manipolazione evidente di un'idea che doveva far da trama. Come la cellula madre Krafrwerk, Neu si avvicinato alla gente, ma mantiene la ribellione più violenta aspra meccanica agli schemi là dove Autobahn agisce a livelli più sottili, d'incastro. In ogni caso la rivoluzione è per strada e non nelle soffitte, appartiene alla gente e Neu se n'è accorto, ed ha tagliato ogni difficile esuberanza. Ha continuaDavld Bromberg Band, Mldnight on the Water (Columbia) M.R. Protagonista con Tom Rush e Leo Kouke del Cambridge Folk Festival alla fine di luglio, Bromberg è forse il pii, grande folk singer americano di questi ultimi tempi e con lui sono i nomi più belli di una ceua California: Jay Ungar al fiddle (sorta di violino arcaico), Buddy Cage alla steel ( tipo di chitarra a tavolino, suonata con anelli di acciaio alle dita) Emmilou Trris e tanti altri, e David ha pienamente superato il paio di incertezze di \Xlanted Dcad or Alivc, torna alla tradizione pura di Dehlia, J ugband Song o New Lee Highway Blues, arricchisce le frasi ed è Bernie Leadon degli Eagles ad aiutarlo negli arrangiamenti, e ricreare l'ambiente live che Bromberg ha sempre ricercato, una diretta comunicazione col pubblico che lo ha visto impacciato nel festival di \Xlight del 1970 ma che lo vede protagonista ogni settimana o quasi delle lanciate sessions al Troubador di Los Angeles. Potremmo parlare . di Yankee's Revenge o di Mr. Blue o di lf I get Lucky, ma la forza genuina ed acuta di Bromberg è in ogni riga. Tanto, che a distinguere faremmo solo del torto. Chopin: Grand Slam (Polydor) M.R. Apparizione di un nuovo gruppo anglosassone, anacronismo: forme ed aspetto classicheggianti, un piano a coda distrutto in copertina ed un suono che esce diverso, inaspettato, ma che te• stimonia comunque l'attuale non felice predisposizione creativa dei musicisti inglesi. Da Chopyn, alla prima esperienza discografica, si attendeva evoluzione, magari sulla matrice classicheggiante, giustificata dall'organico simile a quello dei Renaissance, ed invece una « Midnight Hour » di \Xlilson Pickctt introduce ad un album di soul-rock sofisticato quanto sterile, simpatico quanto inutile. M.B. Cat Stevens: Greatest Mits (lsland) Ottima compilation della lsland, vuoi per il periodo creativo un po' fermo, vuoi per l'effettiva utilità di una raccolta dedicata ai successi di Cat Stevans. Del periodo che personalmemc preferisco, quello dell'artista maturo cd biamo riprove con « Can't Keep lr In » e « Sitting » ( v. Catch Bull At Four), mentre « \'(/ilei \Xlorld » e « Fathcr & Son » tempi lontani ... valide anche le scelte più vicine ad oggi « Oh Very Young », « Ready » ecc. li disegno, completato negli estratti di « Tea For The Tillerman » e « Teaser And Pirecat » risulterà comunque gradevolir-simo, presentando un uomo dalla musicalità sensibile cd introspettiva, fortemente comunicativa e mai dispersiva. Un ottimo album, commerciale ma tecnicamente valido. M.B. Nektar: Down To Earth (Bellaphon) Curiosa simbiosi tra Rock'n roll e rock elettrico, il suono dei tedeschi Nckcar migliora vistosamente rispetto alle precedenti, infelici uscite. Partiti da uno stile duro e svogliato Nektar hanno saputo avviarsi su una via polistrumentistica che riporta non poco allo Zappa di Grand \'(/azoo ed alle prime intuizioni di Chicago, fermo restando il concetto ritmico originale, impattante, invadente. Down To Earth sembra un'opera dedicata al circo ed ai persona1u1i che lo vivono: in effetti il suono è una sequenza di situazioni spet• iacolari, di colori, di ambienti buffoneschi, di piccoli drammi, di animali e di vita. Il tlltto CO· struito da una solida ritmica, semplice in effetti ma che si lascia andare volentieri a preziosismi d'ogni genere, vocali e timbrici, tra passaggi dolci e distesi oppure violenti: la matrice comune resta la reinvenzione di cemi «americani» ed è pur vero che la band è tedesca solo di adozione, essendo l'organico ed i moti illustri accompagnatori, da Phil Brown a Chris Pyne, da Chris Mercer a Bob Calvett tutti anglosassoni. M.B. Z.O.U. (Polydor) Un'opera che ha il pregio della grazia e della semplicità, un linguaggio llltto francese per un rock limpido e disteso: Z.O.U. è un gruppo del quale sappiamo poco a livello cronistico, ci resta l'album, crediamo di esordio, datato la fine del '74 e coraggiosamente stampato anche in I ralia. La formazoine esprime un sound davvero disarmante, semplici le soluzioni armoniche, semplice la struttura strumentale, basata sulle tastiere di Andre Nerve e la chitarra del fratello Joel: l'organico è addirittura « familiare» componendosi dei succitati Andre e Joel più Stephan alla percussioni e Michel al basso, il tutto è completato dalla voce di Maria Popkiewics, gradevole e misurata protagonista di quasi tutte le composizioni. M.B. Phil Lesh · Ned Lagln: Seastones (Round Records) • Con Garcia, Han e Constanten, Phil Lesh è stata la ragione del Gratcful Dead più rivolto alla novità, il centro dichiarato di Anthem of the Sun e tutto il '68, poi Aoxomoxoa e Live Dead, un alchimista dei suoni dai passaggi ispidi e difficili ed ora non vuole spartire le colpe dell'ottuso From the Mars Hotel. Ned LaSEASTONES gin ha elaborato Seastones fra le pagine dell'elettronica e della computer music, studia le possibilità programmatiche e foniche dei cervelli o terminali o microprocessori per giungere a nuove aperture a Seastones pare una traccia continua delle ricerche, un'azione fondamentale alla musica della Coast e finalmente cadono nevi su Blows Against the Empire; non è arduo cogliere intensi frammenti del Paul Kantner di molte ore fa, quando era la libera disposizione delle idee ad imperare in quei luoghi ed in quelle persone, quando era la voglia di « libere menti liberi corpi libera erba libera musica » a dettare i suoni. Ed ancora sono frasi segrete a venire a galla, Crosby e Slick e Frieberg ad abbagliare d'un tratto nel suono filtrato o reso ritmico nel modo più accessibile ... Si fa presente King Owsley III, il chimico ed engineer del Dead creatore e ricompaiono le voci in alone, gli echi gli oscillatori gli effetti di ogni sonorità che confondono gli sttumenti uno all'altro e intuiscono il perfetto insieme. Ed altri nomi vengono alla mente, i vividi United States of America, il lunatico Joe Byrd cd il suo American Metaphisical Circus. Opere egualmente sperimentali e comunicative, frazioni di secondo di white noise ed armonie legate che spiegano il futuro atto della Costa Occidentale. M.R Bob Zentz: Mirrors & Changes (Folk Legacy) * Vecchie leggende della Tidewater Area in Virginia guidano le frasi, e Bob sembra divenire maestro di tradizione, illuminato in• terprere dei canti popolari e la intesa di chitarra e voce rivela l'armonia, la sua fonte interna di racconti e coscienza. Nel Ramblin' Conrad di cui è creatore, si vedono i musicisti più caparbi dei luoghi, ed è Il che le sessions inventano particolari e Bob può cantare Mirrors & Changes, Time Friend Time e poi ci arriva la lunga The Ramblin' Conrad Story con un accento raro e vivace ed il tempo si fa lontano, Bob narra e suona evitando le
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