Droga Adesioni Adesione di Avanguardia Operaia alla campagna, lanciata da Muzak, per la depenalizzazione delle droghe leggere. Esiste un modo nuovo di affrontare oggi la « questione droga »·: anche tra le forze rivoluzionarie si sta decisamente procedendo per uscire da una vecchia ottica fatta di moralismo e di semplice contrapposizione ideologica. Oggi l'« operazione eroina » appare sempre più come un problema politico essenziale se si vuole lavorare per lo sviluppo del movimento giovanile, un problema quindi che va affrontato politicamente. E' dunque essenziale che il movimento giovanile, per tutto quello che ha saputo finora esprimere nei circoli giovanili, nei paesi e nei quartieri cittadini, per ciò che è emerso nei grandi festival di qudt'anno, sia il principale protagonista di questa campagna politica. Battaglia decisa alla droga pesante e contro i centri mafiosi di smercio della droga sono punti su cui stanno convergendo ampie forze politiche e sociali; così del resto l'ormai acquisita distinzione a tutti gli effetti tra droghe leggere e droghe pesanti non può che portare ad una decisa mobilitazione per una reale depenalizzazione del consumo della droga e l'istituzione di laboratori sanitari specifici per la cura delle tossicomanie. Nella pratica saranno soprattut• to la denuncia capillare nei quartieri, la capacità di individuare con l'inchiesta e la contro-informazione coloro che guadagnano sui micidiali derivati dell'oppio (morfina ed eroina) ad assestare un duro colpo all'immissione sul mercato della droga pesante. In sostanza dunque si tratta di un'importante battaglia politica che del resto ben si aggancia alla sempre più vasta presa di coscienza sui problemi delle masse giovanili, alla lotta ideologica che trasformi la frustrazione in rabbia e non la lasci trasformare invece in tristezza di isolamento. La campagna contro la politica di repressione della borghesia non può - crediamo - essere disgiunta dalla mobilitazione costante ed articolata tesa a sradicare in modo capillare le basi stesse che rendono l'uso della droga una rinuncia ad un processo di trasformazione di determinati valori e pratiche sociali. Posta Ma per favore volere piantarla di parlare di musica con quel tono ispirato come se si trattasse di un rito iniziatico in cui tutti devono, chissà perché, vibrare come massaggiatori elettrici, avvolti da atmosfere magiche e folgorati da improvvisi lumi? Ciro dal numero due « chiudo gli occhi e non ascolto più col cervello ma col cuore ». (Can: Liberazione di M. Baiata). Liberissimo di « ascoltare col cuore », evitando accurata• mente il cervello, ma, come autore, potrebbe il cervello usarlo almeno per scrivere l'articolo? Titta '54 Milano Alzaglia naviglio pavese 41 Ci arrendiamo al buon senso della critica, fidando nella clemenza del pubblico. Sono soltanto le mie maniere costumare ad evitare di sputarvi in faccia ciò che sto. per scrivere ... E' arduo ormai comprare riviste musicali che non siano infestate dalla sporca politica, antidemocratiche e ricche di incitamento all'odio (non parlo naturalmente di Ciao 2001 ). Poi quando Almirante, perfino in TV, chiede la pacificazione nazionale lo tacciate di fascismo. Cosa quanto mai assurda e anacronistica. Il fa. scismo è morto e quanto ai neofascisti, devono essere considerate soltanto estremisti di destra, alla stessa stregua di quelli di sinistra. So che sicuramente mi definire5 te fascista, perché per voi fa. scista è colui che è anticomunista, chi è per la libertà e la morale. contro la corruzione. Il vostro giornaletto è il manifesto della corruzione, della contestazione. Non insegnerete niente di buono ai giovani che un domani avranno una famiglia ... Ma la contestazione porta all'anarchia. E' semplicemente abominevole. Un anticomunista convinto La prima tentazione sarebbe mutuare dalle piazze un celebre slogan che finisce più o meno così: « parole poche, sprangate tante ». Ma potrebbe sembrare un facile estremismo e noi estremisti, in fondo, non siamo. Allora bisogna rispondere. Dunque... Caro lettore... in merito alla sua protesta ... senti, secondo noi Almirante in televisione... No, non è possibile. Possiamo soltanto sperare che sia l'ultimo esemplare di una razza in estinzione fra i lettori di Muzak, almeno fra i lettori di Muzak ... Mi sono alzato dal letto, il caldo è tremendo, afoso, africano, io nudo senza panta• Ioni, con gli slip h.:, deciso di scrivere qualcosa ... la generazione del sessantotto è ormai vecchia, per cui si sente parlare di libertà e ancora credono che la donna sia un esserino: qualche sessantotti• sta dirà che il '68 ha cambiato molto, io credo invece che la contestazione se cosl si vuol chiamare è stata importante per svegliare quelli che dormono, ma radicalmente poco è cambiato nella scuola,· nella famiglia, nel modo di pensare. Licciardello Antonio Catania Sull'attività epistolare come rinfresco abbiamo alcuni dubbi, ma al letto in mutande (benché ci sembri un po' osé non mettersi neppure i èalzoni per scrivere a Muzak) val la pena di rispondere. Ammettere al '68 il merito sociale di avere svegliato quelli che dormono è, pur nella sua genericità, già molto ed è vero. Vero anche, però, che la rivoluzione culturale non l'ha ancora fatta nessuno e che i comportamenti non sono ancora radicalmenmente mutati. Ma il '68 (data di cui spesso si abusa caricandola di significati che la trascendono) non è un numero magico: è solo l'inizio di un processo che vede i giovani, gli studenti 11011 più relegati nel ghetto di irresponsabilità dell'infanzia e del!'adolescenza, ma protagonisti del proprio destino, socialmente responsabili a partire dal loro ruolo di studenti e di operai. Importante, importantissimo, ma un inizio, solo un inizio E la marcia è lunga. Cara redazione, per favore fare un po' più di attenzione: mi avete firmato l' Asino (insinuazione?) a pag. 48 e avete omesso la medesima (firma, non insinuazione) al cinema a pag. 52. Tanto v; dovevo. Giaime Pintor • Seycelles
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