le medie, non mi restava altro che scegliere una scuola. Il primo anno l'ho finito con un 5 in condotta, il secondo non l'ho neanche finito ... tanto mi avrebbero bocciata di nuovo. Ora basta, vado avanti per far piacere ai miei, ma mi iscrivo al serale. Non vivo più a casa, devo mantenermi e devo lavorare... e poi mi sono stufata di stare con gli studenti: l'idea di mettermi dietro al banco e di stare di nuovo a sentire un prÒfessore mi fa impazzire. Sai cos'è l'estraneità? No, non è vero che la scuola serale è la stessa cosa. E' diverso, la gente è più grande e i professori hanno un atteggiamento tutto diverso. Ti considerano uno che vuole migliorare la sua condizione sociale, « a costo di duri sacrifici » come si dice... ma intanto ti rompono molto meno le palle, anzi quasi ti rispettano. Poi non ho intenzione certo di passarci tutte le sere. Andrò alle interrogazioni e basta, anzi farò il biennio. Anche alcune mie compagne di scuola verranno al serale con me. Però ce ne sono altre che si sono iscritte in scuole private, perché avevano più soldi e altre che non si riscrivono più e basta. Si sposano, come diceva sempre una nostra professoressa: « Vuol dire che se non sarai promossa ti sposerai prima ». Bella roba. Si, in quella scuola ti proponevano un'ideale di maestra scuola-casa-chiesa, e naturalmente di moglie-moglie. Prendi il tirocinio: ti portano in una scuola elementare a guardare come fanno le maestre ad insegnare. Devi guardare le maestre, ma non ti dicono nulla sui bambini, sulla loro psicologia o robe cosl, niente, bisogna guardare le maestre e imparare da loro. Di quello che si studiava non me ne fregava niente. Tranne che di Storia e geografia. Il primo anno imponevamo noi gli argomenti: l'economia cilena prima del golpe, la crisi economica in Italia. Organizzavamo gruppi di studio e relazioni collettive. L'anno scorso, dopo i decreti delegati, avevamo meno forza di imporre i nostri argomenti, c'è rimasta una certa libertà di metodo ma i temi erano di nuovo quelli del programma scolastico. Le ragazze sono la maggioranza nella mia scuola, l'anno scorso si sono svegliate, perché hanno incominciato a sentir parlare anche delle donne in assemblea e si sono sentite molto più coinvolte ... le donne lottano sl in modo più radicale ma anche più discontinuo, hanno meno la abitudine, sono più restie ali' organizzazione rigida... No il lavoro non l'ho ancora trovato, anche perché ne cerco uno che non sia di 8 ore ed è più difficile. Un lavoro di 8 ore non lo voglio... fi. nirci a fare la segretaria o la commessa, a prendere le pacche sul culo (Perché le pacche sul culo te le danno sul serio, o per am1c1z1ao per libidine, sempre pacche sul culo sono). E oltre oltre alle pacche sul culo anche gli straordinari di più perché sei una donna, e non riesci a dire di no. 32 Dcvi vestirti bene e truccarti tutte le mattine, perdendo mezz'ora di sonno. Ma a me di fare la donna proprio non mi va. Voglio fare un lavoro per cui se mi va di stare spettinata non mi pettino. Non un lavoro da donna. Un progetto di legge sulla scuola? Abolire le scuole professionali femminili perché sono degradanti. Come sarà la scuola nel socialismo? Acrlano Corbl, 17 anni, ha frequentato I• t- geometri ■ll'l1tltuto tecnico di O.ti■ , •lclno ■ Rom■, figlio di comm■ rcl■ntl. A scuola ci arrivo sempre in ritardo, alle otto e quaranta. Se il professore è gentile mi fa entrare, se è cattivo, torno a casa e ci dormo su. Alle prime ore ci mettono le materie che te svejano, tipo costruzioni e quelle sono ore che non passano mai, ma devi stare in campana, perché spiega e interroga, spiega e interroga. Quella è una materia che boccia. Alle ultime ore mettono le cose che secondo loro non servono e uno ci può anche fare il sonnellino, cioè italiano, storia, cose che a un geometra non dovrebbero servire. Tra 1' altro la professoressa d'italiano è una civile, che ci fa parlare e leggere libri veri, non da imparare a memoria, allora naturalmente tutte stc carogne che siamo noi ce le approfittiamo e finisce che attenti si sta solo coi professori stupidi e cattivi e a quelli buoni e intelligenti nessuno li sta a sentire. Forse è per questo anche che nessuno impara un accidente e a scuola ci vai solo perché ti ci mandano. Io potessi fare a meno di andare a scuola non ci andrei, ma volevo fare il pilota da piccolo, mi piaceva volare, per prendere il brevetto avevo bisogno del diploma. Adesso ho cambiato idea: farò il sommozzatore e poi mi butto a fare rilevazioni subacquee, cioè faccio il geometra sottacqua. E quindi sto diploma va preso. Molta gente esce di qui che non sa che fare, per questo ho cercato una cosa abbastanza speciale, bisogna essere furbi, se no ti trovi vecchio e disoccupato. Naturalmente se non fosse per poi guadagnai-e a scuola non ci andrei. E' tempo perso: la testa con cui ci vai a scuola è sbagliata. Fin da piccolo ti insegnano a non dare fastidi e arrangiarti, nessuno pensa di usarla, la scuola, per impararsi qualcosa veramente. E' come un gioco: ci sono le regole e tutti ci stanno. A me l'unica cosa che mi è
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