Muzak - anno III - n.05 - settembre 1975

pause. Vuole musica in ogni persona che incontra, lo afferma e se questa è l'immagine della sua saggezza, basti da sola ad ac• compagnare Bob vicino alle no• te di Woody Guthrie, ai cerchi della risoluzione. M.R. Splrit: Spirit of '76 (2LP, Mercury) * Il suono aspro della Coast ripre• so dalle linee di Fresh Garbage e The Family that Plays Together ... cd è ancora Spiri t a farsi protagonista, con Randy Ca• lifornia e Ed Cassidy che parla• no di The Times they are A. Changin', e poi dimostrano in Sunrise e Feeling in Time che la novità ha sopraffatto il rock voluto a tutti i costi e Like a Rolling Stone fa apparire il rag• gio della scelta ed i suoni si sdoppiano, le chitarre vengono sovraincise, lo studio del parti• colare ha « spiegazione nell'eçba » ed il centro è colto in mille a• perture. La musica antica afferra la maturità ed il risultato è perfetto, tocca il cervello se si vuo• le. Proprio uno Spirit che si ere• deva arido va portando aria di rivolgimenti alla Coast in sub. buglio. M.R. Amon Duul II: Hijack (Nova) • Di In der Garten Sandosa, il secondo ramo Duul tiene ben stretta l'invenzione ritmica e torna « back into che future », al passo di Carnival in Babylon ed alla Coast rivolta all'attimo dopo ed appaiono i fuochi di Essen '68 grande avvenimento in ter• ra germanica ed i colori sparsi per i campi di Collapsing, opera tesa allo spazio esterno, al tempo vitale cd immediatamente il con• tatto con la Srarship si fa chia• ro: Hijack è voglia di comuni• care e mai lascia la corte dei suoni facili ed intuibili, è una scelta che rifiuta di penetrare l'elettronica pura per farsi vici• na alla gente, ma le soglie del. la Free Music sono toccate ad ogni passaggio... e cosl Amon Duul e la Scarship si alternano alla volta della stessa nuova ter. ra. Hijack ripete Kantner ed en• trambi giungono alla fine di una corsa, a seguire le tracce di San• dosa.Sandox.Acido ed ecco Ex• ploding like a Star e You're nor abne ed il rientro a ricomporre le rovine di un'esplosione trop• po forte e veloce. li rock im• mediato accetta forme diverse. E' l'applicazione di anni passati nei laboratori del suono eppure le parole non sanno di novità, il tra• mite èon la gente è composto nel solito modo, testo, ritmo e musica ed è certo soul ad infiJ. trarsi nella Germania più bella. Non pare certo I 'Hi, Jack! delle mosse ardue, dei giorni felici della scoperta e l'opera sorprende meno che Yeti o Wolf City, ed ancora si coglie una necessità di nuovi rivolgimenti. E Hijack è neil'aria, altro punto dell'evo· luzione, ed il nuovo respiro già supera le tracce della finale Ar. chy the Robot. M.R. Elvls Presley: Today (RCA) Revival del Rock'n'roll e la pre• senza di Presley immutata sulla scena. Sono decenni che non cambia una virgola, estimatori ed appassionanti inclusi, Elvis ha un suo fa cino che neanche discutiamo: è certo, non si tratta di un fantasma e l'artista c'è nonostante i lustrini e la ciccia qua e là. Questa ennesima usci• ta lascia il tempo che trova, tra miliardi e ville Presley è fuori discussione, soprattutto come uomo. M.B. The Earl Scruggs Revue: Anniversary Special (Columbia) Bastano i nomi dei collaboratori per fare di questo album un av• venimento eccezionale: Michael Murphey, Roger Mc Guinn, Joan Baez, Johnny Cash, Alvin Lee ed altri non meno noti si ritrO• vano ad incidere col grande mae• stro di bluegrass Earl Scruggs. E' una specie di tributo, e come un tributo dai tanti nomi altiso• nanti, non raccoglie il miglior O· perato del banjoista. Prova di• vertente, in ogni caso, non vuole aver pretese, appunto perché si tratta di una festa, con uno splen. <lido rifacimento della Song for Woody composta da Dylan per il Guthrie lanciato sui camion del dopoguerra, poi Leonard Cohen arrangia Passing Through e Loudon Wainwright III conduce divertito la Swimming Song. Ognuno, insomma dimentica per un attimo la propria figura per riuscire umile davanti al versa• tilissimo Scruggs. M.R. Starry Eyed and Laughlng: Starry Eyed & Laughing (CBS) La leggenda Byrds continua fra le spire di questo gruppo californiano, voluto da Gene Parsons per gli spettacoli dal vivo di pre• scntazione del « solo » Kindling continua la tradizione di Untitled, più che dei Byrds sperimentali di Notorious Byrd Brothers. Ed in• farti ecco il country rock agile di Going Down, poi Lady Carne from the South cd In the Mad• ness che ben mostrano la ricerca anzi, la riuscita di nuove forme dopo tante stanche copie di Log. gins & Messina ed altri nuclei di estremo successo (ed altrettan• to insipidi) fra la gente ame• ricana. Una curiosità: Starry Eyed ha ottenuto un contratto solo in Inghilterra, perché i boss disco• grafici statunitensi sono contrari alla nuova vita californiana e vogliono sfruttare ancora un po· co le aride stars di oggi. Sennò, perché Terry & the Pirates e .John Cipollina e James & the Mercedes non avrebbero ancora formato lo spirito della nuova California? John Fahey: Old Fashloned Love (Takoma) M.R. Ecco la prova di un grande chi• carrista un capolavoro in ogni senso, un revival a metà fra il country blues degli stati ameri• cani meridionali ed un'onda com• pletamente nuova di un uomo che ha raggiunto l'armonia in• terna, ma che si è anche visto lottare accanto ad Alan « Blind Owl » dei Canned ed Heat per la non distruzione delle risorse naturali, delle sequoie bicenten• nali per la cui scomparsa Alan si è suicidato (ma la pagheranno ..). Ed ecco accanto a Jaya Shiva Shankarah, tratto da un canto re• ligioso indù, The Assassination of Sreven Grossman ed il blues di Mc Dowell Keep your Hands Trimmed and Burning, anche ri• preso da Hot Tuna. Ed i motivi da big band tradizionale lontana nel tempo, che continuano il tentativo di After the Bali. Per• sona assolutamente consapevole, ma anche difficile da penetrare, John Fahey rimane uno dei più grossi musicisti della scena ame• ricana, e Old Fashioned Love è opera degna di lui. M.R. Karthago: Rock'n'Roll Testament (Bellaphon) Formazione tedesca da sempre nel sottobosco degli esclusi dal gran giro, Karthago esordisce in Italia con un album di pregevole fattura, distensivo ed elaborato, frutto di un rock miscelato a componenti a metà tra il classico ed il pop più semplice. Il gruppo mostra di appartenere a quella strana genia di gruppi tedeschi vicini alle sottoforma• zioni anglosassoni, negli esempi dei Joy Unlimited, Wallenstain, Dies Irae, proposte senza infa. mia e senza lode, ma prive di carattere, riesce comunque ad al• zare la testa in più punti. Dimo• stra un'ottima padronanza stru• mentale nella chitarra di Joey Albrecht, una buona predispo• sizione elemonica in lngi Bi• schof, cui dobbiamo aggiungere la partecipazione alle incisioni di Glen Gornick, bassista inglese di illustre memoria. Uno stile ibrido e semplicistico regge questo « testamento ►> un po' aleatorio ed imp.ersonale. M.l3. • Dischi di importazione Paolo Carù Piazza Garibaldi, 6' Gallarate (Ml)

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