Muzak - anno III - n.05 - settembre 1975

vanti dall'interno, data la rigida struttura accentratrice dell'ente radiotelevisivo chiaramente opposta a quelle esigenze di decentramento e di apertura democratica che sono necessarie e irrinunciabili per un monopolio dell'informazione. E' evidente, in questo contesto, come molto spesso le scelte dei discografici si identifichino pienamente con quelle della Rai; ambedue carenti di qualsiasi impegno nel promuovere e diffondere cultura. In pratica la RAI-TV vive sul ricatto dei discografici i quali, con la loro attività permettono all'ente di coprire centinaia e centinaia di ore di programmazione che altrimenti implicherebbero dei costi di produzione enormi. Ma, ricatto a parte, manca completamente, come è sempre mancata, la volontà di cercare un equilibrio tra spettacolarità e creat1v1ta culturale che scavalchi la brutale imemdiatezza delle contingenze produttive delle case discografiche. Con l'avallo del monopolio radiotelevisivo, quindi, rl 45 giri sta vivendo una prodigiosa seconda giovinezza. Indicativo può essere l'esempio dell'indecente successo di « Piange il telefono » di Modugno. Alla sua uscita era stato (per fortuna!) quasi completamente ignorato dai programmi radiofonici, ma è intervenuto il pesante braccio della televisione che per potere di influenza è nettamente superiore alla sorella Radio. Sono bastati due passaggi televisivi, che tutti ricorderanno con angoscia indescribile, sceneggiati con sottilissima abilità, scatenare una furibonda caccia al disco che ha fruttato in pochi giorni qualcosa come 50.000 copie di vendita, che poi sono state solo un leggero assaggio delle astronomiche cifre raggiunte in seguito (e che, qui andiamo documentando). Stesso discorso potrebbe essere fatto per la commovenDomenico ModuQno con Francesca Guadagno 9 re « Parlami d'amore Mariù » impeccabilmente eseguita dal redivivo Mal (ex Primi tives, che qualcuno ricorderà con tenerezza nelle notti brave del Piper club di qualche anno fa). Sigla del ciclo dedicato a Vittorio De Sica; destino, tra l'altro, toccato con la -stessa abbondanza di successo ad un'altra orrenda sigla televisiva di qualche tempo fa: « A blue shadow ». Ma anche la Radio, quando vuole, riesce a fabbricare dal da un lato una minore incinulla questi successi avendo denza ma dall'altro una maggiore disponibilità nel numero dei passaggi il cui ritmo, certe volte, rasenta l'ossessione. E il prossimo futuro è paurosamente oscurato dalla nube di questo revival del gusto apocalitticamente reazionario, quasi come dire una sonorizzazione del malcostume. E a questo punto i qualunquisti, sorridendo del nostro giovanile entusiasmo rinnovatore, potrebbero obiettarci che il malcostume ha un che di eterno, specialmente nel nostro paese che a suo tempo è stato definitivamente fatto fuori dal giro delle nazioni civili. E noi che presuntuosamente viviamo nella convinzione che il malcostume sia generato da certe strutture ben precise e non viceversa, prepariamoci a combattere questa battaglia, magari per una volta a colpi di 45 giri. Roberto Reni.i Cantache • • s1mcassa Quanto denaro rende la RaiT v ai discografici? Se non ci fosse l'evidenza delle cifre, l'esempio di Piange il telefono (l'ultimo successo del cretinismo-democristiancanoro) sembrerebbe un paradosso. Ed è invece signi-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==