L1 IMPIANTSOTERECOO: MSEICOMPER Una delle prime cose che occorre aver presenti è il concetto di «catena», cioè la necessità di ricorrere ad elementi separati per realizzare un impianto davvero ad alta fedeltà. Qui non siamo di fronte ad un espediente consumistico ma ad una vera e propria esigenza tecnica, che possiamo sintetizzare con la necessità di « specializzare» le varie parti di un impianto per la riproduzione del suono. La possibilità di accostare diversi elementi di marche diverse, secondo la propria personale esigenza rappresenta uno spazio alla personalizzazione non indifferente. Insomma, ciascuno può costruirsi l'impianto su misura; e la misura può essere economica, tecnica, « uditiva » e perfino estetica. Tutto questo fà parte di quelle illusioni di libertà tipiche del sistema occidentale e va quindi preso con una certa cautela: ma non vuol dire che sia del tutto privo di vantaggi. Dal punto di vista tecnico la catena hi-fi è quell'insieme di apparecchi che consente di ottenere l'ascolto finale di una serie di trasduttori che leggono il segnale e la « trasducono » in tensione elettrica, di una serie di apparati che dosano, potenziano il segnale e di un ultimo trasdutli compatto Raggruppa tutti gli elementi, ad eccezione delle casse, in un unico mobile. Questa soluzione rappresenta una notevole economia costruttiva ma non rende possibile, di norma, livelli di qualità elevatissima. Gli sforzi di alcuni costruttori hanno però permesso negli ultimi tempi la realizzazione di compatti davvero interessanti. Un compatto « tipo » comprende: piatto giradischi, con relativo braccetto e testina, preamplificatore, amplificatore di potenza (o «finale») in un unico mobile. Le casse acustiche sono separate. Molto spesso i movimenti del braccio sono automatici; qualche compatto pit'.1completo comprende anche una radio o « sintonizzatore ». Più di rado è incluso un registratore. Il compatto è adatto a chi si vuole assicurare un buon ascolto con una spesa contenuta, rinunciando anche alla possibilità di migliorare il proprio impianto con acquisti e/o sostituzioni successive. 11 compatto è anche molto utile per. .. i pigri, che non hanno voglia di scegliere i singoli componenti. Il cotore che trasforma la tensione in suono vero e proprio. Se la fonte sonora è un nastro, il primo trasduttore sarà una testina magnetica, se la fonte è un disco, sarà un pick-up, un elemento con una doppia funzione, magnetica e meccanica: nel primo caso la testina legge le variazioni d'intensità magnetica del nastro (e cioè il segnale musicale) nel secondo la puntina vibra seguendo il tracciato dei solchi del disco. In entrambi i casi il segnale, debolissimo, viene convogliato ad un apparecchio che si chiama « preamplificatore ». li preamplificatore ·permette di fare tutte quelle scelte «qualitative» (alti, bassi, e così via) che rendono adatto il segnale all'ascolto. A questo punto la catena si potrebbe chiudere con l'inserimento di un trasduttore adatto e cioè di una cuffia. strumento che non richiede potenza per funzionare. Molti audiofili hanno cominciato così la propria catena, ottenendo un ascolto qualitativamente straordinario anche con una spesa limitata. Ma se il trasduttore finale (quello che trasforma il segnale in onde sonore, quello che muove l'aria insomma) va ascoltato da più persone occorre abbandonare la cuffia e ricorrere alle casse acustiche. - •••• . La cassa acustica (diffusori, box, speaker) è l'elemento principale di una catena hi-fi: una coppia di casse permette di sonorizzare un ambiente e molto dipende dalla loro qualità. Ma per far funzionare le casse occorre una potenza notevole, che non può essere fornita da un solo preamplificatore. Per questo, nella maggior parte degli impianti è incluso un « amplificatore di potenza » in grado di pilotare una o più coppie di casse. A volte preamplificatore e amplificatore di potenza sono separati (e si tratta degli apparecchi più sofisticati e cari), altre volte (quasi sempre) i due elementi sono « integrati » in un unico mobile. Tra i due trasduttori possono essere inseriti, oltre al « pre » e ali'« ampli», anche altri elementi più o meno sofisticati, che permettono di intervenire in vari rriodi sul segnale: al di là dei miglioramenti di qualità, la «catena» concettualmente non cambia. Vediamo ora in pratica come può essere composto un impianto di alta fedeltà. Per comodità suddividiamo l'argomento in quattro grandi categorie, che raggruppano diversi generi di « catena », dalla più semplice alla più complessa. , • cassa acustica compatto cassa acustica li compatto: con una spesa molto ridotta. dei risultati a volte ecc!?zionali. sto di un apparecchio di questo genere va da poco meno di 100.000 lire in su, con rare punte intorno alle 700-900.000 lire (ma in tale caso è un po' una contraddizione acquistare un compatto): la massa dei compatti costa comunque intorno alle 200-250.000 lire. Catena standard Si tratta di una catena senza fronzoli, costituita dal minimo indisepnsabile per l'ascolto. I componenti, separati, sono: giradischi con relativo braccetto, testina, amplificatore integrato ed una coppia di diffusori. Secondo la potenza dell'impianto e la qualità dei componenti, il prezzo totale può variare da 300 mila lire a ... 3 milioni e più. Uno dei segreti per ottenere buoni risultati è quello dell'equilibrio tra i componenti: la qualità della catena si assesta sempre sul livello del « pezzo» meno buono. E' quindi inutile spendere molto per assicurarsi un elemento molto buono se lo si affianca ad altri di qualità sensibilmente inferio9
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