Speciale scuola su Muzak... Ma come? io vado all'edicola fischiettando, mi compro Muzak pensando agli Who, già mi vedo la recensione dell'ultimo disco che ho comprato, poi saprò finalmente vita morte e miracoli di un pick up, tutti i misteri dell'amplificatore della mia chitarra ... Speciale scuola su Muzak? Capisco speciale Pinkfloyd, speciale Hi-fi mi va benissimo, speciale Jazz lo sopporto perché stare all'avanguardia è sempre meglio che farsi prendere per commerciali. Ma speciale scuola proprio non me l'aspettavo. Come, che faccio io tutti i giorni? Cerco che vado a scuola (ne farei anche a meno, naturalmente ...). Ho diciassette anni e vado a scuola. D'accordo. Ma è proprio per questo che non mi va, quanPerchisuonalacampanella do esco e mi leggo un giornale, di trovarci dentro i decreti delegati (che l'anno scorso ti assicuro proprio non se ne poteva più), un articolo sugli esami di licenza (che visto che ce li ho quest'anno, preferirei evitare di nominarli fino al 30 giugno) P9i quattro studenti come me, dico gente proprio come me, né famosi né niente, che si mettono a parlare della scuola, della cultura, propongono riforme, parlano dei professori ... Far parlare Franco Battiato o Paolo Pietrangeli passi, in fondo son gente che ha fatto dei dischi, ma quattro ragazzini che non sono nessuno, mi pare proprio una scemenza. E poi che noia, uno la vita se la vuole dimenticare, nella musica o al cinema o leggendo fumetti o leggendo Muzak, ma la vita uno se la vuole dimenticare ... 29 E invece no. O almeno non leggendo Muzak. Perché cultura secondo Muzak vuol dire prima di tutto proprio capire la vita. Capire chi sei, la tua condizione, perché ti annoi a scuola e come la vorresti, perché ti piace un film pieno di pugni e perché ti è andata male con quella ragazza, o perché col tuo ragazzo non riesci a parlarci. Cultura insomma è capire, e quindi anche studiare ma non solo studiare. E poi capire è più divertente che evadere. (Evadere da cosa, tra l'altro ...), la vita non è mica un grosso tabernacolo con tanti scomparti separati che puoi aprire e chiudere. Quanto al far parlare solo la gente che ha fatto dei dischi sarebbe ora di smetterla, se no vuol dire che sei d'accordo con il metodo che ti hanno insegnato a scuola, che contano soltanto gli esperti, i morti e gli uomini fa. mosi. Ma noi non crediamo né all'evasione né alla scuola e allora fac. ciamo parlare la realtà, che in questo caso vuol dire far parlare gli studenti. Abbiamo fatto molte interviste e incominciamo a pubblicarne quattro: uno studente dell'istituto tecnico di Ostia, una liceale milanese, una studentessa delle magistrali e un ... tutto uno spazio aperto di dibattito e di riflessione. Uno spazio aperto a quelli che sono i protagomsu della cultura giovanile scrivete, telefonate, mettetivi in contatto in qualche modo: speL'inserco scuola durerà sicuramente tre numeri, forse ci sarà tutti i mesi. Dipende da voi.
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