che cominciava a sembrare evidente che i romani non avrebbero mai avuto la loro mostra di alta fedeltà, e che promozioni di questa natura potevano essere portate avanti solamente dal laborioso settentrione italiano. Ma siccome Roma Hi-Fi Romahalasuamostra non è il Sahara, e che laboriosi si sà essere anche da quete parti, ad una mostra si è pensato. Da segnalare che, statisticamente, il mercato di Roma è superiore a quello di Milano ( 13 % di lettori delle riviste specializzate per Roma, contro l'l l % per Milano). Si sà anche che qualunque manifestazione che si svolge al Palazzo dei Congressi riscontra sempre un grande interesse: 300 mila persone mediamente alla mostra dell'Elettronica e 350 mila all'ultima edizione del « Uso tempo ». Malgrado tutte queste « evidenze », « Il Suono » è stato ostacolato, contestato, boicottato, e sabotato, quasi al limite della legalità da ... tante persone, e fino all'ultima settimana i vari permessi che le autorità competenti usano dare per lo svolgimento di questo tipo di manifeL s u a N a 11\ I I L S U O N O 62 stazione sono stati negati a causa di questa colossale e coordinata coalizione venuta dal Nord. Non abbastanza comunque, si vede, poiché b mostra, c'è stata. Con un programma incredibilmente ciinamico e una formula decisamente nuova; « Il Suo!lo » non è stato una brutale e consumistica esposizione di materiale alta fedeltà e video destinata ad esaltare nei visitatori il desiderio di comprare, ma cinque giorni di intensa attività culturale. Il pubblico in effetti poteva assistere a concerti di music:i pop, jazz, al prezzo realmente « politico » ( come si usa dire spesso a sproposito) di 300 lire, a concerti di musica classica (questi ultimi gratis), a spettacoli di balletti, a confronti di diffusori acustici (prove condotte dallo Istituto Alta Fedeltà con 3600 schede di risposta dei partecipanti), a delle trasmissioni stereofoniche in diretta di Radio Vaticana che per la circostanza aveva portato a sei le ore di programmi, alle prove di trasmissioni di Ram (Radio Antenna Musica), la radio libera romana che trasmette in stereo 24 ore su 24. Gli stand purtroppo erano
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