C'era una volta chi moriva di paura. Si arrivava pallidi con la camicia stirata di fresco e una notte insonne alle spalle. Capitava che qualche ragazza svenisse. Le mamme si agitavano nei corridoi e, quando tutto era fi. nito, si aveva la sensazione di uscire da un incubo. Bisognava studiare. O meglio bisognava avere studiato. Erano gli esami forca caudina, momento della verità, « reddere ationem » scolastico. Chi non aveva studiato, chi non riusciva a coincidere con l'angusto concetto di « preparazione » che a scuola sostituisce quello più ampio di cultura aveva due sole alternative: soccombere, cioè tacere imbarazzato in attesa del gelido « ci vediamo a settembre », oppure arrampicarsi sui muri lisci dell 'eloquenza, pilotando con il massimo delle cautele l'esaminatore sull'unico terreno conosciuto. Il gioco, una volta, non riusciva quasi mai. Se riusciva, l'abile mestatore poteva ritenersi già avviato verso le cosiddette professioni del fu. turo: aveva evidentemente le doti necessarie per diventare un peracottaro », cioè Gli esami di maturità • Promossi si nasce Prima se la cavavano gli sgobboni e i furti. Adesso se la cavano tutti, o quasi, ma i più brillanti non sono né furbi né sgobboni, ma i figli della borghesia intelligente, quelli che la cultura l'hanno imparata fuori dalla scuola. Ma allora a che cosa serve la scuola? un venditore di fumo, pubblicista, pubblic relation man, giornalista dal corsivo furibondo, orecchiatore delle O· pinioni altrui, animatore di salotti alla moda, rappresentante di lucidi da scarpe, organizzatore di concerti pop. E, comunque, il risultato fi. nale era sempre alla contingenza fortunata di « capitare con una buona commissione », che vuol dire, in genere, o commissione di sinistra », o « presidente di commissione in crisi mistica, malato di cancro e deciso a lasciare questa valle di lacrime dopo essersi esibito in qualche atto di clemenza universale ». Adesso le cose sono cambiate, o meglio con altri metodi si ottiene lo stesso risultato il che è poi l'unico tipo di trasformazione che la società borghese si permette) . Quest'anno il 93% dei maturandi è stato maturato. Alcune decine di migliaia di giovani convinti di « avercela fatta » affolleranno gli atrii delle università, altri incominceranno entusiasti la ricerca di un lavoro adatto al loro titolo di studio, esibendosi fra circa tre mesi in qua- • 34 lificati giri di bicicletta per recapitare pagnotte alla impegnativa clientela del panettiere dell'angolo, pagati come se avessero 14 anni, perché nessuno ha bisogno di un garzone che ha fatto il liceo scientifico. Tutti avranno avuto il loro momento di gloria davanti ai tabelloni, avranno guardato il loro 36 fregandosi le mani, sicuri di aver fregato il nemico. Chi frega chi? Poiché siamo convinti che fare il garzone di panettiere o stare quattro anni in università per poi vendere abbonamenti all'enciclopedia in tremila dispense « Faccio tutto da me » non sia questa gran fortuna, non apra né alle gioie dello spirito né a quelle più essenziali delle due bistecche settimanali, siamo portati a credere che tutto sommato i fregati siano al 91 % il 93 % degli studenti promossi e non le gabbate commissioni ministeriali. Con questo, è chiaro, non vogliamo spezzare una lancia a favore delle bocciatu• re, ma soltanto vedere CO· me, in fondo, non sia cambiata poi molto la faccia classista della scuola. Andrea e Mario « Io avevo portato italiano perché mi va, e poi scienze che non è qualificante e mette subito in chiaro che non vuoi fare fatica. Tutto sta a pilotare l'esame », ha dichiarato con una certa soddisfazione Andrea, 18 anni, 48 sessantesimi, studente del Mamiani e figlio dell'ottima borghesia intellettuale romana. I trucchi sono elementari, spiega, per esempio, lui ha scelto come argomento particolare le nuove avanguardie dal surrealismo al Gruppo 63. Il risultato è garantito perché: caso a) il professore che vent'anni fa sudò su Rosmini e Carducci non sa un accidente del gruppo 63; caso b; il professore è giovane e sa cos'è il gruppo 63, ma allora, in genere, è andre più o meno di sinistra e illuminato quanto basta per non vivere nella speranza di fregarti; caso c) il professore ha fatto parte de! gruppo 63, sa tutto e ha
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