got any methedrine? » hai metedrina? chiede e nei suoi occhi brilla il primo lampo di ansia tremenda. Non c'è sfoggio calcolato mentre mostra chiaramente a tutti di esser super eccitato, si tratta di uno scontro ingenuo con la droga e c'è ancora la convinzione di poter andare a quella velocità per sempre. Anche il suo pubblico è diverso da quello che abbiamo preso in considerazione prima, girano bottiglie di birra e fauni spiritati dalle enormi pupille che ora ascoltano attentissimi ora parlano concitatamente tra loro. Anche il rituale del ballo si svolge con un altro spirito, più violento, più elettrico e si respira tutto intorno una densa aria di auto immolazione. Il mattino sarà tremendo con l'effetto della anfetamina che cala e la testa piena di suoni e vuota di parole tutte « parlate » nel corso della serata, tanto vale quindi scatenarsi adesso senza ritegno, senza pensare a quello che verrà poi. L'anfetamina è la grande Waters del Plnk Floyd protagonista di questo periodo del rock più duro e Mick Jagger viene arrestato con alcune pasticche « Le ho comprate in Italia dove non serve nemmeno la ricetta medica per averle in farmacia » si difende davanti al giudice. In America intanto i Merry Pranksters di Ken Kisey hanno già canonizzato l'uso dell'acido lisergico e si è svolta addirittura una cerimonia di laurea a base di LSD. La musica della west coast è tutta pervasa di scariche lisergiche anche se in modo molto diverso da quella inglese: Byrds, Buffalo Springfield Jefferson e Grateful Dead ... nella loro musica ci sono le sterminate distese campestri, le mon_tagne di un paese dalle proporzioni geografiche del tutto differenti e con un folklore che si scopre adattissimo per essere riportato nella nuova musica canea di messaggi, impregnato com'è di stati di animo romantici. La marijuana che si fuma da quelle parti è di qualità superiore: Panama Red, Acapulco Gold e Go Go Grass per poi sedersi con una splendida acustica Martin sulle ginocchia e cantare la commozione della propria anima di fronte allo spettacolo della natura, al miracolo dei rapporti tra le persone. Sulla base fragile di queste « buone vibrazioni » si costruisce il fenomeno di Woodstock, un sogno stupendo di cui all'indomani non rimane che il ricordo sfocato. L'eroina intanto non ha mai smesso di mietere vittime in questo paese e tutti i protagonisti della musica più spettacolare dal punto di vista delle possibilità umane portate all'estremo, i virtuosi della resistenza fisica e morale, finiscono per rimetterci la pelle. C'è la voce di Janis che ci strappa i sentimenti più intimi e nascosti ebbra di alcool e droga e Jimi che con la chitarra e la voce vellutata ci trasporta ad altezze stratosferiche e in aJanls Joplln bissi di un blu profondo a tar amicizia con creature variopinte e stati d'animo troppo complessi per essere afferrati al di là dell'effetto piacevole che hanno sulla nostra mente e sul corpo. Solo Johnny Winter, albino maratoneta del blues zeppo di feeling, sembra sfuggire alla bruciatura sull'altare dell'arte per un caso, e ancora suona la sua versione superumana di Mean Town Blues. Forse la differenza fondamentale tra la musica influenzata dall'erba e quella carica di droga vera è proprio qui: dove l'erba potenzia e universalizza certe caratteristiche umane dell'artista, creando un rapporto di mutua comprensione tra chi suona e chi ascolta, la droga dura esaspera quei sentimenti stessi fino a condurli ad una dimensione superumana dove da parte di chi ascolta verso chi esegue c'è stupore e ammirazione ma niente compassione o simpatia. Danilo Moroni
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